1 I fattori di localizzazione e la loro incidenza sull’andamento economico finanziario dell’azienda 1.L’onerosità del processo di trasferimento dei beni.

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1 I fattori di localizzazione e la loro incidenza sull’andamento economico finanziario dell’azienda 1.L’onerosità del processo di trasferimento dei beni 2.Il lavoro umano 3.Le economie di agglomerazione 4.Gli incentivi pubblici 5.La componente extra economica

2 L’onerosità del processo di trasferimento dei beni Il diverso livello di onerosità del trasferimento dei beni (fattori produttivi e prodotti finiti) condiziona la scelta localizzativa? Weber: il costo del trasporto è decisivo per la scelta ed è correlato al Peso fisico Grado di deperibilità della materia Materia: se più pesante del prodotto presso aree di approvvigionamento (industria carta, zucchero ghisa, carbone) Prodotto: se più pesante della materia presso le aree di sbocco In passato ciò è avvenuto: vedi distribuzione industrie pesanti/leggere Oggi: Il progresso tecnologico e il miglioramento dei trasporti hanno reso obsoleta, per gli approvvigionamenti, la teoria weberiana perché sono i rischi, i tempi e l’incidenza del costo del trasporto sul costo totale di produzione. Le aziende godono di una maggiore elasticità localizzativa (es. risorse energetiche). Ciò non vale per la risorsa acqua Per i mercati di sbocco le aziende sono ancora vincolate, per l’incidenza dei costi di distribuzione sul costo totale (vedi anche servizio di assistenza tecnica ai clienti) In ogni caso, la scelta localizzativa rimane influenzata dal grado di sviluppo del sistema viario e dalla possibilità di effettuare velocemente operazioni di carico/scarico

3 Il lavoro umano L’azienda, nel giudizio di convenienza comparata tra le varie alternative, deve accertare una serie di variabili connesse al fattore lavoro 1.Disponibilità del fattore, in quantità e qualità richieste dall’azienda Personale dotato di elevata professionalità, con qualifiche dirigenziali: fattore non condizionante per grandi aziende (grazie a forme di incentivazione si generano processi di mobilità perché per il dipendente l’incidenza dei costi di trasferimento sul livello salariale è bassa). Fattore condizionante per piccole aziende, che devono orientarsi su un luogo dove è presente tale personale Personale esecutivo, sprovvisto di speciale qualificazione: fattore non condizionante, perché tali competenze sono ovunque acquisibili con facilità oppure si sostituisce il lavoro umano con quello meccanico. Da evitare comunque luoghi con tensioni nella D Personale esecutivo, con speciale qualificazione: fattore assai condizionante, perché tale personale si concentra in certe zone, caratterizzate da una spiccata tradizione industriale. Se la formazione di tali competenze in altre zone è troppo costosa, è preferibile localizzarsi dove sono già presenti 2.Variabile costi-rendimenti I costi del lavoro sono tendenzialmente costanti a livello nazionale, quindi ininfluenti nella scelta. Assumono ruolo decisivo per le aziende multinazionali. I rendimenti (la produttività) del lavoro possono ricavarsi dalle aziende del luogo 3.Influsso di manifestazioni improprie del lavoro: assenteismo, conflittualità eccessiva sindacalizzazione sono spesso collegate all’ambiente 4.Atteggiamento degli enti locali: per verificare se esistono politiche di sostegno del sistema produttivo

4 Le economie di agglomerazione Nella scelta ubicazionale, le aziende, specialmente di piccola e media dimensione*, sono condizionate dalla presenza di fenomeni agglomerativi. In relazione alle cause che li hanno originati si distingue tra Economie di urbanizzazione La concentrazione riguarda aziende che appartengono a settori diversi. Motivazioni: Benefici legati ai mercati in espansione (economie di scala per volumi produttivi; possibilità di reperire personale qualificato) Facilitazioni in campo bancario, assicurativo, commerciale Economie di relazione (es. x servizi esterni) Presenza del capitale fisso sociale Economie di concentrazione territoriale La concentrazione riguarda aziende appartenenti allo stesso settore. Motivazioni: Ottenimento di processi di specializzazione, predisposizione d’infrastrutture, meccanizzazione e formazione professionale inibiti alla singola azienda Forte attrattiva per la clientela * le aziende di grandi dimensioni sono condizionate per la sub-fornitura L’ analisi dei benefici connessi alle economie di agglomerazione è molto complessa Difficoltà di valutazione degli effetti positivi sull’economicità aziendale: stima a grandi linee per sistema dei trasporti e acquedotti; stima impossibile per sistema scolastico, ospedaliero, abitativo; misurazione impossibile per livello imprenditorialità, cultura, efficienza apparato burocratico L’analisi va fatta “in prospettiva”: col trascorrere del tempo le economie possono trasformarsi in diseconomie (per l’aumento dei prezzi dei fattori produttivi specie delle aree e dei fabbricati, la saturazione del mercato di sbocco, la congestione del traffico, le politiche pubbliche volte a fronteggiare l’inquinamento) convenienza per il decentramento produttivo

5 Gli incentivi pubblici Si tratta di fattori ubicazionali predisposti in maniera artificiale, allo scopo di contrastare la saturazione localizzativa connessa alle economie di agglomerazione e la depressione economica che caratterizza certe aree geografiche del Paese Forme di intervento: si canalizzano risorse finanziarie nelle aree depresse (incentivi e agevolazioni) x stimolare la nascita di fattori agglomerativi (simili a quelli visti per le economie di agglomerazione) non formatisi spontaneamente Domanda: è preferibile localizzarsi nelle aree depresse e beneficiare dell’incentivo o nelle aree affermate? Occorre effettuare l’analisi comparata dei benefici scaturenti dalle due diverse aree Aree depresse: la stima dei benefici economici (+) connessi all’incentivo è agevole, quando si tratta di facilitazioni creditizie, contributi a fondo perduto, agevolazioni fiscali, sgravi di oneri sociali (vedi legge De Vito),….. complessa, se l’intervento pubblico è di tipo indiretto (investimenti pubblici in infrastrutture civili e industriali) Aree sviluppate: la valutazione dei benefici connessi ai fattori agglomerativi è difficile (vedi lucido precedente) il giudizio di convenienza economica comparata è spesso poco significativo A ciò si aggiungono ulteriori difficoltà e incertezze connesse a continua

6 Gli incentivi pubblici Continua Valutazione prospettica e personalizzata dei benefici dell’incentivo Valutazione del grado di ricettività dell’ambiente: ossia degli aspetti sociologici e demografici che rappresentano il veicolo di impulsi economici (es. dei poli di sviluppo) Difficoltà procedurali: ad esempio quando la concessione dell’incentivo è basata su metodologie con ampio grado di discrezionalità (quando e quanto?) gli incentivi pubblici non rappresentano elementi che condizionano fortemente il processo decisionale, perché difficoltà di ordine sostanziale e remore psicologiche (propensione al rischio e esigenze di gratificazione sociale) fanno preferire le aree sviluppate Viceversa Le scelte localizzative sono in larga misura influenzate dall’azione pubblica basata su disincentivi (divieti amministrativi, penalizzazioni) volti a attenuare la saturazione localizzativa. Tali vincoli non influiscono sul giudizio di convenienza ma sulla concreta disponibilità dei fattori produttivi (es. terreni e fabbricati )

7 La componente extra economica Si tratta di elementi che influiscono in modo imprevedibile sulla scelta localizzativa delle piccole e medie aziende In questi casi l’imprenditore non pone in essere una scelta razionale perché: subisce il condizionamento di stimoli emozionali (attaccamento al luogo di nascita e desiderio di affermazione all’interno del gruppo sociale di appartenenza) trascura la questione localizzativa e si concentra su altri aspetti (profilo tecnico produttivo, finanziario, commerciale….) SVANTAGGI: adattamento forzato all’ambiente VANTAGGI: accurata conoscenza dell’ambiente, intensi contatti e relazioni, più facile accesso ai finanziamenti Grande azienda: l’azione dei fattori extra economici è filtrata per la separazione tra proprietà e governo ma anche qua si assiste ad un maggior grado di responsabilità sociale, connessa alla consapevolezza dei danni che l’azienda potrebbe trasferire all’ambiente