L’intervista
è una relazione asimmetrica in cui l’attenzione è focalizzata su un solo protagonista con una diversa estensione dei “turni” di parola e una modalità di autorizzazione della parola.
L’intervista nella ricerca sociale “L’intervista è un’interazione tra un intervistato e un intervistatore, provocata dall’intervistatore, avente finalità di tipo conoscitivo, guidata dall’intervistatore sulla base di uno schema di interrogazione e rivolta ad un numero consistente di soggetti che sono stati scelti sulla base di un piano di rilevazione” (Marradi, Fideli, 1996)
INTERVISTA ASSENZA DI STANDARDIZZAZIONE ORIENTATO ALLA COMPRENSIONE ASSENZA DI CAMPIONE RAPPRESENTATIVO CENTRATO SUL SOGGETTO QUESTIONARIO PRESENZA DI STANDARDIZZAZIONE ORIENTATO ALLA DOCUMENTAZIONE PRESENZA DI CAMPIONE RAPPRESENTATIVO CENTRATO SULLE VARIABILI APPROCCIO QUALITATIVO/QUANTITATIVO
Intervista strutturata o Questionario presenza di domande chiuse e aperte, alta standardizzazione Intervista semi strutturata forma più frequente, la traccia si limita a prefissare le domande ma non le risposte, la parola dell’intervistato è tratta come “fonte“di informazioni Intervista non strutturata le parole dell’intervistato esprimono il suo punto di vista sul mondo
Intervista non strutturata Intervista narrativa privilegia l’aspetto della narrazione Intervista in profondità privilegia il concetto di profondità dell’analisi degli argomenti Intervista biografica storie di vita-life history e racconti di vita- life story
Life history Storie di vita “La storia di vita è un insieme organizzato in forma cronologico-narrativa …. di eventi, esperienze, strategie relative alla vita di un soggetto e da lui trasmesse ad una terza persona” (Saraceno, Olangero, 1993) Life story Racconti di vita Studi di caso, partono da una traccia nella quale sono individuate le dimensioni dell’oggetto di ricerca rilevanti per il ricercatore livello di standardizzazione minimo Hanno in comune la presenza di interattività diretta l’importanza della memoria il richiamo alla narratività Si differenziano per direttività e consegna iniziale
Life story La traccia è: 1. Indicativa 2. Flessibile, sia ex ante che in itinere 3. Negoziabile La domanda di ingresso indirizza il colloquio verso un tema specifico
Life history Obiettivo: Formulare un modello interpretativo capace di ricostruire i processi di produzione, riproduzione e cambiamento del mondo sociale dell’intervistato La direttività è minima La domanda di ingresso “Sto conducendo una ricerca su ….. vorrei che lei mi raccontasse …..” invita a parlare liberamente dell’intero percorso di vita
La parola degli intervistati Il racconto dell’esperienza di vita può esser letto in modi diversi: 1. mette ordine nel flusso delle attività quotidiane, dando un senso, una direzione e un significato allo scorrere fluido della vita (Bourdieu) 2. contribuisce, come ogni altra situazione sociale, alla produzione, riproduzione, comunicazione delle forme della socialità (Gadamer) 3. consente all’intervistato di dare un senso alla propria esperienza
PROGETTTARE L’INTERVISTA biografica
Briefing dopo il primo set di interviste Costruzione prima traccia e campione teorico Analisi longitudinale e trasversale dei testi Ridefinizione traccia e campione Secondo briefing Ricerca biografica Percorso Modello interpretativo
LA TRACCIA DI UN’INTERVISTA Funzioni 1. Fornisce modello interpretativo 2. Guida l’intervistatore durante l’intervista Caratteristiche 1. Aperta, può subire modifiche continue 2. Nascosta, funziona solo da promemoria 3. Interiorizzata, il ricercatore deve avere la traccia “in testa”
LE PERSONE DA INTERVISTARE Rappresentatività 1. non statistica ma sociale, tematica e categoriale 2. fondata su 2 criteri di adeguatezza: gli obiettivi della ricerca specificità del campo
CARATTERISTICHE CAMPIONAMENTO 1. Disegno campionario flessibile e aperto 2. Intervistati scelti in modo seriale, il criterio e la scelta ragionata, la valanga 3. La selezione continua fino al punto di saturazione 4. Le scelte sono focalizzate sull’emergere dei concetti facenti parte del modello interpretativo
Intervista produce Un discorso: parole, narrazioni, argomentazioni, toni emotivi Una relazione: tra intervistatore e intervistato, fra gli attori presenti nel setting Discorso e relazione diventano oggetto d‘analisi dei materiali testuali raccolti
Contatto con l’intervistato/a Con l’aiuto di mediatori Percorso a due varianti Senza aiuto di mediatori Contatto e presentazione della ricerca configurano il frame cognitivo-relazionale in cui si svilupperà l’intervista la conduzione dell’intervista
SETTING Indicazione dei tempi Specificazione del luogo, delle presenze ammesse/escluse Registrazione del colloquio
Formulazione delle domande Finalizzate a : Consentire il ricordo Aprire al racconto Accogliere e non giudicare
Tipi di interventi Domande primarie: introducono nuovo tema o aprono nuovo interrogativo Domande-sonda (probing) – Ripetizione della domanda – Ripetizione della risposta o di una sintesi delle ultime risposte Incoraggiamento, espressione di interesse Pausa Richiesta di approfondimento
ASCOLTO 1. Ascolto attivo: l’intervistatore ascolta, guarda partecipa, comprende ma anche guida, conduce, chiede spiegazioni 2. Attenzione alla relazione: deve essere paziente cordiale, incoraggiante, facilitante, trovare la giusta distanza tra atteggiamento formale e informale 3. Attenzione alla traccia: critico, capace di identificare le dimensioni rilevanti, analizza approfondisce
STRATEGIE D’ASCOLTO E DI INTERVENTO I RILANCI 1. le reiterazioni, l’eco: si ripete una frase appena ascoltata che conferma e riapre il discorso 2. le dichiarazioni: si afferma ciò che si ritiene essere il senso delle affermazioni dell’intervistatore 3. le interrogazioni: si chiede conferma, in forma interrogativa
LA TRASCRIZIONE E L’ANALISI DELL’INTERVISTA
Attenzione ai tre livelli comunicativi 1. Linguistico, ciò che viene detto 2. Paralinguistico, come viene detto, timbro, tono, intensità voce, presa di turno, sovrapposizioni 3. Exstralinguistico, comunicazione intenzionale e non intenzionale, prossemica, manifestazioni delle emozioni (riso, pianto tosse..)
VerbaleNon verbale Nella prima colonna va interamente trascritto il materiale registrato, avendo cura di riportare tutti gli interventi verbali sia dell’intervistatore sia dell’intervistato. Può essere riportato il linguaggio paraverbale attraverso alcuni segni grafici convenzionali:,.;?! Intonazione … Esitazioni, pause brevi // Lunghi silenzi sottolineato Parole pronunciate con enfasi MAIUSCOLO Volume alto. (…) Per indicare parole non comprensibili. In questa seconda colonna vengono indicate le interruzioni, i rumori, gli aspetti della comunicazione paraverbale (come risate, sospiri, ecc.) e non verbale (come la gestualità e le espressioni del volto) Schema di trascrizione intervista
Il focus group: definizione Il focus group è una tecnica di rilevazione per la ricerca sociale è considerato una tecnica di ricerca qualitativa (non fa ricorso a tecniche di analisi statistica) è sempre condotto da un moderatore e composto da un numero minimo di 6 ad un massimo di 12 persone è la discussione approfondita, attraverso una libera discussione (di gruppo), di un tema proposto da un moderatore è importante perciò sia cosa ogni membro risponde o dice, sia come i membri interagiscono verbalmente tra loro nel fornire risposte
Il setting Luogo neutro, cercare di creare una situazione distesa di conversazione Durata di circa 1h 30’ Le persone che partecipano devono appartenere al target di riferimento I partecipanti non devono conoscersi tra loro Sedie poste intorno ad un tavolo tondo in modo che i partecipanti si possano guardare.
Tipi di analisi dei testi 1. Descrittiva, illustrativa dei contenuti e dei temi trattati, il testo è orientato a confermare ipotesi interpretative del ricercatore 2. Restitutiva dei saperi sociali dei soggetti, riportando integralmente le interviste (scelta etnometodologia) 3. Analitica, attraverso le tecniche dell’analisi proposizionale del testo e delle relazioni per opposizione
ANALISI DEL MATERIALE EMPIRICO ANALISI DI TIPO MISTO (quantitativo e qualitativo) Si utilizza quando in un’intervista si possono rilevare temi comuni dai quali possono essere estratte informazioni relative a tutti gli intervistati = parte quantitativa che permette di classificare e codificare informazioni mediante gli strumenti classici della statistica Si tratta di una procedura che: o ha senso solo in presenza di campioni di una certa ampiezza; o va condotta da un gruppo limitato di persone con criteri di classificazione comuni
Alcune fonti bibliografiche Atkinson, R. (2002). L'intervista narrativa: Raccontare la storia di sé nella ricerca formativa, organizzativa e sociale. Milano, R.Cortina Bertaux D. (1999) Racconti di vita. La prospettiva etnosociologica. Fangeli,Milano Bichi R. (2002) L’intervista biografica. Vita e Pensiero, Milano Cardano, M. (2003). Tecniche di ricerca qualitativa: Percorsi di ricerca nelle scienze sociali. Roma, Carocci. Corbetta, P. (2003). La ricerca sociale: metodologia e tecniche –3.Le tecniche qualitative. Bologna, Il Mulino. Gianturco, G. (2004). L’intervista qualitativa: Dal discorso al testo scritto. Milano, Guerini. Pineau G, Le Grand JL (2003) Le storie di vita Guerini, Milano