Entrate tributarie e imposta personale sul reddito Lezione 14.

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Entrate tributarie e imposta personale sul reddito Lezione 14

Tipologia delle entrate pubbliche – 1 Prezzo privato  P=argmax(π) → MC = MR  Casistica molto ridotta Prezzo quasi-privato  MC=MR ma con offerta regolamentata (es. legname)  Regolazione del flusso di offerta del bene Prezzo pubblico (tariffa)  Ricade su chi ne fa domanda, che ne è unico beneficiario  P=AC  Obiettivo di allargare il consumo del bene (es. elettricità, forse) Prezzo politico  P<AC  Senza copertura dei costi (biglietto autobus)

Tipologia delle entrate pubbliche - 2 Tassa  Ricade su chi ne beneficia  Prezzo = livello di esternalità che la fornitura pubblica genera  Vantaggio spesso non divisibile tra i componenti della collettività Es. istruzione universitaria Contro esempio: francobollo Contributo speciale  Non necessita domanda del bene/servizio da parte del cittadino  Vantaggi indivisibili ma esiste un gruppo che subisce l’onere dell’imposta  Lo stato decide autonomamente il livello di imposizione →coercizione  Es.illuminazione stradale Imposta  Prelievo coattivo senza corrispondenza diretta con la prestazione di un servizio  Non necessita domanda del bene/servizio da parte del cittadino  Es. Imposta sui redditi delle persone fisiche

Evoluzione delle entrate italiane (% PIL) Fonte: Ministero del Tesoro, Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese 2009, link

Le imposte indirette in Italia

Riforme fiscali in Italia 1973 riforma Cosciani (concepita nei primi anni ’60) → imposta progressiva sul reddito  Introduzione Irpef, Irpeg e Iva  Rimasta in vigore sostanzialmente fino a anni ’ riforma Visco  Riduzione aliquote su Y da impresa  Sistema verso la dual income tax ma con tassazione più onerosa per gli extraprofitti  Abolizione Ilor, tributi minori e contributi sociali sanitari → introduzione IRAP Finanziaria 2001  Riduzione aliquote, aumento di detrazioni su Y personale finanziato con recupero dell’evasione

Legge delega Tremonti L.80/2003 Stesso motto del “Libro bianco” 1994 “Dalle persone alle cose, dal complesso al semplice, dal centro alla periferia” Attuata solo in parte  5 capisaldi Abolizione DIT e imposta sul reddito tipo flat tax, 2 aliquote (23% fino a € e 33% oltre) resa progressiva da sistema di deduzioni e “No tax area” Imposta su reddito delle società → IRES doveva sostituire IRAP e DIT con singola aliquota al 33% (IRAP mai abolita anche se proposto) IVA sostanzialmente invariata Accise sostanzialmente invariate Imposta sui servizi  Doveva riassumere le imposte minori in un unico tributo e sostituire ICI ma non è stata ancora attuata → riforma del federalismo fiscale

Finanziaria 2007 Riduzione cuneo fiscale  Deduzione contributi sociali pagati dal datore di lavoro  Rimodulazione aliquote Irpef, passaggio da sistema di deduzioni a detrazioni Sblocco delle leve dell’autonomia fiscale  Irpef e Irap

IRPEF/IRE Imposta personale e progressiva Presupposto: percezione di uno o più redditi Soggetti passivi: persone residenti e non residenti, limitatamente al reddito conseguito sul territorio dello stato Base imponibile: somma di tutti i redditi del soggetto passivo

Definizioni di reddito Reddito-prodotto (De Viti De Marco) → tutte le remunerazioni derivanti da partecipazione a attività produttiva  Tassati redditi da lavoro e da capitali, escluse donazioni e plusvalenze patrimoniali → aspetto controverso Reddito-entrata (Haig e Simons)  Reddito fiscalmente rilevante è quanto un ind può consumare senza ridurre il valore del patrimonio iniziale  Include plusvalenze patrimoniali, ma quando tassarle? Alla realizzazione è più semplice, ma scatti di aliquota Reddito-consumo (Einaudi e Kaldor)  Base imponibile coincide con il consumo annuale → differenza tra tutte le entrate e risparmio Risparmio non è tassato Plusvalenze tassate al momento del realizzo → diventano strumento per finanziare consumo Difficile da amministrare Profili redistributivi controversi → l’esenzione del risparmio favorisce le classi più abbienti

Base imponibile IRPEF Sostanzialmente reddito-prodotto (modello ibrido tra reddito prodotto e reddito entrata, più vicino al 1°) Reddito complessivo è la somma dei redditi:  Fondiari (dominicali, agrari e da fabbricati) calcolati al valore catastale  Da capitali (redditi da impiego di capitale finanziario, es. interessi da prestiti e mutui)  Da lavoro dipendente (lavoro subordinato e CoCoPro) 75% gettito Irpef  Da lavoro autonomo (differenza tra ricavi e costi)  Di impresa (società di persone, non di capitali)  Diversi (es. cessioni di fabbricati)

Distribuzione % dei redditi dichiarati

Distribuzione % dei redditi – dichiarazioni presentate nel 2008 TIPOLOGIA% sul totale Lavoro dipendente78,6 Impresa5,0 Lavoro autonomo4,2 Terreni0,2 Fabbricati4,4 Partecipazione5,5 Altri redditi2,0 Fonte:

Struttura IRPEF Calcolo dell’imposta:  Reddito complessivo-deduzioni=imponibile  All’imponibile si applica la scala delle aliquote → imposta lorda  All’imposta lorda si sottraggono le detrazioni → imposta netta

Aliquote IRPEF Quando fu introdotta nel 1973 IRPEF aveva 32 scaglioni con aliquota marginale massima pari all’82% Nel tempo aliquote e scaglioni ridotte di numero e rese più “piatte” (max 43%) Riforma Tremonti (2003) aveva portato aliquote a 4 Oggi sono tornate a 5

Aliquote legali Irpef 2007 Scaglioni di reddito imponibile in euro Aliquota legale % Fino a Da a Da a Da a Oltre Fonte: Bosi Guerra, I tributi nell’economia italiana, nona edizione

Deduzioni e detrazioni Con riforma Tremonti 2003 no tax area Oggi abolita, si torna a deduzioni  Contributi previdenziali e assistenziali  Rendita catastale dell’immobile adibito ad abitazione  Spese mediche per portatori di handicap  Contributi sanitari obbligatori Detrazioni  Per carichi familiari  Da lavoro e da pensione  Oneri personali (es. corsi di istruzione)  Finalità incentivanti (es.ristrutturazioni edilizie)

Scelta dell’unità impositiva 2 soluzioni alternative: tassazione separata dei redditi individuali o familiare  Possono risultare imposte diverse anche se i redditi familiari sono uguali Tassazione del reddito familiare giustificato dalle economie di scala presenti nella famiglia Reddito individuale basato sulla considerazione che l’ind comunque è l’unità di base Soluzioni intermedie sono lo splitting e il quoziente familiare In Italia il regime è reddito individuale con detrazioni familiari

Esempio di regime individuale o familiare Struttura di aliquote: 10% del reddito fino a € % oltre tale soglia

L’evasione fiscale nel 2004 Fonte: Marino e Zizza, 2009.

Commenti Dati provenienti da Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) della BdI e da MEF- SOGEI. Maggiore tasso di evasione per uomini, di età <44 anni, residenti al centro Maggiore tasso di evasione per rentiers e lavoratori autonomi Evasione presochè nulla per lavoratori dipendenti e pensionati

Imposte e inflazione Inflazione attesa in presenza di un sistema fiscale non indicizzato crea distorsioni delle scelte individuali  Fiscal drag Fiscal drag produce incremento del carico fiscale attraverso 2 canali  Slittamento degli scaglioni  A parità di scaglione, incremento del reddito nominale soggetto alla stessa aliquota marginale Accentuato in presenza di detrazioni Inflazione produce un aumento del carico fiscale  Gettito aumenta senza che sia presa una decisione di incrementare le imposte  Politicamente conveniente → illusione finanziaria (Puviani,1903)

Fiscal drag: studi empirici Baldini et al. (2007) stimano che fiscal drag riduce il reddito familiare disponibile per poco più di 1% annuo tra 1996 e 2001 e poco meno tra 2002 e 2007 ISAE (2006) → interventi di riforma negli anni hanno aumentato il reddito disponibile.  Vantaggio realizzato solo in parte per mancanza di meccanismi automatici di compensazione del fiscal drag → costo del recupero dei maggiori oneri determinati dall’inflazione in un sistema progressivo  Azione comunque ben diretta perché categorie più beneficiate dalla normativa sono anche quelle su cui fiscal drag è risultato più intenso

Correggere il fiscal drag 3 metodi di correzione : 1. Deflazionamento della base imponibile su cui viene calcolato il debito di imposta (applicazione di un coefficiente corretto per l’inflazione dell’anno corrente al reddito complessivo) 2. Indicizzazione dei parametri che definiscono l’imposta (scaglioni, detrazioni o deduzioni e relativi limiti di reddito) Poco usato, solo in Italia USA dopo riforma Interventi discrezionali affidati al legislatore Es. legge n. 154 del 1989