Open Source I movimenti di critica al copyright © 2002-13 Francesco Romeo – Lezione LUMSA 2002, LUISS 2013. La copia letterale e la distribuzione di questo.

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Open Source I movimenti di critica al copyright © Francesco Romeo – Lezione LUMSA 2002, LUISS La copia letterale e la distribuzione di questo documento nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta. Il materiale è tratto da: Per informazioni e domande su FSF e GNU rivolgersi, possibilmente in inglese, a Copyright © 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001 Free Software Foundation, Inc., 59 Temple Place - Suite 330, Boston, MA 02111, La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta. © 2000 Daniele Medri - ``Linux Facile'' versione 2.1. Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the Free Software Foundation;

Il Progetto GNU Paternità Richard Stallman 1971 inizio collaborazione al MIT sul progetto UNIX Enorme diffusione del software libero Progressiva diffusione del software proprietario 1983 nasce il progetto GNU

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Nel 1985, Richard Stallman fonda la FSF, Free Software FounPdation, con lo scopo preciso di creare e diffondere la filosofia del «software libero». Libertà intesa come la possibilità data agli utenti di distribuire e modificare il software a seconda delle proprie esigenze, e di poter distribuire anche le modifiche fatte

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation GNU sta per ‘Gnu’s Not Unix’ è il nome del sistema software completo e Unix- compatibile che sto scrivendo per distribuirlo liberamente a chiunque lo possa utilizzare Io credo che il punto fondamentale sia che, se a me piace un programma, io debba condividerlo con altre persone a cui piace.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation I venditori di software usano il criterio "divide et impera" con gli utenti, facendo sì che non condividano il software con altri. Per poter continuare ad usare i computer senza disonore, ho deciso di raccogliere un corpus di software libero in modo da andare avanti senza l'uso di alcun software che non sia libero. Mi sono dimesso dal laboratorio di Intelligenza Artificiale per togliere al MIT ogni scusa legale che mi impedisca di distribuire GNU

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation GNU non è di pubblico dominio. A tutti sarà permesso di modificare e ridistribuire GNU, ma a nessun distributore sarà concesso di porre restrizioni sulla sua ridistribuzione. Questo vuol dire che non saranno permesse modifiche proprietarie. Voglio essere sicuro che tutte le versioni di GNU rimangano libere.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation L'atto di amicizia fondamentale tra programmatori è condividere programmi; le politiche di commercializzazione attualmente in uso essenzialmente proibiscono ai programmatori di trattare gli altri come amici. Gli acquirenti del software devono decidere tra l'amicizia e l'obbedienza alle leggi.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Lavorando e utilizzando GNU invece che programmi proprietari, possiamo comportarci amichevolmente con tutti e insieme rispettare la legge. Inoltre GNU è un esempio che ispira gli altri e una bandiera che li chiama a raccolta perché si uniscano a noi nel condividere il software

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation un sistema Unix completo contiene centinaia di programmi di servizio, ognuno con la propria documentazione separata, e con gran parte delle specifiche di interfaccia date dalla compatibilità con Unix. Se ogni partecipante scrive un solo programma da usare al posto di una utility di Unix, il quale funzioni correttamente al posto dell'originale su un sistema Unix, allora questi programmi funzioneranno bene una volta messi assieme. Anche considerando qualche imprevisto dovuto a Murphy, assemblare tali componenti è un lavoro fattibile. Il kernel invece richiederà una più stretta cooperazione, e verrà sviluppato da un gruppo piccolo e affiatato.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation I sorgenti completi del sistema saranno a disposizione di tutti. Di conseguenza, un utente che abbia necessità di apportare dei cambiamenti al sistema sarà sempre in grado di farlo da solo o di commissionare i cambiamenti ad un programmatore o ad un'impresa. Gli utenti non saranno più in balia di un solo programmatore o di una impresa che, avendo la proprietà esclusiva dei sorgenti, sia la sola a poter fare le modifiche.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation «Ma i programmatori non meritano una ricompensa per la loro creatività?» Se qualcosa merita una ricompensa questo è il contribuire al bene sociale. La creatività può essere un contributo al bene sociale, ma solo nella misura in cui la società è libera di usarne i risultati. Se i programmatori meritano una ricompensa per la creazione di programmi innovativi, allora con la stessa logica meritano una punizione se pongono restrizioni all'uso di questi programmi.

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Le persone che hanno studiato con cura i vari aspetti del diritto alla proprietà intellettuale (come gli avvocati) dicono che non c'è alcun diritto intrinseco alla proprietà intellettuale. I tipi dei supposti diritti alla proprietà intellettuale riconosciuti dal governo furono creati da specifici atti legislativi per scopi specifici

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Tutti i diritti di proprietà intellettuale sono solo licenze concesse dalla società perché si riteneva, correttamente o meno, che concederle avrebbe giovato alla società nel suo complesso. Ma data una situazione particolare dobbiamo chiederci: facciamo realmente bene a concedere queste licenze? Che atti permettiamo di compiere con esse?

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Il caso dei programmi ai giorni nostri differisce enormemente da quello dei libri un secolo fa. Il fatto che la via più facile per passare una copia di un programma sia da persona a persona, che il programma abbia un codice sorgente ed un codice oggetto che sono cose distinte, ed infine il fatto che un programma venga usato più che letto e gustato, combinandosi creano una situazione in cui qualcuno che impone un copyright minaccia la società nel suo insieme

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Nel lungo periodo, rendere liberi i programmi è un passo verso l'epoca della fine del bisogno, quando nessuno sarà obbligato a lavorare molto duramente solo per guadagnarsi di che vivere. La gente sarà libera di dedicarsi ad attività divertenti, come programmare, dopo aver passato le dieci ore settimanali necessarie in compiti come legiferare, fare consulenza familiare, riparare i robot e prevedere il moto degli asteroidi. Non ci sarà bisogno di guadagnarsi da vivere con la programmazione

Il Manifesto GNU Copyright ©1985,1993 Free Software Foundation Queste idee filosofiche si tradussero in pratica nella redazione di un contratto di licenza d'uso, la General Public License, appositamente studiato per proteggere il software libero in modo che non potesse essere accaparrato da chi poi avrebbe potuto impedirne la diffusione libera. Per questo motivo, oggi, il copyright di software protetto in questo modo, viene definito copyleft

GNU/Linux GNU/Linux è una libera e distribuibile versione di UNIX sviluppata da Linus Torvalds presso l'Università di Helsinki in Finlandia nel Linux rappresenta unicamente il kernel mentre GNU/Linux sarebbe la giusta formulazione per indicare il kernel Linux e tutto il software di gestione offerto dal progetto GNU che rende il sistema operativo utilizzabile.

L’Open Source Una volta compresa l'importanza del software libero, nel momento in cui hanno cominciato a giocarsi interessi economici, o di altro genere, si è posto il problema di definire in modo preciso e inequivocabile cosa sia effettivamente il «software libero».

L’Open Source Al problema dell'ambiguità del concetto, si affiancava l'ambiguità della denominazione: in inglese, free software poteva essere inteso come software gratuito (free of charge).

L’Open Source Così, nel 1998, nasce la definizione Open Source, a identificare i principi secondo cui il software può essere ritenuto «libero», dandogli un nome inequivocabile e non modificabile.

Il Software libero Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, il nome di questa definizione è ancora più ambiguo, dal momento che non sintetizza il significato che vorrebbe avere. In breve: Open Source, ovvero «sorgente aperto», non fa pensare alla «libertà» che invece è il motivo alla base del software libero.

Il Software libero In questo senso, benché la definizione Open Source sia un marchio registrato, non si riesce a impedire l'utilizzo di questi termini, in inglese, quando questi sono slegati da un contesto preciso. Così si permette di sfruttarli per «illudere» gli ingenui sulle qualità «open» del sorgente («source») di un certo prodotto commerciale che non ha nulla a che vedere con il software libero.

Free Download

Free Software L'espressione "software libero" si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. Più precisamente, esso si riferisce a quattro tipi di libertà per gli utenti del software:

Free Software: le quattro libertà Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo. Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità. L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito. Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito

Free software: irrevocabilità Queste libertà per essere reali devono essere irrevocabili fin tanto che non si fa qualcosa di sbagliato: se lo sviluppatore del software ha il potere di revocare la licenza anche senza che l'utente sia causa di tale revoca, il software non è libero.

Free software: permesso d’autore Tuttavia, certi tipi di regole sul come distribuire il software libero sono accettabili quando non entrano in conflitto con le libertà principali. Per esempio, il permesso d'autore è la regola per cui, quando il programma è ridistribuito, non è possibile aggiungere restrizioni per negare ad altre persone le libertà principali. Questa regola non entra in conflitto con le libertà principali, anzi le protegge (Stallman) ?

Free software: libertà di sfruttamento Indipendentemente dal fatto che si siano ottenute copie di software GNU a pagamento o gratuitamente, si ha sempre la libertà di copiare e cambiare il software, e anche di venderne copie.

Software Open Source Il termine "open source" software è usato da alcuni più o meno con lo stesso significato di software libero.

Software di Pubblico Dominio Il software di pubblico dominio è software privo di copyright. È un caso speciale di software libero senza permesso d'autore, il che significa che alcune copie o versioni modificate possono non essere affatto libere. Talvolta si usa il termine "dominio pubblico" in un'accezione vaga per intendere "libero" o "disponibile gratuitamente". Tuttavia "di dominio pubblico" è un termine legale che significa precisamente "senza copyright". Per chiarezza, noi consigliamo di usare "di dominio pubblico" solo con questo significato, e di usare altri termini per intendere gli altri significati.

Permesso d’autore (copyleft) Il software con permesso d'autore è software libero le cui condizioni di distribuzione non permettono ai ridistributori di porre alcuna restrizione addizionale all'atto di ridistribuire o modificare il software. Questo significa che ogni copia del software, anche se modificata, deve essere software libero.

Permesso d’autore (copyleft) Nel Progetto GNU, quasi tutto il software è coperto da permesso d'autore. Il permesso d'autore è un concetto generale; per utilizzarlo effettivamente per un programma, bisogna usare dei precisi termini di distribuzione, e ci sono molti modi di scrivere dei termini di distribuzione per il permesso d'autore.

Free software senza permesso d’autore L'autore di software libero senza permesso d'autore dà il permesso di ridistribuire e modificare il programma, e anche di aggiungervi ulteriori restrizioni. Se un programma è libero, ma non ha permesso d'autore, alcune copie o versioni modificate possono non essere affatto libere. Un'azienda di software può compilare il programma, con o senza modifiche, e distribuire il file eseguibile come un prodotto software proprietario.

Free software senza permesso d’autore L'X Window System illustra quanto detto: l'X Consortium realizzò X11 con termini di distribuzione che lo rendevano software libero senza permesso d'autore. Volendo, si può ottenerne una copia che ha quelle condizioni di distribuzione ed è software libero. Tuttavia esistono pure versioni non libere, e ci sono note workstation e schede grafiche per PC per le quali le versioni non libere sono le uniche che funzionano. Per chi usa questo hardware, X11 non è software libero.

GNU/GPL La GNU GPL (General Public License) è un insieme specifico di termini di distribuzione per dare permesso d'autore ad un programma. Il Progetto GNU lo utilizza come licenza per la maggior parte del software GNU.

Software semilibero Il software semilibero è software non libero, ma che è distribuito col permesso per i privati di essere usato, copiato, distribuito e modificato (incluse le versioni distribuite con modifiche) senza scopo di lucro. PGP è un esempio di programma semilibero.

Software semilibero Le restrizioni del permesso d'autore sono progettate per proteggere le libertà essenziali degli utenti. I programmi semiliberi hanno restrizioni addizionali..

Software semilibero È impossibile includere software semilibero in un sistema operativo libero, in quanto i termini di distribuzione del sistema operativo nel suo complesso sono l'unione dei termini di distribuzione di tutti i programmi del sistema stesso. Aggiungere un programma semilibero renderebbe il sistema nel suo insieme solo semilibero. Ci sono due motivi per i quali non vogliamo che ciò accada: (Stallman)

Software semilibero La distribuzione commerciale di sistemi operativi liberi, incluso il sistema GNU/Linux, è molto importante e gli utenti apprezzano la convenienza delle distribuzioni commerciali su CDROM. Includere un programma semilibero in un sistema operativo ne impedirebbe la distribuzione commerciale su CD-ROM.

Software semilibero La Free Software Foundation stessa non è commerciale, quindi sarebbe legalmente possibile l'uso interno o l'utilizzo di un programma semilibero. Tuttavia non lo facciamo, perché ciò minerebbe i nostri sforzi per ottenere un programma che potremmo anche includere in GNU. (Stallman)

Software Proprietario Il software proprietario è quello che non è libero o semilibero. Il suo utilizzo, la ridistribuzione o modifica sono proibiti o richiedono un permesso o sono sottoposti a tali vincoli che in pratica non si possono fare liberamente.

Software Proprietario La Free Software Foundation segue la regola di non installare programmi proprietari sui propri computer se non temporaneamente per lo specifico scopo di farne una versione libera. A parte questo, siamo convinti che non esistano giustificazioni possibili per installare un programma proprietario. (Stallman)

Software Proprietario Per esempio, ci siamo sentiti autorizzati ad installare Unix sul nostro computer negli anni '80, poiché lo usavamo per scrivere una versione libera di Unix. Oggi che i sistemi operativi liberi sono disponibili, la giustificazione non è più valida; abbiamo eliminato tutti i nostri sistemi operativi non liberi, e su ogni nuovo computer che installiamo deve girare un sistema operativo completamente libero. (Stallman)

Freeware Il termine "freeware" non ha una definizione comunemente accettata, ma è comunemente utilizzato per i pacchetti software che possono essere ridistributi ma non modificati (ed il loro codice sorgente non è disponibile). Questi pacchetti non sono software libero, perciò non usate "freeware" per indicare il software libero.

Shareware Lo shareware è software che dà la possibilità di ridistribuire copie, ma impone a chiunque continui ad usarne una copia di pagarne la licenza d'uso. Lo shareware non è software libero, nè semilibero. Questo per due motivi:

Shareware Per la maggior parte del software shareware, il codice non è disponibile; pertanto, non è assolutamente possibile modificare il programma. Il software shareware non è distribuito con il permesso di farne una copia ed installarlo senza pagare una licenza d'uso, neanche per chi lo utilizzi per un'attività senza fini di lucro. (In pratica, molti ignorano i termini di distribuzione e lo usano comunque, ma le licenze d'uso non lo permettono.)

Software Commerciale Il software commerciale è software sviluppato da un'azienda allo scopo di guadagnare dal suo uso. "Commerciale" e "proprietario" non sono la stessa cosa. La maggior parte del software commerciale è proprietario, ma c'è software libero commerciale, e c'è software non commerciale non libero.

Software Commerciale Per esempio, GNU Ada è sempre distribuito sotto licenza GNU GPL, ed ogni copia è software libero; ma i suoi sviluppatori vendono contratti di assistenza. GNU Ada è un compilatore commerciale; è anche software libero.

Software Commerciale Per il Progetto GNU, vale l'inverso: ciò che importa è che GNU Ada sia software libero; che sia o meno software commerciale non è una questione cruciale. Tuttavia, l'ulteriore sviluppo di GNU Ada che risulta dalla commercializzazione dell'assistenza è indubbiamente un beneficio.