IL GAP NATIVI-IMMIGRATI RISPETTO ALLA POVERTÀ: UNA PROSPETTIVA EUROPEA E TRANSNAZIONALE Elena Bárcena Martín Universidad de Málaga SPAGNA “(Dis)Integrati.

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Transcript della presentazione:

IL GAP NATIVI-IMMIGRATI RISPETTO ALLA POVERTÀ: UNA PROSPETTIVA EUROPEA E TRANSNAZIONALE Elena Bárcena Martín Universidad de Málaga SPAGNA “(Dis)Integrati. Immigrazione e povertà in provincia di Brescia”, Seminario CIRMiB 2016

La ricerca ◦Il reddito personale: un insieme di variabili al di là ed al di qua del controllo del singolo, tra circostanze/condizioni e sforzi/risultati. ◦Il Paese di nascita del singolo: una circostanza chiave per determinare il reddito personale.

Le persone “a rischio di povertà o esclusione sociale” (AROPE) in funzione del luogo di nascita, EU-28

◦ Tassi di povertà Il gap immigrati-nativi varia notevolmente da un paese all’altro Le differenze dipendono dalle caratteristiche socio- demografiche della popolazione o da fattori contestuali?

Obiettivi ◦Esaminare le differenze relative al divario di povertà nativi- immigrati nei Paesi europei ◦Quantificare l’influenza delle caratteristiche familiari e dei fattori distintivi dei diversi Paesi su tale divario ◦Distinguere tra le famiglie immigrate “miste” e “non miste” ◦Confrontare i dati relativi al 2012 e al 2007, analizzando l’influenza del ciclo economico sul divario di povertà ◦Micro-dati EU-SILC

Stato dell’arte e letteratura di riferimento ◦Notevole attenzione ai Paesi di destinazione: USA, Canada, Paesi Scandinavi ◦Pochi studi relativi agli altri Paesi europei, nonostante la crescente importanza dei flussi migratori in molti altri contesti nazionali negli ultimi anni ◦Differenze sostanziali tra i vari Paesi nel gap immigrati-nativi rispetto alla povertà, anche tenendo sotto controllo la variabile relativa alle caratteristiche socio-economiche delle famiglie ◦Rilevanza della specificità dei vari Paesi rispetto, ad es., agli ostacoli nell’accesso al mercato del lavoro ed in materia di politiche sociali, aspetti istituzionali connessi all’impatto dello status degli immigrati sulle performance degli stessi

Dati e metodologia ◦Indagine EU-SILC (2007, 2012) micro-dati relativi a 30 Paesi europei (EU28 più Islanda e Norvegia), 168,366 casi ▲Dati comparabili ▼Campione di piccole dimensioni rispetto alla popolazione immigrata (non sufficiente per i vari Paesi d’origine) ▼assenza di informazioni pertinenti sui flussi migratori: data di arrivo, conoscenza della lingua

◦Definizione di rischio di povertà individuale: ◦individuo che vive in una famiglia con un reddito disponibile al di sotto del 60% dell’equivalente reddito disponibile medio nazionale (dopo l’erogazione delle prestazioni sociali) → basso reddito in confronto ad altri residenti in quel paese (non necessariamente corrispondente ad un basso tenore di vita) ◦scala di equivalenza OECD modificata Dati e metodologia

◦Status di immigrato: Paese di nascita. Il cambiamento di cittadinanza nel corso della permanenza ed il suo trattamento differiscono notevolmente tra i vari Paesi ◦Famiglia immigrata: quando almeno un membro adulto è nato fuori del suo attuale paese di residenza. Due gruppi: ◦“Famiglie di immigrati non-miste”: tutti i membri adulti sono nati all'estero ◦Famiglie “miste”: almeno un adulto è “nativo” del Paese di residenza mentre l’altro è nato all’estero Dati e metodologia

◦I dati hanno una struttura gerarchica: le famiglie (primo livello) sono raggruppate per paese d’origine (secondo livello): correlazione all’interno di ogni singolo Paese Dati e metodologia C1C2 C3C30 H1H2H3H1H2H3H1H2H3H1H2H3 …

◦Regressione multilivello: variabile dipendente dicotomica (poveri-non poveri) Dati e metodologia Variabili relative della famiglie Variabili relativi al livello dei Paesi Differenze tra Paesi rispetto al rischio di povertà Differenze tra Paesi rispetto al gap di povertà immigrati-nativi

Risultati

Macro-variablesD Interaction_macro- variables * Mixed Interaction_macro- variables * Nonmixed GNIpc Long_unem1.081*** In_work_poverty1.083*** Social_benef0.958*** TD P_mixedimmig3.853 P_nonmixedimmig0.173

Risultati ◦La distribuzione delle caratteristiche micro delle famiglie immigrate «non miste» differisce di più tra i paesi di quanto ciò non accada per le famiglie «miste» ◦Le variabili a livello di “Paese” sembrano spiegare una parte significativa della varianza nel divario di povertà immigrati-nativi nei vari paesi Null modelMicro- variablesMacro-variablesMicro+macro -variables VPC Mixed VPC Non-Mixed

Figura 1. Modello a coefficient casuali (random slopes). Modello A ◦ Poverty rate Immigrant –native gap

Stima slopes specifiche di “Paese” Modello B, tenendo sotto controllo le caratteristiche della famiglia e il reddito pro-capite ◦ Immigrant –native gap

◦ Stima slopes specifiche di “Paese” Modello B, tenendo sotto controllo le caratteristiche delle famiglie e la disuguaglianza Immigrant –native gap

Un confronto con il 2007 ◦In tempo di crisi: ◦L’educazione assume maggiore importanza per gli immigrati ◦La capacità dell’occupazione di prevenire situazioni di povertà fra gli immigrati si riduce ◦Le famiglie “non miste” di immigrati sembrano beneficiare meno dell’aumento del reddito pro-capite nei periodi di maggiore espansione economica ◦Le prestazioni sociali hanno un effetto significativo nel prevenire la povertà ( più per i nativi in tempi di crisi economica) ◦Sia il tasso dei working poors, sia il tasso di disoccupazione di lungo periodo hanno riguardato e condizionato immigrati e nativi in tempo di crisi

Conclusioni ◦Gli immigrati, in particolare le famiglie immigrate “non miste”, mostrano tassi di povertà più elevati e sono stati più colpiti dal ciclo economico rispetto ai nativi → Implicazioni delle politiche ◦I fattori relativi al “Paese” contribuiscono più di quelli concernenti le famiglie a spiegare le differenze del gap immigrati-nativi rispetto alla condizione di povertà tra i vari Paesi → Le caratteristiche del Paese hanno un ruolo significativo: specialmente le prestazioni sociali e le caratteristiche del mercato del lavoro ◦Istruzione e occupazione hanno un effetto minore nel ridurre il rischio di povertà fra gli immigrati rispetto ai nativi → occorre lavorare sulle pari opportunità ◦Il mercato del lavoro e le prestazioni sociali sono ugualmente importanti nel ridurre il rischio di povertà sia per gli immigrati sia per i nativi