LA FARMACIA NEL PIATTO SCIENZA STORIA E MITO DELLE ERBE AROMATICHE a cura di Marino Cotali.

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Transcript della presentazione:

LA FARMACIA NEL PIATTO SCIENZA STORIA E MITO DELLE ERBE AROMATICHE a cura di Marino Cotali

Medicinale od officinale? Pianta officinale è un organismo vegetale usato nelle officine farmaceutiche o liquoristiche. Il termine officinale è un termine esclusivamente procedurale. Pianta medicinale, è un organismo vegetale che contiene in uno dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o per produrre farmaci con piccole trasformazioni. Sempre più importante nella pratica fitoterapica è il concetto di fitocomplesso, quale insieme di sostanze nel vegetale di origine.

Tempo balsamico tempo balsamico è il periodo dell'anno in cui una certa pianta medicinale presenta la più alta concentrazione di principi attivi ed è, di conseguenza, il momento più Indicato per la sua raccolta

TEMPI BALSAMICI DI RACCOLTA PER DIVERSE PARTI DELLA PIANTA

Principi attivi Le sostanze chimiche contenute in pianta che ne influenzano la sua attività terapeutica sono dette principi attivi. Le piante producono queste sostanze per diverse loro necessità: accumulare sostanze di riserva, combattere i parassiti, necessità di combattere le variazioni climatiche, ecc. Per questi motivi i principi attivi non sono mai presenti nella stessa quantità in un pianta e possono variare sensibilmente a seconda del luogo di crescita

Principi attivi Alcaloidi – sostanze contenenti azoto e con reattività basica. Sono molto diffusi nel mondo vegetale, meno in quello animale. Molto usati in medicina e per scopi voluttuari (caffeina e suoi derivati). Possono essere molto tossici e velenosi Poco o nulla rappresentati nelle piante che tratteremo

Principi attivi Glucosidi - Sono composti chimici derivati dalla combinazione di una frazione glucidica (zuccherina) con altre molecole di varia natura chimica dotate di una funzione alcolica. Sono sostanze dotate di un grosso potenziale sul corpo umano per cui vanno usate con estrema cautela

Principi attivi Mucillagini - l e mucillagini sono il prodotto di processi vegetativi vitali. Chimicamente sono polisaccaridi eterogenei che, a contatto con l'acqua, si dilatano formando soluzioni colloidali viscose. Hanno una certa efficacia nel contrastare le infiammazioni delle vie respiratorie, le irritazioni del tubo digerente e le infiammazioni intestinali

Principi attivi Oli essenziali - s ono sostanze oleose non solubili in acqua ma solubili in alcol, etere o solventi organici. La costituzione chimica è molto complessa e varia. Ritroviamo idrocarburi, alcoli, aldeidi, chetoni, fenoli. Sono dotati di diverse proprietà, alcuni sono antisettici, altri agiscono sull'apparato cardiocircolatorio, respiratorio, nervoso, digerente, endocrino e urinario. Non sono esenti da controindicazioni ed intolleranze anche serie per l'azione irritante sulle mucose dei composti fenolici e neurotossica

Principi attivi Eterosidi solforati - Sono composti idrosolubili contenenti glucosio, uno zolfo e una catena laterale che può essere di tipo alifatico, aromatico o eterociclica. Ne sono stati individuati circa 120 tipi diversi. I derivati dei glucosinolati sono molecole molto attive, dotate di odore molto pungente

Principi attivi Principi amari - i principi amari appartengono a famiglie chimiche diverse fra loro, ma hanno in comune il sapore fortemente amaro. Alcuni di essi, ingeriti in dosi appropriate, aiutano la digestione aumentando l'emissione di succhi gastrici.

Principi attivi Tannini - l e sostanze tanniche o tannini sono un gruppo eterogeneo di composti poliidrossifenolici. Sono solubili in acqua e alcol e sono presenti in grandi quantità nei vegetali. Cortecce, radici, frutti, foglie e galle sono particolarmente ricchi di tannini. Hanno potere astringente e per questo vengono utilizzati per curare le ferite e aumentare il potere cicatrizzante della pelle.

Piante aromatiche Le piante aromatiche si caratterizzano per il loro odore intenso e spesso gradevole per l'uomo ciò è dovuto alla presenza di sostanze chiamate "oli essenziali" che hanno in natura diverse funzioni (attrazione, repellente per insetti, etc.). Alcuni vegetali presentano una diffusione uniforme degli "oli essenziali" (come ad esempio il rosmarino), altri concentrano la loro presenza in alcune parti della pianta come le foglie, i semi, i petali o i bulbi. Molte piante aromatiche hanno anche caratteristiche medicinali o terapeutiche “

AMARILLIDACEE AGLIO Allium sativum CIPOLLA Allium cepa

LAURACEE ALLORO Laurus nobilis

Apiacee - ombrellifere ANICE VERDE Pimpinella anisum ANETO Anethum graveolens PREZZEMOLO Petroselinum crispum FINOCCHIO Foeniculum vulgare SEDANO Apium greveolens

Lamiacee TIMO Thymus spp. MAGGIORANA Origanum majorana ORIGANO Origanum vulgare SANTOREGGIA Satureja hortensis BASILICO Ocimun basilicum ROSMARINO Rosmarinus officinalis SALVIA Salvia officinalis LAVANDA Lavandula officinalis MENTA Mentha spp.

Composite – asteracee CAMOMILLA Matricaria chamomilla

AGLIO Pianta erbacea perenne munita di bulbo (Il bulbo è un organo di propagazione vegetativa e di accumulo di sostanze di riserva) Originario dell’Asia centrale è coltivato. Ha odore e sapore forti e caratteristici. Usato da sempre come condimento,ma anche come vermifugo, diuretico ed attualmente come antisettico polmonare e come ipotensivo. Ha effetto vasodilatatore periferico (afrodisiaco?) e usato nella sclerosi cerebrale. Ipocolesterolomizzante e attivo contro i dermatofiti.

AGLIO - GALENICA Alcolaturo per prevenire l’aterosclerosi -350 g di aglio 300 ml di alcool (in farmacia) Pelare e schiacciare gli spicchi, aggiungere l’alcool, chiudere il recipiente per 10 giorni in luogo fresco quindi filtrare. Assumere, dopo i pasti, 1 goccia il primo giorno, 2 gocce il secondo e così via fino a 10 gocce, quindi fare il percorso inverso fino ad 1 goccia. Ripetere a cadenza mensile. Gli alcolaturi sono preparati che si ottengono per estrazione di droghe fresche con alcool. Vengono preparati con due differenti procedimenti: 1. Per macerazione della droga fresca contusa in un uguale peso di alcool a 95; 2. Per spremitura della droga fresca ed addizionando il succo della droga con un egual volume di alcool a 95°. Il precipitato che si viene poi a formare viene separato per filtrazione, solitamente dopo alcuni giorni

AGLIO - GALENICA Sciroppo anticolesterolemico: 4 spicchi d’aglio 1 mazzetto piccolo di erba cipollina 300 ml di acqua 180 g di zucchero Tritare aglio ed erba cipollina. Far bollire l’acqua, versare il trito e bollire per 20 minuti a fuoco moderato. Filtrare e rimettere il liquido limpido nella pentola con lo zucchero e riportare a bollore, a calore moderato, mescolando fino a dissoluzione dello zucchero ed girare fino a consistenza sciropposa. Raffreddare e versare in bottiglie con tappo. Conservare in luogo fresco. Assumerne un cucchiaino prima dei pasti. Gli sciroppi medicinali si ottengono aggiungendo saccarosio ad estratti acquosi o alcoolici o aggiungendo a questi uno sciroppo di zucchero. Definibile in fitogalenica come soluzione di fitocostituenti in una soluzione concentrata di zucchero

AGLIO – LEGGENDE E MITI L’AMULETO CONTRO I VAMPIRI E IL MALOCCHIO Presso greci e romani l’aglio era il cibo abituale degli atleti e dei soldati, poiché si credeva sviluppasse forza e aggressività. Le levatrici l’appendevano invece nelle stanze del parto, per salvaguardare i neonati dalle malattie e dai sortilegi. Ma fu soprattutto durante il medioevo che la superstizione popolare assegnò all’aglio il diritto di proteggere dal malocchio, dal morso dei vampiri e da quelle “malattie” provocate dagli spiriti maligni a (cioè i disturbi mentali). UN POTENTE AFRODISIACO Non è del tutto sicura invece l’etimologia della parola: secondo alcuni il latino allium potrebbe essere collegato ad all, una parola celtica che significa “caldo, bruciante”, con riferimento ai poteri afrodisiaci attribuiti alla pianta.

CIPOLLA È coltivata con le sue numerose varietà in tutto il mondo, ma è originaria dell’altopiano iranico La parte utile è il bulbo che contiene fruttosani, o frutto- oligosaccaridi, ricchi di Sali di potassio, zuccheri ruduttori e poco saccarosio. Contiene pure acido glicolico (esfoliante della pelle e fotosensibilizzante), flavonoidi e tracce di polifenoli (sostanze anti radicali). È diuretica ed ipoglicemizzante. Fresca la cipolla, o il suo succo, è batteriostatica ed antifungina ed in grado di ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.

CIPOLLA - GALENICA È una pianta poco utilizzata e nonostante i suoi indubbi benefici Alcune ricette: Contro l’influenza: macerare per qualche giorno due cipolle in un litro di vino bianco. Assumerne da 60 a 100 g al giorno. Contro le screpolature: applicare la polpa fresca di cipolla sulle parti interessate (acido glicolico). Inizialmente può causare dolore.

ALLORO Piccolo albero dioico (pianta maschile e femminile distinte) spontaneo nella regione mediterranea. La droga è costituita dalle foglie e dalle drupe. Le foglie contengono tannini ed olio essenziale con cineolo (canfora), le drupe contengono grasso oleoso (sapone di Aleppo) ed olio essenziale diverso da quello delle foglie per aggiunta di linalolo. Ha funzione stomachica e stimolante internamente, esternamente è antisettico ed irritante locale.

ALLORO - GALENICA Tisana contro raffreddori: 2 grammi di foglie di alloro 1 tazza di acqua calda miele a piacere Al bollore dell’acqua aggiungere le foglie. Lasciare a sé per 10 minuti con recipiente chiuso. Ai primi sintomi usare questa tisana due piccole tazze al giorno. Non eccedere.

ALLORO - GALENICA Unguento per reumatismi: 200 gr di olio 2 cucchiai da minestra di bacche Aggiungere in una bottiglia olio e bacche di alloro. Lasciarle in infusione per 45 – 60 giorni. Frizionare la parte intressata con poco di questo olio. Gli oleoliti o oli medicati sono forme farmaceutiche che utilizzano un olio come solvente di farmaci liposolubili. La preparazione può avvenire per soluzione diretta per digestione della droga in olio per un tempo prestabilito.

ALLORO – MITI E LEGGENTE Dafne, ninfa amata da Apollo, per sottrarsi alle attenzioni del dio si fece trasformare in una pianta di alloro. Il dio la rese sacra a se. Pianta dalle proprietà magiche ed usata contro le influenze negative. Per i curiosi ecco una ricetta semplice di magia bianca: Come esaudire un desiderio 1 foglia di alloro 1 penna indelebile 1 candela Scrivere sulla foglia ciò che si desidera. Bruciare la foglia sopra la fiamma della candela concentrandosi e visualizzando il desiderio (se la foglia brucia silenziosamente lasciate Perdere)

ANETO Coltivato dall’antichità per le proprietà medicinali. È pianta glabra di cm diffusa in Europa meridionale ed Africa del nord. Si usano i frutti ricchi di olii essenziali con carvone, anetolo e altre sostanze aromatiche. Usato come droga eupeptica, carminativa e Diuretica. Svolge anche azione repellente verso gli insetti essendo il carvone tossico per essi

ANETO - GALENICA Contro le coliche intestinali: due tazze al giorno dopo i pasti Preparazione: 8 grammi di frutti secchi in un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti Contro l’aerofagia e meteorismo: una tazza ben calda dopo i pasti principali Preparazione: 30 grammi di frutti secchi in un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti e bere caldo.

ANETO – MITI E LEGGENDE Pianta diffusissima in antichità. Il Vangelo lo cita tra le decime che gli Ebrei pagavano al Tempio con il cumino e la menta. Ildegarda von Binghen, da poco proclamata santa, lo considerava una panacea come pure Dioscoride famoso medico dell’antichità romana. Sembra avesse fama di anafrodisiaco, questo in antichità, nel medioevo aveva fama opposta se infuso in vino. Calmante lo era e favoriva la montata lattea alle puerpere che si bagnavano i capezzoli con un suo decotto prima dell’allattamento per eliminare le coliche ai neonati e favorire il sonno. Pianta magica protettiva contro le streghe ed i loro sortilegi.

ANICE VERDE Erba annuale con foglie pennato-composte Spontanea in Egitto e Medio Oriente. Coltivata in Italia, Spagna, Europa Orientale ed Africa del nord. Si usano i frutti ricchi di anetolo e altri composti eterei. È usato come stomachico, carminativo antispasmodico con modalità di infuso.

ANICE VERDE - GALENICA Per calmare gli spasmi del digerente: 10 gg di macerato alcoolico su una zolletta di zucchero due volte al dì. Preparazione: 1 cucchiaino di fruttii in 100 ml di alcool alimentare per 12 giorni e poi filtrare. Conservare in bottiglia chiusa e scura. Contro la tosse spasmodica: in infuso tre tazze al dì tra un pasto e l’altro. Preparazione: un cucchiaino di frutti di anice verde in 250 ml di acqua bollente per 10 minuti.

ANICE VERDE – MITI E LEGGENDE Pianta dalle vere attività medicinali ha poche miti e leggende che la riguardano. Scartabellando tra i vari testi ho trovato questa ricetta “magica” riguardante l’aspetto che più appassiona gli uomini … ridare vigore a chi l’ha indebolito…. 1 litro di grappa 500 g di zucchero 30 g di anice verde semi 15 g di coriandolo semi Cannella un pezzetto Un pizzico di noce moscata 1 chiodo di garofano Mettere il tutto in un contenitore ermetico e lasciare a se 1 mese agitando ogni settimana, quindi filtrare, spremere il tutto e conservare in bottiglia chiusa. Un bicchierino all’occorrenza.

CORIANDOLO Coriandolo deriva dal greco e significa cimice per il cattivo odore della pianta fresca, mentre i semi hanno un profumo gradevole. Nativo del Mediterraneo orientale è pianta perenne di circa 50 cm. Ha attività antispasmodica, carminativa stomachica ed euforizzante.

CORIANDOLO - GALENICA Facilita la digestione: una tazza di infuso dopo ogni pasto Preparazione: 4 g di frutti in 100 ml di acqua bollente per 10 minuti. Come rilassante: una tazza di infuso all’occorrenza Preparazione: 3 g di frutti in 100 ml di acqua bollente per 10 minuti.

CUMINO Pianta biennale alta fino a 60 cm. Cresce i tutte le regioni temperate dell’Europa. Ha proprietà simili alle altre ombrellifere già viste. Carminative, diuretiche, digestive ed antispasmodiche. Si usano i frutti.

CUMINO - GALENICA Liquore digestivo: un bicchierino da rosolio dopo i pasti troppo Abbondanti. Preparazione: far macerare per 10 giorni in 1 litro di grappa, 25 g di frutti di cumino. Filtrare e aggiungere 400 g di sciroppo di zucchero ottenuto scaldando in parti uguali acqua e zucchero e facendolo raffreddare prima dell’uso. Conservare in recipiente ben chiuso.

CUMINO – MITI E LEGGENDE Nel De bello civili Cesare menziona le radici del Cumino usato come alternativa al pane dai suoi legionari assediati dai Pompeiani. Le radici sono state usate fino al XVIII secolo. Le streghe lo usavano per invocare la passione e per amuleti da dare ai ragazzi in cerca di fidanzate. Una padella con acqua bollente e semi di cumino posta sotto la culla allontanava gli spiriti malevoli e favoriva il sonno.

FINOCCHIO Erba alta anche 2 m. è spontaneo nella regione mediterranea dove viene anche attivamente coltivato. Si usano i frutti ricchi di olio essenziale con anetolo. Ha proprietà analoghe all’aneto quindi stomachico, carminativo e galattogeno. Le foglie tritate finemente conferiscono un piacevole sapore alle Insalate, i cauli di quello selvatico sono ottimi per aromatizzare gli arrosti di maiale e di carni grasse.

FINOCCHIO - GALENICA Contro la raucedine: infuso in latte da bere ben caldo Preparazione: in una tazza di latte caldo porre in infusione per 10 minuti un pizzico di frutti di finocchio, filtrare ed addolcire con Miele. Per favorire la montata lattea: bere quattro tazze di infuso al giorno tra i pasti principali. Preparazione: 30 g di frutti in un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione 10 minuti, filtrare, addolcire e bere caldo. Una goccia di olio essenziale in zuppe di legumi elimina il problema della fermentazione intestinale

FINOCCHIO – MITI E LEGGENDE Nello stelo cavo del finocchio Prometeo nascose il fuoco sacro rubato a Efesto e donato all’uomo con conseguente pena ad avere divorato il fegato ogni giorno da un’aquila. Il finocchio, come seme, veniva dato ai soldati greci per svilupparne l’ardore guerriero. L’uso del termine come dispregiativo nasce nel medioevo e si riferisce a consorterie di soli uomini (benandanti) che usando steli di finocchio combattevano contro le streghe (malandanti) armate di sorgo e poi festeggiavano tra loro la vittoria…..

PREZZEMOLO Pianta biennale alta fino a 60 cm. Le foglie lungo picciolate sono divise 2 o 3 volte in segmenti trilobati dentati. Sono molto usate in cucina per aromatizzare Piatti sia freddi che caldi, ma la droga è Costituta dai frutti contenenti apioside un flavonoide eteroside con spiccata Azione diuretica, ed un olio ricco di apiolo con blanda azione emmenagoga, ma che in dosi elevate può causare aborto ed Intossicazione anche mortale.

PREZZEMOLO - GALENICA Più che per preparati ad azione medicamentosa il prezzemolo è noto per le sue qualità aromatizzanti molte preparazioni culinarie. Per queste si rimanda ad una consultazione di ricette in rete. Per capelli luminosi: 2 mazzi di prezzemolo 1 litro di acqua Portare ad ebollizione l’acqua, aggiungere il prezzemolo e lasciare riposare per 10 minuti al coperto. Filtrare e usare tiepido come ultimo risciacquo.

PREZZEMOLO – MITI E LEGGENDE Abbondante sull’isola della morte della ninfa Calipso, Ogigia. Il nome in greco ha il significato di “inizatore di sventure” e per questo temuto dai greci. I romani lo resero sacro a Proserpina, regina dell’inferno e lo usavano per i rituali funebri. Va da se che con una tradizione simile è facile comprendere l’appellativo di “pianta della morte” e collegarlo al diavolo ed alle streghe, come successe nel periodo medievale. Alle vergini era vietato seminarlo per evitare una gravidanza indesiderata con il diavolo. A voi le debite considerazioni….

SEDANO Pianta triennale o perenne quando selvatica. Ha taglia fino a 90 cm con foglie spesse, lucide ed aromatiche. Ha proprietà diuretiche, stimolanti (afrodisiache?) e risolutive. Si usano frutti, foglie e radici o in decotto o in infuso.

SEDANO - GALENICA Contro reumatismi: due tazze al giorno di infuso di foglie. Preparazione: porre in infuzione per 10 minuti 70 grammi di foglie secche in 1 litro di acqua bollente. Filtrare e bere caldo Sulle ecchimosi: applicare un cataplasma di foglie fresche e schiacciate sulla parte interessata. Tenere in loco con una fasciatura in film per alimenti per 30 minuti, se la pelle non è rotta.

BASILICO L’etimo incerto la dichiara un erba comunque regale. Le foglie sono ricche di olio essenziale con proprietà antispasmodiche, stomachiche e carminative. Le sue applicazioni giovano nelle dispepsie, gastriti, enteriti, costipazioni e crampi allo stomaco. È originaria dell’India ma ha una diffusione vasta in tutte le aree tropicali e sub-tropicali. Posta a dimora in vasi sui davanzali sembra allontani le zanzare.

BASILICO - GALENICA Contro i crampi allo stomaco: una tazza di infuso dopo i pasti. Preparazione: lasciare in infusione per 15 minuti, in tazza chiusa, 2 g di pianta fresca per 100 ml di acqua bollente. Filtrare e dolcificare con miele se desiderato. Contro il nervosismo: assumere tre tazze al giorno, distanziate, di infuso. Preparazione: lasciare in infusione per 10 minuti 40 g di sommità fiorite secche in 1 litro di acqua bollente. Filtrare e dolcificare a piacere.

BASILICO – MITI E LEGGENDE In ambito religioso le leggende a carico del basilico sono due: s. Elena lo avrebbe trovato sul punto della crocefissione e da li diffuso per l’impero, l’altra narra che Salomè seppellì la testa del Battista in un vaso di basilico, questa leggenda richiama una novella del Decameron di Boccaccio dove Elisabetta seppellisce la testa dell’amato, ucciso dai fratelli di lei, in un vaso di basilico. Nel medioevo si credeva che allontanasse le energie negative e tenerlo addosso tra le vesti si credeva facesse nascere l’amore con la persona desiderata.

ORIGANO Splendore dei monti; questo è il significato del suo nome. Si presenta come una piantina di altezza variabile tra i 25 e gli 85 cm. Vengono utilizzate le sommità fiorite come condimento E come insaporitore di vivande, ma anche per l’estrazione di un olio essenziale con elevato potere battericida. Svolge azione antispastica, ansiolitica e come sedativo cardiaco oltre che espettorante.

ORIGANO - GALENICA Per le crisi d’ansia: tre tazze al giorno di infuso. L’ultima prima di coricarsi. Preparazione: mettere in infusione per 10 minuti 50 g di sommità fiorite secche in un litro di acqua bollente. Filtrare e Addolcire a piacere. Contro i crampi e dolori gastrici: un bicchierino di vino di fiori al pasto. Preparazione: far macerare per una settimana50 g di sommità fiorite in un litro di vino rosso buono. Filtrare e conservare ben tappato.

ORIGANO – MITI E LEGGENDE La piantina aiuta e ritrovare se stessi persi per troppo lavoro. L’uso dell’origano come condimento e come essenza aiuta a rilassarsi soprattutto in momenti di forte stress. Con cautela si possono assumere 2 gocce di essenza su zucchero per casi gravi di stress psico-fisico. Per le piccole ferite ed abrasioni epidermiche superficiali si prepari un olio così composto: 100 ml di olio di mandorle 10 gocce di olio essenziale Lasciare a riposo per 24 ore agitandolo ogni tanto. Usare all’occorrenza spalmandolo su piccole ferite, o punture di insetti infettate.

MAGGIORANA Pianta perenne di origini centro asiatiche è attivamente coltivata e rinselvatichita in Italia. Simile all’origano con cui a volte si confonde. Vengono usate le sommità fiorite sia secche che fresche. Contiene un olio essenziale stupefacente che causa sonnolenza e riduzione delle facoltà mentali. Calma i nervi e favorisce la digestione.

MAGGIORANA – GALENICA ATTENZIONE: a dosi leggere è sedativa, a dosi forti è tonificante, a dosi eccessive è pericolosa. Insonnia: una tazza di infuso al momento di coricarsi Preparazione: far bollire per pochi minuti in un litro di acqua 5 g di sommità secche di maggiorana e se si vuole potenziare l’infuso 5 g di valeriana.

MAGGIORANA – MITI E LEGGENDE Un rametto tra la biancheria della sposa avrebbe assicurato, oltre ad un buon profumo, anche una protezione di Venere-Afrodite. Mescolata al cibo si pensava conferisse maggior energia negli incantesimi d’amore. Collocarla nelle vicinanze dei recipienti per il latte ne proteggeva il contenuto da influssi malefici che ne potevano alterare la qualità. Pianta gioiosa e che ridava il sorriso alle persone tristi, almeno così credevano i nostri antichi.

SANTOREGGIA Piantina perenne alta dai 10 ai 40 cm. Le foglie strette ed appuntite la distinguono dalla maggiorana e dall’origano. Cresce su suoli accidentati e con buona esposizione. Le sue proprietà accertate sono: antisettica, antispastica, carminativa, astringente, espettorante e stomachica. Tra quelle attribuite è famosa per essere afrodisiaca(santoreggia sembra significhi “erba dei satiri…”). Contiene un olio essenziale estremamente attivo contro le infezioni. Santa Ildegarda la usava contro la gotta, all’inizio del secolo scorso ebbe una rivitalizzazione come antidiarroico.

SANTOREGGIA - GALENICA Stimolante l’attività sessuale: una tazza di infuso la sera. Preparazione: 50 g di pianta intera seccata in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e addolcire a piacere. Contro l’astenia e per convalescenti: assumere due tazze di infuso al giorno. Preparazione: 30 g di pianta intera secca in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e addolcire a piacere.

SANTOREGGIA – MITI E LEGGENDE Le sue virtù magiche accendono la passione e la sensualità (vietata nei monasteri dopo il medioevo...), attirando donne ed uomini in pari grado. Cucinare spesso con santoreggia ed assumere in comune tali preparati rafforza i legami amorosi. Preparare un decotto abbondante di santoreggia ed aggiungerla alla lavatrice al posto dell’ammorbidente (???). 3 parti di santoreggia; 2 di lavanda; 1 di maggiorana ed 1 di levistico o sedano di monte. Farne un sacchetto appenderlo al collo ed attirerà l’amato dalla ragazza che avrà questo amuleto.

TIMO Caratteristica della regione mediterranea Questa pianta aromatica ha foglie piccole ed arrotolate, persistenti, molto profumate. Ha proprietà antisettica (timolo), cicatrizzante, antifungina, anti parassitaria intestinale (uso veterinario) tonica, emmenagoga. Il suo olio essenziale non va mai assunto puro, è caustico. Diluito in olio vegetale può dare aiuto contro affezioni della pelle. Diffuso nell’ambiente lo sanifica e conferisce un profumo di “pulito”.

TIMO - GALENICA Per ferite superficiali: lavaggio con infuso. Preparazione: 25 g di pianta secca in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Mestruazioni dolorose: due tazze di infuso tra i pasti principali prima e durante il ciclo. Preparazione: 25 g di pianta secca in un litro di acqua bollente per 10 minuti, filtrare ed addolcire a piacere. Contro la sinusite: inalazioni di infuso tre volte al dì. Preparazione: 25 g di pianta secca in un litro di acqua bollente per 10 minuti, aspirarne i vapori.

TIMO – MITI E LEGGENDE Durante la fuga in Egitto il timo si offrì come giaciglio profumato e morbido alla Vergine da cui il nome di “Erba di Maria”. Pressi i Druidi era una della piante sacre usata contro la depressione e le negatività, tant’è che nel medioevo era ornamento dei giudici per essere sereni ed imparziali nel giudizio. Le fate del Nord costruivano con il timo le loro dimore per sottrarsi alla vista degli uomini e svolgere il loro lavoro di guardiane della natura.

ROSMARINO Rugiada di mare. Questo è il significato del nome di questo arbusto suffruticoso e molto ramificato. Presenta almeno tre diversi chemiotipi che svolgono azioni diverse: Vie aeree = chemiotipo all’eucaliptolo Uso topico = chemiotipo alla canfora Uso interno = chemiotipo al borneolo/verbenone attivo sulle vie biliari. Ha in generale attività stimolante, antispasmodiche, utile nelle dispepsie e in disfunzioni dell’apparato digerente. Da non dimenticare l’uso culinario.

ROSMARINO - GALENICA Come stimolante: due tazze di infuso lontano dai pasti. Preparazione: 20 g di sommità fiorite secche in un litro di acqua bollente per 10 minuti in recipiente chiuso. Filtrare Vino tonico: un litro di buon vino bianco secco, un rametto di rosmarino fiorito (tempo balsamico migliore). Un bicchierino dopo i pasti o all’occorrenza. Preparazione: mettere un rametto di rosmarino fiorito in macerazione col vino per una settimana. Filtrare il tutto e conservare tappato in luogo fresco.

ROSMARINO – MITI E LEGGENDE La regina d’Ungheria si diceva avesse sempre un aspetto giovane per una pozione magica che si preparava da se stessa: 20 g di fiori di rosmarino 20 g di fiori di lavanda 20 g di fiori di salvia 5 g di verbena Preparare una tisana con un cucchiaino da caffè per tazza di acqua bollente. Lasciare a se per 5 minuti e berla molto calda. Da provare, mal che vada avrete una buona digestione ed una notte tranquilla.

SALVIA Suffrutice di 80 cm. Ha un forte odore balsamico e sapore aromatico amaro dovuto alla componente eterea da cui si ricava un olio essenziale. Rimedio principe nella scuola medica salernitana del XII secolo. Ha azione antidiaforetica (usata nelle vampate da menopausa), nelle affezioni della pelle, nelle afte e gengive molli. Alcuni saponi moderni contengono suoi principi con funzione stimolante e antisettica. Trova largo impiego nella cucina mediterranea.

SALVIA - GALENICA Contro l’astenia: un bicchierino di vino di foglie alla fine dei pasti Preparazione: 30 g di foglie mondate in un litro di buon vino rosso. Far macerare per 24 ore. Filtrare e conservare tappato. Contro le vampate: tre tazze di infuso al giorno. Preparazione: 20 g di foglie in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e bere dolcificando a piacere. Contro gengivite: sciacqui con infuso più volte al giorno. Preparazione: 60 g di foglie in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti. Filtrare ed usare caldo.

SALVIA – MITI E LEGGENDE Le proprietà della salvia sembra siano un dono della Vergine perché durante la fuga in Egitto unica tra le erbe offrì riparo ai fuggitivi. Tra le piante magiche occupa, assieme al rosmarino, un posto di preminenza. Credenze medievali la davano come portatrice di saggezza, benessere e danaro. Bruciata come incenso disperdeva influenze negative. Recentemente è approdata tra i nostri giovani la Salvia divinorum di origine americana che ha proprietà decisamente allucinogene che ben conoscevano gli amerindi. Ne è vietata la vendita e la commercializzazione.

MENTA Pianta erbacea perenne con rizoma stolonifero. È una specie polimorfa, coltivata attivamente dal Giappone all’America, dall’Inghilterra all’Italia del Nord. Tutta la pianta profuma intensamente e da essa si ottiene un olio essenziale ricco di mentolo, un alcool aromatico che ne caratterizza l’aroma. La menta trova impiego nella astenie come stimolante e tonico del sistema nervoso. Frizionando la nuca e le tempie con olio essenziale si ottiene un sollievo ai dolori cervicali o di emicrania. (Plinio Naturalis historia lib. XX, 150)

MENTA - GALENICA Contro il mal di testa: bere una tazza di infuso di menta piperita. Preparazione: 25 grammi di foglie e sommità fiorite in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Stimolante l’attività sessuale: una tazza di infuso prima di coricarsi. Preparazione: 25 grammi di foglie e sommità fiorite in un litro di acqua bollente per 10 minuti.

MENTA – MITI E LEGGENDE La radice della menta veniva masticata dai boia prima delle esecuzioni per evitare di commuoversi troppo in quanto la pianta aveva il potere di accrescere la collera di chi la assumeva. Presso i greci era ritenuta simbolo di benessere, ospitalità e amore. Come quasi tutte le erbe aromatiche era ritenuta in grado di allontanare le influenze nagative.

LAVANDA Comune nell’area mediterranea dove è anche attivamente coltivata. La parte attiva è costituita dalle sommità fiorite. Per distillazione si ricava un prezioso olio essenziale ricco di alcooli terpenici tra cui vanno ricordati il linalolo ed il geraniolo. Trova impiego contro le tossi stizzose, contro le cefalee nervose, negli stati di ansia. Ha azione antisettica. Vaporizzata negli ambienti li sanifica e ne rende piacevole l’abitarvi. Trova impiego anche in veterinaria come antisettico e anti reumatico per frizioni stimolanti la circolazione.

LAVANDA - GALENICA Pulizia delle piaghe: lavaggio delle parti interessate con infuso di fiori e trattamento con essenza pura per facilitare la cicatrizzazione (buon rimedio per piaghe da decubito per allettati gravi). Procedimento: 60 g di fiori in un litro di acqua bollente per 10 minuti con recipiente chiuso (infuso), usare direttamente l’essenza sulle piaghe dopo detersione. Tisana calmante: una tazza di infuso al bisogno, 3 gocce di essenza su zucchero, massimo tre volte al giorno. Preparazione: per l’infuso 1 cucchiaio da te di fiori in una tazza di acqua bollente per 10 minuti. Assumere calda.

LAVANDA – MITI E LEGGENDE Il suo nome ne denuncia l’uso che in antichità le era stato assegnato, lavare, pulire, purificare. In toscana la chiamavano erba lavandaia per la consuetudine di porre i suoi fiori tra la biancheria a cui dava un fresco profumo e allontanava le tarme. Erba magica tra le più importanti era adorata dalle streghe (guaritrici popolari) con la quale confezionavano amuleti d’amore per catturare l’oggetto del desiderio. Poche gocce sul guanciale favoriscono una notte tranquilla e rilassata.

MODI DI UTILIZZO DELLE PIANTE preparazioni galeniche L’utilizzo delle piante aromatiche, officinali e medicinali prevede la loro trasformazione mediante metodiche altamente sofisticate (estratto secco o molle, liofilizzazione) oppure molto semplici, ma le cui regole vanno rispettate attentamente. La nostra attenzione sarà rivolta a questa seconda categoria di metodiche, quelle che chiunque, in casa propria può preparare per ottenere dei preparati coadiuvanti la salute in generale.

PREPARAZIONI CASALINGHE I principi attivi possono essere estratti dalle piante fresche o da quelle essiccate. Le piante fresche sono utilizzate per la preparazione delle tinture madri, dei macerati glicerici, che sono ottenuti dalla macerazione in alcool e glicerina di parti giovani di pianta, come gemme o giovani rametti, e successiva diluizione con acqua; si utilizzano piante fresche anche per estrarre gli oli essenziali, o essenze, dalle piante aromatiche, come la lavanda, il timo, la salvia. Altre preparazioni sono ottenute generalmente da piante essiccate.

Principali preparazioni galeniche Utilizzando l’acqua per estrarre i principi attivi si ottengono gli idroliti; se si utilizza l'alcool etilico si ottengono gli alcooliti o tinture; con l'olio gli oleiti o tinture oleose o oli medicinali; con il vino gli enoliti; con l'aceto gli acetoliti; con la glicerina i gliceroliti. Gli idroliti, largamente utilizzati nella tecnica erboristica soprattutto casalinga, sono gli infusi, le tisane, e i decotti.

INFUSI L'infuso è la tecnica di estrazione più semplice e immediata. Quando prepariamo un Tè stiamo realizzando l'infuso della pianta di cui vogliamo estrarre il fitocomplesso per mezzo dell'acqua calda, che utilizziamo come solvente dei principi attivi. L'infuso richiede l'ammollo della droga a recipiente coperto in acqua, precedentemente ad ebollizione, per un tempo Variabile da 5 a 15 minuti circa.

INFUSI Dopo il tempo stabilito, che dipende dalla consistenza dei tessuti vegetali utilizzati, più breve per fiori, foglie tenere e sommità ben sminuzzate nel cosiddetto taglio-tisana, un po‘ più lungo per parti più dure e coriacee, si procede a filtrare il preparato Comprimendo leggermente il residuo. La soluzione ottenuta è per l'appunto un infuso, pronto per essere bevuto, caldo o tiepido. E' importante tenere coperto il recipiente per evitare che i principi attivi volatili si allontanino dalla soluzione.

INFUSI Gli infusi sono preparazioni estemporanee: devono essere preparate poco tempo prima del loro utilizzo, in quanto contengono in soluzione abbondanti sostanze organiche che potrebbero costituire un substrato ideale per la proliferazione batterica; se ne sconsiglia perciò la conservazione.

DECOTTI Se il fitocomplesso è contenuto in tessuti vegetali molto spessi e coriacei come cortecce, radici, tuberi o rizomi, bacche o semi, è necessario realizzare un decotto che si attua mettendo in acqua fredda la droga e portandola ad ebollizione, a recipiente coperto, per un tempo che può variare da 5 minuti fino a minuti, secondo la consistenza dei tessuti vegetali utilizzati.

DECOTTI Si lascia in infusione il decotto ancora per minuti a fuoco spento, quindi si filtra schiacciando delicatamente il residuo, e si beve la soluzione ottenuta. Questa tecnica non è adatta per le piante aromatiche contenenti oli essenziali, che con la lunga ebollizione evaporerebbero completamente. Anche per il decotto si consiglia la preparazione estemporanea subito prima dell'uso, per evitare fenomeni di proliferazione batterica.

TISANE Si definisce TISANA l'infuso o il decotto ottenuti miscelando più piante officinali, abbinate allo scopo di potenziare l'azione terapeutica della soluzione finale, tenendo presente anche la loro consistenza. Una tisana formulata con 4-6 erbe, fino ad un massimo di 8, è da considerarsi appropriata, mentre formulazioni che ne contengano troppe sono da evitare, in quanto le quantità di ciascuna pianta sarebbero così scarse da non riuscire a produrre alcuna azione terapeutica.

ALTRI RIMEDI FITOTERAPICI Oltre ad infusi e decotti la farmacia erboristica offre un’ampia gamma di preparati galenici di provata efficacia e potenza curativa. Tra questi ne menzioneremo solo due le Tinture Madri e gli Olii Essenziali con riferimento alle piante trattate precedentemente.

TINTURE MADRI Si ottengono macerando in alcool con gradazione appropriata droghe vegetali fresche stabilizzate oppure essiccate ed opportunamente triturate per agevolare il contatto del solvente con i tessuti. In pratica si tratta di ottenere un'estrazione della droga in una quantità di acqua ed alcool a titolo appropriato e tale da ottenere una T.M. a 1/10. Si opera lasciando a macerare per almeno 3 settimane, provvedendo ad agitare regolarmente. In Italia ne è consentita la produzione unicamente nelle Officine farmaceutiche appositamente autorizzate, che si impegnano a rispettare rigorosamente le norme per la buona fabbricazione e per il controllo di qualità, richieste dalla FUI.

TINTURE MADRI Le moderne tecnologie farmaceutiche permettono di ottenere dei preparati standardizzati e con certificati di analisi dove sono elencati i titoli dei principi attivi di riferimento. La posologia varia sia nel momento della giornata (mattina, sera o altro periodo) che nelle dosi sempre espresse in gocce o in ml di T.M. da diluire con un poco d’acqua se tiepida è meglio, dopo i pasti o lontano dai pasti. Due o più T.M. possono essere assunte in contemporanea purchè siano non incompatibili i principi attivi. Dosaggi e metodologie di assunzione devono essere indicate dal medico o dal farmacista/erborista.

OLI ESSENZIALI Come tutti i preparati fitoterapici, eccetto quelli di ultima generazione che sono standardizzati e titolati, anche gli oli essenziali possono presentare delle differenze di composizione e leggere variazioni di efficacia terapeutica o coadiuvante la medesima. Tra i prodotti fitoterapici gli oli essenziali sono quelli che presentano la concentrazione di principi attivi più elevata ed una varietà di sostanze attive tra le più diversificate.

ESTRAZIONE OLI ESSENZIALI Diversi sono i metodi estrattivi degli oli essenziali: PER SPREMITURA E PRESSIONE AGRUMI ENFLEURAGE FIORI (GELSOMINO) CON SOLVENTI OLEORESINE (ELEMI) DISTILLAZIONE IN VAPORE INDIRETTO LA MAGGIOR PARTE

COSTITUENTI CHIMICI ALCOLIBORNEOLO, LINALOLO, GERANIOLO ALDEIDICITRONELLALE,GERANIALE CHETONIMENTONE, CARVONE, CANFORA ESTERIACETATI E BENZOATI DI… ETERIMETIL-TIMOLO OSSIDI1,8-CINEOLO FENOLITIMOLO, CARVACROLO TERPENISESQUITERPENI E DITERPENI COMPOSTI CON ZOLFOSOLFURO E DISOLFURO DI ALLILE IDROCARBURI TERPENICIPINENE, LIMONENE, MIRCENE

ATTIVITÀ OLI ESSENZIALI ALCOLIpoco irritanti per la cute, buon potere antimicrobico, antinfiammatori ALDEIDIantispastiche ed antinfiammatori, antimicrobici CHETONIneurostimolanti, antispastici, antireumatici ESTERIantinfiammatori, revulsivi, antispastici muscolatura liscia ETERIantisettici OSSIDIfluidificanti secrezioni apparato respiratorio FENOLIantibatterici ed antifungini, stimolanti

ATTIVITÀ OLII ESSENZIALI TERPENIantinfiammatori per cute e mucose del digerente MONOTERPENIbalsamici, sedativi tosse, antireumatici COMPOSTI SOLFORATIantiossidanti, mucolitici, antibatterici IDROCARBURI TERPENICIfluidificanti le secrezioni del respiratorio

INDICAZIONI TERAPEUTICHE ANTINFIAMMATORIsalvia, lavanda ANTISPASTICIfinocchio, menta, lavanda ANTALGICImenta ANTIMICROBICItimo, origano, santoreggia BALSAMICImenta, rosmarino a cineolo, lavanda DIGESTIVIrosmarino, finocchio, menta, cumino STIMOLANTI ESOCRINIrosmarino, finocchio, anice RILASSANTIlavanda, maggiorana CICATRIZZANTIlavanda, rosmarino ANTIREUMATICIrosmarino a canfora DIURETICIcipolla, anice

COME SI USANO L’ASSUNZIONE VIA ORALE DEGLI OLII ESSENZIALI DEVE ESSERE INDICATA DAL MEDICO NELLA POSOLOGIA. VIA ORALE:soluzione idroalcolica, oleosa o in capsule anche gastro resistenti VIA PARENTERALEiniezioni intra muscolo di preparazioni farmaceutiche APPLICAZIONE TOPICAaerosol, creme, pomate, ovuli vaginali

ALCUNE IDEE OLIO PER DOPO DOCCIA/BAGNO Per rendere la pelle morbida dopo una doccia o il bagno spesso si usano creme o preparati anche costosi. Una ricetta semplice e di facilissima preparazione prevede: Olio vegetale (mandorle, jojoba, avocado)100 ml Olio essenziale 25 gg Olio di lavanda o maggiorana per la sera Olio rosmarino o santoreggia al mattino Massaggiare la pelle con un poco di olio preparato e conservato in bottiglietta scura.

ALTRE IDEE Un uso importante e sempre più diffuso degli oli essenziali è la loro diffusione negli ambienti chiusi con funzione di sanificazione dei medesimi. Questo si ottiene con specifici diffusori o in alternativa ponendo una bacinella con acqua su una fonte di calore e aggiungendo alcune gocce dell’olio essenziale di gradimento. Timo e santoreggiaper disinfettare gli ambienti Rosmarino in caso di catarro fluidifica il muco Lavandarilassante e deodorante Mentastimolante

EMODIETA

BIBLIOGRAFIA Quaderni di erboristeria – supplemento al n. 6 – Ed. CLESAV E. Maugini - Manuale di botanica farmaceutica – VII Edizione – Ed. Piccin 1994 P. Belaiche – Le erbe che guariscono – Ed. Oscar Mondadori 2004 A. Rabl – Scienza storia e mito delle erbe aromatiche ed officinali – Ed. Spaziotre 2004 F. Firenzuoli – Gli oli essenziali –Ed. Tecniche nuove 2002 L. Cognola – Aromaterapia – Ed. Grafiche Futura 1999 S. Del principe, L. Mondo – oli essenziali, gli aromi della salute – Ed Demetra 2005 B. Brigo – Dieta e gruppi sanguigni – Ed. Tecniche Nuove 2009 A. Ceruti, M. Ceruti, G. Vigolo – Botanica medica farmaceutica e veterinaria - Ed. Zanichelli 1993

BIBLIOGRAFIA J. Valnet, C Duraffourd, J.C. Lapraz - Fitoterapia e aromatoterapia una nuova Medicina – Ed. Giunti Martello 1978 A. Bruni – Farmacognosia generale ed applicata – Ed. Piccin 1999 L. Basso – Il grande dizionario delle erbe – Ed CeT 2001 F. Fiorenzuoli – Le 100 erbe della salute – Ed Tecniche Nuove 2003 C. Giunti – Decotti e tisane – Ed. Tenciche Nuove 2001 P. Mozzi – La dieta del dottor Mozzi – Copyright Cooperativa Mogliazze 2012 J. F. Balch, M. Stengler – Il libro dei rimedi naturali – Ed. Armenia 2005 J. Valnet – Fitoterapia, guarire con le piante – Ed. Giunti 2010 J. Lawless – Enciclopedia degli oli essenziali – Ed Tecniche Nuove 2000