IL SACRIFICIO DI ISACCO NELLA SCULTURA

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Ripassiamo quello che abbiamo studiato l’altra volta 1) In una leva, il braccio di una forza è A il valore della forza applicata B la distanza tra la retta.
Transcript della presentazione:

IL SACRIFICIO DI ISACCO NELLA SCULTURA Ghiberti Brunelleschi Donatello Giacomo Vannnozzi -Francesco Siano

Il sacrificio di Isacco di Donatello Donato di Niccolò di Betto Bardi Donatello 1421 Marmo 188x56 Museo dell’Opera del Duomo Firenze Le figure sono composte secondo un vibrante dinamismo dato dalla torsione. Il momento rappresentato sembra quello in cui Abramo ha appena ricevuto l'intimazione dell'angelo divino a fermarsi, come sembra indicare il suo sguardo rivolto verso l'alto, che lo distrae dal sacrificio in corso. Abramo ha una gamba poggiata su un fascio di legni, necessari al sacrificio, e il coltello in mano già vicino al collo del figlio tenuto per i capelli, il quale si ritrae con compostezza scartando verso destra. Il suo piede della gamba verso l'esterno esce dalla nicchia, invadendo lo spazio esterno in modo da interagire maggiormente con l'osservatore. Isacco è rappresentato nudo e il suo fisico è piuttosto muscoloso.

Il sacrificio di Isacco di Ghiberti La scena in due zone verticali. A sinistra si vedono due servitori con l'asino, a destra la figura di Abramo, brandisce il coltello e lo punta contro Isacco, inginocchiato e dotato di un corpo ben tornito probabilmente ispirato al Torso Gaddi). L'angelo di Dio si trova in alto a destra ed è composto per metà. Le figure appaiono inscritte in un quadrato e la presenza dello sfondo roccioso crea un trapasso graduale tra figure e sfondo. La narrazione è pacata, basata sull'armonia dell'insieme con il calmo atteggiarsi di Isacco e il distaccato passeggiare dei due spettatori. Vi convivono sia elementi del gotico e del tardo gotico, sia elementi aggiornati all'antico. Lorenzo Ghiberti, 1401-1402, Bronzo dorato 45x38 cm, Museo del Bargello, Firenze

Il sacrificio di Isacco di Brunelleschi Filippo Brunelleschi 1401 Bronzo dorato 45x38 cm Museo del Bargello Firenze Brunelleschi divise la scena in due zone orizzontali, con le figure che, decentrate, occupano tutto lo spazio disponibile. In basso l'asino, con accanto i servitori seduti, a sinistra vi è una citazione dello Spinario; questo gruppo forma la base per la costruzione piramidale della parte superiore della formella. Qui al vertice è raffigurato lo scontro delle tre volontà dei protagonisti della scena, culminante nel nodo delle mani di Abramo, del collo di Isacco e del braccio dell'angelo, che ferma Abramo afferrandolo. La calma della parte inferiore, accentua per contrasto la tensione di quella superiore.