Presentation of the new AISP Book E5. PLENARY SESSION Presentation of the new AISP Book
I rapporti sulle migrazioni in Italia Non ci sono già abbastanza rapporti? C’era proprio bisogno che il Rapporto sulla popolazione fosse dedicato al tema dell’immigrazione e della presenza straniera in Italia?
Antefatto …
… dichiarazione di intenti
Indice volume e autori Migrazioni internazionali e popolazioni immigrate in Europa e in Italia (Strozza e De Santis) La transizione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione (Bonifazi e Conti) I comportamenti demografici (Gabrielli, Giannantoni, Loi e Strozza) Gli stranieri e il mercato del lavoro (De Rosa, Di Pasquale, Livi Bacci, Marzilli, Pintaldi, Pontecorvo e Tronchin) Aspetti dell’integrazione (Blangiardo, Conti, Ortensi, Quattrociocchi e Terzera) Otto Box per ulteriori 6 autori. In totale 24 autori, di cui 8 dell’ISTAT, ma sono coinvolti anche colleghi dell’IRPPS e di enti non universitari.
I. Migrazioni internazionali e popolazioni immigrate in Europa e in Italia Il dibattito sull’immigrazione e le necessità conoscitive Migrazioni e dinamica demo- grafica: la storia europea recente Dai flussi agli stock di immigrati e stranieri nei paesi europei Tipologie migratorie e popolazione straniera in Italia Dai numeri ai fatti: comportamenti demografici, lavoro e integrazione
L’Europa polo di attrazione mondiale Tasso d’incremento naturale, migratorio e totale dei paesi dell’UE15, Norvegia e Svizzera Saldi migratori dei paesi dell’UE15, Norvegia e Svizzera Nord: Danimarca, Finlandia, Irlanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito; Centro: Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera; Sud: Grecia, Italia, Portogallo e Spagna. Fonte: Nostre elaborazioni su dati Eurostat integrati con le statistiche nazionali.
… in 10 anni un terzo di nati all’estero in più Popolazione nata all’estero intorno al 2011 e stima dei saldi migratori 2002-2011 della popolazione nata all’estero residente dei paesi dell’UE15, Norvegia e Svizzera Fonte: Nostre elaborazioni su dati Eurostat provenienti dalle statistiche nazionali delle rilevazioni censuarie della popolazione del 2001 e 2011 e della registrazione continua dei decessi [Di Bartolomeo, Gabrielli e Strozza 2016].
… con un ventaglio variabile di origini Popolazione straniera residente nei paesi dell’UE15, Norvegia e Svizzera, caratteristiche demografiche e primi tre paesi di cittadinanza alla data più recente Fonte: Nostre elaborazioni su dati Eurostat.
II. La transizione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione Migrazioni internazionali da e per l’Italia La presenza degli immigrati I caratteri delle collettività La diversa attrattività dei territori Box 2.1. Le politiche di immigrazione in Italia Box 2.2. Luci e ombre nel panorama delle presenze
Le fasi dell’immigrazione straniera in Italia Iscrizioni, cancellazioni e saldi migratori con l’estero di italiani e stranieri TOTALE STRANIERI 1a fase 2a fase 3a fase ITALIANI % STRANIERI Fonte: ISTAT, Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza.
Cambiano le categorie dei migranti Nuovi permessi di soggiorno rilasciati a cittadini non comunitari per motivo Fonte: Dati del Ministero dell’Interno rivisti dall’ISTAT.
Una crescita poderosa con un ventaglio di provenienze stratificatesi nel tempo Stranieri residenti per cittadinanza. Stime della presenza straniera Stime stranieri irregolari Fonte: Fondazione ISMU. Fonte: ISTAT.
Giovani, con profilo per età in evoluzione % DONNE
Tutti al Nord … con qualche eccezione Stranieri per ripartizione di residenza: valori assoluti, percentuali e tassi di acquisizione della cittadinanza italiana Fonte: ISTAT.
III. I comportamenti demografici Migrazioni e dinamiche demografiche recenti Le condizioni di salute: salute percepita, malattie croniche e limitazioni alle attività La mortalità infantile, la mortalità complessiva e per causa Nuzialità e matrimoni misti I comportamenti riproduttivi Effetti demografici dell’immi- grazione: la storia già scritta Box 3.1. L’uscita dalla casa dei genitori dei figli di immigrati in Italia e in Europa Box 3.2. Contributo delle straniere alla variazione della fecondità 2001-2011 Box 3.3. Popolazione anziana e popolazione in età da lavoro: un difficile equilibrio
Effetto migrante sano? Prevalenza della cattiva salute percepita, delle limitazioni alle attività e della presenza di malattie croniche nella pop. 18-64 anni. Italia, 2009 (%) Valori standardizzati per età con il metodo diretto; popolazione standard: UE28 al 2009. Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT. Per la popolazione italiana: Indagine sul reddito e condizioni di vita (IT-SILC 2009); per la popolazione straniera: Reddito e condizioni di vita delle famiglie con stranieri, 2009..
Vantaggio delle straniere ma per gli uomini … Tassi standardizzati di mortalità (x 10.000 ab.) e rischi relativi (RR) di morte rispetto alla popolazione italiana dei residente stranieri di 18-64 anni. Italia, 2012 Fonte: Bruzzone e Mignolli [2016].
Una varietà di comportamenti riproduttivi Nati per cittadinanza dei genitori TFT ed età media al parto per cittadinanza della madre. Italia, 2011 e paesi di origine 2010-15 Scomposizione del contributo delle italiane e delle straniere alla variazione del TFT 2001-11 Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, Iscritti in anagrafe per nascita e XV Censimento generale della popolazione e delle abitazioni per l’Italia; per i paesi di origine: United Nations 2015.
L’impatto sulla dinamica demografica Popolazione residente reale e attesa per cittadinanza. Italia, 2002-2014 (valori e differenze in migliaia) * Componente residuale comprensiva dei cambiamenti di cittadinanza. Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT (aggiornamento da Gesano e Strozza [2011]).
IV. Gli stranieri e il mercato del lavoro Introduzione Partecipazione al mercato del lavoro durante la crisi (2008-2015) (2.1. Caratteristiche degli occupati e dei disoccupati 2.2. I diversi mercati del lavoro delle principali cittadinanze) L’imprenditoria straniera Stima del contributo degli immigrati al PIL Il reddito degli stranieri e la povertà Box 4.1. Portabilità internazionale delle pensioni
La crisi ha colpito di più gli stranieri Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro.
La crisi ha colpito di più gli stranieri Tasso di occupazione per età, genere e cittadinanza (%) Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro.
Occupazione complementare a quella italiana Situazione al 2015 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro.
Segregazione e/o specializzazione etnica Indicatori relativi al mercato del lavoro per le principali comunità straniere. Italia, 2015 e variazione rispetto al 2008 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro.
Imprese e imprenditorialità straniera Nati all’estero e nati in Italia con cariche attive nelle imprese. Tassi di imprenditorialità (TIMP) per regione. Italia, 2014 Imprenditori nati all’estero e nati in Italia per settore. Italia, media 2014 Fonte: Infocamere, Imprese e imprenditori.
Il PIL degli immigrati Valore aggiunto prodotto nel 2015 dagli occupati stranieri per settore di attività per regione Nel 2014 la spesa pubblica per l’immigrazione ammonta a 14,7 miliardi (1,75% della spesa pubblica complessiva), con un saldo costi/benefici attivo per 2,2 miliardi. Incid. povertà assoluta e relativa. Italia, 2014 Fonte: ISTAT. Fonte: Elaborazioni della Fondazione Moressa su dati ISTAT.
V. Aspetti dell’integrazione Una questione cruciale Leggere e misurare l’integrazione (2.1. Quale integrazione? 2.2. Fonti e strumenti) Fotografare l’integrazione: esperienze di ricerca (3.1. Sperimentare l’integrometro 3.2 Quindici anni di monitoraggio dell’integrazione socio- economica in Lombardia) L’integrazione tra presente e futuro (4.1. Il fenomeno dei nuovi italiani 4.2. Non solo seconde generazioni 4.3. A scuola i primi passi verso l’integrazione: tra difficoltà e successi 4.4. L’italiano: questo sconosciuto 4.5. Più di uno straniero su tre si sente italiano) Box 5.1. I modelli insediativi degli stranieri in tre grandi città italiane Box 5.2. Fare casa tra gli immigrati
L’integrazione richiede soprattutto tempo Punteggi medi per le diverse dimensioni dell’integrazione degli stranieri. Italia, 2009 Incidenza di alcuni caratteri tra gli stranieri più e meno integrati. Italia, 2009 Valori medi dei punteggi di integrazione per anzianità della presenza. Italia, 2009 e 2013 Fonte: Nostre elaborazioni su dati della Fondazione ISMU, anni 2009 e 2013.
I nuovi italiani, sempre più giovanissimi Acquisizioni della cittadinanza italiana da parte di stranieri di 0-19 anni. Italia, 2014 Numero di acquisizioni della cittadinanza italiana. Italia, 2002-2015 Fonte: Stime ISTAT.
Tutti a scuola (o quasi) Fonte: MIUR. Percentuali per generazione migratoria degli alunni stranieri iscritti nelle scuole secondarie di I e II grado per cittadinanza. Italia, 2015 Fonte: ISTAT, Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni.
… tra ritardi e insuccessi … Regolarità o meno del percorso scolastico. Italia, a.s. 2014-2015 Fonte: MIUR. Alunni della scuola secondaria che hanno dovuto o meno ripetere anni scolastici. Italia, 2015 Fonte: ISTAT, Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni.
crescono i nuovi italiani, tra appartenenze multiple Alunni stranieri nelle scuole secondarie che hanno dichiarato di sentirsi italiani o stranieri, per generazione migratoria. Italia, 2015 Il 38% degli alunni stranieri si sente italiano, il 33% straniero e poco più del 29% non sa. Conta naturalmente la generazione migratoria: più di un ragazzo su due tra quelli arrivati dopo i 10 anni si sente straniero, solo uno su quattro tra i nati in Italia (tra questi ultimi quasi la metà si percepisce italiano). Dichiarano più di frequente di sentirsi stranieri i ragazzi asiatici e latinoamericani, la quota di coloro che si sentono italiani è invece generalmente alta (superiore al 40%) tra gli esteuropei (anche non UE). L’indecisione domina tra gli indiani. Fonte: ISTAT, Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni.
La sfida più importante!(?) È proprio sui giovani, le cosiddette seconde generazioni, che si gioca la partita più importante. Far sentire italiano il 100% di loro (e non solo il 38%) e metterli effettivamente, e non solo formalmente, sullo stesso piano dei nati da coppie italiane è la sfida che abbiamo di fronte. Il successo può fare dell’Italia un «paese normale»: grazie all’immigrazione e al suo successo, nonostante la bassissima fecondità potremo così garantirci un ricambio generazionale decorosamente equilibrato, tenere in piedi il welfare e, in una parola, guardare al futuro con moderato ottimismo. Il fallimento della politica di oculata apertura e integrazione, invece, non sarebbe solo a danno degli stranieri, come alcuni stolti pensano: sarebbe il completamento di un processo di chiusura, delle menti prima che delle frontiere, che ci avvierebbe (già ci ha avviato) a un non troppo lento e irreversibile declino.