THE HIDDEN COSTS OF CONTROL Armin Falk & Michael Kosfeld Chiara Alghisi - 1576750 Andrea Carucci - 1349554 Anna Casazza - 1335199 Paola Giuffrida - 1330935.

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THE HIDDEN COSTS OF CONTROL Armin Falk & Michael Kosfeld Chiara Alghisi Andrea Carucci Anna Casazza Paola Giuffrida Matteo Luca Villa G RUPPO 13

OBIETTIVI DELLA RICERCA (1 di 2) Obiettivo della ricerca: Comprendere le conseguenze del controllo sulla motivazione in un contesto principal-agent Ovvero: il lavoratore a cui si impone un controllo quantitativo sulle prestazioni reagisce positivamente/neutralmente/ negativamente? Ipotesi e domanda di ricerca: L'impatto benefico del controllo sui dipende dal livello del controllo (x): se x è basso: gli effetti benefici di tale controllo sono bassi, mentre elevati sono i drawbacks dovuti agli effetti negativi sulla motivazione. se x è alto: gli effetti benefici aumentano Quale livello di controllo è ottimale? DIPENDE!!! Bisogna considerare la natura degli individui: Egoisti Non Egoisti

OBIETTIVI DELLA RICERCA (2 di 2) Applicabilità della ricerca: la decisione di imporre un controllo sulla performance (o strumenti incentivanti espliciti) comporta la nascita di due tipi di costi: a) i costi espiliciti del controllo (come controllare) b) i costi nascosti del controllo (hidden costs) o riduzione della produttività o avversione del lavoratore o disincentivo a 'contribuire' in base alle proprie capacità/volontà La modifica del contratto principal-agent comporta costi nascosti che devono essere considerati per la valutazione del trade-off

METODOLOGIA (1 di 3) Prima che l'agente decida il proprio livello di sforzo, il capo può scegliere se: Imporre un livello minimo di prestazione (x) x ∈ {x,x+1,x+2,...,120} Non controllare l'agente e lasciarlo libero di scegliere un qualsiasi (x) x ∈ {0,1,2,...,120} costo marginale < beneficio marginale AttoriAGENTECAPO AzioniSceglie lo sforzo da profondere (x) Sceglie se imporre o meno un livello minimo di sforzo (x) Costox0 Dotazione iniziale1200 Profitti (Π)120-x2x

METODOLOGIA (2 di 3) TEST PRINCIPALI C5 x=5 C10 x=10 C20 x=20 Prima di conoscere la scelta del capo (controllare o meno), agli agenti viene chiesto di effettuare due scelte: livello di sforzo x, in caso di controllo (x ≥ x) livello di sforzo x, in caso di fiducia (x ≥ 0)

METODOLOGIA (3 di 3) TEST DI CONTROLLO SR10 Per verificare se il controllo genera reazioni emotive rilevanti e per controllare che il test principale non ponga troppa enfasi sulla scelta duale tra controllo e fiducia, in questo test la scelta dell'agente avviene dopo aver appreso la strategia del capo EX10 In questo test il controllo viene imposto esogenamente e il capo non prende decisioni GE10 Gift-Exchange treatment: il capo sceglie anche il livello di retribuzione w ∈ {10,30,60,120} i payoff in questo caso risultano: Π C =2x-wΠ A =w-x -Tutti i test di controllo si basano sul test C10-

RISULTATI (1 di 3) 1.Qualsiasi livello di controllo, da basso (C5) ad alto (C20), implica dei costi nascosti. 2.La performance media raggiunta dall’agente è più alta se il capo non controlla. Le differenze sono però minori nel caso del trattamento con controllo elevato (C20). COMPORTAMENTO DEGLI AGENTI

RISULTATI (2 di 3) 3.Esiste etereogeneità tra gli agenti. Essi possono reagire in tre diversi modi al controllo del datore di lavoro: reazione positiva reazione neutrale reazione negativa: è la reazione della maggioranza. I costi e i benefici del controllo dipendono da vari fattori, tra i quali appunto la frequenza relativa delle varie tipologie di agenti. Quindi non è vero che la fiducia rappresenti sempre la soluzione migliore rispetto al controllo.

RISULTATI (3 di 3) 4.La maggioranza dei capi sceglie di fidarsi piuttosto che controllare. 5.I capi che controllano hanno aspettative più basse (relativamente alla scelta di x degli agenti) rispetto ai capi che non controllano. Esistono due tipologie di capi: ottimisti: credono che la fiducia sia la scelta ottimale; pessimisti: prediligono il controllo. COMPORTAMENTO DEI CAPI

CONCLUSIONI (1 di 4) MAGGIORANZA DEGLI AGENTI AVVERSA AL CONTROLLO con significativi costi nascosti di controllo la maggioranza dei principali decide di FIDARSI piuttosto che CONTROLLARE POSSIBILE RAGIONE DELL'ESISTENZA DI COSTI NASCOSTI: Gli agenti credono che i capi che controllano si aspettano di ricevere meno rispetto a quelli che non controllano controllo come segnale di sfiducia e limitazione all'autonomia REAZIONE NEGATIVA DEGLI AGENTI!

CONCLUSIONI (2 di 4) CONTROLLO E INCENTIVI ESPLICITI COSTI NASCOSTI ma.. NON è sempre meglio FIDARSI piuttosto che CONTROLLARE! Costi e benefici del controllo dipendono da: COMPOSIZIONE DEGLI AGENTI FORZA DEGLI INCENTIVI ESTERNI relazione non monotona tra performance e incentivi se bassi, OK FIDUCIA se alti, OK CONTROLLO Perchè lo studio è utile? presenta costi nascosti che la teoria economica non considera di solito strumento per manager

CONCLUSIONI (3 di 4) What we knew? Problemi relativi alla stipulazione di contratti con tipologie di retribuzione differenti e le diverse trattative in funzione della neutralità o dell’avversione al rischio del lavoratore. Rapporto Principal - Agent - Neutralità al rischio: se le due parti possono contrattare sul livello di impegno, sceglieranno un livello tale da azzerare il surplus marginale - Avversione al rischio: il costo dell’impossibilità di contrattare sull’impegno è dato dalla riduzione dei profitti dell’impresa.

CONCLUSIONI (4 di 4) What's new? Aspetti psicologici Motivazione Reazioni dell'agent alle scelte di controllo del principal Non solo un’analisi del rapporto principale-agente, ma uno studio riguardante gli aspetti psicologici di tale relazione e le modalità con le quali questi aspetti influenzano le scelte degli attori economici.

Grazie per l'attenzione!