GIACOMO DE LAURENTIS Basilea 2 dopo giugno 2004: avanzamenti e criticità residue Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale.

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GIACOMO DE LAURENTIS Basilea 2 dopo giugno 2004: avanzamenti e criticità residue Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche” organizzato con il patrocinio della Facoltà di economia dell’Università di Firenze Firenze, Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze venerdì 11 novembre 2005

Fondazione Cesifin Alberto Predieri, Firenze, 11 nov 2005 Basilea 2 dopo giugno 2004: avanzamenti e criticità residue Prof. Giacomo De Laurentis Università Bocconi

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Agenda Avanzamenti e criticità residue: alcuni profili normativi rilevanti Avanzamenti e criticità residue circa gli impatti di Basilea 2

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Ambito di applicazione Ambiti di discrezionalità delle AV nazionali Rating assignment Rating quantification Rating validation Avanzamenti e criticità residue: alcuni profili normativi rilevanti

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Il riconoscimento delle agenzie di rating Le Autorità di Vigilanza prospettano una suddivisione dei compiti tra banche e mercati §91: i criteri per le agenzie di rating “idonee” sono molto restrittivi (obiettività, indipendenza, accesso internazionale e trasparenza, risorse, credibilità) Non c’è spazio economico nè regolamentare per le “agenzie di rating di PMI” G. De Laurentis e S. Caselli, Miti e verità di Basilea 2, Egea 2004

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov “I modelli di credit scoring e altre procedure meccaniche sono consentite (are permissible) come base primaria o parziale per l’assegnazione dei rating” … “generalmente usano un sottoinsieme delle informazioni disponibili” … “sebbene talvolta evitino errori su singoli casi… l’uso meccanico di limitate informazioni è a sua volta fonte di errori nella assegnazione dei rating” Basilea 2 è neutrale rispetto alle metodologie di assegnazione dei rating: lo sono anche le Autorità di Vigilanza nazionali?

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov a) la banca giudica improbabile, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie (se ne è in possesso), che l’obbligato adempia in toto alle sue obbligazioni creditizie verso il gruppo bancario; b) l’obbligato è in mora da oltre 90 giorni su una obbligazione creditizia rilevante verso il gruppo bancario. Gli scoperti di conto sono considerati in mora dal momento in cui l’obbligato ha superato il limite concesso o ha ricevuto notifica di un limite inferiore al saldo corrente in essere. GESTIONE DELLA LIQUIDITA’, DEI PARTNER COMMERCIALI, DELLE SEGNALAZIONI IN CENTRALE DEI RISCHI MATERIALITA’ DEL DEFAULT * periodo transitorio di 5 anni per l’Italia con limite a180 giorni La definizione di default §452

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov ) Avanzamenti e criticità residue circa gli impatti di Basilea 2

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Bank Old 8% Perchè si vende Basilea 2 come il driver originario del cambiamento?

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov La lettura degli impatti attraverso i QIS può essere fuorviante Totale con rischio operativo Variazione del capitale richiesto per le banche europee, con mezzi propri > 3md € (G1), < 3md € (G2); Fonte: QIS3 2003

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Le attese di oggettivazione e standardizzazione andranno deluse: Basilea 2 invece accentua concorrenza e innovazione rendendo le banche “più diverse” Requisiti patrimoniali minimi obbligatori Rischio di credito Nuovo approccio standard Foundation Internal Rating Based Approach FIRBA Advanced Internal Rating Based Approac AIRBA Rischi operativi Azione delle Autorità di Vigilanza (adeguatezza gestionale) Disciplina del mercato (trasparenza)

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Soglie minime di fatturato dei segmenti corporate e POE (milioni di €) La segmentazione dei clienti è molto diversa da banca a banca e rende più complessa la concorrenza Fonte (con adattamenti): De Laurentis G., Saita F., Sironi A. (a cura di), Rating interni e controllo del rischio di credito, Bancaria, 2004 BNL Capitalia Intesa MPS PopolareLodi PopolareMilano San Paolo Unicredito

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov Le banche, dissimulate con le lettere, sono: Banca Nazionale del Lavoro, Capitalia, Credem, Banca Intesa, Banca Monte dei Paschi di Siena, SanPaolo-Imi, Unicredito, ABN Amro, Credit Agricole, Deutsche Bank, Paribas, Santander. Fonte: De Laurentis G. (a cura di), Strategy and organization of corporate banking, Springer, Anche i profili organizzativi e le logiche gestionali sono sempre “più diverse” ( e spesso non internamente coerenti)

prof. Giacomo De Laurentis - Università Bocconi Cesifin Nov I tassi sui prestiti non convergeranno, anzi; il tasso rimane un segnalatore più forte e completo rispetto al rating TIT (1-VAR) + PD LGD + Ke VAR + c ip = PD LGD ip tasso sul prestito, PD probabilità di default, LGD perdita % in caso di default TIT costo del debito della banca, Ke costo del capitale di rischio della banca VAR capitale di rischio, 1-VAR capitale di debito, C costi operativi della banca ribaltati sull’operazione di affidamento