IMMAGINI DELLA “NOSTRA “ LINEA DEL TEMPO
Raccontiamo e illustriamo la Preistoria con tanti testi ed immagini diversi
Testo narrativo AKO, BAMBINO PREISTORICO In silenzio tanti lupi affamati si avvicinarono al bisonte morto disponendosi in cerchio a una certa distanza dal fuoco. L’odore della carcassa li attirava in modo irresistibile. Nel buio si vedevano i loro occhi che brillavano riflettendo la luce del fuoco. Mentre gli adulti si procuravano grossi rami incendiati, il piccolo Ako si avvicinò pian piano al corpo del bisonte. A un tratto, di fronte a lui, immobile vicino al fuoco, vide un grande lupo con la bocca spalancata, la lingua penzoloni e le orecchie minacciosamente abbassate. Doveva essere il capo del branco, perché solo un lupo molto coraggioso poteva avere così poca paura del fuoco. Però,invece di attaccare il bambino, la belva saltò sopra il bisonte e affondò i denti nella carne della spalla. Ako si avvicinò velocemente al bisonte dalla parte della testa e, trovandosi un po’ più basso rispetto al lupo, gli diede un gran colpo di lancia. Il lupo ruzzolò giù dall’altra parte e, dopo una capriola, si rimise in piedi cercando di ritirarsi verso il bosco.
Testo descrittivo GLI OMINIDI I primi uomini vengono chiamati OMINIDI, perché non avevano ancora tutte le caratteristiche dell’uomo moderno. Essi camminavano in posizione eretta e possedevano mani in grado di compiere movimenti difficili e molto precisi, di impugnare pietre e rami, grazie alla capacità di opporre il pollice alle altre dita. Svilupparono inoltre un linguaggio sempre più efficace per comunicare con i propri simili.
Testo poetico I DINOSAURI Per centotrenta milioni di anni, lo credereste? Vissero tra paludi e foresta sparsi su tutta la Terra. Poi che successe? Una guerra tra bestioni? Una razza nuova ne divorò le uova? La vita diventò troppo dura? Si esaurì la verdura? Sparirono tutti, i dinosauri, lasciando in un deserto o in una fossa qualche dente o mucchio di ossa.
Testo informativo LUCY, LA PRIMA DONNA Il fossile più famoso è lo scheletro di un ominide femmina di milioni di anni fa, ritrovato in Etiopia nel deserto Dancalo, in una regione posta a circa 150 chilometri da Addis Abeba. Il ritorno alla luce di questo gracile esemplare di femmina avvenne nella notte indimenticabile del 30 novembre 1974, mentre nell’accampamento alcuni archeologi americani ascoltavano un disco dei Beatles intitolato “Lucy” e questo fu il nome che i ricercatori dettero al reperto. Dall’esame delle ossa, gli studiosi hanno potuto ricavare molte informazioni. Lucy doveva avere dai venticinque ai trent’anni ed era alta poco più di un metro. Oltre ad arrampicarsi sugli alberi con agilità, era già in grado di camminare diritta e ben salda sui due piedi. Inoltre, mangiava soprattutto frutta, ma qualche volta anche carne.
Riproduzioni di alcuni oggetti preistorici
Esperienza esterna
Cortometraggio in grafica del film “Il mondo perduto”