9 maggio 2011- D.S.Angela CITIOLO 1 La dimensione europea a scuola.

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Transcript della presentazione:

9 maggio D.S.Angela CITIOLO 1 La dimensione europea a scuola

9 maggio D.S.Angela CITIOLO2 Quanta EUROPA è presente nei P.O.F. delle scuole? …e quindi… Quanti sono i P.O.F. internazionalizzati?

9 maggio D.S.Angela CITIOLO3 Situazione CULTURALE e STORICA attuale DIMENSIONE ALLARGATA DALLA GLOBALIZZAZIONE DIMENSIONE EUROPEA DELL’EDUCAZIONE

9 maggio D.S.Angela CITIOLO4 LA SCUOLA: -ricerca la propria identità istituzionale (ed eroga un servizio funzionale alle esigenze e alle peculiarità della propria utenza e del proprio territorio) - inserisce l’offerta formativa in un contesto internazionale COSTRUISCE LA PROPRIA IDENTITÀ ATTRAVERSO L’AZIONE COLLETTIVA E PARTECIPATA DI TUTTE LE SUE COMPONENTI

9 maggio D.S.Angela CITIOLO5 La definizione di tale PERCORSO e la scelta di partecipare a PROGETTI COMUNITARI implica una delineare SCENARI DI SFONDO nonché FINALITÀ FORMATIVE, TEMATICHE e OBIETTIVI di respiro europeo, concordati e condivisi dai paesi della comunità Europea (intesa come comunità di intenti, di valori, di idee) SCELTA DI FONDO nel P.O.F.

9 maggio D.S.Angela CITIOLO6 QUINDI… …in questi scenari, tendere alla FORMAZIONE DEI FUTURI CITTADINI EUROPEI: - individuando i percorsi formativi - impostando le scelte curricolari - individuando le strategie didattiche - sostenendo lo sviluppo delle individualità specifiche - promuovendo e diffondendo i valori caratterizzanti l’identità comune e le competenze cognitive e professionali adeguate per potersi affermare e realizzare in ogni realtà europea.

9 maggio D.S.Angela CITIOLO7 CRITICITÀ -conoscenza superficiale e incompleta dei documenti europei e della strategia di Lisbona, non solo da parte dell’utenza ma anche degli stessi docenti -difficoltà ad inserire in modo esplicito nel P.O.F. tematiche finalizzate alla formazione alla cittadinanza europea -difficoltà a collocare le tematiche nel curricolare ai differenti livelli: disciplina/area/trasversalità o, al contrario, -mancato riconoscimento di attività e progetti che contengono implicitamente obiettivi e temi legati alla strategia di Lisbona

9 maggio D.S.Angela CITIOLO8 COSA FARE? Sviluppare da protagonisti la propria offerta formativa, sulla base di punti di riferimento europei COME FARE? Utilizzare STRUMENTI FLESSIBILI E FUNZIONALI, che facilitino la definizione dell’offerta stessa, a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica e fruibili da tutti gli attori: docenti, personale ATA, studenti, famiglie. Coinvolgere gli enti locali, preposti alla definizione dell’offerta scolastica locale, in partenariati internazionali

9 maggio D.S.Angela CITIOLO9 eTwinning e Comenius nel P.O.F. internazionalizzato UNA VISIONE COMUNE E CONDIVISA DI SCUOLA IN UNA DIMENSIONE EUROPEA in una prospettiva di LLP e L’ALLARGAMENTO DELLA RETE DI RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

9 maggio D.S.Angela CITIOLO10 eTwinning e Comenius nel P.O.F. internazionalizzato 1)La partecipazione scaturisce da un’analisi dei punti di forza e di debolezza 2) Coinvolgono la scuola nella sua totalità 3) Prevedono un utilizzo pedagogico degli strumenti 4) Contengono implicitamente la necessità di formazione degli insegnanti 5) Favoriscono l’integrazione nel curricolare 6) Consentono di modificare i curricula delle discipline non linguistiche a favore dell’acquisizione di nuove competenze, nonché dell’utilizzazione ed applicazione di nuove tecnologie 7) Sollecitano la necessità di rinnovare le metodologie e di aprirsi al confronto e alla collaborazione

9 maggio D.S.Angela CITIOLO11 SUGGERIMENTI per la PROCEDURA 1. Formazione/informazione a studenti, genitori, docenti (in momenti distinti e con materiali diversi) 2. Focus groups, distinti per tipologia di componenti, per individuare gli obiettivi e le tematiche di interesse 3. Riflessione sull’esistente per riconoscere e sistematizzare organicamente le esperienze legate alle tematiche e agli obiettivi prescelti 4. Progettazione le azioni future negli ambiti individuati e per gli obiettivi prefissati, valorizzando quanto già fatto 5. Condivisione tra le diverse componenti (genitori, studenti e docenti) e studio di fattibilità (pubblicizzazione e informazione)

9 maggio D.S.Angela CITIOLO12 SUGGERIMENTI per la PROCEDURA 6. Inserimento nei documenti di programmazione educativa-didattica 7. Realizzazione delle attività 8. Monitoraggio e valutazione 9. Pubblicizzazione, informazione e trasferibilità 10. Ricaduta a livello scolastico e territoriale