 Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica. La tutela del paesaggio e il patrimonio artistico- culturale  Norma.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La tipologia delle forme organizzative Il governo e l’amministrazione ministeriale Le autonomie locali.
Advertisements

Benvenuti all'IIS “J. M. Keynes” Castel Maggiore.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI La produzione di statistiche basate sugli archivi amministrativi 1 PROSPETTIVE.
Città bene comune: cultura e commercio per la valorizzazione e la rigenerazione urbana Mantova, 24 marzo 2014.
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
GLI ORDINAMENTI REGIONALI E LOCALI
Dispensa di Diritto e Legislazione Socio-Sanitaria
Dalla SPERIMENTAZIONE, alla INNOVAZIONE, all’attuazione della RIFORMA
Dispensa di Diritto e Legislazione Socio-Sanitaria
DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE
Debito Pubblico Fabrizio Tesseri Dirigente Direzione II – Ufficio IV
Il riparto del fondo perequativo in Italia
L’amministrazione attuale
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE PP.AA
L'ISCOP è stata istituita con la Legge Finanziaria del 2007, modificata dal decreto attuativo sul federalismo fiscale municipale (art. 6 del DLgs. 23/2011)
La «Riforma del Terzo settore» e la legge sul «Dopo di noi»
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Le fonti delle autonomie
FONTI DEL TURISMO.
L’organizzazione amministrativa Sussidiarietà verticale e orizzontale, amministrazioni generali e di settore, la competizione tra apparati pubblici.
FONTI DEL TURISMO.
IL TURISMO NELLA COSTITUZIONE
Le parole chiave della nuova legge
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
La soggettività giuridica (i soggetti)
Le norme costituzionali sulla p.a.
Le fonti del diritto I diversi atti normativi
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
9) Limiti regione Sardegna Statuto.
Regio decreto legge  , n. 375 (16 marzo 1936, n. 63)
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA L’adattamento dell’ordinamento italiano
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016
Pianificazione d’emergenza del livello provinciale
SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE miur. gov
Lezioni di diritto dell’ambiente
GLI ENTI LOCALI E IL SOGGETTO AGGREGATORE DELLA REGIONE LAZIO
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
competenza esclusiva statale competenza residuale regionale
Il turismo nella Costituzione, come valore e
Codice Protezione Civile in vigore dal 6 febbraio 2018
prof.ssa Carli Moretti Donatella
Diritto del lavoro Corso di Laurea in Giurisprudenza a.a
LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE
Salvaguardia del patrimonio culturale dai rischi naturali
L’organizzazione.
La regolamentazione degli asili nido
Il Codice etico nei modelli ex D.Lgs. n. 231/2001
CITTADINANZA DIGITALE
Limiti regione Sardegna 3
Il “ritaglio” delle materie e gli interessi
Diritto del lavoro Corso di Laurea in Giurisprudenza a.a
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
Quante sono le «materie trasversali»?
Leggi, teoria e pratica.
LABORATORIO Diritto dell’Informazione e delle Telecomunicazioni: Gli Organi di governo del sistema dell’informazione (G.P. Cuomo - 2)
Fonti Legge 30 novembre 2017, n. 179 (Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza.
Limiti competenza regione Sardegna
Un progetto turistico per il Cilento - AGROPOLI 27 MAGGIO 2017
Article Vienna Convention
Il «sistema» delle fonti regionali 1948
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI
«La Repubblica si riparte in Regioni, Provincie e Comuni».
«Autonomia regionale differenziata»
Il patrimonio culturale italiano. Qualche dato
LA GESTIONE DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Limiti regione Sardegna 3
Le fonti delle autonomie
INCONTRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI
Transcript della presentazione:

 Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica. La tutela del paesaggio e il patrimonio artistico- culturale  Norma programmatica  Tutela della persona, della formazione e dell’innalzamento culturale dell’individuo

 Art. 33 : l’arte e la scienza sono libere e libero è l’insegnamento  Ruolo attivo dei pubblici poteri  Valore della libertà della cultura

 Convenzione internazionale Aia 1954 : protezione beni culturali  Bene culturale : beni mobili e immobili di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli; località archeologiche; costruzioni d’interesse artistico; opere d’arte; manoscritti; libri ecc…..

 Conv. Culturale europea 19 dicembre 1954  Conv. Parigi 1970 e 1972 (protezione patrimonio mondiale culturale e ambientale)

 Art. 28 trattato 1957 : azione comune degli Stati europei per la conservazione e salvaguardia beni del patrimonio culturale

 Legge 1080 del 1960 : ripartizione dei musei in quattro categorie : con previsione obbligo per l’ente proprietario di disporre un regolamento di organizzazione e di funzionamento  DPR 3/1972 : importanza delle Regioni nella gestione museale e definizione della competenza regionale  1975 : nasce il Ministero Beni Culturali

D.l.vo 616/1977: definizione delle competenze amministrative. Nuovo ruolo di Regioni e degli enti locali (Comuni e Province) che partecipano alla promozione culturale (art. 9 Cost.) D.L.vo 112/1998 : 1. Tutela BB.CC. : attività diretta alla conservazione dei beni culturali 2. Gestione BB.CC. : attività diretta, con la riorganizzazione delle risorse umane e materiali, ad assicurare la fruizione dei beni culturali cercando di valorizzarli 3. Valorizzazione BB.CC. : attività diretta a migliorare le condizioni d i conoscenza e conservazione dei BB.CC. e ad incrementarne la fruizione

 D.Lvo 112/1998 : allo Stato la tutela dei BB.CC., a Regioni e agli enti locali la conservazione  Valorizzazione : Stato, Regioni ed enti locali : provvedono alla valorizzazione dei BB.CC. Ciascuno nel proprio ambito  Forme di cooperazione tra soggetti pubblici per attuare la valorizzazione

Miglioramento della conservazione fisica dei beni e loro sicurezza, integrità, valore Miglioramento dell’accesso dei beni e diffusione della loro conoscenza anche mediante pubblicazioni Fruizione agevolata dei beni da parte delle categorie meno favorite Organizzazione di studi ricerche iniziative scientifiche anche in collaborazione con università ed istituzioni culturali di ricerca Organizzazione di attività didattiche divulgative anche in collaborazione con istituti d’istruzione Organizzazioni di mostre anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati Organizzazione di eventi culturali connesse particolare aspetti dei beni (operazioni di restauro e di recupero) Organizzazione di itinerari culturali individuati mediante la connessione fra beni culturali e ambienti diversi, anche in collaborazione con enti e organi competenti per il turismo

 Legge costituzionale 3/2001  Stato: potestà legislativa esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e ambientali  Stato e regioni (legislazione concorrente): valorizzazione dei beni culturali e ambientali  Legge statale: intese coordinamento tra Stato regioni nella materia della tutela dei beni culturali

 Funzioni amministrative: attribuite principalmente comuni, poi le province, le regioni e allo maiuscole tale stato  Tutela: Stato  Valorizzazione: competenza regionale

 Sentenza 94/ 2003 della corte costituzionale  È normativa di “tutela” quando è necessario qualificare i beni culturali per determinarne il loro regime giuridico  Legislazione di tutela: finalità di individuazione, protezione, conservazione dei beni culturali con misure che impongono vincoli alla proprietà.  È normativa di “valorizzazione”in tutti gli altri casi in cui lo Stato interviene con un provvedimento

 Tutta l’attività che presuppone la conservazione del bene o il recupero (restauro) rientra nella materia della tutela dei beni culturali  Competenza esclusiva dello Stato

 A chi compete?  Secondo il Consiglio di Stato: forte connessione tra gestione e tutela da una parte e valorizzazione dall’ altra  Nella gestione prevale l’aspetto della valorizzazione

 Decreto legislativo 26 gennaio 2004,numero 42  Tutela : attività diretta ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale e a garantire la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione  Funzioni di tutela attribuite al ministero per i beni e le attività culturali  Regioni, province, i comuni cooperano con il ministero

 Valorizzazione: funzione diretta a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica  Valorizzazione: promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale  Stato regioni ed enti pubblici territoriali assicurano la fruizione dei beni presenti negli istituti e nei luoghi di cultura

 Stato, regioni, enti territoriali devono accordarsi per stabilire gli obiettivi, i tempi e le modalità di attuazione per consentire la migliore fruizione dei beni (culturali) di proprietà pubblica  Con questi accordi il ministero dei beni culturali può trasferire alla regione o agli enti pubblici territoriali la disponibilità di istituti luoghi di cultura per consentire un’adeguata fruizione  Con gli accordi sono individuate le forme di gestione ritenute più adeguate

 È complessa la concreta attuazione degli accordi  Gestione, valorizzazione, conservazione e tutela sono funzioni comunque legate  Nella gestione sono incluse funzioni essenziali come l’organizzatore personale, la manutenzione e lo sviluppo dei beni culturali  Gestione: riferibile sia alla tutela e alla valorizzazione che di volta in volta si trovi a prefiggersi

 Attività di catalogazione: è attività di tutela ma anche di valorizzazione e gestione  Articolo 17 codice beni culturali: regioni ed enti locali curano la catalogazione dei beni di loro appartenenza e di tutti quelli presenti sul territorio  Intervento legislativo per chiarire la portata della norma: la valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze

 Articolo 115 codice dei beni culturali  Nella gestione rientra anche l’erogazione di servizi pubblici (servizi per i visitatori, attività culturali connesse,promozioni e sponsorizzazioni, eccetera …)  Gestione diretta o indiretta

 Svolta con le strutture organizzative interne alle amministrazioni, le quali sono dotate di autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile  Le strutture interne devono essere provviste di donna personale tecnico  Le amministrazioni possono attuare la gestione diretta anche in forma consortile pubblica

 La gestione indiretta si attua con affidamento ad istituzioni, fondazioni, associazioni, consorzi, società di capitali o altri soggetti costituiti o “partecipati” in misura prevalente dall’amministrazione pubblica a cui i beni appartengono  Per soggetti “partecipati” si intendono tutti quei soggetti pubblici come le società nelle quali la proprietà azionaria fa riferimento all’ente pubblico territoriale

 La scelta del soggetto cui affidare la gestione indiretta è effettuata con la procedura ad “evidenza pubblica”.

 Stato regioni ricorrono alla gestione indiretta per assicurare un’adeguata valorizzazione  La scelta tra gestione diretta e indiretta è attuata previa valutazione comparativa, in termini di efficacia ed efficienza degli obiettivi che si intendono perseguire e dei relativi mezzi, metodi e tempi (articolo 115 comma quattro)

 Per gli enti locali sussiste la necessità di coordinamento con le norme relative la gestione dei servizi pubblici  Le norme del codice dei beni culturali vanno coordinate con quelle del testo unico degli enti locali  Articolo 113 bis testo unico enti locali: l’affidamento dei servizi privi di rilevanza economica può essere dato a società per azioni, aziende speciali, società a capitale pubblico a condizione che l’ente locale eserciti sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società realizzi da parte più importante della propria attività con l’ente che la controlla

 Si tratta dei servizi a pagamento presenti in forma sempre più ampia e gestiti da privati  Riguarda soprattutto i musei statali  Decreto-legge 433 del 1992: introduce privati nei musei italiani

 Esempi : servizio di libreria, servizio di ristorazione, guardaroba, vendita di gadget  Nel 1995 aumenta il numero e la natura dei servizi da affidare in gestione ai privati  Privati: fondazioni culturali, banche, società, consorzi privati  Servizi: guida e assistenza didattica, fornitura di sussidi audiovisivi, informatici e organizzazione di mostre

 1997: questi servizi possono essere affidate all’esterno se non sono svolti con le risorse umane e finanziarie dell’amministrazione  È prevista la costituzione della società SIBEC (società italiana per i beni culturali spa) per la realizzazione di restauri recuperi e valorizzazione dei beni culturali con 85% di capitale statale di cui possono partecipare regioni, enti locali, privati  Esperienza fallimentare

 2003: costituita la società ARCUS spa  Società per lo sviluppo dell’arte cultura e spettacolo  Promozione e sostegno finanziario di progetti e di altri investimenti per la realizzazione di restauri recuperi e valorizzazione dei beni culturali ed altri interventi a favore dell’attività dello spettacolo  Si tratta di un ente controllato dalla corte dei conti ai sensi della legge 259/ 1958

 Il ministero dei beni culturali può dare in gestione soggetti diversi da quelli statali i servizi per il miglioramento della funzione pubblica  Si tratta della esternalizzazione della gestione dei servizi culturali  Viene prevista la costituzione di una serie di società e fondazioni caso per caso  L’ambito di attività dei soggetti è circoscritto (ad esempio la fondazione si occupa della gestione della valorizzazione dei beni culturali della promozione delle attività)

 Legge 59/ 1997 (Bassanini): riordino delle istituzioni di diritto privato  Inizia la privatizzazione di molte istituzioni culturali, teatrali e di ricerca