Controlli sulla gestione e sul Rendiconto dell’Ente Locale Lodi, 20 novembre 2015 Paola Cella Dottore Commercialista dell’Ordine di Piacenza Studio Cella.

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Controlli sulla gestione e sul Rendiconto dell’Ente Locale Lodi, 20 novembre 2015 Paola Cella Dottore Commercialista dell’Ordine di Piacenza Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Programma -Le verifiche di cassa e degli agenti contabili -Le variazioni di bilancio -L’assestamento generale del bilancio di previsione -Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio -I controlli sul rendiconto Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifica di cassa e degli agenti contabili Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifiche di cassa e degli agenti contabili L‘Organo di revisione provvede con cadenza trimestrale alla verifica: 1) ordinaria di cassa 2)della gestione del servizio di tesoreria; 3)degli agenti contabili. (art. 223 Tuel) E’ inoltre prevista una verifica straordinaria di cassa a seguito del mutamento della persona del sindaco, del presidente della provincia, del sindaco metropolitano e del presidente della comunità montana (art. 224 Tuel) 4 Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifica di cassa e del servizio tesoreria Attività: -Riconciliare il saldo della giacenza di Tesoreria con il saldo di cassa risultante dalla contabilità dell’Ente -Accertare la regolare gestione del servizio di Tesoreria; -Verificare la presenza di pagamenti privi di mandato e di incassi senza reversale e di eventuali partite provvisorie -Verificare, con tecniche di campionamento, la corretta emissione di mandati e reversali -Verificare i valori depositati presso il tesoriere, titoli azionari, polizze fidejussorie, marche -Verificare il rispetto delle clausole contrattuali da parte del tesoriere (valute, tassi, spese bancarie) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Anticipazione di tesoreria Per far fronte a temporanee esigenze di liquidità l’Ente può far ricorso all’anticipazione di Tesoreria nei limiti di cui all’art. 222 Tuel. Importo massimo finanziabile: 3/12 delle entrate correnti accertate nel penultimo anno precedente Nel bilancio di previsione viene stanziato in apposito capitolo di entrata e di spesa la somma massima utilizzabile. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Anticipazione di tesoreria L’erogazione dell’anticipazione necessita di apposita delibera GC e gli interessi si computano sulla base dell’effettivo utilizzo. Entro la fine dell’esercizio l’anticipazione dovrebbe essere estinta. In caso contrario l’anticipazione si trasforma in un debito di finanziamento contratto al di fuori delle procedure previste dall’ordinamento finanziario e contabile. Il ricorso reiterato all’anticipazione di tesoreria è sintomo di criticità nella gestione finanziaria. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Anticipazione di tesoreria Sull’argomento la Corte dei Conti osserva che il ricorso all’anticipazione di cassa: -è uno strumento eccezionale che serve per fronteggiare esigenze di liquidità temporanee ed eccezionali; -principi di sana gestione vietano che sia utilizzato per il finanziamento di spese correnti a carattere ripetitivo; -il ricorso ad importi oltre i limiti consentiti costituisce una irregolarità contabile e denota, attraverso difficoltà di gestione dei flussi di cassa, uno stato di precarietà degli equilibri. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Agenti contabili (art. 93 Tuel) Sono soggetti (persone fisiche o giuridiche) che, per contratto o per compiti inerenti al rapporto di lavoro, maneggiano denaro pubblico e/o altri valori e/o sono incaricati della custodia e della gestione di beni mobili. Si distingue tra agenti contabili interni ed agenti contabili esterni. E’ necessario farsi rilasciare i provvedimenti di nomina degli agenti contabili (anagrafe degli agenti contabili). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Agenti contabili esterni Sono agenti contabili esterni: -il Tesoriere, -il Concessionario del servizio di riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali -ogni altro soggetto esterno che abbia maneggio del denaro dell’Ente. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Agenti contabili interni Sono agenti contabili interni: -l’Economo, -i soggetti incaricati della riscossione e/o del maneggio di denaro pubblico (es. anagrafe, polizia locale, biblioteca, ecc.). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Obblighi degli agenti contabili Gli agenti contabili sono tenuti a: -gestire e custodire i beni/valori ricevuti, -rendicontare periodicamente ed annualmente i risultati della propria gestione. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Conto annuale degli agenti contabili Entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio finanziario (30 gennaio) o dalla cessazione dell’incarico tutti gli agenti contabili, interni ed esterni, sono tenuti a rendere il conto della loro gestione, predisposto sulla base della modulistica approvata dal DPR 194/96. L’Ente trasmette il conto annuale degli agenti contabili, unitamente alla verifiche periodiche di cassa effettuate dall’Organo di revisione, alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti entro 60 giorni dall’approvazione del rendiconto. (art. 233 Tuel) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Conto annuale degli agenti contabili Se il conto non è reso nei termini di legge, il Tuel non prevede una sanzione specifica. Si possono tuttavia verificare i seguenti casi: a)Il conto è presentato in ritardo ma in tempo utile per la predisposizione del Rendiconto di Gestione dell’Ente locale;  colpa lieve, con l’applicazione di eventuali sanzioni disciplinari o contrattuali, se previste a)Il conto non viene presentato.  il conto è compilato dall’ufficio (agente interno)  denuncia alla Corte dei Conti (agente esterno) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifica del Servizio Economato E’ necessario farsi rilasciare: -il regolamento dell’economato (ed eventualmente di contabilità); -il provvedimento di nomina dell’Economo; -la delibera di GC di quantificazione del fondo cassa iniziale. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifica del Servizio Economato Attività: -rispetto del regolamento economale (tipologia delle spese ammesse, importi massimi e tempistica di rendicontazione) -riscontro della regolare tenuta del registro di cassa economale; -verifica della correttezza dei movimenti registrati e dei giustificativi di spesa; -riscontro fisico della consistenza di cassa. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Verifica del Servizio Economato Reintegro del Fondo Cassa Economale: -è richiesto dall’Economo secondo le modalità indicate dal regolamento; -è corredato dei giustificativi di spesa; -è liquidato con determina. Buono economale: -distinta delle spese sostenute; -giustificativi di spesa; -registrazione nel libro cassa; -imputazione contabile. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio e verifica degli equilibri Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Principio dell’equilibrio di bilancio Il bilancio di previsione deve rispettare il principio dell’EQUILIBRIO, inteso nel significato di: -PAREGGIO complessivo; -EQUILIBRIO FINANZIARIO, ECONOMICO E PATRIMONIALE. La verifica del pareggio di bilancio e degli equilibri di bilancio deve essere accertata durante la gestione e nelle variazione di bilancio. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Salvaguardia degli equilibri (art. 193 Tuel) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Salvaguardia degli equilibri Con periodicità stabilità dal regolamento di contabilità e comunque almeno una volta l’anno entro il 31/7 il Consiglio adotta una delibera che dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o l’esistenza di un eventuale squilibrio. La mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Salvaguardia degli equilibri Contestualmente alla verifica degli equilibri la delibera adotta: - Le misure necessarie a ripristinare il pareggio di bilancio qualora i risultati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di gestione o di amministrazione, per squilibrio della gestione di competenza, di cassa o della gestione residui; - Il ripiano di debiti fuori bilancio (attestazioni rilasciate dai funzionari); - L’adeguamento del fondo crediti di dubbia esigibilità. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Riequilibrio della gestione Per riportare in equilibrio la gestione si possono utilizzare le seguenti risorse, nell’esercizio in corso e nei due successivi: -Economie di spesa; -Tutte le entrate, ad eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione; -Proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili e altre entrate c/capitale per gli squilibri di parte capitale; -Quota libera dell’avanzo di amministrazione. E’ possibile inoltre modificare tariffe e aliquote di tributi locali. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Riequilibrio della gestione Per riportare in equilibrio la gestione si possono utilizzare le seguenti risorse, nell’esercizio in corso e nei due successivi: -Economie di spesa; -Tutte le entrate, ad eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione; -Proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili e altre entrate c/capitale per gli squilibri di parte capitale; -Quota libera dell’avanzo di amministrazione. E’ possibile inoltre modificare tariffe e aliquote di tributi locali. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio (art. 175) Il bilancio di previsione può subire variazioni nel corso dell’esercizio che possono riguardare sia la competenza che la cassa (per il primo esercizio). Le variazioni sono di competenza del Consiglio e possono essere deliberate entro il 30/11 di ogni anno. In casi di urgenza, opportunamente motivata, le variazioni possono essere deliberata dalla Giunta. E’ necessario che la variazione sia ratificata, a pena di decadenza, dal Consiglio entro 60 gg e comunque entro il 31/12. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il nuovo sistema delle variazioni bilancio dal 2016 Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio (art. 175) Alcune variazioni possono essere deliberate entro il 31/12 si riferiscono a: - istituzione di tipologie di entrata a destinazione vincolata e relativo programma di spesa; - istituzione di tipologie di entrata a seguito di accertamento e riscossione di entrate non previste in bilancio; - utilizzo di quote dei risultato di amministrazione vincolato ed accantonato per le finalità di cui è stato previsto; - reimputazione agli esercizi di esigibilità di obbligazioni riguardanti entrate vincolate già assunte ed eventuali spese correlate - variazioni delle dotazioni di cassa; - variazioni riguardanti versamenti sui conti di tesoreria Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio (art. 175) La Giunta approva: a)le variazioni al piano esecutivo di gestione (non oltre il 15/12); b)le variazioni al bilancio di previsione non aventi natura discrezionale che si configurano come meramente applicative delle decisioni del Consiglio. Il regolamento di contabilità deve disciplinare le modalità di comunicazione al Consiglio delle variazioni adottate dalla Giunta. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio di Giunta La Giunta approva le seguenti variazioni non aventi natura discrezionale: - utilizzo quota vincolata e accantonata del risultato di amministrazione durante l’esercizio provvisorio, consistenti nella mera reiscrizione di economie di spesa corrispondenti ad entrate vincolate di stanziamenti del bilancio dell’esercizio precedente; -variazioni compensative riguardanti l’utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, qualora siano necessarie per l’attuazione degli interventi di spesa; - variazioni compensative di spese di personale, conseguenti a provvedimenti di trasferimento interno di personale tra gli uffici -variazioni delle previsioni di cassa e del FPV Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Variazioni di bilancio (art. 175) I responsabili dei servizi o, in assenza di disciplina, il responsabile del servizio economico-finanziario adottano le seguenti variazioni: a)le variazioni compensative del piano esecutivo di gestione nell’ambito della stessa categoria di entrata o macroaggregato di spesa; b)le variazioni al bilancio tra FPV e gli stanziamenti correlati; c)le variazioni al bilancio relative all’utilizzo della quota vincolata del risultato di amministrazione derivanti da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente; d)le variazioni di stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria e ai depositi bancari dell’Ente; e)le variazioni necessarie per l’adeguamento delle previsioni riguardanti le partite di giro. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Assestamento di bilancio (art. 175) Il Consiglio delibera entro il 31/07 di ogni anno le variazioni conseguenti alla verifica generale di tutte le voci di entrata e di spesa, compreso il fondo di riserva e il fondo di cassa al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Debiti fuori bilancio art. 194 Tuel Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Debiti Fuori Bilancio L’Organo di revisione deve esprimere parere sulle proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio e sulle transazioni (art. 239, co. 1, lett. b) del Tuel). Gli amministratori ed i funzionari degli enti locali devono evidenziare con tempestività le passività insorte che determinano debiti fuori bilancio e devono adottare tempestivamente gli atti necessari per riportare in equilibrio la gestione, modificando, se necessario, le priorità in ordine alle spese già deliberate per assicurare la copertura dei debiti insorti. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Caratteristiche Debiti Fuori Bilancio -Deve trattarsi di un DEBITO, ovvero di un’obbligazione giuridicamente perfezionata per la quale è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore e ne è indicata la ragione del debito; -È un’obbligazione riferibile all’ente assunta in VIOLAZIONE DELLE NORME DI CONTABILITA’ PUBBLICA che riguardano la fase della spesa (impegno) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Debiti fuori bilancio riconoscibili Gli Enti locali possono riconoscere debiti fuori bilancio derivanti da: a)Sentenze esecutive; b)Copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e istituzioni nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purchè sia stato rispettato l’obbligo di pareggio del bilancio ed il disavanzo derivi da fatti di gestione; c)Ricapitalizzazione di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali; Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Debiti fuori bilancio riconoscibili (segue) Gli Enti locali possono riconoscere debiti fuori bilancio derivanti da: d)Procedure espropriative o di occupazione di urgenza per opere di pubblica utilità; e)Acquisizione di beni/servizi nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Sentenze esecutive Il riconoscimento del debito fuori bilancio derivanti da sentenza esecutiva assume il significato: non di riconoscere la legittimità del debito, che già esiste, ma di ricondurre al sistema di bilancio un fatto finanziario che è maturato all’esterno di esso; Il riconoscimento di questa tipologia di debito fuori bilancio non costituisce acquiescenza alla stessa e pertanto non esclude l’ammissibilità di impugnazione e ricorso. Nella delibera di riconoscimento deve essere precisato che l’Ente si riserva di compiere ulteriori impugnazioni ove possibili e opportune. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Accordi transattivi Gli accordi transattivi non sono previsti tra le tipologie di debito fuori bilancio riconoscibili ex art, 194 Tuel e non sono equiparabili alle sentenze di cui alla lettera a) del comma 1. Gli accordi transattivi presuppongono la decisione dell’Ente di pervenire ad un accordo con la controparte per cui è possibile per l’Ente definire sia l’entità dell’obbligazione che i tempi di pagamento. La decisione è assunta sulla base di una motivata analisi di convenienza per l’ente di concludere l’accordo. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Procedura di riconoscimento Il riconoscimento del debito fuori bilancio è effettuato attraverso delibera del Consiglio attraverso la quale: -si accerta che il debito rientra in una delle tipologie individuate dall’art. 194 del Tuel; -l’obbligazione si riconduce all’interno della contabilità dell’ente; -si reperiscono le risorse necessarie al finanziamento del debito. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Finanziamento Il finanziamento del debito fuori bilancio è effettuato con le modalità indicate dall’art. 193 c.3 Tuel. E’ inoltre possibile provvedere un piano di rateizzazione della durata di tre anni compreso quello in corso, d’accordo con i creditori. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Debiti Fuori Bilancio Sull’argomento la Corte dei Conti osserva che : -La presenza di debiti fuori bilancio in percentuale superiore all’1% rispetto al totale degli impegni suggerisce per il futuro un attento monitoraggio delle relative cause; -La presenza di debiti fuori bilancio, contratti a copertura dei disavanzi e per ricapitalizzazione di società, indica l’opportunità di adottare adeguate misure di risanamento delle gestioni degli enti e delle società partecipate; -La presenza di debiti fuori bilancio contratti per l’acquisizione di beni/servizi è indice di possibile difficoltà della struttura nel rispetto delle procedure di spesa. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Delibera Corte dei Conti Piemonte n. 345/2013 L’Organo di revisione deve esprimere parere sulle proposte di competenza del Consiglio. «In altri termini, non è rilevante se l’Ente intenda procedere alla definizione di un contenzioso giudiziale o stragiudiziale, quanto se in ordine all’atto conclusivo del procedimento debba pronunciarsi o meno il Consiglio, considerato che …. il parere deve essere reso all’Organo consiliare, il quale è tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti o a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall’organo di revisione …» Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Delibera Corte dei Conti Piemonte n. 345/2013 Se ne può dedurre che il parere dovrà essere espresso nei seguenti casi: -Passività in relazione alle quali non è stato assunto uno specifico impegno di spesa, ovvero che possono generare un debito fuori bilancio nei casi previsti dalle lettere a), d) ed e) dell’art. 194, c.1 del Tuel; -Accordi che comportano variazioni di bilancio; -Accordi che comportano l’assunzione di impegni su più esercizi; -Accordi che incidono su acquisti, alienazioni immobiliari e relative permute; Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Rendiconto di Gestione Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il Rendiconto della Gestione E’ il documento che riporta i risultati della gestione dell’Ente Locale. Si compone di tre documenti: -Il conto del bilancio -Il conto economico -Lo stato patrimoniale. E’ deliberato dal Consiglio entro il 30/4 dell'anno successivo, “tenuto motivatamente conto della relazione dell’organo di revisione”. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il Rendiconto della Gestione Lo schema di rendiconto è messo a disposizione dei consiglieri entro un termine indicato dal regolamento di contabilità che non può essere inferiore a 20 gg precedenti la seduta del Consiglio. Se non viene approvato entro il 30/4 si avvia la procedura di scioglimento del Consiglio. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il Rendiconto della Gestione Contestualmente al rendiconto l’Ente approva il rendiconto consolidato, comprensivo dei risultati di eventuali organismi strumentali. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il Rendiconto della Gestione CONTO DEL BILANCIO: dimostra i risultati finali della gestione rispetto alle autorizzazioni contenute nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione In esso si determinano i seguenti risultati finanziari: - RISULTATO CONTABILE DI GESTIONE (COMPETENZA) - RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

I limiti informativi del Conto del bilancio La contabilità finanziaria presenta i seguenti limiti: -Il risultato della gestione è espresso solo in termini finanziari - Non si rilevano le variazioni intervenute nella consistenza del patrimonio per effetto delle operazioni di gestione - Non sempre i residui attivi e passivi coincidono con la nozione di crediti/debiti - E’ difficile misurare il livello di efficienza della gestione e dei servizi pubblici erogati. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il Rendiconto della Gestione CONTO ECONOMICO: evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione di competenza economica dell'esercizio considerato CONTO DEL PATRIMONIO: rappresenta i risultati della gestione patrimoniale e la consistenza del patrimonio al 31/12 Sino al 2014 entrambi i documenti sono ottenuti attraverso la compilazione del prospetto di conciliazione, che partendo dai dati finanziari consente di determinare i valori economici e patrimoniali. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Gli scopi del Rendiconto Il Rendiconto consente di: -Rendere conto della gestione valutata sotto il profilo finanziario, economico e patrimoniale; -Fornire informazioni sui programmi e sui progetti realizzati ed in corso di realizzazione; -Dimostrare l’esistenza di condizioni di equilibrio/squilibrio; -Valutare il livello di efficacia e di efficienza della gestione. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Gli scopi del Rendiconto Il Rendiconto consente di: -Valutare gli scostamenti tra i risultati effettivi e le previsioni di bilancio; -Conoscere i cambiamenti intervenuti nel patrimonio dell’Ente; -Evidenziare i risultati socialmente rilevanti prodotti dall’amministrazione, in particolare attraverso la Relazione dell’Organo esecutivo, che deve fornire le informazioni quali-quantitative necessarie a comprendere l’andamento dell’ente, gli obiettivi economico-finanziari e il grado di benessere sociale. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Per predisporre la Relazione è opportuno … -Chiedere l’attestazione al 31/12 in merito alla insussistenza di eventuali debiti fuori bilancio o passività potenziali -Verificare a campione gli atti di impegno/accertamento anche relativi ai primi mesi dell’esercizio successivo -Chiedere agli uffici l’esistenza di eventuali contenziosi/liti in corso, con specifico riferimento agli effetti che potrebbero avere sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Riaccertamento dei residui Prima dell'inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l'ente locale provvede all'operazione di riaccertamento dei residui. Ciascun Responsabile dei servizi deve verificare l’esistenza delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui e la corretta imputazione in bilancio, secondo le modalità di cui all'art. 3, comma 4, del D.Lgs. 118/2011. Non è possibile in sede di riaccertamento dei residui aumentare l’importo dei residui passivi. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Riaccertamento dei residui Per i residui attivi e occorre verificare: -Se l’obbligazione giuridica esiste (ragione del credito, titolo giuridico, il soggetto debitore, somma dovuta) -Se il procedimento di formazione dell’entrata è determinato e concluso (riscossione totale del credito). -Se ci sono residui attivi da riportare (riscossione parziale). -A quale esercizio vanno imputati i residui attivi (scadenza). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Parametri di deficitarietà strutturale COMUNI 1)Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore intermini di valore assoluto al 5% delle entrate correnti (IMPATTO DEL RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA) 2)Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli I e III,con esclusione dell'addizionale IRPEF, > 42% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi i valori dell'addizionale IRPEF (EVITARE IL FORMARSI DI SIGNIFICATIVI RESIDUI ATTIVI ) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Parametri di deficitarietà strutturale COMUNI 3)Ammontare dei residui attivi dei Titoli I e III (provenienti dalla gestione dei residui attivi) > 65% degli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli (MONITORARE IL CONSOLIDAMENTO DI SIGNIFICATIVE POSIZIONI CREDITORIE) 4)Volume dei residui passivi complessivi del Titolo I > 40% impegni di competenza del Titolo I Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Parametri di deficitarietà strutturale COMUNI 5)Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiori allo 0,5% delle spese correnti 6)Spese di personale (a vario titolo) rapportato al volume complessivo delle entrate correnti > 40% per i comuni inferiori a abitanti; > 39% per i comuni da a abitanti e > 38% per i restanti comuni (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale) 7)Consistenza di debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni > 150% entrate correnti ( enti con un risultato contabile di gestione positivo e superiore) o al120% (risultato contabile di gestione negativo) Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Parametri di deficitarietà strutturale COMUNI 8)Consistenza di debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell'esercizio superiore all‘1%rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (il parametro deve essere riscontrato sempre negli ultimi tre esercizi) 9)Eventuale esistenza al 31/12 di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al5% delle entrate correnti (DIFFICOLTA’ IN TERMINI DI LIQUIDITA’) 10)Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art.193 TUEL riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione > 5% della spesa corrente Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Nota informativa (L. 135/2012) A partire dall’esercizio 2012 gli Enti Locali devono allegare al Rendiconto una Nota informativa di verifica dei DEBITI e dei CREDITI tra le società partecipate e gli enti controllanti. La Nota è asseverata dagli organi di revisione della società e dell’ente locale. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Nota informativa (L. 135/2012) In presenza di discordanze, occorre indicare la motivazione e adottare senza indugio e, comunque, entro l’esercizio finanziario in corso i provvedimenti necessari a riconciliare le differenze. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il prospetto delle spese di rappresentanza Art. 16, c. 26 DL 138/2011 Le spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo degli enti locali sono elencate per ciascun anno in un apposite prospetto allegato al rendiconto. Il prospetto è trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ed è pubblicato sul sito internet dell’ente locale, entro 10 giorni dall’approvazione del rendiconto. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il prospetto delle spese di rappresentanza Lo schema tipo del prospetto allegato al rendiconto è stato approvato con provvedimento DM Interno 23/01/2012. Il prospetto è sottoscritto dall’Organo di revisione, dal Segretario e dal Responsabili dei Servizi Finanziari dell’Ente. Il prospetto evidenzia: la descrizione dell’oggetto della spesa, l’occasione per la quale è stata sostenuta e l’importo. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Il rendiconto delle spese di rappresentanza Manca una specifica definizione delle “spese di rappresentanza”. Sulla base della giurisprudenza amministrativa, penale e contabile la Corte dei Conti le ha definite come “spese effettuate allo scopo di promuovere l’immagine o l’azione dell’ente pubblico, mediante attività rivolte all’esterno”. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che lo scopo è quello di promuovere l’immagine o le attività dell’Ente. Non rientrano quindi: -le spese di ristoro degli organi collegiali in occasione delle riunioni istituzionali dell’ente -gli opuscoli informativi finalizzati a fornire un’immagine positiva del Sindaco, a pubblicizzare le attività dell’ente o i servizi offerti alla cittadinanza Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono essere inerenti ai fini istituzionali dell’Ente. In caso contrario non sono giustificabili e, se sostenute, costituiscono danno erariale. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono essere sobrie e congrue rispetto alle finalità che si intendono perseguire e allineate ai prezzi di mercato. La sobrietà deve essere valutata tenendo conto delle dimensioni territoriali e delle caratteristiche del singolo ente locale (es. un ente a vocazione turistica avrà più esigenze di promozione della propria immagine). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono possedere il crisma dell’ufficialità, devono cioè essere destinate a finanziare manifestazioni ufficiali, idonee ad attrarre l’attenzione di ambienti qualificati o dei cittadini (Corte dei Conti Lombardia del. 5/11/2012 n. 466). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono avere la caratteristica dell’eccezionalità rispetto all’ordinaria attività amministrativa dell’Ente. Nel caso di omaggi di beni mobili è necessaria la gestione di appositi registri di carico/scarico e di inventari. (Corte dei Conti Sardegna del. 9/11/1993 n. 111). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono essere riferibili all’attività svolta dagli organi di vertice, istituzionalmente rappresentativi e che hanno il potere di spendere il nome dell’amministrazione di riferimento. (Corte dei Conti, Sez. II giurisdizione centrale di Appello, sentenza 18 luglio 1990 n. 234 Corte dei Conti Lombardia del. 5/11/2012 n. 466). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Definizione di spese di rappresentanza La Corte dei Conti ha ulteriormente chiarito che le spese devono essere destinate in favore di soggetti esterni particolarmente qualificati, poiché istituzionalmente rappresentativi dell’ente al quale appartengono. Le spese possono anche avere come destinatari la cittadinanza (es. stampe e omaggi floreali consegnati in occasione dei matrimoni civili) Non possono essere destinatari i dipendenti dell’ente o i politici. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Limiti alle spese di rappresentanza Gli atti di spesa relativi alle spese di rappresentanza di importo superiore a 5.000€ devono essere trasmessi alla competente Sez. Reg. di controllo della Corte dei Conti. Dall’anno 2011 le PA non possono sostenere “spese di rappresentanza per un ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta nell’anno 2009”. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Limiti alle spese di rappresentanza La Corte Costituzionale (sentenza 4 giogno 2012, n. 139) ha giudicato legittimi i vincoli di spesa, evidenziando tuttavia che vanno intesi come vincoli complessivi. Gli EE.LL. hanno pertanto la facoltà di operare, nella propria autonomia, compensazioni tra le singole voci di spesa, purchè sia comunque assicurato il risparmio complessivo. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Orientamenti giurisprudenziale in materia di spese di rappresentanza Le spese devono essere rigorosamente giustificate e documentate, con l’indicazione dell’interesse istituzionale perseguito (sentenza 20/3/2007, n. 64 Sez. II giurisdizionale centrale d’Appello). Sono leciti le spese sostenute per viaggi all’estero da parte di amministratori comunali (es. gemellaggi), tuttavia le iniziative devono mantenersi entro certi limiti funzionali e quantitativi (sentenza 28/7/2008, n. 346 Sez. I giurisdizionale centrale d’Appello). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Orientamenti giurisprudenziale in materia di spese di rappresentanza Non possono essere considerate spese di rappresentanza l’acquisto di gadget natalizi e di medaglie commemorative (sentenza 27/9/2011, n. 417 Sez. I giurisdizionale centrale d’Appello). Non possono essere considerate spese di rappresentanza le spese sostenute per l’organizzazione di eventi e spettacoli per bambini della scuola d’infanzia (Del. 30/7/2012, n. 356 Corte dei Conti Lombardia). Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Alcune irregolarità in materia di spese di rappresentanza Sono illegittime le spese, anche se di importo modesto, operate a beneficio dei dipendenti (es. acquisto di libri da omaggiare ai dipendenti in occasione del pensionamento) Nel caso di beni offerti a dipendenti di altri enti pubblici gli omaggi non possono essere di importo superiore a € 150. E’ legittimo l’acquisto di mimose da regalare a soggetti esterni. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza

Alcune irregolarità in materia di spese di rappresentanza Sono illegittime le spese per necrologi, telegrammi, corone di alloro, manifesti funebri. Sono da considerare spese di funzionamento: le spese per l’acquisto di acqua, caffè, rinfreschi per Giunta e Consiglieri; i rinfreschi natalizi. Studio Cella Paola - Via Gorra n Piacenza