UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corso di Economia Aziendale
Advertisements

Breve introduzione al controllo dei costi
I costi e l’equilibrio aziendale
La contabilità analitica
Analisi di bilancio
La Contabilità Analitica (CoAn)
Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta
Dipartimento di Economia Aziendale “E. Giannessi”
IL CONTROLLO DI GESTIONE AZIENDALE
La contabilità analitica Il Tuel rende obbligatorio il controllo di gestione come strumento per valutare lefficacia, lefficienza e leconomicità dellazione.
ripartizione dei costi e dei ricavi originari
Contabilità Industiale
CORSO DI ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI (LA CONTABILITA’ ANALITICA) PROF. MARCO ELAFANTI SECONDA LEZIONE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI ELA LORO UTILITA’
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE CLASSI PRIME
… quinte classi IGEA e MERCURIO
Contabilità Analitica
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi
Riclassificazione a costi fissi e costi variabili
Il Controllo di gestione Dott.Giuseppe Melara Università Popolare di Battipaglia.
Il Controllo di gestione
GESTIONALE CONTABILE COLTRO ELEONORA.
Evoluzione della contabilità analitica
Facoltà di Economia Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici Programmazione e Controllo delle Aziende.
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 4
CICLO DI CONVERSAZIONI SUL TRANSFER PRICING ASPETTI STRATEGICI, ORGANIZZATIVI E GESTIONALI Materiale a cura di GUIDO CERRATO – BROWN & Co S.r.l. Ordine.
CORSO DI ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI (LA CONTABILITA’ ANALITICA) PROF. MARCO ELAFANTI SESTA LEZIONE L’ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI.
MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO DI UNA IMPRESA di Elvira Daddario
BREAK EVEN ANALYSIS Proff. Patrizia Pezzuto e Marisa Ricca.
TECNICHE DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI VENDITA
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi
Facoltà di Economia Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici Programmazione e Controllo delle Aziende.
Break-even analysis sui dati effettivi e sui dati ipotetici
IL BUDGET.
I costi di produzione.
Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratore di cattedra:
MARKETING STRATEGICO.
Il reddito e la sua struttura per gestioni
Topic Programmazione e Controllo L’ANALISI DEI COSTI: I TRADIZIONALI METODI DI CALCOLO DEI COSTI.
1 Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 3 Il sistema di misurazione del costo pieno basato sulle attività Programmazione e controllo.
L’analisi dei costi e dei ricavi
L’analisi costi – volumi - risultati
Economia e Organizzazione Aziendale
ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI
Presentazione IL PIANO D’IMPRESA QUARTO INCONTRO: IL BUDGET Como, 2015 Metodologie ed Esperienze per l’Evoluzione e la Transizione Polo per l’Orientamento.
MARKETING IN ITALIA CAPITOLO 9.2 – LE DECISIONI SUI PREZZI DI CHERUBINI S., EMINENTE G. FRANCOANGELI EDITORE Materiale didattico riservato.
I costi di produzione Nelle lezioni precedenti abbiamo considerato il funzionamento di un sistema di mercato. In questa lezione considereremo i costi di.
1 Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Scienze MM.FF.NN. CdL in Tecnologie Fisiche Innovative Tecnologia dei Processi di Produzione MODULO B2 :
2. Le tecniche contabili: obiettivi e funzioni della contabilità analitica Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale II Prof. Cristina Ponsiglione.
Ma è proprio necessario imputare ai prodotti i TUTTI I COSTI? LA CONTABILITA’ ANALITICA PUO’ ESSERE TENUTA: FULL COSTING DIRECT COSTING Si imputano ai.
Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione.
I costi e i ricavi della produzione. L’imprenditore per avviare la produzione dovrà prima di tutto procurarsi le risorse necessarie. Successivamente,
Esercitazione Analisi della Potenzialità Economico-Strutturale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE.
Lezione 4 elementi di contabilità industriale Corso di bioeconomia e proprietà intellettuale Prof. Cristina Ponsiglione
Corso di Programmazione e Controllo Esercitazione.
Applicazione 5 Il contesto socio-economico LA VALUTAZIONE DELLA PROFITTABILITA’ DEI SEGMENTI DI VENDITA (di Nadia Di Paola)
Esercizi di Riepilogo ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE.
La valutazione della potenzialità economico-strutturale
ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE 1. Stimare e classificare i costi 2. Determinarne l’andamento 3. Stimare i ricavi 4. Determinarne l’andamento.
ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE.
LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.
Lezione CG04 La classificazione e l’analisi dei costi
Applicazione aziendale: caso Bags srl La Bags S.r.l. è un’impresa specializzata nella produzione di borse di elevata qualità con sede a Lodi intenzionata.
Potenzialità Economico - Strutturale
L’ANALISI DEI COSTI DI DISTRIBUZIONE Dr. Roberto Micera
Economia e gestione delle imprese - Applicazioni Università Federico II di Napoli L’ANALISI DEI COSTI DI DISTRIBUZIONE PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFICIENZA.
Tipologie costi OGGETTO ATTRIBUIBILITA’COMPORTAMENTO diretti indiretti fissivariabilimisti Il controllo di gestione diretti indiretti fissivariabili fissivariabili.
Corso Economia Aziendale-Lez Economia Aziendale – 2008/09 Le “leve” dell’equilibrio economico I costi secondo la “variabilità” Oggetto della Lezione.
Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI COSTI INDIRETTI COSTI SPECIALI COSTI COMUNI COSTO PRIMO COSTI VARIABILE DI PRODUZIONE COSTI INDUSTRIALE COSTI COMPLESSIVI COSTI ECONOMICO-TECNICI COSTI FIGURATIVI COSTI CONSUNTIVI COSTI PREVENTIVI COSTI MARGINALI COSTI STANDARD COSTI MEDI COSTI DIFFERENZIALI

UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI I costi fissi sono quelli che non variano al variare del volume di produzione CF 0 Volume di produzione Costi, ricavi

UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI I costi variabili sono quelli che variano al variare del volume di produzione Variabilità più che proporzionale Variabilità meno che proporzionale Variabilità direttamente proporzionale Sono funzione diretta ( a seconda del coefficiente di correlazione) del volume di produzione. CF 0 Volume di produzione Costi, ricavi CV

UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI I costi complessivi sono la somma dei costi fissi + i costi variabili totali L’andamento della retta dei CT è parallelo a quella della retta dei Costi variabili totali CF 0 Volume di produzione Costi, ricavi CV CT

UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI I ricavi aziendali hanno in genere un andamento crescente e sono funzione crescente del volume di produzione. La pendenza della retta dei ricavi è data dal rapporto di proporzionalità diretta tra ricavi totali e volume produttivo. C,R Q R CT CF

LA CONFIGURAZIONE DEL COSTO COSTO PRIMO COSTO INDUSTRIALE COSTO COMPLESSIVO COSTO ECONOMICO-TECNICO E’ un costo di diretta imputazione al centro di costo (es. costo primo settore ristorante). In genere si tratta di costi delle materie prime di diretta imputazione, servizi diretti, manodopera diretta) Costo primo + quota costi comuni di produzione Costo industriale + quota costi generali Costo complessivo + oneri figurativi LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE Analisi dei costi di distribuzione commerciale Analisi funzionale (analisi dei costi della funzione vendita con costi diretti) Analisi oggettiva o per origine (per singole voci di costo) Analisi soggettiva (per tipologie produttive, segmenti di mercato, aree geografiche)

LA CONFIGURAZIONE DEL COSTO Materiali diretti + manodopera diretta + lavorazioni esterne = costo primo + costi indiretti variabili di produzione = costo variabile di produzione + costi indiretti fissi di produzione = costo industriale + costi commerciali + costi amministrativi + altri costi aziendali = costo complessivo + costi figurativi = costo economico-tecnico LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Un’impresa che voglia mantenersi competitiva deve disporre delle informazioni relative alla modalità di formazione del costo del prodotto A seconda degli scopi che ci si prefigge è possibile realizzare una contabilità analitico- gestionale basata: 1)Sul metodo del direct costing 2)Sul metodo del full costing UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CONTABILITA’ A DIRECT COSTING Si perviene ad una configurazione del costo prodotto sulla base della considerazione dei soli costi di diretta imputazione al centro di costo UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Si imputano ai prodotti solo i costi variabili legati alla quantità venduta e prodotta. Il costo variabile di prodotto viene confrontato con il relativo ricavo, ottenendo così il margine di contribuzione. Esso rappresenta la capacità dell’impresa di coprire i costi fissi e di contribuire alla formazione del risultato economico d’azienda. Infatti, sommando i margini di contribuzione dei diversi prodotti e togliendo da questo totale i costi fissi si ottiene il risultato netto d’impresa. I costi fissi diventano costi di periodo.

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CONTABILITA’ A FULL COSTING Si perviene alla configurazione del costo-prodotto mediante l’attribuzione, al centro di costo, dei costi diretti o speciali e delle QUOTE di costi comuni o indiretti UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Con questa tecnica nasce però il problema della ricerca delle più opportune basi di ripartizione dei costi comuni. Il costo del prodotto viene messo a confronto con il rispettivo ricavo ottenendo così il risultato economico netto del prodotto preso in considerazione. Il risultato economico netto d’impresa sarà ovviamente la somma dei risultati economici netti di prodotto. Il full costing si ottiene quindi come stratificazione successiva di costi: ai costi diretti o variabili si aggiungono quote di costi indiretti o fissi fino a determinare il costo complessivo del prodotto. I costi fissi diventano costi di prodotto.

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE Utilità del metodo direct costing UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI La contabilità a costi variabili viene usata in modo particolare dal management aziendale quando si devono effettuare scelte strategiche di breve periodo come ad esempio scegliere il prodotto più redditizio del quale incrementare la produzione senza modificare la struttura organizzativa dell’azienda. La scelta del prodotto del quale si vuole incrementare la produzione senza modificare la struttura tecnico-organizzativa è un tipico problema di convenienza economica, di scelta comparativa tra diversi prodotti.

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE Utilità e limiti del metodo full costing UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Nella logica del full costing tutti i costi devono essere coperti da ricavi; pertanto questo schema è valido quando si riferisce all’intera impresa, e non al singolo prodotto. È possibile ottenere un utile netto aziendale anche con prodotti che in termini di full costing sono addirittura in perdita perché, in presenza di una certa struttura di costi fissi è il margine di contribuzione che incide sul risultato economico d’azienda. Per la soluzione di problemi di scelta è meglio orientarsi verso il direct costing tenendo presente queste regole: 1)Il margine di contribuzione da calcolare è quello di primo livello o lordo; 2)Al fine di effettuare comparazioni significative tra vari prodotti occorre utilizzare il margine di contribuzione relativo (unitario o percentuale), oltre al margine di contribuzione assoluto; 3)Per effettuare valutazioni circa la redditività di ciascun prodotto e l’incremento del volume di produzione-vendita è molto diffuso il margine di contribuzione espresso in percentuale sui ricavi.

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE APPLICAZIONI DEL DIRECT E FULL COSTING LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE ANALISI SOGGETTIVA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO AZIENDA BETA con prodotto A e B Nella contabilità a direct costing si considerano quali costi-prodotto solo i costi di diretta imputazione. UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI FATTURATO5.000,00 COSTI DIRETTI NON DISTRIBUTIVI 2.800,00 COSTI COMMERCIALI DIRETTI 1.200,00 COSTI COMMERCIALI INDIRETTI 300,00 RISULTATO ECONOMICO + 700,00

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Si ipotizzi che ricavi e costi diretti vengano attribuiti alle due produzioni sulla base di una contabilità che permetta la individuazione dei dati afferenti all’uno o all’altro prodotto. UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Prodotto AProdotto B FATTURATO 3.500, ,00 COSTI DIRETTI NON DISTRIBUTIVI 2.000,00800,00 MARGINE LORDO 1.500,00700,00 COSTI COMMERCIALI DIRETTI 700,00500,00 MARGINE DI CONTRIBUZIO NE (a costi indiretti e profitto) 800,00200,00

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE Direct costing UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Prodotto AProdotto BTOTALE FATTURATO 3.500, , ,00 COSTI DIRETTI NON DISTRIBUTIVI 2.000,00800, ,00 MARGINE LORDO 1.500,00700,00 COSTI COMMERCIALI DIRETTI 700,00500, ,00 MARGINE DI CONTRIBUZIONE (a costi indiretti e profitto) 800,00200, ,00 COSTI COMMERCIALI INDIRETTI 300,00 MARGINE DI CONTRIBUZIONE AL PROFITTO 700,00

LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE Full costing UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI Prodotto AProdotto BTOTALE FATTURATO 3.500, , ,00 COSTI DIRETTI NON DISTRIBUTIVI 2.000,00800, ,00 MARGINE LORDO 1.500,00700,00 COSTI COMMERCIALI DIRETTI 700,00500, ,00 MARGINE DI CONTRIBUZIONE (a costi indiretti e profitto) 800,00200, ,00 COSTI COMMERCIALI INDIRETTI 200,00 (2/3 di 300) 100,00 (1/3 di 300) 300,00 MARGINE DI CONTRIBUZIONE (al profitto) 600,00100,00700,00