TEMI E IMMAGINI PIU’ FREQUENTI DELLA POESIA PASCOLIANA
L’infanzia, l’innocenza, il candore Il «nido familiare» come luogo sicuro degli affetti, in cui trovare conforto dalla realtà esterna minacciosa Le figure dei «morti» della sua tragedia familiare (simbolo del male del mondo) Il mondo contadino e la natura campestre
PERCHE’ PASCOLI E’ UN POETA DECADENTE?
PERCHE’ DA’ VOCE ALLO SMARRIMENTO E ALLE ANGOSCE DELL’UOMO DEL SUO TEMPO E LE RAPPRESENTA ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO NUOVO, LONTANO DALLA TRADIZIONE, SPERIMENTALE
IL NUOVO LINGUAGGIO DI PASCOLI
LA SUA POESIA, VICINA A QUELLA DEI SIMBOLISTI, E’ CONCEPITA COME UN’INTUIZIONE IMMEDIATA E IRRAZIONALE, IN CUI PREVALE IL SENSO DEL MISTERO perciò: LA SINTASSI Prevale la coordinazione (paratassi) Frequenti frasi ellittiche (senza soggetto o senza verbo) Improvvisi salti di legami logici e sintattici Versi «frantumati»: interrotti continuamente da pause, enjambement, IL LESSICO Come abbiamo detto per lui tutte le parole hanno pari dignità poetica, quindi abbandona il codice esclusivamente elevato e aulico della tradizione poetica, e attua una MESCOLANZA DI CODICI DIVERSI: Termini aulici e preziosi, colloquiali e dialettali, termini «campestri», minuziosa terminologia botanica e ornitologica, termini stranieri…. IL FONOSIMBOLISMO Frequenti ripetizioni di suoni che assumono un significato simbolico, soprattutto grazie all’uso dell’onomatopea FIGURE RETORICHE TIPICHE DEL SIMBOLISMO Analogia: associazione di due immagini che hanno tra loro un rapporto difficile da cogliere (una metafora più difficile) Sinestesia