Didattica inclusiva della matematica IIS Federico Caffè maggio 2016 Vera Francioli & Claudio Marchesano Introduzione Insegnamento capovolto & Apprendimento.

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Didattica inclusiva della matematica IIS Federico Caffè maggio 2016 Vera Francioli & Claudio Marchesano Introduzione Insegnamento capovolto & Apprendimento Collaborativo

E se provassimo a capovolgere l’insegnamento in modo da puntare, in classe, sull’apprendimento collaborativo?

In pochissime parole…… Cos’e’ la didattica capovolta ?  A scuola si fanno i compiti (e non solo )…  A casa si seguono le (video) lezioni …. e non solo

 Il mondo della comunicazione è cambiato in modo radicale negli ultimi anni  E’ (e sarà) molto più facile condividere appunti,verifiche,esercitazioni  E’ (e sarà) sempre più semplice condividere video, filmati, presentazioni Perché la didattica capovolta ?

 A casa lo studente può sfruttare tutte le potenzialità offerte dagli strumenti online (esistenti e/o messi a disposizione dall’insegnante)  Si può utilizzare il tempo-scuola per attività laboratoriali e/o cooperative che permettono una maggiore socializzazione;  E’ sicuramente più facile pensare ad una didattica personalizzata Cosa è la didattica capovolta ?

A casa  Si possono seguire le videolezioni negli orari più opportuni  Si possono rivedere le parti che necessitano di rinforzo  Si possono approfondire gli argomenti di maggior interesse Il cambio di paradigma : … A scuola  Si risolvono problemi, riflettendo e sistematizzando  Si apprende in modo cooperativo e collaborativo  Si favorisce l’apprendimento implicito e personalizzato

E’ solo un possibile esempio…. Cosa si può utilizzare  Ogni classe può avere il suo indice di videolezioni a mo’ di libro  Ogni argomento può essere trattato in modo ipermediale  Ogni classe può avere a disposizione verifiche con soluzioni  Tutti possono avere a disposizione giochi di logica utilizzabili anche dai docenti di sostegno  Vari links a gare di matematica locali, nazionali ed internazionali

Didattica capovolta & apprendimento collaborativo  I ragazzi nativi digitali hanno altri stili di apprendimento e chiedono sempre più spesso un insegnamento individualizzato  I ragazzi possono apprendere anche dai loro coetanei  Il rapporto tra studenti ed insegnante è più integrato

Apprendimento peer to peer  È la comunicazione fra coetanei  I ragazzi diventano protagonisti del processo formativo  Alcuni membri del gruppo, dopo essere stati opportunamente preparati, si reinseriscono nel gruppo con precisi compiti

vantaggi Apprendimento peer to peer  Rende più maturi i ragazzi  Tutti comprendono che il rapporto tra coetanei può essere utilizzato anche oltre il semplice gioco/passatempo  Il tutor-educatore utilizza un linguaggio più adatto  Osservando le dinamiche all’interno dei gruppi, l’insegnante si rende conto, ad esempio, delle difficoltà che incontrano

Apprendimento cooperativo e apprendimento collaborativo  Sono metodi didattici che utilizzano gruppi composti da pochi studenti  In ciascun gruppo tutti gli studenti lavorano insieme con lo scopo di migliorare il loro apprendimento  Possono essere utilizzati in tutte le materie  Non si può parlare di apprendimento cooperativo/collaborativo ogni volta che i ragazzi svolgono un esercizio insieme  O :Perché non usare simboli colorati ?

Per realizzare Apprendimento cooperativo o apprendimento collaborativo  È necessario avere un “ buon clima “ in classe  Possono richiedere tempi lunghi, ma anche la convinzione profonda del valore formativo di un clima sereno e collaborativo  Non dimenticare mai che rappresentano soprattutto apprendimento e non solo socializzazione in presenza (che pure è importante)  I risultati migliori si ottengono quando si impara a conoscere, a pensare e a risolvere i problemi insieme !  O :Perché non usare simboli colorati ?

Diversi tipi di Apprendimento Cooperativo Esistono diverse modalità di Cooperative Learning, caratterizzate dal diverso modo in cui vengono strutturate l’interdipendenza positiva, l’interazione, la motivazione all’apprendimento, il compito e il ruolo dell’insegnante  GROUP INVESTIGATION  STUDENT TEAM LEARNING  COMPLEX INSTRUCTION  COLLABORATIVE APPROACH  LEARNING TOGHETHER  STRUCTURAL APPROACH Per ulteriori approfondimenti Johnson, Johnson e Holubec: “Apprendimento Cooperativo in classe” Kagan:“L’apprendimento cooperativo:l’approccio strutturale”.

Apprendimento Collaborativo  E’ decisamente molto più flessibile dell’apprendimento cooperativo  E’ più facile creare contesti concreti, anche “improvvisando” e, perché no, un po’ “arrangiandosi” con quello che offre la scuola  La valutazione sarà meno “oggettiva” ma l’insegnante/allenatore può calibrarla per far sì che l’apprendimento ne possa trarre grande giovamento

Apprendimento collaborativo : Un esempio Percorsi di apprendimento alternativi  Gara a squadre (casuali) su argomento  Punteggi assegnati come nelle Olimpiadi di Matematica (finale nazionale)  Alla fine viene stilata una classifica di tappa con punteggi (in decimi) assegnati ad ogni squadra  Il punteggio del singolo alunno è quello ottenuto in quella gara  Dopo 7/8 gare si fa la media dei voti ottenuti

Prima fase esempio : gara su Piano Cartesiano  Dopo aver visto, a casa, un paio di videolezioni,ecco la Gara:  1 ) Trova Area del Triangolo di vertici A(-2,-1) B(-2,4) C(10,4)  2 ) Trova Area del quadrilatero A(0,0) B(8,-4) C(12,-2) D(6,4)  3 ) Trova il Punto medio tra A(-1/2,-1/3) e B(5/3,3/7)  4 ) Trova perimetro del trapezio A(0,-2) B(0,16) C(8,4) D(8,16)

Fase zero Prima della gara !!!!!  “riscaldamento” con il Prototipo della gara  E’ importante perché le squadre cambiano ogni volta  In questa fase i ragazzi si suddividono le domande  L’insegnante “capisce” le difficoltà e fornisce ulteriori chiarimenti

Seconda fase: una settimana circa DopoGara e Verifica  Si pubblica il prototipo di una verifica su Piano cartesiano  Si consiglia il percorso “ipermediale” da seguire (anche individualizzato)  Prossima gara (prima della verifica) sarà più impegnativa  Verifica