Stakeholder Chi sono? FonteDefinizione di stakeholder Stanford,1963 “quei gruppi senza il cui supporto l’organizzazione cesserebbe di esistere” (citato.

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Stakeholder Chi sono? FonteDefinizione di stakeholder Stanford,1963 “quei gruppi senza il cui supporto l’organizzazione cesserebbe di esistere” (citato in Freeman e Reed, 1983 e Freeman, 1984) Rhenman, 1964 “dipendono dall’azienda per raggiungere i propri obiettivi personali e l’azienda dipende da loro per la sua esistenza” (Citato in Nasi, 1995) Ahlstedt e Jahnukainen, 1971 “guidati dai loro obiettivi d interessi personali partecipano ad un’azienda, e così dipendono da essa, e da loro dipende il bene dell’azienda” (citato in Nasi, 1995) Freeman e Reed, 1983 In senso lato: “possono influire sul raggiungimento degli obiettivi di una organizzazione o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione” In senso ristretto: “coloro da cui l’organizzazione dipende per la sua sopravvivenza” Freeman, 1984 “lo stakeholder può influire o essere influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione”

Un’organizzazione plurisistemica presenta una responsabilità sociale allargata, in quanto non si limita alla funzione di produzione di beni e servizi, ma alla risoluzione di problemi sociali, con riferimento ad un pubblico ed intreccia un sistema di relazioni (Buchholz, 1991)

La natura sistemica di una organizzazione rende imprescindibile un approccio alle decisioni che tenga conto dei molteplici interessi, che devono convergere per un fine comune, ma che inevitabilmente presentano un potenziale di conflittualità. Il comportamento organizzativo è influenzato dalla logica relazionale e da una razionalità non assoluta, ma limitata (La razionalità limitata è l’idea che, durante il processo decisionale, la razionalità di un individuo è limitata dalle informazioni che possiede, dai limiti cognitivi della sua mente, e dall’ammontare finito di tempo che egli ha per prendere una decisione)

La Stakeholder theory nasce proprio in questo quadro composito e con l’idea di superare un finalismo individuale e proporre un finalismo allargato, che si deve tradurre in principi etici di comportamento manageriale. L’organizzazione, per orientare il proprio processo decisionale, deve prendere in considerazione gli interessi, i diritti e le aspettative di coloro che sono influenzati o che possono influenzare il conseguimento degli obiettivi di un’organizzazione (Freeman, 1984). R. Edward Freeman (born December 18, 1951) is an American philosopher and professor of business administration at the Darden School of the University of Virginia, particularly known for his work on stakeholder theory (1984) and on business works.Americanphilosopherprofessorbusiness administrationDarden SchoolUniversity of Virginiastakeholder theory

Cosac’è alla base della Stakeholder Theory? Ma più precisamente quale è o quali sono le matrici scientifico-culturali dello “stakeholder pensiero”? - la teoria dei sistemi (approccio sistemico ed impresa come sistema socio-tecnico) - gli studi sui comportamenti organizzativi (gli obiettivi dell’organizzazione come funzione dell’apporto dei diversi gruppi, che contribuiscono ad essa in funzione dei ritorni, che, in forme diverse, l’organizzazione offre loro) - le ricerche su etica e responsabilità sociale (studi sulle minoranze nelle imprese e sulla social responsiveness, o quelli in cui si parla di “corporate social audit” ) - la resource-dependence theory (dipendenza delle imprese dagli attori che appartengono al contesto ambientale. l’impossibilità delle organizzazioni di essere completamente autosufficienti in termini di risorse )