Il post-umano nelle reti Dalla carne alla politica Facoltà di Scienze della Comunicazione Cattedra di Sociologia delle Comunicazioni di Massa Cattedra di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Seminario intercattedra Relatori esterni: Giovanni Anceschi, Francesco Antinucci, Pier Luigi Capucci, Antonio Caronia, Derrick de Kerckhove, Roberto Esposito, Giuseppe O. Longo, Roberto Marchesini, Paolo Virno. Relatori interni: Alberto Abruzzese, Sergio Brancato, Massimo Canevacci, Alberto Marinelli, Maria Luisa Palumbo, Mario Pireddu, Enrico Pozzi, Michele Prospero, Marcello Serra, Antonio Tursi, Luisa Valeriani. Coordinamento scientifico: Mario Pireddu ( e Antonio Tursi ( con il patrocinio della Provincia di Roma in collaborazione con McLuhan Fellows International CeT Cultura & Tecnologia
“Umano”, “Inumano”, “Post-umano” Natura / Cultura : dicotomia infondata da un punto di vista ontologico paradigma dell’incompletezza: natura (leggi e vincoli), e cultura (libertà e trascendenza) Zoé / Bìos (natura e politica) enfatizzazione prospettica (animali/uomo) pensiero antinomico: natura/cultura, animale/uomo, materia/spirito, determinismo/libertà, etc… la presunta insufficienza della biologia umana ---> presuppone un correlato di perfezione ideale
l’incompleto è tale solo se confrontato con l’ideale di perfezione (fissismo platonico); l’evoluzionismo sconfessa le teorie fissiste (la perfezione vuole un “fine”) esiste una « percezione di incompletezza », che nasce dal confronto con la prestazione ogni acquisizione culturale determina un equivalente di incompletezza “Cultura” come non-equilibrio creativo, spostamento di soglia che facilita l’ibridazione (Marchesini) “esternalizzazione”: strumenti, partnership con altre specie, attribuzione di significati, teorie, etc. “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
coniugazione con la realtà esterna: da una maggiore autarchia a un livello più alto di dipendenza (lancia, cane, etc.) dalle ibridazioni nascono funzioni nuove, inattese (McLuhan) Apertura del sistema uomo all’esterno – implica processi dinamici di ibridazione (nessuna “natura originale”) processo come motore di non-equilibrio: l’ibridazione ha un carattere non-omeostatico ogni sistema culturale è incarnato nella virtualità biologica (si tratta di creare nuove virtualità, non di superare vecchie imperfezioni) “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
“innato” e “acquisito” non sono antinomie: uno è funzione dell’altro Rete di relazioni complesse con referenze non-umane: l’uomo come « essere transizionale eteroriferito » “promiscuità ontologica”: l’ibridazione con realtà non- umane è l’espressione più autentica della soggettività la pretesa di autarchia è il grande limite dell’umanesimo: es. “specismo” – separare l’uomo e l’animale (classicità); ripulire l’umano da ciò che è bestiale attraverso l’educazione e l’istruzione “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
educazione dello spirito e cultura dell’anima: avversione di Petrarca contro i medici (conoscenza e cura dei corpi) res cogitans e res extensa: “animus corpore utens” (Cartesio), da psyche e soma cade la contrapposizione mente / corpo: ogni tecnologia è una psicotecnologia (de Kerckhove), e dunque una biotecnologia (Marchesini). La cultura è natura, in ogni senso Strumento come protesi, estensione, ma anche vero e proprio elemento incarnato nel sistema uomo “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
Il sistema sensoriale ci immerge nel mondo (continuo feedback informativo del corpo) “Tutto il sapere si installa negli orizzonti aperti dalla percezione” (Merleau-Ponty). Da “io penso che” a “io posso”. Gli strumenti tecnologici e i mezzi di comunicazione modificano l’equilibrio sensoriale (McLuhan) Le tecnologie comportano sempre trasformazioni delle strutture mentali (Ong) Dall’astrazione narcotizzante della scrittura all’oralità secondaria. “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
media elettrici (telegrafo, telefono, radio, televisione): contrazione di spazio e tempo (il “villaggio globale”) elettricità: rete nervosa estesa su tutto il pianeta “il medium è il massaggio” (cinestesia) L’esperienza sensibile è sempre integrale (Merleau- Ponty) Dal « punto di vista » al « punto d’essere » (tattilità) Cyborg: condizione transitiva, mutante (supera le distinzioni organico/inorganico, biologico/macchinico, etc.) “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
Nella seconda metà del XX secolo si è verificata una accelerazione dei processi di ibridazione umano/non- umano computer, artefatti cognitivi Da una concezione contenitiva del corpo a una concezione transitiva del corpo L’errore del “corpo post-organico” (purismo transumanista) Hybris: da rischio, pericolo (violazione della norma della misura), a motore di coniugazione con il mondo L’idea umanistica di uomo “cifra” è superata “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”
Dalle reti elettriche alle reti digitali: ibridi tecnologici (rete telefonica + computer) in evoluzione digitale, dematerializzazione e ritorno del dualismo (hardware/software, corpo/mente) estensione della deriva corporea: corpi virtuali disseminati nelle reti (Caronia) deterritorializzazione come disseminazione del corpo accoppiamento strutturale umano/non-umano “Umano”, “Inumano”, “Post-umano”