LE CIVILTA’ DEL MEDITERRANEO
a.C. I Fenici occupavano una striscia di terra lunga circa 250 chilometri compresa tra il mare Mediterraneo a ovest, le montagne del Libano a est e la Palestina a sud.
Il loro nome deriva dal greco «phoinos», cioè rosso (color porpora), il caratteristico colore con il quale dipingevano le loro pregiate stoffe.
I Fenici fondarono sulle loro coste numerose città, le più importanti delle quali furono Sidone, Tiro, Biblo e Berito (l’attuale Beirut, capitale del Libano). Ognuna di esse era indipendente.
Organizzazione sociale e politica In ogni città-stato a capo di tutti vi era un RE. Ogni re governava la sua città senza però avere il potere assoluto. Il suo operato era controllato dal Consiglio dei Notabili, un gruppo composto da ricchi mercanti. I SACERDOTI si occupavano dei culti e dei riti sacri. Il resto della popolazione era composto da mercanti e artigiani. I contadini erano pochi perché le terre da coltivare erano scarse.
LA RELIGIONE I Fenici erano politeisti. Le loro divinità rappresentavano i fenomeni naturali come i fiumi, i mari, la pioggia, i tuoni… Avevano un volto e un nome e venivano raffigurate con sembianze umane. Ogni città era posta sotto la protezione di una particolare divinità. Le più importanti erano El, Balaat e Baal.
BAAL
LA SCRITTURA I Fenici, forse per le necessità pratiche legate al commercio, cercarono un sistema semplice di scrittura. Essi si resero conto che un certo numeri di suoni erano comuni a tutte le lingue, li raggrupparono e li riprodussero con 22 segni semplici da scrivere e facili da ricordare: nacque così la scrittura alfabetica. L’alfabeto fenicio non comprendeva le vocali; esse furono aggiunte in seguito dai Greci.
LA PORPORA I Fenici sono ricordati soprattutto come produttori e commercianti della porpora, un colorante che veniva estratto da alcuni molluschi marini, i «Murici spinosi». Con questo colorante venivano tinte le stoffe per i ricchi e per i nobili che, i Fenici, vendevano a prezzi altissimi.
I Fenici popolo di navigatori La Fenicia offriva un territorio fertile ma insufficiente a nutrire l’intera popolazione. Non potendosi espandere nell’entroterra per la vicinanza di popoli più forti di loro, i Fenici si videro costretti ad intraprendere la navigazione in cerca di terre per accrescere gli scambi commerciali. I Fenici diventarono così abilissimi navigatori e riuscirono a dettare legge sul mare per gran parte del primo millennio a.C. grazie alla loro imponente flotta di navi da guerra e commerciali.
CLASSI QUARTE «VALLE MADONNA»