La struttura dell’economia italiana nel lungo periodo Percorso tipico di un paese late comer – Predominio dell’agricoltura (1881-1951) – Predominio dell’industria.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lindustria alimentare cresce anche in una difficile situazione congiunturale Guido Pellegrini- Università di Bologna Il punto sul settore alimentare:
Advertisements

L MULTILINEARITA DELLO SVILUPPO e PROCESSI DI LUNGA DURATA slides lezione _____.
L MULTILINEARITA DELLO SVILUPPO e PROCESSI DI LUNGA DURATA slides lezione _____.
Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009.
MAGGIORE INTENSITA MINORE INTENSITA Le zone con maggiore occupazione sono quelle del Nord Italia(in Piemonte la parte sud ovest,Lombardia, Veneto, Valle.
Crescita, i fatti principali
Corso di Politica Economica e dello Sviluppo Prof.ssa Cristina Brasili Anno Accademico Innovazione e Competitività del tessuto produttivo nelle.
I mille volti della meccanica italiana Dinamica delloccupazione nelle specializzazioni dellindustria meccanica. Corso di formazione Cgil-Cisl-Uil Modena.
Leconomia lucana nel 2002 e le prospettive per il 2003 Centro Studi Unioncamere Basilicata Matera, 5 maggio 2003.
Demografia delle Imprese In tutto il periodo aumenta il numero delle imprese registrate La curva rallenta la propria inclinazione nellultimo anno Nel.
Nota sulleconomia della provincia di Trieste Presentazione a cura del Dr. Giuseppe Capuano - Economista Dirigente Area Studi e Ricerche dellIstituto G.
EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI INDICATORI PROVINCIALI Ufficio Studi Camera di Commercio.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana 1° e 2° trimestre 2007 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Lecco 12 maggio 2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Lecco.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana 4° trimestre 2006 e anno 2006 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
I sistemi locali del lavoro sono aggregazioni di comuni che identificano mercati del lavoro omogenei. Non ci sono vincoli amministrativi, quindi un sistema.
Obiettivo di servizio per il Mezzogiorno Innalzare il livello delle competenze degli studenti Percentuale degli studenti di 15 anni con scarse.
I principali risultati dell8° Censimento Istat dellIndustria e dei Servizi Seminario Centro Studi Roma, 21 aprile 2005.
Ufficio Studi La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana Consuntivo II trimestre 2006 Aspettative III trimestre 2006 Riccardo Perugi Unioncamere.
Economie locali e filiera della nautica da diporto Livorno, 24 febbraio 2012 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Industrializzazione diffusa e piccola impresa ( )
Il modello di sviluppo industriale italiano: i distretti industriali Massimo Bagarani Isernia - 19 luglio 2013.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
IL SISTEMA CAMERALE PER LA PROMOZIONE DELLIMPRENDITORIA FEMMINILE Barbara Longo – Unioncamere Pordenone, 6 dicembre 2011.
Antonio Corvino, Direttore Generale OBI
Lo scenario sociale contemporaneo
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
Mario Benassi Copyright
LA STRUTTURA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LE IMPRESE
I sistemi locali del settore agroalimentare Anno Accademico 2001/2 di Cristina Brasili Dipartimento di Scienze Statistiche - Università degli Studi di.
Storia dello sviluppo locale L’economia italiana 1. Dall’Unità alla crisi bancaria.
Le librerie indipendenti e gli anni della crisi Presentazione di Sauro Spignoli Roma 8 Giugno 2015.
LE DINAMICHE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE NEL 2013 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma.
LE DINAMICHE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE NEL 2013 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma.
LA DOMANDA DEL LAVORO NELLA SOCIET À DEI SERVIZI Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni
Ue27 Totale Mondo miliardi di euro Distribuzione geografica della produzione chimica mondiale Nafta Cina Giappone America Latina Europa non Ue.
La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana II trimestre 2009 Firenze, 15 settembre 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Società di capitali e processi di ristrutturazione industriale Firenze, 7 luglio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
L’Europa cresce….
La grande divergenza.
La performance delle imprese italiane nel contesto europeo: evidenze dal progetto CompNet Francesca Luchetti Stefania Rossetti Davide Zurlo Workshop Istat.
Distretti e Sviluppo Locale
Tav. 1. Andamento del Pil pro capite del Molise dal 1951 al 2012; valori assoluti (scala a sinistra) e livelli del Mezzogiorno e del Molise rispetto al.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana Industria manifatturiera e sviluppo regionale: appunti di lavoro Luciano Pallini.
LE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE AL IV TRIMESTRE 2015 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma 08/03/2016.
Fonte: Osservatorio turistico regionale, Unioncamere Toscana ORTT O sservatorio R egionale del T urismo in T oscana TURISMO & TOSCANA 20 giugno 2011 La.
1 Roma, 26 marzo 2013 Centro Studi Unindustria Il Sistema Tessile Moda e Abbigliamento nel Lazio.
I PREZZI E I CONSUMI DI PRODOTTI BIOLOGICI IN ITALIA Enrico De Ruvo – Ismea Bologna, 9 settembre /09/203.
Rapporto sull’economia della provincia di Chieti A cura dell’U.O. Studi e Statistica – Marketing territoriale della CCIAA di Chieti 2004.
LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA CITTA’ INDUSTRIALIZZATA.
Il settore della logistica in Toscana Quadro strutturale e dinamiche di medio periodo ( ) Firenze, 16 aprile 2010 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana.
EFFETTI LOCALI DELLA CRISI GLOBALE Rapporto SVIMEZ 2011 di Luca Bianchi (SVIMEZ) Napoli, 26 ottobre 2011.
Fattori di crescita   aumento PIL pro capite Processo di crescita Leggere la crescita economica.
Perugia, Venerdì 6 Maggio 2011 LE MEDIE IMPRESE ECCELLENTI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA: UN’ANALISI EMPIRICA SUI DATI DEI BILANCI Fabrizio Pompei Dipartimento.
GLI ASPETTI DEMOGRAFICI Il territorio delle colline metallifere è scarsamente urbanizzato: la densità di popolazione è di 26,09 ab/kmq, notevolmente inferiore.
LE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE NELLA APERTURA DEL 2014 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma.
Emilia-Romagna Il sistema economico regionale
La struttura dimensionale delle imprese ( ) storia dell'impresa
Perché l’HDI Per cogliere gli aspetti del benessere sociale che non passano per il mercato Per indicare lo stato delle libertà individuali necessarie perché.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
Lo stato di attuazione dei POR FESR Tabella 1 Numero di progetti, costi e pagamenti rendicontabili UE (euro) per tipologia di soggetto attuatore,
Sala Parlamentino del CNEL - Roma Presentazione del Direttore Generale OBI Dott. Antonio Corvino.
Il profilo quantitativo di lungo periodo ( ) Storia economica LM
Le società partecipate dagli enti locali Rapporto 2009 Unioncamere Elaborazione Ufficio Statistica e Prezzi su dati Unioncamere Le società partecipate.
Dati statistici sui risultati della selezione La gestione delle azioni di Partenariati Multilaterali Leonardo da Vinci Seminario Progetti Approvati Annualità.
Il capitale umano Capitale umano Il miglioramento della conoscenza costituisce il prerequisito per la crescita economica Si rappresenta con l’istruzione.
ROMA 3 MAGGIO 2016 | ISTAT COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE CONVEGNO SCIENTIFICO LE.
Viticoltura Importanza Economica
La struttura dell’economia italiana nel lungo periodo
Transcript della presentazione:

La struttura dell’economia italiana nel lungo periodo Percorso tipico di un paese late comer – Predominio dell’agricoltura ( ) – Predominio dell’industria ( ) – Predominio dei servizi (1981-) Differenze persistenti con i pattern dei principali paesi sviluppati Esistenza di due fasi storia d'impresa

La struttura dell’occupazione nell’economia italiana ( ) storia d'impresa

Struttura occupazionale per macro-settori e Paesi ( ) storia d'impresa Agricoltura Industria Servizi Agricoltura Industria Servizi Agricoltura Industria Servizi FranciaItaliaGiappone n.d GermaniaRegno UnitoStati Uniti n.d

Peso occupazionale dell’industria manifatturiera sul totale per paesi ( ) storia d'impresa AnniFranciaGermaniaGiapponeItaliaRegno UnitoStati Uniti n.d n.d

L’industria manifatturiera: localizzazione – La leadership della Lombardia nel lungo periodo – Spostamento del baricentro dal «triangolo industriale» al NEC Ascesa di Veneto ed Emilia-Romagna – Andamento disomogeneo nel Sud Crescita nelle aree contigue al NEC (Abruzzo, Molise) Contrazione delle aree più popolate (Campania, Sicilia) Stabilità (Puglia, Sardegna) Il peso del lavoro sommerso storia d'impresa

L’industria manifatturiera: specializzazione Distinzione fra settori leggeri e pesanti: – Leggeri: minore intensità di capitale e orientamento al mercato finale – Pesanti: maggiore intensità di capitale e prodotti usati come input per altri settori orientamento al mercato Ritardo nello sviluppo dei settori «nuovi» – Soltanto nel 1961 avviene il «sorpasso» dei pesanti Nell’ultimo trentennio vi è una sostanziale stabilità – Persistenza dei settori del «sistema moda» storia d'impresa

Distribuzione settoriale degli addetti dell’industria manifatturiera ( ) storia d'impresa

Distribuzione degli addetti per industrie «leggere» e «pesanti» storia d'impresa Pesanti Leggere

Distribuzione degli addetti dell’industria manifatturiera per settore e paese storia d'impresa Paesi LeggerePesanti Francia Germania Giappone Italia Regno Unito Stati uniti

L’industria manifatturiera: dimensione Aumento molto lento della dimensione media: – Da 5,9 (1911) addetti per unità locale a 8,3 (2001) – Picco raggiunto con 9,1 (1981) – Contrazione che coinvolge anche i settori pesanti Andamento per classi dimensionali – Sino al 1971 lieve crescita della classe superiore ( > 500) – Dal 1971 forte contrazione della classe superiore ( > 500) – Dal 1981 cresce la classe inferiore (< 10) – Nel 2001 si nota un lieve aumento delle classi intermedie Forti differenze con i principali paesi sviluppati storia d'impresa

Numero medio di addetti per unità locale ( ) storia d'impresa

Percentuale degli addetti per classi dimensionali nell’industria manifatturiera italiana ( ) storia d'impresa

Numero medio di addetti per unità locale (con oltre 10 addetti) storia d'impresa

Peso addetti nell’industria manifatturiera per classi dimensionali ( ) storia d'impresa

La struttura delle imprese industriali italiane: le due fasi del Novecento : sviluppo tecnologie della Seconda rivoluzione industriale, centralità impresa fordista, allargamento matrice settoriale, convergenza rispetto ai paesi leader – Crescita occupazione industriale – Ruolo propulsivo Nord Ovest «triangolo» industriale – Lieve incremento dimensione media e crescita classe superiore 1970-: stabilità specializzazione settoriale, espansione sistemi di PMI, divergenza rispetto ai paesi leader – Contrazione occupazione industriale – Espansione nuove aree di industrializzazione (il NEC) – Diminuzione dimensione media ed ascesa classi minori 2001: deindustrializzazione storia d'impresa