Salvatore Giorgia
Nella mitologia greco-romana le sirene erano mostri marini in forma di donna con la parte inferiore di pesce, il cui canto affascinava i naviganti. Nella mitologia greco-romana le sirene erano mostri marini in forma di donna con la parte inferiore di pesce, il cui canto affascinava i naviganti.
Oggi le uniche sirene scientificamente conosciute sono i lamantini e i dugonghi: grandi mammiferi misteriosi, unici, rari e per molti bellissimi.
Una sirena è una creatura acquatica immaginaria, con l'aspetto di donna nella parte superiore del corpo e di pesce in quella inferiore, che appare nel folclore di molte culture del mondo, tra cui Medio Oriente, Europa, Africa e Asia.
I loro movimenti in acqua sono armonici e all’occorrenza energici. Grazie alle spinte della grande coda, l'elemento fondamentale per nuotare, che è piatta e arrotondata nei lamantini e a forma di mezza luna nei dugonghi.
Le sirene a volte sono associate ad eventi pericolosi come tempeste e annegamenti, mentre in altre tradizioni popolari (o talvolta all'interno della stessa tradizione), sono creature molto gentili e dolci, che offrono doni o si innamorano di esseri umani.
La sirena è frequentemente ripresa in vari ambiti della cultura popolare, specie nel fantasy. Nell'ambito delle fiabe, assai famosa è La Sirenetta scritta dal danese Hans Christian Andersen e pubblicata la prima volta nel Nel 1891 Oscar Wilde pubblica Il pescatore e la sua anima, una fiaba che racconta di un pescatore che si innamora di una sirena che ha pescato. Nell' opera teatrale del 1904 Peter e Wendy di J. M. Barrie, le sirene vivono sull'isola che non c'è.