Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche 1 Elementi di teoria.

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Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche 1 Elementi di teoria della produzione congiunta â 1. Definizione di agriturismo Alcune informazioni introduttive sul fenomeno La definizione a norma di legge â 2. Agriturismo come produzione congiunta Che cosa è la produzione congiunta? Perché l’agriturismo è una produzione congiunta? â 3. Implicazioni per l’offerta agrituristica Le scelte di offerta dell’impresa Le implicazioni settoriali

2 Il “fenomeno” agriturismo  Per come lo definiamo/conosciamo oggi, l’agriturismo è un “fenomeno” relativamente recente  Sebbene alcune “manifestazioni” sono in realtà molto antiche  La prima legge che lo definisce (in Italia) è del 1985  Nel 1990 erano 6800 aziende; 15 anni dopo (2005) (+116%)  Per quanto in crescita, apparentemente rimane un fenomeno marginale (di “nicchia”) sia:  In ambito agricolo: 10,7 K aziende agrituristiche su 2500 K aziende agricole circa (0,4%) (2001)  In ambito turistico: 2,3 milioni di arrivi in agriturismo nel 2001; 81,8 in totale in Italia (3%)  Perché, dunque, occuparsene in maniera approfondita?

3 L’interesse per l’agriturismo  E’ un comparto non facilmente riconducibile:  Alla sola analisi della economia dell’impresa agricola  All’analisi della economia dell’impresa turistica  E’ un comparto in movimento, cioè tende a comprendere fenomeni nuovi:  Bed&Breakfast  Fattorie didattiche  Turismo rurale, enogastronomico….  In ogni caso, gli aggiustamenti in agricoltura sono lenti…  Contiene elementi di novità che si prevede si accentueranno in futuro:  Dal lato dell’offerta: impresa agricola multifunzionale  Dal lato della domanda: “fine”(?) del turismo di massa, turismo di qualità, ricerca di qualità ambientale, recupero tradizioni/eredità culturale…  Tende a fuoriuscire dall’ambito agricolo; si veda ittiturismo da DL 226/2001: parificato ad agriturismo

4 Come si definisce il “fenomeno”?  L’agriturismo è nato per la concomitanza di due diversi percorsi evolutivi:  Dal lato dell’offerta: la tendenza delle parte delle imprese agricole (“giovani”, dinamiche, con capacità di investimento..) di diversificare/differenziare il proprio mix di offerta verso prodotti e servizi nuovi e di qualità (quindi redditizi)  Dal lato della domanda: dalla tendenza di tutta la domanda turistica di “uscire” dai percorsi del turismo di massa e dall’emersione di nuovi segmenti della domanda (bambini-scuole; escursionisti-naturalisti; eno-gastronomi…)  Tuttavia:  La definizione di agriturismo a termini di legge è INTERAMENTE definita dal lato dell’offerta:  Legge 730/85: “..attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, attraverso l’utilizzazione della propria azienda”  Legge 730/85: “..le attività agrituristiche non devono comportare distrazione dalla attività agricola dei fondi…” (circolare del 1986: “i tempi di lavoro assorbiti dall’attività agricola devono essere superiori …dell’attività agrituristica”)  La legge 730/85 è stata, però, modificata nel 2006 (legge 96/2006)…

5 Come si analizza il “fenomeno”?  Data la definizione, l’agriturismo va in primo luogo analizzato dal lato dell’offerta:  Indiscussa natura agricola dell’agriturismo  Non può sussistere fuori dalla impresa agricola  Non può prevalere sulla attività agricola (es.: max 18 posti letto LR n.25/1987)  L’agriturismo è “percepito” diversamente dal lato della domanda:  Può interessare la presenza di attività agricola, non la sua prevalenza.  Può interessare la presenza di prodotti agricoli, non dell’attività agricola (Turismo Enogastronomico?)  Può interessare la presenza di “ambiente rurale”, non di agricoltura o prodotti agricoli (Turismo Rurale?)  Quindi:  Rimane una forte domanda latente potenziale da “catturare” (o catturata da altri)  Il mix dell’agriturismo non è sempre ottimale

6 Gli elementi dell’offerta agrituristica: i 3 pilastri  Ricezione e Ospitalità  Camere/appartamenti (alloggio; I pilastro)  Ristorazione/prodotti (vitto; II pilastro)  Entrambi  Attività ricreative connesse all’agricoltura (III pilastro)  “fruizione” dell’azienda connessa all’agricoltura: paesaggio, colture agricole, animali…  “fruizione” dell’azienda non connessa all’agricoltura: attività sportive, artigianali-artistiche, escursioni……  Perciò l’offerta agrituristica usa come input:  I prodotti (output) dell’agricoltura  Input condivisi con l’agricoltura: terra, bestiame, macchine.  Input sottratti all’agricoltura: lavoro, fabbricati, capitale

7 Che cos’è la produzione congiunta?  La produzione congiunta è:  Un fenomeno comune (assai frequente) in ambito agricolo e non (es. settore FBA; settore trasporti…)  Un fenomeno poco considerato nella teoria microeconomia della produzione (>economie di scala; < economie di scopo)  Un fenomeno complesso da analizzare in ambito teorico  La definizione microeconomica di produzione congiunta:  Definizione d’”annata” (Marshall, 1959): “…cose che non possono essere prodotte separatamente”  Caso classico: wool+mutton  Definizione più ampia e attuale: cose che vanno prodotte insieme in proporzione variabile e, comunque, che potrebbero essere prodotte separatamente ma è conveniente produrre insieme.  Per esempio: conto corrente bancario+pagamento bollette; trasporto (RO- RO) merci+passeggeri

8 Perché studiare la produzione congiunta ?  La ragione fondamentale/originale per cui la microeconomia si è occupata di produzione congiunta è capire perché esistono imprese multi-prodotto  Tuttavia, la diversificazione dell’output non significa necessariamente esistenza di produzione congiunta. Essa può essere originata da motivazioni strategiche, di posizionamento di mercato, di riduzione dei rischi…  La produzione congiunta, invece, implica qualche “legame tecnologico” nella produzione di due o più output. In questo caso, ciò che interessa comprendere è come questo legame condiziona la funzione (il comportamento) di offerta dell’impresa nei vari mercati (per es. mercato della lana e della carne).  Rappresentazione formale - la funzione di produzione congiunta:  Sia data una impresa che produce due output: Y 1 e Y 2  …e impiega tre input: L, K e T  Quando si ha una funzione di produzione congiunta?

9 La funzione di produzione congiunta Si parla di funzione di produzione congiunta (e quindi di produzione congiunta) in due distinti casi: 1.Interdipendenze tecniche nei processi produttivi:  Se non posso scrivere: Y 1 = f 1 (L 1, K 1,T 1 ) e Y 2 = f 2 (L 2, K 2,T 2 )  E devo scrivere: Y 1 = f 1 (Y 2, L 1, K 1,T 1 ) e Y 2 = f 2 (Y 1, L 2, K 2,T 2 )  Si parla allora di complementarità tecnica (+ o -) (es. “Superfast”, rotazioni agricole) 2.Input non-allocabili o competitivi tra i processi:  Se posso scrivere: Y 1 = f 1 (L 1, K 1,T 1 ) e Y 2 = f 2 (L 2, K 2,T 2 )  Ma: L < L 1 + L 2, K < K 1 + K 2, T < T 1 + T 2  Perché:  Alcuni input non solo allocabili separatamente (es.”the sheep”: wood+mutton)  Alcuni input fissi sono allocabili separatamente ma sono rivali (es. lavoro del bancario)  Nel caso 1 non si può che produrre entrambi gli output. Nel caso 2 si potrebbe, ma conviene produrre entrambi (costa di meno: Economie di Scopo; il contrario di Economie di Scala)

10 Agriturismo come produzione congiunta - 1  L’Agriturismo rientra nella produzione congiunta?  Secondo la definizione di legge, la produzione di servizi agrituristici è congiunta alla produzione agricola  Perché lo è?  Tipo 1 - lo dice la legge: non c’è agriturismo se non c’è impresa agricola  Tipo 1 - perché (per legge) se si offre vitto questo deve derivare (in parte) dalla stessa produzione agricola aziendale  Tipo 2 – perché conviene farlo: se c’è domanda di quel servizio turistico è conveniente (costi minori) usare gli stessi input per fare entrambi piuttosto che farli separatamente:  Agriturismo vs. [agricoltura+turismo rurale(enogastronomico)]  Ma che cosa è la produzione (impresa) agricola oggi?  Vedi multifunzionalità

11 Agriturismo come produzione congiunta - 2  L’agriturismo come produzione congiunta evidenzia, quindi, tre caratteri cruciali dell’impresa agrituristica: 1.Per produrre servizi turistici deve anche produrre “beni agricoli” 2.Parte di questi beni agricoli non vanno venduti sul mercato ma impiegati internamente 3.Alcuni input fissi (soprattutto lavoro e terra) vanno allocati alternativamente tra produzione di beni agricoli e di servizi turistici  Cosa implica in termini di scelte strategiche?  I tre punti sopra implicano la scelta: Agriturismo sì o no?  Se sì, quanta offerta agrituristica?  Se sì, quanta offerta agricola va al servizio agrituristico e quanto al mercato?  Supponiamo che l’impresa vuole massimizzare il profitto (o reddito lordo): come razionalizza queste scelte?

12 La scelta dell’imprenditore agrituristico  L’imprenditore produce servizi agrituristici (Y 2 ) e prodotti agricoli (Y 1 ), un po’ per il mercato (Y 1A ) e un po’ per l’agriturismo (Y 1T )  La funzione obiettivo sarà:  RL = P 1A Y 1A + P 2 Y 2 dove P indica i prezzi di mercato dei due prodotti (bene agricolo per il mercato, servizio agrituristico)  Il problema di ottimo sarà (si assuma un solo input, il lavoro):  MAX Y1, Y1A,Y2 [P 1 Y 1A + P 2 Y 2 ], sotto i vincoli: Vincolo di fissità del lavoro: L = L 1 + L 2 Vincolo di uso turistico del prodotto agricolo: Y 1 = Y 1A + Y 1T Vincolo tecnologico: Y 1 = f 1 (L 1 ) e Y 2 = f 2 (Y 1T, L 2 )  Della soluzione di questo problema di interessa sapere:  Quando Y 2 > 0 ?  Quanto Y 1 e quanto Y 1T ?  In altre parole: il comportamento di offerta agrituristica

13 Il comportamento di offerta  La soluzione di questo problema, quindi l’indagine di questo comportamento di offerta, in realtà, rientra in un tema già affrontato nel corso di microeconomia (parte di “Equilibrio Economico Generale”): la combinazione efficiente di prodotti data una dotazione fissa di input.  In quel caso, si sviluppava il ragionamento nell’ambito aggregato, cioè dell’insieme dei produttori; qui, si fa riferimento al caso della singola impresa.  I concetti di riferimento sono, però, sempre gli stessi: la frontiera delle possibilità produttive ed il saggio marginale di trasformazione  Vediamo ora cosa implicano tali concetti circa il comportamento di offerta e che specificità ha il caso dell’impresa agrituristica.

14 Combinazione efficiente tra prodotti - 1 Y 1A (Prodotto agricolo sul mercato) Y 2 (Servizio agrituristico) Frontiere delle Possibilità Produttive (L*<L**) L* MRT = dY 2 / dY 1A L**

15 Combinazione efficiente tra prodotti - 2  Assumendo che ognuno dei due prodotti venga realizzato in modo efficiente, e valgono rendimenti decrescenti, si può anche scrivere: | MRT| = |dY 2 / dY 1A | = MC 1A /MC 2  Siccome in regime concorrenziale P=MC, la combinazione efficiente è dunque data da: | MRT| = |dY 2 / dY 1A | = MC 1A /MC 2 = P 1A /P 2 Dove: MC 2 = costo marginale servizio agrituristico (costo di una unità aggiuntiva) MC 1A = costo marginale prodotto agricolo P 2 = prezzo di mercato (concorrenziale) del servizio agrituristico P 1A = prezzo di mercato del prodotto agricolo

16 Mix di offerta ottimo Y 1A (Prodotto agricolo sul mercato) Y 2 (Servizio agrituristico) Frontiera delle Possibilità Produttive P 1A /P 2 = |MRT| = MC 1A / MC 2 L** Y* 1A Y* 2 MIX OTTIMO

17 Specificità dell’agriturismo - 1  Apparentemente la scelta tra quanto servizio agrituristico e quanto prodotto agricolo tradizionale dipende solo dal rapporto tra i prezzi. Quanto più elevato è il prezzo relativo del servizio agrituristico, quanto più l’impresa si sposterà verso l’offerta di agriturismo.  Però, nel caso dell’agriturismo vi è un elemento di complicazione: non si può offrire servizio agriturisco disgiunto dalla produzione agricola. Ovvero, parte del servizio viene offerta usando parte della produzione agricola che così viene sottratta al mercato. In altre parole, il costo della produzione di tale servizio è: TC 2 = P L L 2 + P 1A Y 1T  Supponiamo, ora, che per produrre servizio agrituristico vi sia una combinazione fissa di L 2 e Y 1T e, quindi, per produrre una unità aggiuntiva di servizio sia necessario aggiungere una unità sia di lavoro che di prodotto agricolo. Sarà, quindi: MC 2 = P L + P 1A E si assuma anche: MC 1 = P L

18 Specificità dell’agriturismo - 2  Ne consegue che la combinazione di offerta sarà (attenzione all’inversione!): |MRT| = MC 2 /MC 1A = 1 + P 1A / P L  Ma affinchè sia combinazione ottima deve anche essere: MC 2 /MC 1A = P 2 / P 1A QUINDI: 1 + P 1A / P L = P 2 / P 1A  In altre parole, deve necessariamente essere P 2 / P 1A >> 1, altrimenti non verrebbe offerto alcune servizio agrituristico. Graficamente: Y 1A (Prodotto agricolo sul mercato) Y 2 (Servizio agrituristico) P 1A = P 2 45° Insieme di prezzi relativi (P 1A => P 2 ) per i quali l’offerta di servizi agrituristici decisa dall’impresa è nulla Frontiera delle Possibilità Produttive

19 Specificità dell’agriturismo - 3  E’, inoltre, assai plausibile ritenere che a livello di singola impresa, l’offerta agrituristica non possa variare nel continuo.  Per la natura stessa del prodotto (non esistono 1,345 posti letto: 1 o 2)  Per i vincoli stessi di interdipendenza tecnica con la produzione agricola  Per i vincoli economico-allocativi “classici” dell’offerta turistica (non è razionale offrire 2 posti letto; 10 può cominciare ad esserlo) In altre parole, la frontiera sarà composta da una serie finita di diverse combinazioni produttive possibili tra cui scegliere: Y 1A (Prodotto agricolo sul mercato) Y 2 (Servizio agrituristico) P 1A = P 2 45° Quattro possibili combinazioni di offerta compresi i casi estremi: - nessuna offerta agrituristica - solo offerta agrituristica (con produzione propria)

20 Curve di offerta d’impresa  In quest’ultimo caso di frontiera di possibilità produttive, è possibile ricavare le curve di offerta (discontinue) dell’impresa sia per i servizi agrituristici che per il prodotti agricoli per il mercato:  A livello aggregato (tutte le imprese) le discontinuità si perdono, ma rimangono le caratteristiche esenziali delle curve di offerta:

21 Curve di offerta aggregate  Offerta di mercato del servizio agrituristico:  Offerta di mercato dei prodotti agricoli (con potenziale sviluppo agrituristico):

22 Considerazioni di sintesi - 1  In quanto produzione congiunta, l’offerta di servizi agrituristici dipende:  Dal prezzo di mercato di tali servizi  Dagli input fissi delle imprese agricole (L e T)  Dal prezzo di mercato dei prodotti agricoli  Si spiega quindi che domanda latente di servizi agrituristici potrebbe essere insufficiente a “generare” il mercato.  Dal momento in cui il mercato si genera, questo condiziona anche l’offerta dei prodotti agricoli.

23 Considerazioni di sintesi - 2  Nel breve periodo (L e T fissi), se l’offerta di prodotti agricoli è rigida (e di norma lo è), lo sarà anche quella di servizi agrituristici  Mutamenti (spostamenti) della domanda in uno dei due mercati condizionano anche il prezzo nell’altro mercato.  Cambiamenti nella “natura” della produzione agricola (offerta) cambia anche l’offerta di agriturismo: multifunzionalità.