MOTIVAZIONE ED EMOZIONE
Di che cosa parleremo... La motivazione: come si definisce? E quale legame con le emozioni? Le teorie dell’istinto Le teorie delle riduzioni delle pulsioni Le teorie dell’arousal e dell’incentivo L’attaccamento infantile Le emozioni: sistemi neurali e teorie Emozioni e memoria
L’attaccamento Bowlby,1940: studi sulla relazione madre-bambino. Tendenza biologica del bambino a formare un legame di attaccamento con un caregiver e a usare questa persona come “base sicura” per l’esplorazione e lo sviluppo personale. Fasi di reazione alla separazione: -protesta -disperazione -distacco
LA STRANGE SITUATION Mary Ainsworth elabora un protocollo standardizzato per individuare I diversi tipi di attaccamento.
Fasi della strange situation 1Madre+Bambino+Osservatore(30 sec) L’osservatore introduce la madre ed il bambino nella stanza e poi esce 2Madre+Bambino(3 min.) Il bambino esplora ma la madre non partecipa: se necessario il gioco viene stimolato dopo 2 min. 3Madre+Bambino+Estranea(3 min.) Nella stanza entra l’estranea. Nel primo minuto l’estranea rimane in silenzio. Nel secondo minuto conversa con la madre. Nel terzo minuto l’estranea avvicina il bambino mentre la madre esce dalla stanza in modo non intrusivo.
4Bambino+Estranea(3 min. o meno) Prima separazione. Il comportamento dell’estranea deve adattarsi a quello del bambino. 5Madre+Bambino(3 min. o più) Prima Riunione. La madre saluta e/o conforta il bambino, poi tenta di coinvolgerlo nuovamente nel gioco. A quel punto si allontana nuovamente dalla stanza salutando il bambino. 6Bambino da solo(3 min. o meno) Seconda separazione. 7Bambino+Estranea(3 min. o meno) Continuazione della seconda separazione. L’estranea entra ed adegua il proprio comportamento a quello del bambino. 8Madre+Bambino(3 min. o più) Seconda Riunione. La madre saluta, prende in braccio il bambino e lo conforta, poi tenta di coinvolgerlo nuovamente nel gioco.
Tipologie di attaccamento rilevate SICURO ATTACCAMENTO EVITANTE ANSIOSO-AMBIVALENTE Madre rientra e bambino si fa consolare Il bambino non si scompone Il bambino è arrabbiato e inconsolabile Madre attenta e responsiva Madre non responsiva, a tratti aggressiva Madre non responsiva, incapace di interagire correttamente Come ci influenza nella vita adulta?
LE EMOZIONI Le emozioni rappresentano un complesso insieme di interazioni tra fattori soggettivi ed oggettivi, mediato da sistemi neuro-umorali che possono: Dare origine ad esperienze affettive di attivazione (arousal) e di piacere/dispiacere Modulare processi mentali, percettivi, attentivi e mnestici, rilevanti per lo stato emotivo Attivare profondi cambiamenti fisiologici corporei (aumento pressiona arteriosa, ormoni ecc…) Produrre comportamenti finalizati adattivi
DUCHENNE DE BOULOGNE Duchenne tra i primi a studiare l’espressione facciale delle emozioni. Lavoro basato su un soggetto affetto da anestesia facciale, in grado di tollerare l’effetto di scariche elettriche applicate sui muscoli del volto
Il lavoro di Duchenne influenzò il lavoro di Charles Darwin che nel 1872 scrisse il suo libor “L’espressione delle emozioni nell’umo e nell’animale”
Teorie sulle emozioni Teoria canonica: Stimolo emotivo “vedo un leone Esperienza emotiva “ho paura” Modificazioni fisologiche “sudo” Teoria canonica: Secondo la teoria tradizionale, prima vi è l’alborazione cognitiva, e poi l’esperienza emozionale che dà via ad una serie di risposte riflesse periferiche (vegetative, endocrine, somatiche)
Stimolo emotivo “vedo un leone” Modificazioni fisiologiche “sudo” Esperienza emotiva “ho paura” Toria di James-Lange L’esperienza cosciente delle emozioni, è secondaria alle modificazioni dello stato fisiologico (ci sentiamo tristi perchè piangiamo, non piangiamo perchè ci sentiamo tristi). Le emozioni sono risposte cognitive ad informazioni periferiche
Teoria Cannon-Bard Esperienza emotiva “ho paura” Modificazioni fisiologiche “sudo” Stimolo emotivo “vedo un leone” I nuclesi sottocorticali (talamo e ipotalamo) mediano simultaneamente le manifestazioni periferiche delle emozioni, e trasmettono alla corteccia le info necessarie per elaborare coscientemente l’emozione.
Teoria neuroscientifica Stimolo emotivo “vedo un leone” Amigdala Modificazioni fisiologiche “sudo” Esperienza emotiva “ho paura”
Posizione dell’amigdala Prospettiva laterale Prospettiva posteriore
Emozioni e memoria Tendiamo a ricordare di più stimoli affettivamente salienti Effetto congruenza: lo stato emotivo attuale influenza il recupero di una memoria.