QUALITA’ DELL’ARIA PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE 24 ottobre 2016
2 IL «PROTOCOLLO ARIA» COME SI ATTUA I Comuni aderiscono al Protocollo e predispongono le ordinanze. Si attua su base provinciale. COME E’ ARTICOLATO Il Protocollo prevede due livelli di misure temporanee QUANDO SI ATTIVA Misure di 1° livello si attivano al superamento del livello di 50 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal 9° giorno dal primo superamento. Misure di 2° livello si attivano (sommandosi a quelle di 1° livello) al superamento del livello di 70 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, sempre a partire dal 9° giorno. La revoca di 1° e/o di 2° livello si attiva dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m3 e/o di 70 microgrammi/m3.
3 IL «PROTOCOLLO ARIA» QUALI SONO LE MISURE TEMPORANEE Misure di 1° livello Estensione delle limitazioni per i veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi nella fascia oraria 7.30 – Limitazione all’uso dei veicoli Euro 3 diesel (autovetture dalle 9.00 alle e veicoli commerciali dalle 7.30 alle 9.30) Divieto di utilizzo di generatori di calore domestici non esclusivi alimentati a legna/pellet non appartenenti alle classi 3 o 4 stelle o superiori in base alla nuova classificazione ambientale regionale Divieto assoluto di combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia (residui vegetali, falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, etc…) Introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali Divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso
4 IL «PROTOCOLLO ARIA» Divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le deroghe comunali Invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di TPL Potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami Misure di 2° livello (aggiuntive rispetto a quelle di 1° livello) Estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9.30 e – Divieto di utilizzo di generatori di calore domestici non esclusivi alimentati a legna/pellet non appartenenti alla classe 4 stelle o superiori, in base alla nuova classificazione ambientale regionale
Emissioni di PM10 per combustibile. Quali i più impattanti? 22% 45% 14% 13% 22%21%
6 FOCUS SULLE MISURE TEMPORANEE LE LIMITAZIONI DEI GENERATORI DOMESTICI A LEGNA PERCHE’ Le emissioni di PM10 associate alla combustione domestica della legna rappresentano il 45% delle emissioni totali in Lombardia. Elevate emissioni sono associate a generatori poco performanti e obsoleti LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DEI GENERATORI è rivolta ai generatori a biomassa legnosa con potenza < 35 kW. anticipa la proposta di certificazione ambientale dei generatori individuata dall’Accordo di bacino padano e proposta al Ministero Ambiente (proposto decreto) individua 5 classi ambientali basate sui parametri: rendimento (ŋ) ed emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO)
7 FOCUS SULLE MISURE TEMPORANEE LE LIMITAZIONI DEI GENERATORI DOMESTICI A LEGNA COME RICONOSCERE LA CLASSE DEL PROPRIO GENERATORE? Il cittadino, per verificare l’appartenenza ad una determinata classe di qualità del generatore, deve : consultare la documentazione fornita dal costruttore se l’informazione è mancante, rivolgersi al costruttore il quale metterà a disposizione l’informazione anche tramite il proprio sito internet consultare la specifica sezione del sito istituzionale regionale che conterrà i Cataloghi trasmessi dai diversi produttori riportanti la classificazione dei generatori childpagename=DG_Reti%2FDetail&cid= &packedarg s=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to- render%3D &pagename=DG_RSSWrapper#
8 FOCUS SULLE MISURE TEMPORANEE LE LIMITAZIONI DEI GENERATORI DOMESTICI A LEGNA INCENTIVI ALLA SOSTITUZIONE : il CONTO TERMICO Per la “riqualificazione” dei generatori a legna, Regione Lombardia promuove il CONTO TERMICO (DM 28/12/12 e smi) recentemente migliorato e semplificato. Questo incentivo nazionale prevede un aiuto alle famiglie fino al 65% dell’investimento in caso di sostituzione di vecchi e obsoleti generatori con nuovi e più performanti. L’importo è erogato dal GSE in una sola rata che arriva direttamente sul conto corrente del cittadino dopo 3 mesi dalla presentazione della richiesta di incentivo.
9 IL «PROTOCOLLO ARIA» COME E’ POSSIBILE CAPIRE SE IL PROTOCOLLO E’ ATTIVO? Regione Lombardia ha predisposto un applicativo informatico raggiungibile dal sito di ARPA Lombardia (sezione qualità dell’aria dall’home page) che riporta i comuni che hanno aderito e l’eventuale superamento dei limiti (sistema semaforico: verde, giallo, arancione e rosso) Per accedere ecco il link di Arpa Lombardia (attivo dal 28/10)
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Informazioni Testo protocollo Comuni aderenti Misure di primo e secondo livello Zonizzazione del territorio regionale Stazioni di riferimento Comportamenti virtuosi (buone pratiche) Catalogo generatori a biomassa legnosa