PROGETTAZIONE DI INTERVENTI IN AMBITO DI COMUNITA' Individuare le attività, la scheda progetto e la SWOT Jeff Kiesner Alessio Vieno
Fase propedeutica per giungere alla definizione del quadro logico Stiamo ancora IDEANDO! Pianificazione di massima prima di passare al dettaglio Fondamentale soprattutto per confrontare possibili attività Per capire se ha senso procedere in questa direzione (SWOT)
Le attività del progetto Ora che avete definito gli obiettivi è il momento di tradurli in azione. Una volta individuate le attività, queste devono essere declinate in sotto-attività per chiarirne l’articolazione Tra obiettivi / risultati e attività̀ dovrà esserci una stretta connessione: per il raggiungimento di ciascun obiettivo è necessario prevedere la realizzazione di una o più̀ attività̀ che portino al raggiungimento dei risultati prefissati e, viceversa, ogni attività̀ deve mirare al raggiungimento di un risultato e quindi di un obiettivo del progetto.
La stesura del progetto prevede l’identificazione delle sue componenti e quindi delle singole attività che poi verranno nel piano dettagliate.
ATTENZIONE Importante è ricordare che mezzi e fini non coincidono. Quindi, è errato confondere o identificare obiettivi specifici, risultati e attività. Questo avviene molto spesso in progettazione, da un lato perché́ l’analisi degli obiettivi non è stata fatta in maniera accurata, dall’altro perché́ la concretezza delle attività̀ ha spesso il sopravvento sull’intangibilità̀ degli obiettivi.
In effetti Capita di leggere che l’obiettivo di un progetto è la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione Il progetto può̀ dirsi concluso con successo se la campagna di sensibilizzazione è stata conclusa. È evidente, invece, che giudicheremo positivamente una campagna di sensibilizzazione (attività̀) se sarà̀ riuscita a sensibilizzare il numero di persone previste (risultato) e a in influire così sul comportamento delle persone (obiettivo).
Per ogni attività La metodologia: ovvero il modo in cui si intende realizzare l’attività per raggiungere gli obiettivi Esprime in pratica lo stile di lavoro che si intende seguire Anche in questo caso è fondamentale confrontarsi con le best practice
Ricerca best practice Sempre psychinfo è la vostra risposta: studi metanalitici sono molto utili da questo punto di vista American Psychologist 2014: Banche dati specifiche: – Uso sostanze: Banche dati generaliste: – Internazionali: – Nazionali:
In assenza del modello teorico Ci si basa sui fattori di rischio secondo questo schema Hawkins, Catalano e Miller [1992]: Qual è il fattore di rischio prevalente? È possibile determinare un cluster di fattori di rischio più comuni, di fattori di rischio che possono essere affrontati simultaneamente e con azioni sinergiche? Su quali fattori possiamo lavorare visto il time frame e il budget?
Un esempio sui comportamenti antisociali in adolescenza
Il training - L’attività di formazione rivolta al gruppo “pilota” di insegnanti delle prime due classi elementari si basa su un programma americano che sfruttando il gioco di parole “I Can Problem Solve”, si intitola: “Interpersonal Cognitive Problem- Solving”(ICPS di Shure & Spicack, 1978) - Il Programma è costituito da una serie di lezioni messe in sequenza sotto forma di giochi che l’insegnante può effettuare con i bambini (capacità di tipo linguistico e attentivo, identificare le emozioni, a pensare importanti le altre persone, ad imparare a raccogliere informazioni sugli altri, e infine a pensare in termini di possibilità, cause ed effetti, e conseguenze nell’ambito delle relazioni umane) - Il programma dura circa trenta minuti per unità, ed è composto da 20 unità da eseguire in giorni separati. L’insegnante lavora con gruppi di bambini. E’ un programma educativo e allo stesso tempo si modifica l’adattamento comportamentale dei bambini.
In questa fase di definizione della attività è fondamentale Considerare possibili alternative alle attività che si hanno in mente anziano-alluniversita-gli-studenti-migliorano-la-vita-degli-over- 65/ / anziano-alluniversita-gli-studenti-migliorano-la-vita-degli-over- 65/ / Domandarsi e prefigurare gli “effetti” collaterali che queste attività possono generare
Analisi fattibilità: SWOT Mettere in un foglio i punti di forza e debolezza che ogni membro del gruppo ravvisa StrenghtsWeaknessOpportunitiesTreat
SWOT Più nello specifico l’analisi SWOT distingue tra fattori endogeni ed esogeni Fattori endogeni: tutte quelle variabili che fanno parte integrante del sistema/progetto stesso, sulle quali è possibile intervenire per perseguire obiettivi prefissati Fattori esogeni: tutte quelle variabili esterne al sistema che possono condizionarlo sia positivamente che negativamente per cui è opportuno predisporre strutture di controllo in grado di prevenire/arginare gli eventi negativi e sfruttare quelli positivi
Un modello di diagramma sintetico di rappresentazione dei risultati dell’analisi SWOT
La SWOT può essere fatta anche a stesura finita del progetto Un esempio Wellfare-legami.pdf
Due esempi di progetti strutturati in modo “simile” ma diverso! a/politicheAntidroga/OSH_Progetto.pdf