Relatrice dott.ssa Cristina Rota coordinatrice Centro Territoriale per l’Inclusione
I CTI NELLA BERGAMASCA CTI di Bergamo CTI di Verdellino CTI di Seriate CTI di Borgo di Terzo CTI di Gazzaniga CTI Suisio CTI della Bassa pianura bergamasca
CENTRO TERRITORIALE PER L'INCLUSIONE Intercultura Disagio Disturbi Specifici di Apprendimento Disabilità Nuove tecnologie
ATTIVITA' DEL CTI FORMAZIONE RICERCA AZIONE CONSULENZA PEDAGOGICA RACCOLTA BUONE PRASSI COLLABORAZIONE RETI INTERNE ESTERNE
DIRETTIVA MINISTERIALE 27/12/2012 B.E.S. CONCETTO PSICOPEDAGOGICO, NON CATEGORIA CLINICA COMPLETAMENTO L 104 L170 AGLI ALUNNI IN DIFFICOLTA' RESTITUZIONE ALLA SCUOLA DELLA RESPONSABILITA' EDUCATIVA LIBERTA' DI INTERVENTO MACROCATEGORIA EQUITA' NON UGUAGLIANZA
Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna l’adozione di particolari strategie speciali
DIRETTIVA MINISTERIALE SUI BES (DIR.M. 27/12/2012) Ogni alunno, CON CONTINUITÀ o PER DETERMINATI PERIODI, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano ADEGUATA E PERSONALIZZATA risposta.
NO APPROCCIO CLINICO (identificazione dei livelli cognitivi e dei limiti di capacità della persona) SI' APPROCCIO PEDAGOGICO-EDUCATIVO ( quale evoluzione può avere l'alunno nel contesto scuola? Come funziona?)
Distinzione tra: Ordinarie difficoltà di apprendimento Gravi difficoltà di apprendimento Disturbi di apprendimento
DISABILITA'DISTURBI EVOLUTIVISVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO LINGUISTICO- CULTURALE Sindromi (Asperger, autismo grave, down,....) Insufficienza mentale Ritardo mentale Disabilità sensoriali Disabilità motorie … Disturbi specifici di apprendimento Disturbi evolutivi del linguaggio Disturbi della coordinazione motoria Autismo lieve ADHD Disturbo della condotta Disturbi emotivi Funzionamento intellettivo limite Svantaggi per motivi: Economici Sociali Culturali Psicologici Che compromettono il percorso d'apprendimento L 104L 170 DM 2012
DSA (“LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO “ all.to DM 12/7/2011 pg. 4) la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta… La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale… la disortografia riguarda invece l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico… La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica, sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo…
PER SPIEGARCI... Commette parecchi errori ortografici ( inversione di fonemi f/v s/z t/d semarofo, inversione grafemi p/d a/e m/n, sostituzione o omissioni di lettere, doppie, accenti,....) Il tratto grafico non mantiene gli spazi, è troppo marcato o troppo leggero, non mantiene costanza nella grandezza, è illeggibile.... Nel calcolo commette parecchi errori, non ricorda le tabelline, inverte i numeri, fatica a stimare le quantità, a riconoscere l'operazione da compiere,.... Nella lettura è particolarmente lento, esitante, inverte o salta sillabe e suoni, salta vocaboli, salta righe,.....
ANCHE..... D ifficoltà fino motorie ( togliersi e mettersi indumenti, allacciarsi le scarpe, prendere e infilare piccoli oggetti,...) Difficoltà di linguaggio sia nella produzione fonica che nella strutturazione della frase e nel recupero dei vocaboli Difficoltà nell'orientarsi nello spazio (sopra, sotto, vicino, lontano,...) e nel tempo (sequenza prima poi dopo, settimana mesi anno, orologio...) Difficoltà di memorizzazione e di esprimere verbalmente in maniera logica
D.S.A. Non è una malattia!!!! Non è un problema sensoriale Non è causato da errori educativi Le possibilità di apprendimento non sono compromesse compromesse la velocità e la correttezza nella lettura, scrittura, calcolo e processamento numerico
NO AUTOMATISMO DIVERSA MODALITA' DI APPRENDIMENTO
DISTURBI DEL LINGUAGGIO Il Disturbo Specifico dell’articolazione dei suoni del Linguaggio (F 80.0) - difficoltà fonologiche - limitata la memoria di lavoro Disturbo Specifico dell’espressione del Linguaggio (F80.1) - difficoltà nella produzione di suoni, parole, frasi - fatica nel recuperare una parola o nell'utilizzarla correttamente - uso di frase nucleare - difficoltà nell'uso di elementi complessi (interrogative, esclamative, ipotetiche) - mancanza di parti importanti della frase Il Disturbo Specifico della comprensione del Linguaggio (F80.2) - vocabolario insufficiente - difficoltà nell'acquisire nuove parole - elementi del disturbo precedente
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE “Il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine tra la disabilità e il disturbo specifico. descritti generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), ma anche con altre espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto, codice F83) e specifiche differenziazioni Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità (STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA 27/12/2012)
non è una sindrome, ma un “risultato” finale di cause fra loro diverse (socio-ambientali, culturali,...) Eterogeneità di “risultati”: si possono osservare carenze nell'autonomia personale, la comunicazione, la cura di se stessi, le abilità sociali, le abilità scolastiche, le abilità lavorative, le abilità relative alla gestione del tempo libero Alcuni hanno disturbi linguistici, carenze nella memoria di lavoro, difficoltà nella metacomprensione, nella memorizzazione,...
DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA' (DDAI- ADHD) “L’ADHD è presente in circa l'1% (fonte Istituto Superiore di Sanità) della popolazione infantile, ha una causa neurobiologica e si caratterizza per la presenza di sintomi di disattenzione, impulsività/iperattività, riconducibili a difficoltà nell'autocontrollo e capacità di pianificazione e non attribuibili ad un deficit dell’intelligenza” (Circolare Ministeriale 4089 del 15/6/2010)
L’ADHD è un disturbo complesso che comporta disattenzione, iperattività e impulsività con una prevalenza di un'area o tutte. Non sono in grado di filtrare gli stimoli e rispondere adeguatamente Difficoltà di attenzione, concentrazione, controllo degli impulsi e dell'attività Non è dovuto ad una cattiva educazione dei genitori né alla cattiveria del bambino La distrazione, la mancanza di organizzazione spaziale e temporale, l'impulsività verbale e motoria, il movimento continuo sono le caratteristiche evidenti ma non sempre sono tutte presenti
DISTURBI DELLA SFERA EMOTIVA E RELAZIONALE Disturbo della condotta incapacità nel mantenere le regole sociali e i diritti dell'altro, adottando un atteggiamento aggressivo e prevaricatore, dannoso sia verso le persone che le cose Disturbo oppositivo\provocatorio caratterizzato da atteggiamenti di ribellione e di sfida nei confronti di chi, a loro parere, detta le regole, atteggiamenti irritanti e fastidiosi; scaricano le proprie colpe sugli altri o le minimizzano.
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE CAUSE FAMILIARI (problematiche socio-economiche, problemi educativi,....) CONTESTO RELAZIONALE ( mancanza di relazioni affettive o familiari, isolamento,...) SCUOLA ( inadeguatezza organizzativa e strutturale) CONTESTO SOCIALE ( famiglie con separazioni problematiche, emarginazione, conflittualità, dipendenze,....)
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE ESPRESSIONI Difficoltà di apprendimento Insofferenza ai cambiamenti e alle regole Autostima carente Motivazione inesistente Incapacità relazionali (ansia, depressione, iperemotività,...)
Perchè individuare gl alunni con bisogni educativi speciali
Ognuno è un genio ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido A. Einstein