Revisione Aziendale Corso avanzato LA PIANIFICAZIONE DEL LAVORO DI REVISIONE- Aspetti generali Università La Sapienza-Roma Corso di laurea magistrale:

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Transcript della presentazione:

Revisione Aziendale Corso avanzato LA PIANIFICAZIONE DEL LAVORO DI REVISIONE- Aspetti generali Università La Sapienza-Roma Corso di laurea magistrale: Economia Aziendale- Consulenza Professionale Anno accademico: Docente: Corrado Testori

Premessa La conoscenza dell’attività del cliente La valutazione dei rischi di errori materiali nel bilancio Le Asserzioni della Direzione e gli obiettivi di revisione La pianificazione del lavoro di revisione 2 Indice

Premessa L’attività di revisione è un processo di acquisizione continua di informazioni sulle quali il revisore basa il proprio giudizio professionale. Tale processo prevedere le seguenti fasi: ATTIVITA’ PRELIMINARI PIANIFICAZIONE DEL LAVORO ESECUZIONE DEL LAVORO COMPLETAMENTO DEL LAVORO 3

Premessa I Principi di revisione di riferimento della fase di pianificazione sono i seguenti: ISA ITALIA 300 La pianificazione della revisione contabile del bilancio ISA ITALIA 315 L’identificazione e la valutazione dei rischi di errori significativi mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera 4

Attività preliminari Prima di iniziare a pianificare l’incarico di revisione, il revisore deve assicurarsi che ogni evento o circostanza che possa influenzare negativamente la sua capacità di pianificare e svolgere il lavoro di revisione sia analizzato, in modo tale da ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso. Le procedure svolte in questa fase sono volte ad assicurare, tra gli altri, il rispetto dei principi etici e che i rapporti con l’impresa che ha conferito l’incarico siano mantenuti nel tempo. 5

Attività preliminari Le attività preliminari del processo di revisione che il revisore deve svolgere riguardano: le analisi e le valutazioni su cui basare la decisione se accettare o continuare l’incarico (es. analisi dei dati di bilancio, acquisizione di informazioni sulla proprietà, sulle figure chiave all’interno della società- integrità della Direzione ecc.) verifica del rispetto dei requisiti di indipendenza e della capacità di mantenere tali requisiti nel corso dell’intero processo di revisione formalizzazione del contratto tra il revisore e la società che regola i termini dell’incarico secondo quando richiesto dalla normativa vigente 6

La conoscenza dell’attività del cliente Il revisore deve comprendere l’impresa e il contesto in cui opera, incluso il suo controllo interno, in modo da valutare i rischi di errori significativi e di conseguenza definire le procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati. L’identificazione delle diverse componenti di rischio che caratterizzano il cliente è la base dell’approccio di revisione 7

La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi La comprensione dell’impresa e del suo contesto è un aspetto fondamentale per lo svolgimento di una revisione in conformità ai principi di revisione, in particolare la comprensione del sistema di controllo interno. Obiettivo del revisore è identificare le componenti di rischio inerente e di effettuare una prima diagnosi preliminare sul grado di affidamento dei controlli. Successivamente, il revisore pianifica il lavoro e le procedure da svolgere per confermare o meno il grado di funzionamento (efficacia operativa) del sistema di controllo e ottenere il desiderato livello di assicurazione attraverso lo svolgimento di test di sostanza. In sintesi……….. 8

9 settembre 2016 ACCETTAZIONE E MANTENIMENTO DELLA CLIENTELA COMPRENSIONE DELL’IMPRESA E DEL CONTESTO IN CUI OPERA VALUTAZIONE DEI RISCHI SIGNIFICATIVI Procedure di validità Svolgimento maggiore di procedure di analisi comparativa Svolgimento maggiore di test di dettaglio 4. Procedure d i conformità 1. Focalizzazione 3. Valutazione 2. Comprensione Studio del sistema di controllo interno Nessun affidamento sul sistema di controllo Elevato affidamento sul sistema di controllo

Quindi…….. Il revisore ha l’obiettivo di acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati per ridurre il rischio di revisione (= rischio di esprimere un giudizio inappropriato in presenza di un bilancio significativamente sbagliato) ad un livello sufficientemente basso. Questo obiettivo si raggiunge se il revisore riesce ad ottenere una comprensione del rischio così approfondita da riuscire a concentrarsi su quelle aree di bilancio dove più alto è il rischio di individuare errori significativi e ridurre al minimo il lavoro sulle aree che non presentano rischi. Le procedure di comprensione dell’impresa e conseguente valutazione del rischio sono (ISA 315): - le indagini presso la Direzione ed altri soggetti all’interno dell’impresa - le procedure di analisi comparativa - osservazioni e ispezioni 10 La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

Attraverso lo svolgimento di queste procedure il revisore acquisisce informazioni sui seguenti aspetti: 11 a) Settore di attività, normativa e altri fattori esterni b) Caratteristiche dell’impresa, inclusi principi contabili c) Obiettivi e strategie d) Misurazione ed esame delle performance economico- finanziarie e) Controllo interno La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

12 a) Settore di attività, normativa ed altri fattori esterni I principali fattori da comprendere ed esaminare sono i seguenti:  Quadro normativo generale che regola le attività d’impresa;  Quadro normativo relativo all’informazione economico-finanziaria (inclusi requisiti regolamentari di settore);  Condizioni del settore di attività: livello di competitività e concentrazione, rapporti con clienti e fornitori, sviluppi tecnologici;  Contesto giuridico e politico;  Condizionamenti ambientali che influenzano il settore;  Condizioni economiche generali di mercato. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

13 b) Caratteristiche dell’impresa I principali fattori da comprendere ed esaminare sono i seguenti:  le sue operazioni;  l’assetto proprietario e la Governance;  la tipologia di investimenti in essere e pianificati;  la struttura interna della società;  l’entità e modalità di finanziamento. La conoscenza delle caratteristiche di un’impresa consente al revisore di comprendere le classi di operazioni, i saldi contabili e l’informativa che dovrebbe essere espressa nel bilancio La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

14 b) Caratteristiche dell’impresa (segue) Il revisore deve comprendere la scelta e l’applicazione dei principi contabili da parte dell’impresa e deve valutare se essi siano adeguati per la sua attività, conformi al quadro normativo sull’informazione economico-finanziaria applicabile e coerenti con i principi contabili utilizzati nello specifico settore di attività. Attenzione alla modifiche di scelta e di modalità di applicazione dei principi contabili e ai principi/criteri di nuova applicazione La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

15 c) Obiettivi e strategie Il revisore deve comprendere gli obiettivi e le strategie dell’impresa e i rischi, connessi all’attività svolta, ad essi correlati che possono causare rischi di errori significativi in bilancio. Gli obiettivi sono i piani generali della società. Le strategie rappresentano i metodi operativi attraverso i quali la direzione intende raggiungere i propri obiettivi. Agli obiettivi e strategie sono connessi i “Rischi di business” condizioni, fattori e circostanze che possono compromettere la capacità dell’impresa di ottenere le performance desiderate. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

16 c) Obiettivi e strategie (segue) Alcuni rischi connessi all’attività (“rischi di business”) sono collegati a situazioni quali  Cambiamenti di attività (es. nuovi prodotti)  Cambiamenti nella concorrenza  Incapacità di riconoscere la necessità di un cambiamento  Mercato insufficiente, anche se sviluppato con successo  Difetti dei prodotti con conseguenti contenziosi e riflessi sull’immagine La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

17 c) Obiettivi e strategie (segue) Quasi tutti i rischi connessi all’attività possono avere conseguenze economico-finanziarie e, quindi, un effetto sul bilancio. Tuttavia, non tutti i rischi connessi all’attività generano rischi di errori significativi nel bilancio soggetto a revisione. Esempio: Portafoglio clienti in contrazione  rischio non corretta valutazione dei crediti  rischio continuità aziendale nel lungo periodo, se accompagnato da economia in contrazione. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

18 c) Obiettivi e strategie (segue) Le imprese minori spesso non definiscono obiettivi e strategie o non gestiscono i relativi rischi attraverso piani o processi formali. In molti casi può non esservi documentazione riguardante tali aspetti. In queste imprese, di norma, il revisore acquisisce una comprensione dell’impresa attraverso indagini presso la direzione ed osservazioni sul modo in cui l’impresa risponde a tali aspetti. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

19 d) Misurazione ed esame della performance economico- finanziaria Il revisore deve comprendere le modalità mediante le quali la direzione dell’impresa misura ed esamina periodicamente la performance economico-finanziaria. Tale misurazione ed esame sono diretti a determinare se la performance dell’attività dell’impresa soddisfi gli obiettivi fissati dalla direzione. Le misurazioni della performance, interne o esterne, creano pressioni sull’impresa che, a loro volta, possono indurre la direzione a intraprendere azioni volte a migliorare i risultati o a predisporre il bilancio in modo errato. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

20 d) Misurazione ed esame della performance economico- finanziaria (segue) Le misurazioni prodotte internamente possono includere:  Key performance indicators  Budget  Analisi delle variazioni  Rapporti sulla performance di reparti, sedi, stabilimenti, prodotti  Confronti tra la performance dell’impresa e quella dei concorrenti Le misurazioni prodotte esternamente possono includere:  Relazioni degli analisti  Rapporti delle agenzie di rating La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

21 d) Misurazione ed esame della performance economico- finanziaria (segue) Le misurazioni della performance possono evidenziare risultati inattesi o andamenti anomali che possono essere sintomo di rappresentazioni non corrette (es. eccessivamente ottimistiche) dei fatti aziendali nell’informativa finanziaria e in bilancio. Quando il revisore utilizza analisi di performance aziendali deve fare attenzione all’attendibilità dei dati e della loro elaborazione mediante i sistemi informatici (es. gestionali) della società. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

22 La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi e) Controllo interno Il sistema di controllo interno è l’insieme di processi configurati e messi in atto dai responsabili delle attività di Governance, dalla direzione e da altro personale dell’impresa al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi aziendali con riguardo a:  attendibilità dell’informativa economico-finanziaria (“financial reporting”);  efficienza ed efficacia della gestione (“operations”);  rispetto delle leggi e dei regolamenti (“compliance”)

23 Componenti del sistema di controllo interno Ambiente di controllo Control environment Processo per la valutazione del rischio Risk assessment Sistema informativo e comunicazione Information & Communication Attività di controllo Control activities Monitoraggio dei controlli Monitoring La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

24 Modello “COSO (Commmittee of Sponsoring Organizations) Report” Obiettivi aziendali Componenti del sistema di controllo interno Unità/segmenti dell’impresa La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

25 Obiettivo principale del revisore è quello di determinare se, e con quali modalità, uno specifico controllo presente nell’ambito del sistema di controllo aziendale prevenga, individui o corregga, gli errori significativi nelle classi di operazioni, saldi contabili o informativa e nelle relative asserzioni. Il revisore deve prendere in considerazione tutte le componenti del sistema di controllo interno sopra indicate. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

26 L’ambiente di controllo include le attività di Governance e di direzione nonché l’atteggiamento, la consapevolezza e le azioni dei responsabili delle attività di Governance e della direzione in relazione al controllo interno e alla sua importanza all’interno dell’azienda. L’ambiente di controllo definisce l’atteggiamento di una organizzazione (“Tone at the top”) influenzando la consapevolezza dell’importanza del controllo da parte di chi vi opera. Ambiente di controllo Control environment La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

27 Il revisore deve considerare i seguenti elementi: Ambiente di controllo Control environment  Comunicazione e vigilanza su valori etici e di integrità  Considerazione dell’importa della competenza  Partecipazione dei responsabili delle attività di Governance  Filosofia e stile operativo della direzione  Struttura organizzativa  Attribuzione di autorità e responsabilità  Direttive e procedure in tema di risorse umane La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

28 Nelle imprese minori è frequente che gli elementi dell’ambiente di controllo non siano documentati formalmente, ma che si sia sviluppata una cultura che enfatizza l’importanza dell’integrità e dei valori etici attraverso la comunicazione verbale e l’esempio della Direzione. Ambiente di controllo Control environment La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

29 La natura dell’ambiente di controllo di un’impresa è tale da avere un effetto pervasivo sulla valutazione dei rischi di errori significativi. Ambiente di controllo Control environment Nel valutare la struttura dell’ambiente di controllo di una impresa il revisore deve considerare se i punti di forza nell’ambiente di controllo forniscano nell’insieme una base adeguata per le altre componenti del controllo interno o, al contrario, se le carenze nell’ambiente di controllo non indeboliscano anche tali altre componenti. La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

30 Il processo adottato dall’impresa per la valutazione del rischio include le modalità con cui la direzione:  Identifica i rischi connessi all’attività svolta che sono rilevanti per gli obiettivi di corretta informativa economico-finanziaria;  Stima la rilevanza di tali rischi;  Valuta la probabilità di manifestazione;  Decide le azioni da intraprendere per affrontarli. Processo per la valutazione del rischio Risk assessment La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

31 I rischi relativi all’informativa economico-finanziaria includono eventi e circostanze esterni ed interni che possono manifestarsi ed influenzare negativamente la capacità dell’impresa di rilevare, registrare, elaborare e dare informativa sui dati economico- finanziari in coerenza con le asserzioni della direzione. Rischi possono emergere da:  Cambiamenti nella regolamentazione e nell’ambiente operativo  Inserimento di nuovo personale  Aggiornamento/cambiamento di sistemi informativi  Rapida crescita  Nuova tecnologia o nuovi prodotti  Ristrutturazioni aziendali  Nuovi pronunciamenti in materia contabile Processo per la valutazione del rischio Risk assessment La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

32 Durante la revisione il revisore può individuare rischi di errori significativi che la direzione NON ha identificato. In questi casi il revisore deve valutare se sussisteva un rischio sottostante che si sarebbe dovuto identificare nel processo di valutazione del rischio adottato dall’impresa e, in caso affermativo, deve considerare le ragioni per cui non è stata identificato, determinando l’adeguatezza o meno di tale processo. Processo per la valutazione del rischio Risk assessment La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

33 Il sistema informativo rilevante per una corretta informativa economico-finanziaria include:  Le procedure, nell’ambito dei sistemi IT e manuali, con le quali le operazioni vengono rilevate, registrate, elaborate e riportate in bilancio;  Le relative registrazioni contabili, automatiche e manuali con le quali vengono rilevate, registrate ed elaborate le operazioni aziendali;  Il modo in cui il sistema informativo recepisce eventi e condizioni diverse dalle operazioni (es. svalutazioni, ammortamenti…) ;  Il processo utilizzato per la predisposizione del bilancio, incluse le stime significative e l’informativa. Sistema informativo e comunicazione Information & Communication La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

34 Il sistema informativo deve pertanto garantire che:  tutte le operazioni valide vengano identificate e registrate;  le operazioni vengano descritte in modo sufficientemente dettagliato per consentirne la corretta classificazione;  il valore delle operazioni venga correttamente misurato;  il momento temporale in cui le operazioni si manifestano sia correttamente identificato;  le operazioni e la relativa informativa vengano correttamente presentate nel documento di bilancio. Sistema informativo e comunicazione Information & Communication La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

35 La comunicazione include le modalità con cui l’impresa comunica al suo interno i ruoli, le responsabilità e gli aspetti significativi in tema di informativa economico-finanziaria. La comunicazione assume forme diverse:  Manuali sulle procedure  Manuali contabili  Comunicazioni interne  Comunicazioni verbali  Azioni specifiche della direzione Sistema informativo e comunicazione Information & Communication La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

36 Le attività di controllo sono le direttive e le procedure implementate dalla società che aiutano a garantire che le direttive della direzione siano eseguite. Le attività di controllo, siano esse nell’ambito del sistema informativo IT o manuali, hanno diversi obiettivi e vengono applicate a vari livelli organizzativi e funzionali. Al fine della revisione contabile non è necessario comprendere tutte le attività di controllo relative a ciascuna significativa classe di operazioni, saldo contabile o informativa o a ciascuna asserzione ad essi correlata. L’enfasi del revisore è posta sull’individuazione e sulla comprensione delle attività di controllo che sono poste a presidio delle aree dove si considera più probabile il rischio di errori significativi Attività di controllo Control activities La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

37 Le attività di controllo sono le direttive e le procedure implementate dalla società che aiutano a garantire che le direttive della direzione siano eseguite. Le attività di controllo, siano esse nell’ambito del sistema informativo IT o manuali, hanno diversi obiettivi e vengono applicate a vari livelli organizzativi e funzionali. Al fine della revisione contabile non è necessario comprendere tutte le attività di controllo relative a ciascuna significativa classe di operazioni, saldo contabile o informativa o a ciascuna asserzione ad essi correlata. L’enfasi del revisore è posta sull’individuazione e sulla comprensione delle attività di controllo che sono poste a presidio delle aree dove si considera più probabile il rischio di errori significativi Attività di controllo Control activities La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

38 In linea generale, le attività di controllo rilevanti ai fini della revisione contabile possono essere classificate in: Attività di controllo Control activities Esami della performance (business performance reviews) Analisi della performance consuntiva vs budget, elaborazioni di trend storici e previsionali, esame della performance per singola funzione o attività.. Elaborazioni informatiche (Information processing) Controlli eseguiti per verificare l’accuratezza, la completezza e l’autorizzazione delle operazioni. Si distinguono in: a) Controlli generali IT (acquisto, modifica, manutenzione, sicurezza dei sistemi IT in generale) b) Controlli specifici (application controls, accuratezza aritmetica, sequenza numerica, report eccezioni ecc.) La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

39 Attività di controllo Control activities Controlli fisici (Physical controls) Strutture di sicurezza contro l’accesso indebito a beni e registrazioni, controlli esistenza di cassa, controllo fisico dei titoli di proprietà, controllo fisico delle giacenze di magazzino, inventari… Separazione delle funzioni (Segregation of duties) Assegnazione a differenti persone delle responsabilità di autorizzare le operazioni, di registrarle e di custodire i beni Autorizzazioni Esistenza di appropriate direttive che regolano i livelli autorizzativi appropriati in relazione alla complessità e rischiosità delle singole transazioni La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

40 Il monitoraggio dei controlli rappresenta il processo adottato dalla società per valutare nel tempo l’efficacia del controllo interno; tale attività consiste nella periodica valutazione  della struttura e  del funzionamento dei controlli e nell’adozione dei necessari provvedimenti correttivi o modificativi al variare delle condizioni. La direzione esegue il monitoraggio dei controlli attraverso attività continuative, valutazioni separate o attraverso una combinazione delle due attività. Monitoraggio dei controlli Monitoring La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

41 Le attività di monitoraggio continuo fanno parte delle attività ricorrenti di un’impresa ed includono le normali attività amministrative e di supervisione (es. esame delle riconciliazioni bancarie). In alcune imprese esistono funzioni di revisione interna o simili che contribuiscono al monitoraggio con valutazioni separate a seguito delle quali trasmettono informazioni in merito a punti di forza, punti di debolezza e raccomandazioni. A volte vengono utilizzate fonti esterne ai fini di monitoraggio (es. reclami clienti, esiti di ispezioni da parte di autorità di controllo…). Nelle imprese minori le attività di monitoraggio sono spesso eseguite congiuntamente alla gestione generale dell’operatività aziendale. Monitoraggio dei controlli Monitoring La conoscenza dell’attività del cliente e la valutazione dei rischi

La valutazione dei rischi di errori materiali nel bilancio Sono tre le componenti del rischio di revisione che il revisore deve considerare: Rischio intrinseco: è la suscettibilità di un saldo di un conto di bilancio ad essere inesatto e quindi a generare errori significativi nel bilancio. Rischio di controllo: è il rischio che un errore che potrebbe verificarsi in un conto e che potrebbe essere significativo, non sia prevenuta, individuata e corretta dal sistema di controllo interno dell’impresa. Rischio di individuazione: è il rischio che le procedure di validità svolte dal revisore non individuino un errore significativo presente in un saldo di un conto di bilancio. Il revisore nello svolgimento del lavoro, in tutte le fasi del processo di revisione, deve valutare queste tre componenti del rischio di revisione. 42

Le Asserzioni della Direzione e gli obiettivi del revisore Gli amministratori, nel preparare il bilancio e documentare le operazioni aziendali realizzate in un dato periodo, «dichiarano» le caratteristiche degli elementi che compongono il bilancio: Ad esempio se il bilancio contiene la voce «rimanenze», valorizzata per un certo ammontare, gli amministratori dichiarano in modo implicito o esplicito che le rimanenze esistono e che sono stata valutate secondo corretti principi contabili. Queste dichiarazioni sono denominate Asserzioni. Obiettivo del revisore è di accertarsi che tali Asserzioni siano veritiere e soddisfatte. Ogni procedura che il revisore decide di includere nel suo piano di audit deve essere svolta con l’obiettivo di verificare la relativa asserzione 43

44 Gli obiettivi di revisione dei componenti (ASSERZIONI) sono: 1)Obiettivo di completezza Tutte le transazioni e gli eventi accaduti durante l’esercizio sono stati identificati in un determinato periodo e registrati. 2)Obiettivo di accuratezza I computi aritmetici sono esatti, la registrazione delle transazioni è matematicamente corretta, le registrazioni contabili sono accurate e riflettono in contabilità gli effetti economici e patrimoniali dell’operazione, le operazioni sono imputate ai conti di competenza in base alla loro natura e ai principi contabili applicati. Le Asserzioni della Direzione e gli obiettivi del revisore

45 3)Obiettivo di esistenza Le attività e le passività sono esistenti e si riferiscono a transazioni effettivamente avvenute. 4)Obiettivo di competenza / cut off Tutte le operazioni sono registrate nel corretto periodo di competenza individuato secondo corretti principi contabili 5)Obiettivo di corretta valutazione Le voci del bilancio sono correttamente valutate secondo corretti principi contabili. Le Asserzioni della Direzione e gli obiettivi del revisore

46 6)Obiettivo di legittimità / diritti e obblighi Tutte le attività rappresentano un effettivo diritto di credito o di proprietà esistente alla data del bilancio. Tutte le passività rappresentano un’effettiva obbligazione di riconoscere o pagare determinati ammontari. 7)Obiettivo di corretta esposizione in bilancio Le voci dello stato patrimoniale e del conto economico sono correttamente classificate e descritte nel bilancio, la nota integrativa contiene tutte le informazioni richieste dalla legge o dai principi contabili. Le Asserzioni della Direzione e gli obiettivi del revisore

La Pianificazione del lavoro di revisione ISA  regole di comportamento e guida sulle considerazioni e le attività da svolgere in sede di pianificazione della revisione del bilancio … La pianificazione aiuta il revisore: a dedicare la dovuta attenzione ad aree rilevanti del bilancio ad identificare e risolvere tempestivamente eventuali problemi ad organizzare e gestire adeguatamente l’incarico a definire le attività di direzione e supervisione di membri del team e il riesame del lavoro 47

La Pianificazione del lavoro di revisione Pianificare il lavoro di revisione in modo da poterlo svolgere in modo efficace La pianificazione della revisione richiede La definizione della strategia generale di revisione. Lo sviluppo di un piano di revisione. al fine di ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso

49 La strategia generale di revisione stabilisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione della revisione e guida lo sviluppo del più dettagliato piano di revisione. La predisposizione della strategia deve includere: la definizione delle caratteristiche dell’incarico e della sua ampiezza, l’individuazione del quadro normativi sull’informazione finanziaria e su eventuali obblighi informativi di settore; la definizione degli obiettivi dell’incarico con riferimento all’emissione delle relazioni, per pianificare la tempistica del lavoro e la nature delle comunicazioni previste; la considerazione di fattori rilevanti che determinano la focalizzazione del lavoro del team di revisione. La strategia di revisione descrive con chiarezza: le risorse da dedicare a specifiche aree di revisione (CHI); la quantità di risorse da attribuire alle diverse aree di revisione (QUANTO); quando impiegare tali risorse (QUANDO); come gestire, dirigere e supervisionare tali risorse (COME). BUDGET DETTAGLIATO La Pianificazione del lavoro di revisione

50 Una volta definita la strategia di revisione, il revisore è in grado di sviluppare il PIANO DI REVISIONE per gli aspetti identificati nella strategia. Le due attività di pianificazione non rappresentano necessariamente processi separati o sequenziali, ma sono strettamente correlati, tanto che cambiamenti nell’una possono determinare conseguenti cambiamenti nell’altra. Il piano di revisione è maggiormente dettagliato rispetto alla strategia perché include specifiche sulla natura, tempistica ed estensione delle procedure di revisione La Pianificazione del lavoro di revisione

Il piano di revisione deve identificare le procedure da svolgere che possono essere le seguenti Procedure di conformità: si intendono esami svolti al fine di acquisire gli elementi probativi sull’adeguatezza della progettazione e sull’efficace funzionamento dei sistemi contabile e di controllo interno Procedure di validità: si intendono esami svolti al fine di acquisire gli elementi probativi per individuare significativi errori nel bilancio, esami che sono di due tipi: - verifiche di dettaglio sulle operazioni e sui saldi di bilancio; - procedure di analisi comparativa. Le possibili fonti che permettono al revisore di raggiungere un grado adeguato di convincimento e assicurazione sulle asserzioni di bilancio possono essere quindi l’affidamento sui controlli chiave che sono stati identificati in fase di comprensione del sistema di controllo interno dell’impresa e procedure di sostanza 51 La Pianificazione del lavoro di revisione

52 Il PIANO DI REVISIONE deve includere: una descrizione della natura, tempistica ed estensione delle procedure pianificate per la valutazione dei rischi di errori significativi; una descrizione della natura, tempistica ed estensione delle conseguenti procedure di revisione pianificate a livello di asserzioni per ogni significativa classe di operazioni, saldo contabile ed informativa; le altre procedure di revisione che è necessario svolgere per le finalità dell’incarico in conformità con i principi di revisione. Il revisore deve pianificare la natura, la tempistica ed estensione delle attività direttive e di supervisione dei membri del team di revisione ed il riesame del loro lavoro. Tale pianificazione dipende da molti fattori quali le dimensioni e la complessità dell’impresa, le aree di revisione, il rischio di errori significativi La Pianificazione del lavoro di revisione

53 Pianificazione delle tempistiche Le procedure di revisione possono essere condotte in una fase intermedia o al termine dell’esercizio. Ad esempio un bilancio che chiude al 31 dicembre le procedure preliminari di tipo analitico- comparativo si svolgono generalmente nel mese di maggio/giugno. I testi di controllo si svolgono in un periodo compreso tra luglio e settembre, mentre i test di sostanza nel periodo che intercorre tra novembre e febbraio dell’anno successivo. Programmare e svolgere i test di controllo in una fase intermedia consente al revisore di comunicare tempestivamente ai responsabili dell’azienda cliente le carenze riscontrate oltrechè avere più tempo per riconsiderare il rischio di controllo e modificare la pianificazione del lavoro di revisione La Pianificazione del lavoro di revisione

54 Comunicazione con i responsabili delle attività di governance e con la direzione Il revisore può decidere se discutere con la direzione dell’impresa gli elementi inerenti la pianificazione al fine di facilitare lo svolgimento e la gestione dell’incarico Le discussioni con i responsabili delle attività di governance normalmente riguardano la strategia generale di revisione, la tempistica della revisione, ogni eventuale limitazione posta o esigenza aggiuntiva. La Pianificazione del lavoro di revisione ATTENZIONE Non compromettere l’efficacia della revisione con informazioni troppo dettagliate in quanto le procedure di revisione possono diventare eccessivamente prevedibili !

55 MODIFICHE ALLA STRATEGIA E AL PIANO DI REVISIONE La strategia generale di revisione ed il piano generale revisione debbono essere aggiornati e modificati in base alle necessità intervenute nel corso del lavoro di revisione. La pianificazione é un processo continuo ed iterativo, che dipende dal cambiamento delle condizioni o dal verificarsi di risultati inattesi nell’applicazione delle procedure di revisione. Le ragioni di cambiamenti significativi alla strategia generale di revisione ed al piano generale di revisione devono essere adeguatamente documentate nelle carte di lavoro La Pianificazione del lavoro di revisione

56 Documentazione: Il revisore deve includere nella documentazione la strategia generale di revisione il piano di revisione qualunque modifica significativa apportata e le ragioni di tale modifica La Pianificazione del lavoro di revisione