Parola, ascolto, identità nel pensiero di Francoise Dolto Il lungo percorso verso l’autonomia.

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Transcript della presentazione:

Parola, ascolto, identità nel pensiero di Francoise Dolto Il lungo percorso verso l’autonomia

Francoise Dolto

Chi è Francoise Dolto? Medico dell’Educazione. Psicologia  Pedagogia Cosa prende dalla Pedagogia, cosa dalla Psicologia Come si avvicina alla Psicoanalisi Infantile Quattro parole chiave: Parola, ascolto, identità, desiderio La creazione della Maison Verte… L’ Associazione F. Dolto e la nascita di Case Verdi in Italia, la Casa Verde di Roma

La Casa Verde è un luogo fisico e… psichico

Perché parlare di Dolto a Scienze della Formazione Primaria? Riconoscere l’importanza della parola come funzione simbolica che identifica gli individui

Perché parlare di Dolto a Scienze della Formazione Primaria? Educare l’altro ad una “grammatica del desiderio”, distinta da quella del bisogno e ad un «alfabeto delle emozioni»

Perché parlare di Dolto a Scienze della Formazione Primaria? Aiutare l’altro nell’affermazione del proprio status di soggetto nel confronto con gli altri

Perché parlare di Dolto a Scienze della Formazione Primaria? Riaffermare l’importanza dei riti di passaggio come facilitatori dello sviluppo psichico

Distinzioni e affinità Educatore-Psicologo Una delle affinità principali, a prescindere dal punto di vista dalla quale ci si focalizzi è l’interesse per la scoperta e lo sviluppo della soggettività e dell’autenticità dell’individuo

Affermare l’identità per avviare all’autonomia “Si parla spesso di lui ma a lui non si parla mai” (F.Dolto)  importanza del rivolgersi al bambino in prima persona anziché in terza persona

Affermare l’identità per promuovere l’autonomia La nominazione: importanza del «dare il nome» per la costruzione/riconoscimento dell’identità

Affermare l’identità per promuovere l’autonomia Omen-nomen  Quando il nome diventa il precipitato delle fantasie altrui…il bambino nei sogni dei genitori/il bambino reale

Affermare l’identità per promuovere l’autonomia Nome— identità– ruolo—confini  Confini fisici, confini psichici e argini per contenere l’ansia…

Per l’articolazione di una grammatica del desiderio Importanza della capacità di distinguere il proprio desiderio da quello altrui  “vuoi il suo gioco o vorresti essere lui?” Importanza del saper distinguere un bisogno da un desiderio  fame… fame di cibo o di… Saper scendere a patti con la legge del desiderio in una società desiderante  quella quota di desiderio eternamente inappagato “Chi si accontenta gode…”

Per l’articolazione di una grammatica del desiderio Importanza del saper distinguere un bisogno da un desiderio  fame… fame di cibo o di…

Per l’articolazione di una grammatica del desiderio Saper scendere a patti con la legge del desiderio in una società desiderante  quella quota di desiderio eternamente inappagato “Chi si accontenta gode…”

Per una grammatica delle emozioni Umberto Galimberti  “L’ospite inquietante”  nichilismo (Nietzsche): Importanza per il docente di aiutare gli allievi a sillabare l’alfabeto emotivo e dare una forma a quelle sensazioni sconosciute che si agitano dentro di loro. “Le emozioni hanno relazioni con l’apparato cognitivo perché si lasciano modificare dalla sua persuasione” (Aristotele, retorica, libro II) Insegnanti formati anche in alfabetizzazione emotiva e educazione emotiva  nuova disciplina da insegnare…

Prevenire è meglio che curare… Nella Maison Verte  Casa Verde non si cura, si fa un attività di prevenzione primaria… La prevenzione primaria Che cos’è? A cosa serve? Chi dovrebbe attuarla e perché? La mancanza prevenzione primaria  la più grande ed endemica malattia della politica italiana che vive o “vuole” vivere in uno stato di perenne emergenza.

Prevenire è meglio che curare…

Bibliografia Azzolini O.: Francoise Dolto: La psicoanalista dell’educazione. Benvenuto B.: “Della villa dei misteri e dei riti della psicoanalisi… F. Dolto: Le parole dei bambini e l’adulto sordo… F. Dolto: Inconscio e destini… F. Dolto: L’immagine inconscia del corpo… F. Dolto: Infanzia… Galimberti U.: L’ospite inquietante

Arrivederci e Grazie!