Le Costellazioni AstroCampani a “Le Costellazioni” di Massimo Corbisiero adattato da Andrea Di Dato Foto originali da © AstroCampania.

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Transcript della presentazione:

Le Costellazioni AstroCampani a “Le Costellazioni” di Massimo Corbisiero adattato da Andrea Di Dato Foto originali da © AstroCampania Il Sentiero della Rosa – Pietrelcina – 28 Novembre 2006

Osservando il cielo, specie se in estate e da luoghi abbastanza bui, sembra di vedere milioni di stelle. Cosa sono le Costellazioni Mosaico della Via Lattea Cortesia Ass. Astrofili Catanesi G. Ruggieri In realtà le stelle visibili ad occhio nudo sono circa 6000, di queste solo un migliaio al massimo sono quelle visibili in una notte di osservazioni, ciò a causa dell'alternarsi delle stagioni e del ciclo giorno/notte e non ultimo dell'inquinamento luminoso.

Nonostante queste limitazioni, le stelle visibili ci appaiono essere comunque tantissime e per questo si è sentita, sin dal lontano passato, l’esigenza di una loro precisa identificazione e collocazione. Già gli antichi osservatori, in maniera immaginifica, collegando tra di loro le stelle più brillanti visibili, hanno posto in cielo delle figure assomiglianti alle esperienze di vita sulla Terra, così da avere rappresentate sulla volta celeste figure di animali, di strumenti d'uso quotidiano, di personaggi umani legati alla mitologia. Così sono nate le costellazioni: quelle che noi conosciamo sono le denominazioni date agli asterismi in cielo dalle popolazioni europee e del bacino del Mediterraneo, arabi in particolare. Cosa sono le Costellazioni Breve storia Le costellazioni note nell’antichità (ai tempi di Tolomeo) erano in tutto 48. Nel periodo delle grandi esplorazioni (tra il 1500 e il 1700) ne furono aggiunte molte altre soprattutto per quanto riguardava l'emisfero australe. In particolare si segnala il contributo degli astronomi Bayer, Hevelius e Lacaille. Quest’ultimo ha dato il nome a molte costellazioni australi di oggetti legati alla tecnica come Bussola, Microscopio, eccetera. Infine, nel 1933, fu stabilita la classificazione attuale che comprende 88 costellazioni.

Le costellazioni non hanno tutte le stesse dimensioni: esistono costellazioni piccolissime così come costellazioni molto grandi. Cosa sono le Costellazioni Si va dai 68 gradi quadrati della Croce del Sud (Crux) ai dell’Hydra (una costellazione solo parzialmente visibile alle nostre latitudini)

I raggruppamenti di stelle in costellazioni sono del tutto arbitrari: in generale tra le stelle che compongono una costellazione non vi è alcuna relazione e le distanze tra loro possono variare enormemente. Prendiamo ad esempio Cassiopea, tipica costellazione circumpolare Schedar (α), la più brillante, dista da noi 229 anni luce Beta dista 54,5 a.l. Delta dista 99,4 a.l. Gamma dista 613 a.l. Epsilon dista 442 a.l. Cosa sono le Costellazioni

Così come arbitrarie sono le loro forme ed i loro allineamenti, che restano tali fintanto che le vediamo proiettate sulla volta celeste, ma se ci spostassimo dalla Terra? O addirittura da Sistema Solare? Qui vediamo la costellazione di Orione così come la conosciamo ed è visibile abitualmente dai nostri cieli... L. D'Avino Alcune delle sue rappresentazioni mitologiche Johann Bayer's Uranometria - USNO Orione da Marte Orione da Schedar (α Cas)

Torniamo a Cassiopea Le stelle sono diverse tra loro per distanza, dimensioni, tipo (colore), età ed hanno anche un moto proprio per cui, trascorso qualche migliaio di anni, la forma delle costellazioni così come noi la conosciamo sarà completamente stravolta. Cosa sono le Costellazioni

A causa della rotazione della Terra sul suo asse, le costellazioni sorgono a est e tramontano ad ovest. Per le nostre latitudini (c.a 40°) alcune costellazioni non sorgono e non tramontano mai: sono le cosiddette costellazioni circumpolari. Queste costellazioni appaiono ruotare intorno alla Stella Polare. Cosa sono le Costellazioni ~40°

Il Toro Aldebaran (α Tau), la stella più brillante, una delle più brillanti del firmamento, dista da noi 53 a.l. El Nath (β Tau) è condivisa con Auriga e dista 131 a.l. Alcione, che fa parte delle Pleiadi, è una famosa stella doppia. Le costellazioni autunnali L'ammasso aperto delle Pleiadi dista ben 410 a.l. Mentre l’ammasso aperto delle Iadi dista 130 a.l. Un altro famoso oggetto di questa costellazione è la nebulosa del Granchio (M1), residuo dell’esplosione di una supernova nel 1054 d.c., dista a.l.

Le costellazioni autunnali Andromed a In questa costellazione è visibile anche l'omonima galassia (M31) La stella più luminosa è Alpheratz distante 97 a.l ed in comune con Pegaso. Mirach (β And) dista 200 a.l.

Le costellazioni autunnali Cassiopea e Perseo Schedar (α Cas) in realtà è la seconda stella per luminosità, la prima è Gamma Cas. Gli oggetti principali sono M103 ed M52, due ammassi aperti. Mirfak è l'alfa del Perseo, ma la stella più famosa è Algol (β Per) percé è presa ad esempio di una serie specifica di variabili ad eclisse (la sua magnitudine varia da 2.12 a 3.39 con un periodo di 2.867gg. Altri oggetti interessanti sono M34 (un ammasso aperto) e i famosi h+χ Per, due bellissimi ammassi aperti apprezzabili con un binocolo o con piccoli telescopi.

Fine Queste osservazioni si applicano anche alle costellazioni zodiacali (ecco il centro della Via Lattea con le costellazioni della Bilancia, Scorpione, Ofiuco e Sagittario) Se le distanze tra le stelle possono essere così grandi e le stelle hanno un loro moto (oltre ai moti propri della Terra), come possono avere influenza sul destino degli uomini?