Osservazione sistematica
L’osservazione costituisce una modalità privilegiata per acquisire informazioni attorno ad un fenomeno che si intende conoscere. Può essere Occasionale - rilievo asistematico Sistematica- registrazione di dati secondo uno schema predisposto dopo aver stabilito: Che cosa osservare Quando farlo Quali aspetti rilevare o attorno a quali aspetti rilevare i comportamenti Le modalità di acquisizione e di registrazione dei dati
L’osservazione è: INTERNA ad un progetto di insegnamento-apprendimento (ipotesi – osservazione – valutazione – nuova ipotesi) RIFERITA ad un CONTESTO comunicativo (non isola i comportamenti da osservare) OPERATIVA (il “dimostrare attenzione” fa si che l’osservazione costituisca già un intervento educativo) OGGETTIVA (discerne i comportamenti manifesti) ATTENTA (non tralascia elementi apparentemente marginali
L’osservazione è: SISTEMATICA e PROGRESSIVA (parte da un’ipotesi che diventa via via sempre più mirata e adeguata all’oggetto dell’osservazione) DOCUMENTATA (i risultati vanno registrati fedelmente attraverso annotazioni brevi, schizzi, griglie) SCANDITA da precisi tempi di osservazione (in situazione libera, momenti specifici, momenti di modifica del contesto comunicativo)
Schema procedurale dell’osservazione 1° momento: individuazione del problema (comportamento problematico, sequenza di azioni, scambio comunicativo) La ricerca empirica ha sottolineato la validità di un approccio ecologico che privilegia i contesti naturali di vita, ai fini dell’osservazione di comportamenti spontanei.
Schema procedurale dell’osservazione 2° momento: osservazione libera. Si prefigge di acquisire una visione d’insieme del fenomeno oggetto di osservazione che consenta all’educatore di scegliere successivamente gli aspetti del fenomeno da privilegiare
Schema procedurale dell’osservazione 3° momento: definizione dell’ipotesi osservativa strutturata e costruzione degli strumenti da utilizzare 4° momento: osservazione controllata 5° momento: disamina dei risultati e regolazione dei comportamenti educativi
osservazione controllata Conoscere l’oggetto dell’osservazione e lo scopo Costruire un elenco degli aspetti dei fenomeni Es. Comportamento rispetto -al compito -alla relazione con gli strumenti -alla relazione con il formatore -alla relazione con i coetanei -alla relazione con l’ambiente
osservazione controllata Approntare una scheda per registrare gli aspetti dei fenomeni Osservare aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni Utilizzare il tempo necessario a cogliere gli aspetti essenziali del fenomeno Registrare immediatamente i dati osservati (momento descrittivo) Annotare separatamente le considerazioni personali (momento interpretativo)
Possibili errori di parzialità e distorsione : FASE DI RILEVAZIONE Confondere elementi descrittivi con elementi interpretativi. Condizioni psicofisiche dell’osservatore (ansia stanchezza fluttuazione della attenzione) Selezione delle informazioni sulla base di preconcezioni valutative. Mancanza di informazioni contestuali. Mancata registrazione dei dati relativi al comportamento dell’osservatore (autoosservazione) Mancato rispetto della struttura temporale dell’evento (successione, durata ecc) Reattività all’osservazione del soggetto o dei soggetti osservati (fastidio, evitamento, comportamento esibizionistico ecc.). FASE DI INTERPRETAZIONE mancanza di autoanalisi in relazione ai fattori di personalità che influenzano l’atto valutativo : propria esperienza di formatore (“dopo tanti anni ormai gli utenti li conosco”) ; la propria preparazione professionale (l’immagine di sé come formatore, gli scopi da perseguire, le proprie teorie e conoscenze teoriche) ; le esperienze personali di sé bambino (i propri ricordi per es.) o di sé genitore (esperienze in atto o comunque prossime), la necessità di nascondere a volte anche a se stessi le proprie pulsioni