ELASTICITA’. Elasticità della domanda Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche.

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ELASTICITA’

Elasticità della domanda Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche di quanto varia l’elasticità misura la reattività della domanda rispetto a variazioni del prezzo, ovvero in che misura varia la quantità domandata al variare del prezzo. L’elasticità dipende da: esistenza di buoni sostituti maggiore o minore importanza del bene per il consumatore confini del mercato orizzonte temporale

ELASTICITA’ Variazione ASSOLUTA = ΔQ/ΔP

elasticità= ΔQ/Q/ΔP/P Esempio: Se il prezzo di un cono gelato sale da €2.00 a €2.20 e la quantità domandata passa da 10 a 8 coni, il coefficiente di elasticità sarà:

L’elasticità non è costante lungo una retta elasticità =  q/Q/  p/P

Se la domanda è rigida grandi variazioni del prezzo fanno variare di poco la domanda Se la domanda è elastica piccole variazioni del prezzo fanno variare di molto la domanda Elasticità e variazioni della domanda

Elasticità/prezzo e ricavo totale in una curva di domanda lineare In una curva di domanda anelastica rispetto al prezzo, un aumento del prezzo determina una riduzione meno che proporzionale della quantità. Per cui il ricavo aumenta.

Come varia il ricavo totale quando cambia il prezzo: domanda anelastica D Q 0 P Ricavo = €100 Q 0 P Ricavo = €240 D €1€1 100 €3€3 80 Un aumento del prezzo da €1 a €3 … … porta ad un aumento del ricavo totale da €100 a €240

Come varia il ricavo totale al variare del prezzo: domanda elastica D Q 0 P Ricavo = €200 €4€4 50 D Q 0 P Ricavo = €100 €5€5 20 Un aumento del prezzo da €4 a €5 … … porta ad una riduzione del ricavo totale da €200 a €100

Casi limite

Elasticità della domanda rispetto al reddito ΔQ/Q/ΔY/Y Tipi di beni – Normali – Inferiori Un reddito maggiore aumenta la quantità domandata di beni normali ma riduce la quantità domandata di beni inferiori.

Income Elasticity of Demand La domanda di beni di consumo considerati necessari tende ad essere anelastica rispetto al reddito – Es. Cibo, carburante, servizi sanitari. La domanda per beni di consumo considerati “di lusso” tende ad essere elastica rispetto al reddito. – Es. Auto sportive, pellicce e cibi costosi.

Quando la domanda è rigida spostamenti della curva di offerta provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità domandata Il contrario accade quando la domanda è elastica

L’elasticità dell’offerta Offerta anelastica €5€5 4 offerta Q Un aumento del prezzo Lascia immodificata la quantità offerta. P

L’elasticità dell’offerta Offerta elastica Q 0 P 1. Un incremento nel prezzo Porta ad un incremento più che proporzionale nella quantità offerta €5€5 200 Offerta

Determinants of Price Elasticity of Supply L’abilità del produttore di modificare la quantità del bene prodotto – Offerta di rame è inelastica – Offerta di libri, auto o beni manufatti è elastica. Tempo. – L’offerta è maggiormente elastica rispetto al prezzo nel lungo periodo.

Quando l’offerta è rigida spostamenti della curva di domanda provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità offerta Il contrario accade quando l’offerta è elastica

IL PRODUTTORE

La funzione di produzione nel lungo periodo Nel lungo periodo tutti gli input (nel nostro caso L e K) sono variabili q = q(L, K)

Funzione di produzione con due input variabili Se fissiamo il livello produzione, q 0, in modo che q 0 = q(L, K) è possibile rappresentare la funzione di produzione nel piano (L, K) attraverso curve di livello dette isoquanti K L

Isoquanto È una curva su cui si trovano le combinazioni di input che permettono di ottenere la stessa quantità di output

La mappa degli isoquanti A curve più lontane dall’origine corrispondono livelli di produzione maggiori (q 2 >q 1 >q 0 ) Gli isoquanti sono curve decrescenti Gli isoquanti non si intersecano tra loro K L q0q0 q1q1 q2q2

Il saggio (tecnico) marginale di sostituzione Ci dice di quanto deve aumentare la quantità utilizzata di un input nel caso di una riduzione unitaria della quantità utilizzata dell’altro input se si vuole mantenere costante il livello di produzione è pari, in valore assoluto, al rapporto tra le produttività marginali dei due input

Produttività marginale Pmg N La Pmg indica di quanto cresce il prodotto totale aggiungendo una unità di fattore produttivo – E’ decrescente nel breve periodo in quanto il fattore capitale è fisso.

La Pmg indica di quanto cresce il prodotto totale aggiungendo una unità di fattore produttivo. E’ decrescente nel breve periodo in quanto il fattore capitale è fisso.