Libera circolazione e diritti sociali: le nuove sfide della cittadinanza europea. Maria Cristina Marchetti.

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Transcript della presentazione:

Libera circolazione e diritti sociali: le nuove sfide della cittadinanza europea. Maria Cristina Marchetti

La cittadinanza europea Secondo lo Standard Eurobarometro N. 84 dell’Autunno 2015, il 64% degli intervistati dichiara di sentirsi cittadino europeo La pace tra gli stati (56%) La libera circolazione di persone, beni e servizi all’interno dell’Ue (55%) Sono considerati i due maggiori risultati del processo di integrazione

Trattato di Roma (Art. 48) 1.La libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità è assicurata al più tardi al termine del periodo transitorio. 2.Essa implica l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori degli Stati membri, per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro. 3.Fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica, essa importa il diritto: a) di rispondere a offerte di lavoro effettive b) di spostarsi liberamente a tal fine nel territorio degli Stati membri, c) di prendere dimora in uno degli Stati membri al fine di svolgervi un’attività di lavoro, conformemente alle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative che disciplinano l’occupazione dei lavoratori nazionali; d) di rimanere, a condizioni che costituiranno l’oggetto di regolamenti di applicazione stabiliti dalla Commissione, sul territorio di uno Stato membro, dopo aver occupato un impiego. 4.Le disposizioni del presente articolo non sono applicabili agli impieghi nella pubblica amministrazione.

Direttiva 1968/360 e Regolamento 1612/68 Abolirono ogni restrizione alla libertà di movimento e di residenza dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie, ponendo fine al regime transitorio previsto dall’art. 49 del Trattato di Roma

Direttive 90/364, 90/365, 90/366 La libertà di movimento è estesa alle categorie economicamente inattive: studenti, pensionati, disoccupati Si apre la strada alla cittadinanza europea

La cittadinanza europea (Art. 8 Trattato di Maastricht) È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro” (art. 8). Diritti diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, fatte salve le limitazioni e le condizioni previste dal presente trattato e dalle disposizioni adottate in applicazione dello stesso (art, 8 A); diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato (art. 8 B). diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato (art. 8 C); diritto di godere, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la cittadinanza non è rappresentato, della tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato (art. 8 D); diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo e di rivolgersi al Mediatore (art. 8 E).

Cittadinanza europea (Art. 17 Trattato di Amsterdam) «È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione costituisce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest'ultima». Aggiunge: Diritto di rivolgersi alle istituzioni europee e organi comunitari in una qualsiasi delle lingue dell’Unione. Diritto di accedere ai documenti del Parlamento europeo.

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (2000) Titolo I Dignità Titolo II Liberta Titolo III Uguaglianza Titolo IV Solidarietà Titolo V Cittadinanza Titolo VI Giustizia

Cittadinanza europea (Art. 9 Trattato di Lisbona) e art. 20 e seguenti del TFUE «È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell’Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce» (art. 9). Diritto di Iniziativa dei Cittadini Europei

Direttiva 2004/58/EC relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e delle loro famiglie di muoversi e risiedere liberamente nel territorio degli stati membri Articolo 6 1.I cittadini dell'Unione hanno il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro per un periodo non superiore a tre mesi senza alcuna condizione o formalità, salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità. 1.Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano anche ai familiari in possesso di un passaporto in corso di validità non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che accompagnino o raggiungano il cittadino dell'Unione.

Cittadinanza europea La libertà di circolazione costituisce il cardine della cittadinanza europea Sorgono due questioni: 1.Il legame con la cittadinanza nazionale 2.Il riconoscimento dei diritti sociali

Legame con la cittadinanza nazionale L’UE non può intervenire sulle legislazioni nazionali per l’acquisizione della cittadinanza «Cittadini non-residenti» «Non-cittadini residenti»

Sentenze della Corte europea di giustizia sulla cittadinanza Micheletti (C-369/90 del 1992) Grzelczyk (C-184/99 del 2001) Zhu e Chen (C-200/02 del 19 Ottobre 2004) Zambrano (C-34/09 del 2011) Dano (C-333/13del 2013)

Sentenze Corte europea di giustizia sulla cittadinanza Sentenza Grzelczyck la Corte ha affermato che «lo status di cittadino dell'Unione è destinato ad essere lo status fondamentale dei cittadini degli Stati membri che consente a chi di loro si trovi nella medesima situazione di ottenere, indipendentemente dalla cittadinanza, il medesimo trattamento giuridico». Sentenza Zambrano ribadisce che «l’art. 20 TFUE osta a provvedimenti nazionali che abbiano l’effetto di privare i cittadini dell’Unione del godimento reale ed effettivo dei diritti attribuiti dal loro status di cittadini dell’Unione».

Conclusioni Primo esperimento al mondo di cittadinanza sovranazionale che apre ad una nozione cosmopolitica della cittadinanza. Trova i suoi limiti nel legame che mantiene con la cittadinanza nazionale e con l’assenza di una politica sociale europea che renda possibile l’esercizio dei diritti della cittadinanza sociale

Riferimenti Flash Eurobarometer 430, European Union Citizenshi Report, 2016 file:///C:/Users/Cristina/Downloads/fl_430_en.pdf file:///C:/Users/Cristina/Downloads/fl_430_en.pdf Stadanrd Eurobarometer 84, November 2015 file:///C:/Users/Cristina/Downloads/eb84_first_en%20(3).pdf file:///C:/Users/Cristina/Downloads/eb84_first_en%20(3).pdf