nel quadro delle consuetudini marittime dall'antichità al medioevo

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Transcript della presentazione:

nel quadro delle consuetudini marittime dall'antichità al medioevo Gianfranco Purpura La Tabula de Amalpha nel quadro delle consuetudini marittime  dall'antichità al medioevo   Spatha da Marano. Metà del X/metà del XII sec.

Rotte e regime dei venti e delle correnti. Pompei. Statuetta in avorio di Lakshmi, divinità indiana della bellezza femminile e della fecondità, anteriore al 79 d.C.

(inizi/metà del II sec. a.C.) SB III, 7169 (inizi/metà del II sec. a.C.)

P.Vindob. G. 40822. (metà II d.C.)

P.Vindob. G. 40822 (metà II d.C.)

Rotte greco-romane per l’India. I sec. a.C./IV sec. d.C. Monumento di ancore egizie sulla sponda dell’Oceano. (II millennio a.C.). Ridosso costiero lungo le coste arabe.

Ritrovamenti di monete romane in India.

sito di un relitto romano Berenice. Magazzini del porto Zabargad in Mar Rosso, sito di un relitto romano del I sec. a.C. sulla rotta per l’India. Berenice. Magazzini del porto con anfore romane del IV-V sec. d.C.

Zabargad. Anfore romane Dressel 2-4 del I sec. a.C. (foto Dilenge).

Zabargad (foto Dilenge). In primo piano un’anfora vinaria italica (Dressel 1A) del I sec. a.C.

Zabargad. Anfore romane di provenienza campana del I sec. a.C. (foto Dilenge).

Anfore vinarie italiche e Dressel 2-4, probabilmente esportate Zabargad. Anfore vinarie italiche e Dressel 2-4, probabilmente esportate dalla Campania con il “dolce vino dei Yauna”.

romano Impero Han Impero partico kushano Regno di Meroe Regno axumita Andhra Nabatei centri Coptos grano lino romano Impero Han Impero partico Regno axumita incenso cavalli mussolina pietre preziose avorio pepe perle seta pelli Regno di Meroe corna di rinoceronte Axum Adulis Alessandria Petra rame oro olio vino stagno acciaio schiavi ambra Antiochia Celti Germani Sarmati spezie testuggine Unni Sabei Omeriti Berenice Myós Hormos Rhaptà Kanè Gerra Apologos Ctesifonte Roma Muziris Ch’ang-an profumi Barygaza Barbarikón Muza Gange Śaka Battriani Meroe cassia corna di rinoceronte riso legname mirra datteri Malaò d’oltremare Tassila Bactra Oc-eo Poduke Loyang Chola Chera Pandya nardo Indo- parti Omana? kushano Via della Seta Merv

Iscrizione di C. Numidio Erote, liberto di Annio Plocamo. 3 febbraio 2 a.C. Paneion di Wadi Menih.

Iscrizione di Gaio Peticio. Bassorilievo dei Peticii Paneion di Wadi Menih. Iscrizione di Gaio Peticio. I sec. a.C. Bassorilievo dei Peticii al Museo dell’Aquila in Abruzzo. I sec. a.C.

Assarca. Eritrea. VII sec. d.C.

Assarca. Eritrea. VII sec. d.C.

romano Impero Han Impero partico kushano Regno di Meroe Regno axumita Andhra Nabatei centri Coptos grano lino romano Impero Han Impero partico Regno axumita incenso cavalli mussolina pietre preziose avorio pepe perle seta pelli Regno di Meroe corna di rinoceronte Axum Adulis Alessandria Petra rame oro olio vino stagno acciaio schiavi ambra Antiochia Celti Germani Sarmati spezie testuggine Unni Sabei Omeriti Berenice Myós Hormos Rhaptà Kanè Gerra Apologos Ctesifonte Roma Muziris Ch’ang-an profumi Barygaza Barbarikón Muza Gange Śaka Battriani Meroe cassia corna di rinoceronte riso legname mirra datteri Malaò d’oltremare Tassila Bactra Oc-eo Poduke Loyang Chola Chera Pandya nardo Indo- parti Omana? kushano Via della Seta Merv Zabargad Umm Lajj Assarca Kerala

Nel 1990 a Kadakkarapally nel Kerala, in località Thaikkal , è stata rinvenuta una imbarcazione datata al 1020/1160 d.C. Di fabbricazione locale, presenta tuttavia chiodatura in ferro, nota solo all’arrivo in India dei Portoghesi alla fine del XV sec., comparti, anche se non stagni, come le giunche cinesi, e alcune caratteristiche delle imbarcazioni cucite, come quelle faraoniche (Cheope).

Nonostante opinioni assai varie, sembra che tradizioni diverse, di lunga durata, siano state assorbite in una costruzione locale medievale, inadatta comunque per affrontare traversate in mare aperto.

Il sambuco bruciato era lungo dai 40 ai 50 metri per una larghezza di circa 8/10 metri. Queste navi operavano in Mar Rosso e venivano utilizzate per il trasporto di merci provenienti dall’Estremo Oriente e persino dalla Cina, destinate ai mercati arabi ed egiziani ma soprattutto rivendute in occidente. Sambuco arabo con porcellane cinesi del XVII sec. Rinvenuto nel 2006 dalla Compagnia del Mar Rosso a Umm Lajj (Arabia Saudita), a 13 miglia dalla costa a 20 m. di profondità.

Il carico è costituito da un cumulo di piccole anfore di terracotta di tipi diversi nella zona poppiera della nave, numerose tazzine di porcellana, oltre a grandi giare, caratterizzate da incisioni, grosse maniglie tonde e piccoli vasi.

Le tazzine rinvenute sono colorate di rosso, oro e altri smalti colorati normalmente non usati in Cina, imitando quello che era lo stile giapponese della decorazione. Sulla spinta delle richieste sempre crescenti provenienti dai mercati europei, la produzione di porcellane a smalti policromi si adeguò alla domanda e, già a partire dal XVII secolo, le porcellane venivano suddivise per colore: famiglia verde, famiglia gialla, famiglia rosa e famiglia nera, in base ai colori predominanti nella decorazione che invade l’Europa pervasa dal gusto per le chinoiseries. La famiglia rosa può considerarsi forse l’unico contributo dato dall’Occidente alla Cina. Era chiamata porpora di Cassio, dal nome dell’olandese Andreas Cassius di Leida che lo scoprì nel 1671. È un colore derivato dal cloruro d’oro, reso opaco con l’aggiunta di ossido di stagno e chiamato dai cinesi fencai, ovvero colore pallido o yangcai, colore straniero.

Il Portolano portoghese del 1500 dell’ammiraglio Ottavio d’Aragona, ritrovato nella coperta di un volume della Biblioteca Centrale di Palermo. Riedizione del 1965

La Tabula de Amalpha §§. 1-3

“Libro del Consolato del mare” (1476) in una edizione del 1668 Tabula Amalphitana nella redazione del XV sec. “Libro del Consolato del mare” (1476) in una edizione del 1668 Nomos Rhodion Nautikos. Edizione Ashburner (VII sec. d. C.)

Deigma per la vendita su campione di merci trasportate alla rinfusa. Consilium di bordo Dominus navis Exercitor navis Gubernator navis (Naukleros) Magister navis Proreta Hortator (Keleustes) Nautae Deigma per la vendita su campione di merci trasportate alla rinfusa. Diaetarii Naupegi Custodes Mesonautae

Differenze tra il sistema giurisprudenziale Precedenti giudiziali (stare decisis) Leggi parlamentari Consuetudini Libri d’autorità Fonti del diritto anglosassone Produzione del dir. Interpretazione Certezza Tutela giudiziaria Elasticità Differenze tra il sistema giurisprudenziale e la concezione autoritaria del diritto Codici moderni: Non contraddittorietà delle norme Completezza Logicità

Iscrizione etrusca retrograda: Araz Silqetenas Spurianas Roma. Symbolon. VII/VI sec. a.C. Iscrizione etrusca retrograda: Araz Silqetenas Spurianas

Symbolon dall’abitato greco romano Montlaurès (Museo di Narbona). Symbolon in corallo. Punto di percussione per il distacco di una scheggia. Symbolon dall’abitato greco romano di Monte Iato (Palermo)

Reperti dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a. C. Symbolon (?) Reperti dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a. C.

Anello d’oro spezzato dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a.C. Tavoletta scrittoria con incisioni trasversali per agevolare l’aderenza del sovrastante strato di cera

Tessera di ospitalità del II sec a. C Tessera di ospitalità del II sec a. C. da Lilibeo (Imilcone Inibalo Cloro, figlio di Imilcone, viene ospitato da Lisone figlio di Diogneto). 1 2 Il grande porto commerciale (™mpÒrion) esterno (1), riservato agli stranieri e costruito nel I sec. d. C. da Erode il Grande a Cesarea Marittima (Israele) con kleistÒj lim»n, porto militare interno murato (2).

Anfore capovolte in un magazzino della città tracia di Mesembria. IV/III sec. a.C. Nell’accordo tra il re pontico Sadala e la città di Mesembria, riferito in un’epigrafe del 280/270 a.C., sembra che la rinuncia alle pretese sui relitti e sulle navi si accompagni al versamento di un’indennità concordata di volta in volta sul valore, una sorta di riscatto, alla base dei dazi doganali.

Lex Rhodia Si trattava di una “codificazione” di usanze marittime e mercantili varie, contemplante il diritto di naufragio, alle quali i Rodii dal III sec. a. C. avrebbero offerto tutela? o di una leggendaria legislazione elaborata dai giuristi romani per legittimare pratiche commerciali e marine consolidate? o di una autentica legge dell’isola di Rodi riguardante in origine solo l’avaria? o, come sembra più probabile, di una o più leggi ellenistiche rodie concernenti i dazi doganali ed incidentalmente il getto, accolte dalla giurisprudenza classica?

Littera Florentina. Titolo de lege Rhodia de iactu (D. 14, 2)

D. 14, 2, 1 (Paolo, libro secundo Sententiarum) D. 14, 2, 1: De lege Rhodia de iactu Paulus libro secundo sententiarum. Lege Rhodia cavetur, ut, si levandae navis gratia iactus mercium factus est, omnium contributione sarciatur quod pro omnibus datum est. Nella Legge Rodia si stabilisce che, se è stato fatto il getto delle merci in mare per alleggerire la nave, si risarcisca con la contribuzione di tutti ciò che è stato dato per il vantaggio di tutti…

Regolamento doganale di Cauno, inciso sulle pareti esterne dell’edificio doganale del porto. I sec. d.C. E 18 – F 4: …Nulla sarà riscosso per tutte le imbarcazioni straniere che ripiegano o cercano rifugio o svernano o trasformano qualcosa o restaurano qualche parte o sostituiscono qualcosa o anche parte delle restanti attrezzature dell’imbarcazione che sono inutilizzabili o per le cose a loro mancanti delle quali potrebbero ciascuno di loro avere (bisogno) … o in allestimento per la navigazione o per alcuna scialuppa costruita… Edificio doganale di Cauno, piccolo porto commerciale rodio. I sec. d.C.

in acque internazionali, ad oltre 4000 metri di profondità. Il ROV (Remotely Operated underwater Vehicle) riprende gli ambienti interni nei quali ancora pendono i lampadari. Il relitto del Titanic. Affondato nel 1912, si trova in acque internazionali, a circa 400 miglia a sud-est di Terranova, ad oltre 4000 metri di profondità. La prua.