Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Lo sviluppo neuropsichico normale.

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Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Lo sviluppo neuropsichico normale.
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Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Lo sviluppo neuropsichico normale

Sviluppo neuropsichico Definizione “ Insieme dei processi di maturazione e interazione con l’ambiente, che si svolgono nell’ambito di una continuità temporale e che implicano il passaggio progressivo dell’individuo dallo stato di dipendenza assoluta del periodo neonatale alla indipendenza ed all’autonomia, proprie dell’organizzazione della personalità adulta”.

“ Lo sviluppo è strettamente collegato al fenomeno generale della maturazione biologica, che interessa tutto l’organismo; e, per quanto riguarda gli aspetti sin qui considerati, quello relativo al sistema nervoso, fondamento di tutte le funzioni neuropsichiche”.

Principali eventi della maturazione dell’encefalo umano e loro cronologia (in corsivo, le patologie correlate) Induzione dorsale (neurulazione primaria e formazione del tubo neurale) 3-4 sett.– anencefalia mielomeningocele Induzione ventrale(formazione e divisione del prosencefalo)5-6 sett.–oloprosencefalia Proliferazione neuronale 2-4 mesi – micro-macroencefalie Migrazione neuronale 3-5 mesi – lissencefalia eterotopie Organizzazione(differenziazione dendritica e assonale,sviluppo delle sinapsi,apoptosi, sviluppo della glia) dal 6° mese Mielinizzazione dalla nascita

Anomalie dello sviluppo cerebrale OloprosencefaliaLissencefalia

Articolazione dello sviluppo Sviluppo motorio Sviluppo cognitivo Sviluppo affettivo Sviluppo linguistico Sviluppo sociale Sviluppo Lo sviluppo, pur costituendo un fenomeno sostanzialmente unitario, risente sul piano clinico dell’articolazione in aree o settori

Le differenti aree dello sviluppo e le loro interrelazioni Alcune aree sono più importanti di altre ai fini della valutazione diagnostica e prognostica (ad es. la motricità grossolana è meno importante della motricità fine-adattiva e del linguaggio) E’ inoltre possibile in alcuni casi che lo sviluppo in un settore sia sbilanciato rispetto agli altri, che si verifichi cioè una dissociazione. Es: ritardo motorio semplice, ritardo semplice del linguaggio

Importanza di un profilo individuale di sviluppo A locomotor quotient B personal social C speech D eye hand coordination E performance quotient A B C D E Per tutto quanto detto prima è opportuno che la valutazione dello sviluppo non venga espressa tramite un quoziente unico ma piuttosto tramite un profilo di sviluppo che includa tutte le aree.

Sviluppo della motricità volontaria: le tappe principali 3 mesi: il bambino riesce a sollevare il capo dalla posizione prona e a mantenerlo stabilmente eretto 6 mesi: partecipa attivamente alla manovra di trazione flettendo i gomiti e portando le spalle in avanti 7 mesi: controlla bene la stazione seduta senza appoggio degli arti 9 mesi: si solleva e si regge in piedi afferrandosi a un supporto 11 mesi: sta in piedi senza appoggio

Sviluppo motorio: la deambulazione 7 mesi: strisciamento 9 mesi: deambulazione quadrupedica 10 mesi: deambulazione eretta con appoggio 12 mesi: deambulazione autonoma N.B. La deambulazione iniziale è incerta, con tendenza a cadere in avanti; diviene sicura nel giro di pochi mesi. 2 anni: il bambino corre, salta e sale le scale 3 anni: scende le scale, si arrampica, va in triciclo.

VARIABILITA’ NELLO SVILUPPO NORMALE

Motricità fine Prensione palmare Pinza inferiore Pinza superiore 5-6 mesi 8 mesi 9-10 mesi

Lo sviluppo normale: il linguaggio Principali indicatori di un normale sviluppo del linguaggio La presenza nei primi 6 mesi di vita di vocalizzi mano a mano più vari e modulati, dapprima spontanei, poi in risposta a sollecitazioni ambientali, quindi con una valenza comunicativa; la comparsa nel secondo semestre della lallazione, cioè di produzioni sonore costituite da accoppiamenti di suoni consonantici e di suoni vocalici, prima reduplicati, poi diversificati. La comparsa prima dell’anno di modalità comunicative e gestuali di tipo deittico, cioè dell’indicazione, seguita dalla comparsa di gesti referenziali come fare “ciao” con la mano.

Sviluppo del linguaggio (2) Comparsa delle prime parole al compimento dell’anno Comparsa delle prime associazioni di gesto e parola e delle prime associazioni di due parole intorno ai 18 mesi e delle prime strutture frasali intorno ai 2 anni. Presenza a 3 anni delle principali strutture frasali, con una padronanza della morfologia grammaticale discreta, anche se ancora incompleta rispetto a modelli adulti evoluti.

Metodi di valutazione dello sviluppo psicomotorio : lo screening Identifica i bambini con sospetta anomalia dello sviluppo da indirizzare allo specialista per la valutazione approfondita (assessment). Lo strumento di screening maggiormente utilizzato nel mondo occidentale è il test screening dello sviluppo di Denver

Metodi di valutazione dello sviluppo psicomotorio : test standardizzati La valutazione individuale dello sviluppo da parte dello specialista utilizza: Scale dello sviluppo psicomotorio di Brunet-Lézine Sono le scale di valutazione dello sviluppo psicomotorio per le quali esiste una standardizzazione italiana. Altre scale molto utilizzate, pur in assenza di una versione italiana sono: le scale di Bayley giunte alla seconda edizione e le scale di Griffiths

Fattori che influiscono sullo sviluppo Potenziale genetico Peso alla nascita Durata dell’allattamento al seno Classe sociale Intelligenza materna Scolarità materna Qualità dell’ambiente affettivo (HOME) Fumo in gravidanza Adeguata nutrizione Handicap sensoriali

Principali alterazioni e/o deviazioni dello sviluppo Di fronte ad un bambino della prima infanzia che mostra un livello di sviluppo inadeguato alla sua età sono possibili ritardo psicomotorio vero e proprio o regressione psicomotoria : in quest’ultimo caso, il bambino avrà perduto una parte delle acquisizioni psicomotorie già raggiunte e l’eziologia sarà probabilmente legata a encefalopatie genetico-metaboliche a carattere progressivo.

Altre alterazioni e/o deviazioni dello sviluppo Ritardo del linguaggio. Acquista un significato clinico dopo il primo anno di vita se non compaiono i fonemi bisillabici significativi (mamma,papà). Entrano in diagnosi differenziale i difetti dell’udito oltre a condizioni di fondo neurologiche-nell’ambito di un ritardo più globale- e neuropsichiatriche (in particolare l’autismo se coesistono disturbi comportamentali e relazionali). Escluse queste situazioni, resta da considerare il ritardo semplice del linguaggio, in genere familiare. Ritardo motorio semplice. Si tratta di bambini con sviluppo motorio rallentato ma con linguaggio e comportamento normali.

Deficit sensoriali : la vista Condizioni neonatali ad alto rischio di cecità, per le quali è indispensabile una valutazione completa della funzione visiva* -neonati nella cui famiglia esistono casi di cecità congenita -neonati con infezioni del complesso TORCH -neonati di peso < 1500 g -neonati con emorragie intracraniche -neonati esposti ad ossigenoterapia prolungata Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che -danno l’impressione di non seguire il volto con lo sguardo -presentano un nistagmo spontaneo -non presentano il riflesso pupillare alla luce *ispezione del fondo oculare, ricerca riflesso rosso del fondo, esame dell’acuità visiva dai 3 anni di età, esame del campo visivo dai 5 anni di età

Deficit sensoriali: l’udito Condizioni neonatali ad alto rischio di sordità, per le quali è indispensabile una valutazione accurata della funzione uditiva* -neonati nella cui famiglia esistono casi di sordità congenita -neonati con infezioni del complesso TORCH -neonati di peso < 1500 g -neonati con dismorfie otorinofaringee e/o facciali -neonati sottoposti ad exanguinotrasfusione -neonati con meningite batterica -neonati con asfissia neonatale severa Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che - non presentano reazioni comportamentali ai suoni -presentano un ritardo dello sviluppo linguistico *I metodi di valutazione soggettivi richiedono la partecipazione del bambino (Boel test, Peep Show). In epoca precoce-ma anche dopo-trovano posto i metodi oggettivi come i potenziali evocati uditivi.