Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Sede di Cesena Facoltà di Psicologia SEMINARIO REGIONALE per l’ORIENTAMENTO Il Progetto G.I.A.N.T. : dalla.

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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Sede di Cesena Facoltà di Psicologia SEMINARIO REGIONALE per l’ORIENTAMENTO Il Progetto G.I.A.N.T. : dalla progettazione alla valutazione Udine, 26 marzo 2010 Chi, cosa, quando: la definizione del modello di valutazione Rita Chiesa

2 Trasferimento del modello GIRC Funzione del modello GIRC Qualificare pratiche e strumenti professionali Monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di orientamento Diffusione in tutti i servizi di orientamento del sistema istruzione e formazione professionale di un medesimo sistema di valutazione Attività GIANT

Il ruolo della valutazione nei servizi orientativi Fornisce agli operatori un feedback circa la qualità degli interventi Contribuisce alla costruzione di credibilità esterna Favorisce la distribuzione ottimale delle risorse 3

Problemi aperti 1.Quali sono i risultati attesi di un intervento di orientamento? 2.Quale metodologia utilizzare per la valutazione? 4

Risultati attesi Confusione tra: Livelli di incidenza (Watts, 1999) - Individuale - Organizzativo - Sociale Funzioni orientative - Informazione - Guidance - Consulenza 5

Livello individuale o Reazioni o Apprendimenti o Cambiamento comportamenti 6 Giudizio globale sull’esperienza Es. Utilità percepita Soddisfazione Conoscenze (sapere) Capacità (saper fare) Qualità (saper essere) Verifica quali delle nuove conoscenze, capacità e qualità acquisite siano effettivamente utilizzate (trasferibilità degli apprendimenti)

Livello organizzativo Valutazione di quanto l’intervento influisce sul funzionamento/cambiamento organizzativo Valutazione dell’investimento Rapporto costi/benefici

8 Un sistema di valutazione deve essere:  Valido – deve permettere di rilevare veramente l’oggetto target  Attendibile – deve essere il più possibile scevro da errori (casuali e/o sistematici) Metodologia

Disegno di ricerca sperimentale difficile da realizzare Fonti di valutazione Autovalutazione/etero- valutazione Soggettiva/oggettiva 9

10 Un sistema di valutazione deve essere:  Valido – deve permettere di rilevare veramente l’oggetto target  Attendibile – deve essere il più possibile scevro da errori (casuali e/o sistematici) Metodologia

Livello individuale Livello organizzativo UtenteX OperatoreXX Gruppo di controllo X GenitoriXX Autovalutazione Eterovalutazione Valutazione oggettiva Eterovalutazione

ANSIA DECISIONALE COMPETENZE ORIENTATIVE INPUT EMOZIONI COMPRENSIONE RIDUZIONE ANSIA APPRENDIMENTI PROCESSO OUTPUT Componente cognitivaComponente emotiva ASPETTATIVE VERSO IL PERCORSO DISPONIBILITA’ VERSO IL PERCORSO SODDISFAZIONE/ UTILITA’ PERCEPITA SODDISFAZIONE/ UTILITA’ PERCEPITA COMPORTAMENTI 12LivelloindividualeLivelloindividuale

CONDIZIONI ORGANIZZATIVE INPUT ADEGUATEZZA ATTIVITA’ E STRUMENTI ADEGUATEZZA INTERVENTO PROCESSO OUTPUT ASPETTATIVE VERSO L’INTERVENTO SODDISFAZIONE E UTILITA’ PERCEPITA INTENZIONI LivelloorganizzativoLivelloorganizzativo