PROGETTO GIS Autocad Map 3D 2013 Un progetto GIS per l’applicazione della Legge 353/2000 Lezione 3 Università degli Studi di Napoli Federico II DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA prof. arch. Luigi Piemontese
Art. 10 della Legge Quadro in materia di incendi boschivi n. 353 del 21 novembre Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni. È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell'ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell'atto. È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l'incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione. Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell'ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.
Art. 10 della Legge Quadro in materia di incendi boschivi n. 353 del 21 novembre I comuni provvedono … a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell'ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente. L'elenco dei predetti soprassuoli deve essere esposto per trenta giorni all'albo pretorio comunale, per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, i comuni valutano le osservazioni presentate ed approvano, entro i successivi sessanta giorni, gli elenchi definitivi e le relative perimetrazioni. E' ammessa la revisione degli elenchi con la cancellazione delle prescrizioni relative ai divieti di cui al comma 1 solo dopo che siano trascorsi i periodi rispettivamente indicati, per ciascun divieto, dal medesimo comma 1. 4.Nel caso di trasgressioni al divieto di realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive su soprassuoli percorsi dal fuoco ai sensi del comma 1, si applica l'articolo 20, primo comma, lettera c), della legge 28 febbraio 1985, n. 47. Il giudice, nella sentenza di condanna, dispone la demolizione dell'opera e il ripristino dello stato dei luoghi a spese del responsabile. 8. In ogni caso si applicano le disposizioni dell'articolo 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349, sul diritto al risarcimento del danno ambientale, alla cui determinazione concorrono l'ammontare delle spese sostenute per la lotta attiva e la stima dei danni al soprassuolo e al suolo.
Scopo del Progetto Gis Lo scopo del progetto GIS è, in questo caso, quello di fornire un supporto a chi deve gestire un determinato territorio in modo conforme ai contenuti della suddetta legge. Si supponga che il territorio coincida con le seguenti sezioni della cartografia alla scala 1:10000 della Provincia di Latina (414070, , e ). Si tratta di caricare la carta base e di associarvi i file delle aree percorse dal fuoco forniti dal Corpo Forestale dello Stato.
Caricamento della carta base Si supponga di avere: assegnato il sistema di coordinate al progetto GIS e che esso sia «Italy-U33» che rappresenta il sistema internazionale UTM, fuso 33N, con il Datum Europeo del 1950 (ED50), caricato, come base cartografica, i file vettoriali in formato dwg di alcune sezioni della cartografia alla scala 1:10000 della Provincia di Latina (414070, , e ), il cui sistema di coordinate è «Italy-E-Rome» che individua il sistema nazionale Gauss-Boaga, fuso est, con il vecchio Datum Roma 1940, nel modo descritto nella prima lezione, ottenendo la seguente presentazione.
Connessione ed aggiunta alla carta di shapefile Si supponga, poi, di essersi connessi ai file SHP delle aree percorse dal fuoco in Provincia di Latina relativi agli anni dal 2004 al 2012, predisposti dal Corpo Forestale dello Stato, e di averli aggiunti alla carta nel modo descritto nella seconda lezione, ottenendone la presentazione a video con uno zoom automatico alle estensioni. Nota: gli shapefile non hanno dichiarato esplicitamente il sistema di coordinate, manca infatti il file con estensione.prj, ma il nome è composto dall’anno e da una indicazione circa il sistema di coordinate, es.: 2004_utm33, che è proprio quello che abbiamo assegnato al Progetto GIS per cui non occorre far altro per ottenerne la sovrapposizione corretta con la base della carta.
Modifica dell’ordine di visualizzazione Le aree percorse dal fuoco riguardano tutta la Provincia di Latina, mentre il territorio analizzato è solo una sua parte, pertanto, per leggere meglio le informazioni che ci interessano, occorre ingrandire l’immagine per farla corrispondere con la base cartografica. Selezionando poi la scheda «Gestione visualizzazioni» del «Riquadro Attività» si ottiene l’elenco dei file SHP associati alla carta nell’ordine in cui sono caricati. L’ordine può non corrispondere con quello voluto. Nell’esempio l’ordine dovrebbe essere dal 2012 al 2004 in modo da avere in primo piano sempre l’ultima volta in cui un terreno è stato percorso dal fuoco.
Modifica dell’ordine di visualizzazione Per cambiare l’ordine di visualizzazione dei layer occorre premere il bottone indicato con una freccia nella scheda «Gestione Visualizzazioni» e poi spo- stare i layer nell’ordine di presenta- zione più appropriato (dal primo piano all’ultimo). E’ anche possibile spegnere alcuni layer, restando comunque connessi, disattivando la casella alla loro sinistra nella scheda «Gestione Visualizzazio- ni».
Modifica dei file SHP Si supponga di voler limitare il contenuto del GIS ai soli terreni percorsi dal fuoco ricadenti nel territorio di competenza. Si tratterà allora di: cancellare le aree percorse dal fuoco esterne al perimetro del territorio di competenza ed i relativi attributi, eliminare la parte delle aree percorse dal fuoco esterne al suddetto perimetro aggiornando i relativi attributi, aggiornare i file SHP memorizzando le modifiche introdotte.
Occorre selezionare, nella «Barra multifunzione basata sugli strumenti», «Modifica entità geografica» (1) e poi premere il tasto «Cancella» (2)
Vanno poi selezionate le en- tità geografiche da cancellare e premuto il tasto destro del mouse per farlo.
Le informazioni geografiche vengono cancellate e i relativi record ripresentati in colore più chiaro per indicare che se si archiviano i cambiamenti quei record verranno cancel- lati
Per archiviare le entità geo- grafiche occorre selezionare, in «Modifica entità geogra- fica», «Aggiornamento auto- matico» dopo di che se si salva il progetto o si chiude AutoCAD Map 3d si ottiene la finestra a fianco nella quale va scelta l’opzione desiderata.
Limitare le entità geografiche al perimetro del territorio analizzato In precedenza si è visto come cancellare alcune entità geografiche ed i relativi attributi, resta il problema di eliminare la parte delle aree percorse dal fuoco esterne al perimetro del territorio considerato. Per farlo si può utilizzare il comando «Dividi». Questo comando genera sempre entità geografiche valide ed è caratterizzato dalla possibilità di generare automaticamente gli attributi utilizzando diversi tipi di opzione ed espressioni matematiche. Oltre al comando «Dividi» AutoCAD Map 3D prevede un comando «Unisci» che consente, anche in questo caso, di generare automaticamente gli attributi mediante diversi tipi di opzione e espressioni matematiche.
Come creare le regole di «Dividi» e «Unisci» Prima di procedere oltre è opportuno descrivere come creare le regole dei comandi «Dividi» e «Unisci» al fine di generare automaticamente gli attributi delle nuove entità geografiche, servendoci dell’esempio delle aree percorse dal fuoco. Occorre che la tabella degli attributi sia aperta altrimenti occorre selezionare «Gestione visualizzazioni» in «Riquadro Attività», selezionare il layer delle entità geografiche da unire o dividere e cliccare su «Tabella». Nella tabella dati occorre cliccare su «Opzioni», nella parte inferiore della finestra.
Come creare le regole di «Dividi» e «Unisci» Una volta cliccato su «Opzioni» (1) si apre un menù nel quale occorre selezionare «Imposta regole Dividi e Unisci» il che comporta l’apertura di una nuova finestra dove sono elencate, a sinistra, tutte le pro- prietà delle entità geo- grafiche. La geometria e la proprietà «Featld» sono generate dall’ar- chivio dati e non con- sentono l’impostazio- ne di regole.
Come creare le regole di «Dividi» e «Unisci» Nel nostro caso occorre dividere le entità geografiche che si accavallano sul confine, lungo quest’ultimo, e poi cancellare quelle esterne. Molte proprietà vanno semplicemente copia- te, come ad esempio REGione, PROVincia, COMune, ecc., per cui non occorre far nulla essendo «Copy» la regola di default. Non è così per altre.
Come creare le regole di «Dividi» e «Unisci» In particolare per AREA_TOT e SUP_CALC la regola è quella di dividere la superficie dell’entità geografica originaria proporzionalmente all’area delle due entità generate. Per farlo basta: cliccare sulla freccia accanto a «Copy», selezionare Propor- zional», (ottenendo l’indicazione che l’o- perazione è basata su «Area2D (Geometry)» e la regola è «Sum», cliccare su «OK».
Dividi selezionare «Modifica entità geografica» del- la «Barra multifunzio- ne» (1), scegliere «Dividi enti- tà geografica» (2), ot- tenendo l’indicazione di selezionare l’entità geografica da dividere (3), selezionare l’entità e cliccare sul tasto de- stro del mouse.
Dividi Si ottengono nell’ordine le richieste: «Crea nuovo o multi- parte», rispondere Nuovo, «Genera nuovo ID en- tità geografica o uti- lizza esistente», ri- spondere Nuovo, «Disegnare o selezio- nare la linea per la divisione», rispondere Disegna
Dividi Va specificato il punto iniziale e quello finale della linea di divisione dell’entità geografica e si clicca sul tasto destro del mouse, ottenendo: la separazione in due entità geografiche, l’attribuzione automa- tica degli attributi, la presentazione delle due entità e della ta- bella con i nuovi record.
Risultato finale Si tratta, infine, di cancellare, come in precedenza le entità geo- grafiche esterne al perimetro del territorio di interesse e, ancora una volta, di archiviare le entità geografiche, come indicato in precedenza, e salvare il progetto. Il risultato finale è il seguente:
Prima di terminare si ricorda che: è possibile accodare le modifiche e salvarle nell'origine tutte insieme oppure è possibile salvarle man mano che vengono apportate. quando l'opzione «Aggiornamento automatico» è disattivata (impostazione di default), le modifiche restano locali finché non vengono archiviate. se si attiva l'opzione «Aggiornamento automatico», in AutoCAD Map 3D viene immediatamente eseguito il tentativo di salvare nella fonte dati dell'oggetto cartografico le modifiche apportate alle entità geografiche estratte.
Grazie per l’attenzione Vers. 2 del 30/10/2013