LE TENDENZE RECENTI DELLA DOMANDA QUALI PROSPETTIVE Assemblea Unipeg Verona, 11 maggio 2013
IL MONITORAGGIO DI ISMEA IL PRESIDIO DELLA FILIERA 11/05/2013 Bilanci di approvvigionamento dei prodotti Trasformazione Ho.re.ca Consumi extradomestici Dettaglio tradizionale GDO Consumi domestici Export Fase agricola Commercio all’ingrosso Servizi logistici Fornitori Servizi bancari e finanziari Import Rilevazio ne prezzi mezzi correnti Panel aziende agricole Rilevazione prezzi origine BD Prodotti qualità Rilevazio ne prezzi ingrosso Studi sulla logistica Rilevazione prezzi e dettaglio t. BD commercio estero - BD Gta BD commercio estero Osservatorio consumi domestici Panel prima e seconda trasformazione Dati di bilancio delle aziende – Aida BvD Schede «costo» Flusso del prodotto 2
I SERVIZI INFORMATIVI UNA VISTA SUL MERCATO E SUI COMPETITOR 11/05/2013 Rilasciamo Report e BD - attraverso il nostro Dwh e il nostro sito – in diversi ambiti: analisi della posizione competitiva del prodotto nazionale nei paesi obiettivo analisi delle performance dell’IAA, dei settori e dei principali cluster Report eco-fin monitoraggio listino vs competitor (vincolo anonimato), cruscotto di indicatori (paniere, format, offerte, PL, …) Prezzi GDO monitoraggio consumer vs retail? Domanda BD agroalimentare (prezzi, …), Report settimanali/trimestrali di settore, Report trimestrali di clima, Report mensili bio, Report annuali (Check up, REF, Outlook, Prodotti di qualità …) Output «Tradizionali» 3
L O SCENARIO DI BASE Le tendenze internazionali e nazionali 1
QUALI ELEMENTI DI CRITICITÀ INTERNI elevata competitività del prodotto estero (low cost/high quality) cambiamento e destrutturazione della domanda interna (dinamiche sociali), in termini di attenzione a: prezzo, salutismo, contenuto di servizio, sicurezza, ecc. frammentazione del sistema allevatoriale e industriale (particolarmente forte in alcune aree) deboli politiche di marca a sostegno del prodotto (difficoltà di comunicazione tra produttore e consumatore) che continua ad essere «unbranded» contrazione del patrimonio maggiore rispetto alla media Ue e conseguente flessione dell’attività di macellazione (come nel resto dell’Ue), sostenuta dall’abbattimento di capi da latte (bovino) crescente ricorso all’import di carni (fresche) e conseguente contrazione del tasso di approvvigionamento (già molto basso) crescita del potere di mercato della DM crescente tendenza della DM ad accorciare la filiera, ricorrendo ai macelli quali fornitori di servizi (macellazione e sezionamento) e a presentare prodotto a proprio marchio (private label), con propri sistemi di tracciabilità e certificazione impattoimpatto 11/05/2013 5
LO SCENARIO INTERNAZIONALE La flessione del patrimonio bovino dell’UE segue l’andamento della mandria da latte (quote e crescita produttività), più forte in Italia, Germania e Spagna, dove le macellazioni si contraggono in misura evidente. La crescita dell’offerta nel decennio – oltre che nel UK a causa della crisi Bse – si osserva all’Est (Polonia). P ATRIMONIO E OFFERTA UE 11/05/2013 Le macellazioni (bovini adulti)Il patrimonio bovino In Italia nel : la produzione si contrae del 17%, il consumo del 13%, il tasso di autoapprovvigionamento del 3% (59%) 6
Eu beef A/C R3 Novillos exp (Arg) AVG Arroba do Boi (Bra) (abc cons) Arg Novillo (€/100kg) US beef Omaha (Usda) LO SCENARIO INTERNAZIONALE La crescita dei costi di alimentazione, oltre alla contrazione dell’offerta, determinano un rialzo delle quotazioni anche nel Diminuisce l’import-export M ERCATO UE 11/05/2013 Mercato maschi adulti: Ue-27 vs Mercosur, Usa (€/100 kg) Graduale riavvicinamento tra prezzi UE e Mercosur Crescita tendenziale: 2012: +9% I trim 2013: +3% Crescita tendenziale: 2012: +9% I trim 2013: +3% Usa: -1,6% Brasile: +7,2% Argentina: -16,2% Norvegia: +121% Russia: +3,0% Turchia: -70,2% 7
LO SCENARIO NAZIONALE Le criticità del sistema - oltre allo sviluppo della Gdo estera - hanno favorito il consumo di carne di importazione: l’import di carne bovina fresca/refrig aumenta (2010/02: +37%; 2011/10: -8%; 2012/11: -7%), soprattutto dai paesi in grado di offrire logistica/distribuzione migliore (F), prodotto più apprezzato/sostenuto (Irl, Arg), prezzi più bassi (Pol). C ONSUMO E IMPORT DI CARNE BOVINA 11/05/2013 Consumo pro capite apparente di carne bovina (kg/anno) riduzione del consumo pro capite: -16% Bovino: origine import carni fresche (000 tec) +3,2% +27,1% +0,8% tvma: +4,8% tvma: +4,8% contrazione del consumo di carne nazionale: -26% aumento del consumo di carne importata: +12% 8
LO SCENARIO NAZIONALE Gli effetti di scenario internazionale (costi input, tasso di cambio €/$, ecc.) – oltre che della normativa – hanno determinato evidenti effetti sulle quotazioni interne. La crescita dei prezzi internazionali degli input di base (alimentazione, energia), rende incomprimibile il prezzo delle materie prime (animali). La crisi non consente dilatazioni dei prezzi al consumo. M ERCATO E MARGINI LORDI 11/05/2013 Indice dei prezzi ISMEA: bovini da carne (2000=100) I margini lordi di filiera: vitellone-carne di vitellone (100% = prezzo al dettaglio) 9 ‘12/11: +4,9% 1t ‘13/12: +9,5% ‘12/11: +4,9% 1t ‘13/12: +9,5% ‘12/11: +5,0% 1t ‘13/12: +4,6% ‘12/11: +5,0% 1t ‘13/12: +4,6%
L A DOMANDA L’impatto della crisi 2
CRISI = CAMBIAMENTO L A REAZIONE DEL CONSUMATORE 11/05/2013 Previsione dei consumi: differenza aumento/diminuzione % di famiglie che aumenteranno/diminuiranno i consumi nei prossimi mesi Oltre 2/3 delle famiglie si sentono toccate dalla crisi in atto Un consumatore in difesa Naufraga il tentativo di mantenere inalterati i livelli di consumo (multicanalità, infedeltà, promozione, …), la realtà spaventa (tasse, cassa integrazione, disoccupazione, inflazione, spread,…) la mancanza di un progetto disorienta 11
CONSUMATORE = GESTORE DI RISORSE I L « DOWNSIZING » APRE AD UN NUOVO APPROCCIO DI CONSUMO Strategie di concession e Benessere e wellness Smartphon e (+21%) Bio (+7,3%) Strategie più «dure» Alimentari (-0,6%) Elettronica di consumo (-12%) Vestiario e calzature (-0,3%) Il consumatore sperimenta una migliore gestione di:..risorse economiche..bisogni e desideri (ordinare per priorità, scartare il superfluo)..del mantenimento del valore degli oggetti (conservare, riparare) nel /05/
LA SPESA DELLE FAMIGLIE Gli italiani «costretti» a spendere di più per le proprie necessità quotidiane, rallentano i consumi RALLENTA LA SPESA DI BENI DI LARGO CONSUMO +0.9% L’aumento della spesa media delle famiglie italiane nell’ultimo anno +3% +0.9% Il 2012 si caratterizza per un rallentamento dei consumi. La crescita della spesa è prevalentemente legata all’inflazione -0.6% L’andamento dei volumi nell’ultimo anno 11/05/
LA SPESA DELLE FAMIGLIE MAGGIORE PROGRAMMAZIONE DELLA SPESA -5,6% 2012 vs ,5% 11/05/
LA SPESA DELLE FAMIGLIE CRESCE L ’ UTILIZZO DELLA LEVA PROMOZIONALE +27% vs periodo «pre crisi» 11/05/2013 Il «taglio prezzo» (risparmio immediato senza necessità di ulteriore investimento) è la tipologia di promozione che cresce negli ultimi anni (rispetto al 3x2, al regalo, alla raccolta punti..) 15
LA SPESA DELLE FAMIGLIE L E STRATEGIE DI RIDUZIONE DELLA SPESA 36,3% consumatori in difficoltà che riducono la spesa 11/05/2013 Si tagliano i consumi occasionali Cambia il Changing Mix (spendo meno per ciò di cui ho bisogno) per gestire il budget di spesa La riduzione dei consumi «strutturati» vale il 43% del calo 26,9% consumatori in equilibrio (spesa stabile)36,8% consumatori che aumentano la spesa nel LCC 16
L A DOMANDA DI CARNE Il feeling tra consumatore e carne 3
IL CONSUMO APPARENTE I « PROTEICI » NEGLI ULTIMI 10 ANNI tvma ‘03-’12: -1,9% tvma ‘03-’12: +0,4% tvma ‘03-’12: +0,1% tvma ‘03-’12: -0,3% tvma ‘03-’12: +2,2% tvma ‘03-’12: -0,8% 11/05/2013 I driver di cambiamento: la destrutturazione dei pasti, l’attenzione alla salute, la funzione d’uso, l’innovazione, il prezzo (enfatizzato dalla crisi economica) 18
GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE L E TENDENZE DELLA DOMANDA Accanto al calo dei prodotti di elevato prezzo unitario (pesce e carne bovina), si osserva la forte crescita degli elaborati di carne e dei formaggi (freschi e Dop) Tendenze di acquisto di medio periodo (var.% 2012/2008) diminuisce la domanda di pesce aumenta la domanda di elaborati aumenta la domanda di formaggi 11/05/
GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE L E TENDENZE DELLA DOMANDA Osservando solo i volumi di acquisto delle proteine, l’aumento interessa i prodotti che rispondono meglio alla domanda di: facilità uso/prep., convenienza, salutismo, novità,… Tendenze di acquisto in quantità (var.% annue ) Salumi, formaggi e uova sono in area di crescita Gli elaborati aumentano nel Carne bovina e ittici sono in area di flessione 11/05/
GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE L E TENDENZE DELLA DOMANDA I canali Il valore del mercato /05/
FOCUS SULLA DOMANDA L A PERCEZIONE DEL CONSUMATORE 11/05/ I fattori di scelta Elementi sensoriali Occasione di consumo Contenuto in grasso Prezzo … Info (tempi, ricette, …) I fattori di scelta Elementi sensoriali Occasione di consumo Contenuto in grasso Prezzo … Info (tempi, ricette, …) La qualità percepita Italianità Garanzia su: Origine Caratt. Nutrizionali Alimentazione Benessere Elementi sensoriali La qualità percepita Italianità Garanzia su: Origine Caratt. Nutrizionali Alimentazione Benessere Elementi sensoriali …alcune esigenze cedono: il 36% non è disposto a cedere sulla qualità Il 43% rinuncia al biologico Il 23% all’italianità Tra l’8-12% agli elementi sensoriali Il 3% alla garanzia sulle modalità di allevamento …alcune esigenze cedono: il 36% non è disposto a cedere sulla qualità Il 43% rinuncia al biologico Il 23% all’italianità Tra l’8-12% agli elementi sensoriali Il 3% alla garanzia sulle modalità di allevamento Ma con un budget limitato..
Q UALI STRATEGIE PER IL « GOVERNO » DEL MERCATO ? Tra innovazione e rapporti di filiera 3
SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE L’impatto più importante della crisi sul consumatore – oltre al disagio economico – è la perdita di fiducia, data l’incertezza sulla durata della crisi e la mancanza di un progetto Le nuove rotte della domanda evidenziano l’importanza della disintermediazione, dell’etica e della responsabilità di consumo, della relazione, dell’esperienza Nell’alimentare il cambiamento degli stili di consumo guida verso salute e benessere, comodità e consapevolezza. Inoltre, si evidenzia un atteggiamento di polarizzazione che genererà un trading-up/down sugli acquisiti con prodotti lowcost e premium acquistati contemporaneamente. Alcuni elementi influenzano, la direzione della domanda: marcata propensione al risparmio maggiore consapevolezza verso i temi ecologici, etici e sociali (rifiuto a spendere di più) difficoltà per i prodotti premium a tenere il mercato (solo alla vera distintività e al valore aggiunto è riconosciuto un prezzo maggiore), con una crescente tendenza a piccole concessioni su prodotti specifici maggiore richiesta time saving, cioè contenuto di servizio dei prodotti (cibi pronti, monodosi, multiuso), pur in presenza di una riluttanza a spendere di più scelta dell'ambiente domestico per trascorrere il tempo libero con conseguente calo dei consumi fuori casa. V ERSO UN NUOVO CONSUMATORE 11/05/
SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE 1.Il «rapporto» tra consumatore e le carni rosse fresche è stabilmente in crisi negli ultimi anni; la domanda internazionale non è un’opportunità. 2.Il mercato è esposto a crisi cicliche (instabilità degli input, crisi sanitarie, ecc.). L’offerta soddisfa una domanda «matura». 3.Il prodotto ha scarso appeal nel p.to vendita. Domanda 1: Esistono spazi di mercato che si possono ancora occupare? «segmentare il mercato» [provenienza nazionale, qualità organolettica, leggerezza, benessere, budget] - «innovazione di prodotto [elaborati] – «sistema di garanzie» [sostenibilità] – «connotazione distintiva» [posizionamento, cura del marchio] – «comunicare nel p.to vendita» [consulenza, cultura gastronomica] Domanda 2: Come governare il mercato? «informazione» - «relazioni di filiera» [interprofessione, integrazione] - «concentrare l’offerta» [economie di scala, integrazione] – «marketing territoriale» A NTICIPARE O SUBIRE IL MERCATO ? 11/05/
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