DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO LA GESTIONE DEL TERRITORIO

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DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO LA GESTIONE DEL TERRITORIO Ciro MANZO UOAA e CDCC distretto 51 Ambulatorio di Reumatologia e Servizio Reumatologia Geriatrica distretto 59, ASL NA 3 sud CONGRESSO NAZIONALE SIGG, Napoli – 26 novembre 2015

DOLORE CRONICO : DI COSA PARLIAMO ? Dolore persistente, che può essere continuo o ricorrente, di sufficiente durata ed intensità tale da influire sulla qualità di vita del paziente e ridurne le capacità funzionali (2011). Prevalenza generale del 19 %. La causa più frequente di dolore cronico è rappresentato da artrite/osteoartrosi (34%) Il dolore cronico è prevalentemente non oncologico (DCNO), il dolore cronico oncologico coprendo non più dell ‘ 8-10 % del totale. Il dolore cronico realizza una vera e propria malattia diversamente dal dolore acuto . L’anziano con dolore cronico ha un rischio aterogeno aumentato. Tale rischio si annulla con una corretta gestione del dolore stesso.

LA CARATTERIZZAZIONE

Dolore nocicettivo : meccanico ? infiammatorio ? Dolore neuropatico Dolore misto

“Tipo scossa elettrica” elettrica" IL MIO DOLORE E’........ “Tipo scossa elettrica” elettrica" “Lancinante” “Bruciante” “Formicolio” “Intorpidimento” Ascoltare. È importante che il MMG ascolti attentamente i descrittori verbali del paziente sul dolore, oltre a valutarne l’anamnesi per raccogliere importanti indizi diagnostici. L’uso di un “gruppo di termini” può segnalare la presenza di dolore neuropatico (ad es. lancinante, tipo scossa elettrica, bruciante). L’uso di uno o due descrittori verbali tipici è altamente indicativo di dolore neuropatico, sebbene non patognomonico. 5 5

QUESTIONARIO DN4 (Douleur Neuropathique en 4 questions) Si basa su 4 blocchi di domande, due basate su una intervista al paziente e due sull’esame clinico. Ad ognuna delle complessive 10 domande corrisponde un punteggio 0/1. Se il punteggio è > 4/10, il test è positivo (sensibilità : 82,9 % specificità : 89,9 %) Bouhassira et al. : Comparison of pain syndromes associated with nervous or somatic lesions and development of a new neuropathic pain diagnostic questionnaire (DN4) . Pain 2005 Mar ; 114 (1-2) : 29-36

QUESTIONARIO DN4 Il dolore ha una delle seguenti caratteristiche : bruciante/urente SI NO sensazione di freddo doloroso SI NO scosse elettriche SI NO Il dolore è associato ad uno o più dei seguenti sintomi nell’area del dolore stesso ? Formicolio SI NO Punture di spillo SI NO Intorpidimento SI NO Sensazione di prurito SI NO Il dolore è localizzato nella stessa area dove è possibile apprezzare Ipoestesia al tatto SI NO Ipoestesia alla puntura SI NO 4) Nell’area dolente il dolore può essere causato o peggiorato dallo sfioramento della pelle SI NO

Alla maggior parte dei pazienti vengono prescritti farmaci senza efficacia documentata nel dolore neuropatico * per dolore neuropatico (%) Pazienti trattati * Categorie di medicinali prescritti per il trattamento del dolore neuropatico. I dati del grafico derivano da uno studio osservazionale retrospettivo condotto in Belgio, che ha incluso 1.084 pazienti con dolore neuropatico. L’ampia varietà dei diversi tipi di medicinali prescritti per il dolore neuropatico rispecchia lo scarso consenso attualmente esistente sul trattamento farmacologico ottimale per questa condizione. Il paracetamolo e i FANS sono i medicinali più comunemente prescritti per il dolore neuropatico (rispettivamente 67,1% e 61,4%). L’alta percentuale di prescrizioni di FANS in questo studio riflette probabilmente l’approccio tradizionale al trattamento di tutto il dolore cronico, nonostante l’assenza di chiare evidenze a favore dell’uso dei FANS nella gestione del dolore neuropatico. Determinati antidepressivi e farmaci antiepilettici presentano alcune fra le migliori evidenze a favore dell’uso di questi farmaci nel trattamento del dolore neuropatico. Paradossalmente questi dati suggeriscono che solo una percentuale relativamente piccola di pazienti (antidepressivi: 41,4% vs. antiepilettici: 18%) riceve questi trattamenti. Bibliografia Adattato da Hans G et al. BMC Public Health 2007;7:170 * * È dimostrata l'efficacia di alcuni antidepressivi, antiepilettici (AED) e oppioidi. Grafico adattato da uno studio osservazionale che ha indagato il dolore neuropatico nella pratica quotidiana in Belgio. FANS: farmaci antinfiammatori non steroidei; AED: farmaci antiepilettici Adattato da Hans G et al. BMC Public Health 2007;7:170 8 8

Esempio di dolore misto: ernia del disco che provoca lombalgia e dolore lombare radicolare Attivazione dei nocicettori periferici, causa della componente del dolore nocicettivo. Ernia del disco Diapositiva 1 di 2. Nota per il relatore: questa diapositiva animata (effetto automatico) illustra il dolore misto (ernia del disco che causa lombalgia e dolore lombare radicolare). Facendo clic sulla diapositiva vengono visualizzati automaticamente i successivi elementi dell’animazione. Componente del dolore nocicettivo Il dolore lombare localizzato nella sede dell’ernia del disco è stimolato dal rilascio di mediatori infiammatori in seguito a degradazione delle cellule cartilaginee, attivazione dei nocicettori periferici ed invio di impulsi lungo i nervi sensoriali (afferenti) al corno dorsale e quindi al cervello.1,2 Componente del dolore neuropatico Gli impulsi del dolore sono stimolati dal danno nervoso conseguente a compressione della radice dorsale; impulsi anormali penetrano nel midollo spinale e raggiungono il corno dorsale.3 Questi impulsi anormali possono sovrastimolare i nervi secondari ascendenti alla corteccia cerebrale attraverso varie vie afferenti al tronco, al talamo e al sistema limbico, dove si sviluppa la percezione del dolore.2 Tale danno nervoso (una lesione o disfunzione in qualsiasi punto della via ascendente o discendente) può causare:2 sintomi positivi – dolore spontaneo e formicolio che si irradiano agli arti inferiori; sintomi negativi – debolezza o perdita di sensazione e intorpidimento, che si irradiano agli arti inferiori. La gestione delle condizioni di dolore misto può richiedere più ampie opzioni di trattamento analgesico per includere gli elementi sia nocicettivi che neuropatici.4 Bibliografia Brisby H. J Bone Joint Surg Am 2006 Apr;88 (Suppl 2):68–71. McMahon SB and Koltzenburg M. Wall and Melzack’s Textbook of Pain. 5th ed. London: Elsevier; 2006, pg 1032. Freynhagen R, Baron R. Curr Pain Headache Rep 2009;13:185–90. Ross E. Expert Opin Pharmacother 2001;2:1529–30. Vertebra lombare Compressione ed infiammazione della radice nervosa, causa della componente del dolore neuropatico. 1. Brisby H. J Bone Joint Surg Am 2006;88 (Suppl 2):68–71 2. Freynhagen R, Baron R. Curr Pain Headache Rep 2009;13:185–90

LA COMUNICAZIONE DEL DOLORE CRONICO : VERBALE O NON VERBALE.

UNA DEMENZA VALE L’ ALTRA ?

LA PERCEZIONE DEL DOLORE NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER La percezione del dolore è conservata fino alle fasi terminali di malattia. Infatti, nell’ Alzheimer le aree somatico-sensitive corticali rimangono conservate : perciò, il demente è in grado di percepire stimoli dolorosi esattamente come il non demente.

LA COMUNICAZIONE DEL DOLORE NELLA DEMENZA DI ALZHEIMER L’anziano con demenza esprime il dolore meno frequentemente dell’anziano cognitivamente integro. Ciò è una conseguenza del coinvolgimento, in corso di malattia di Alzheimer, dell’amigdala e dei nuclei laminari dell’ippocampo. ESISTE NEL PAZIENTE CON ALZHEIMER IN FASE AVANZATA UN DOLORE CRONICO ? LA MEMORIA DEL DOLORE Il ricordo di spiacevoli sensazioni dolorose può influenzare significativamente la percezione di un nuovo stimolo doloroso (Bryant 1993)

LA COMUNICAZIONE DEL DOLORE NELLA DEMENZA FRONTO-TEMPORALE Nella variante frontale della demenza fronto-temporale il fatto che le risposte a stimoli dolorosi intensi coinvolgenti la sfera affettiva, emozionale e la memoria del dolore siano ben rappresentate nella corteccia prefrontale può comportare una afinalistica ed iterativa comunicazione del dolore che può condurre a diagnosi errate (fibromialgia, dolore muscolo-scheletrico diffuso). Questo è particolarmente vero nella forma di demenza con atrofia prefrontale dorsolaterale in cui un dolore muscolo-scheletrico diffuso su base ipocondriaca può precedere anche di anni la comparsa delle altre manifestazioni comportamentali (stereotipie motorie, iperoralità, trascuratezza nell’igiene personale…..).

La riduzione della massa grigia di alcune aree cerebrali che si osserva nel soggetto con dolore cronico rispetto a quello senza dolore cronico compromette ulteriormente le performances cognitive realizzando un vero e proprio circolo vizioso. Tale riduzione è reversibile. Eliminando (o riducendo) il dolore cronico, la massa grigia perduta si recupera.

IMPIEGO DI MOLECOLE ADATTE PER L’ ANZIANO

Linee guide EFNS (Federazione Europea delle Società Neurologiche) sul trattamento farmacologico del dolore neuropatico Condizione di dolore Raccomandazioni per la terapia di 1a linea Raccomandazioni per la terapia di 2a o 3a linea POLINEUROPATIA DOLOROSA Gabapentina LAMOTRIGINA Pregabalin OPPIOIDI ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI SNRI TRAMADOLO NEVRALGIA POST-ERPETICA Capsaicina Lidocaina, per uso topico (per dolore localizzato e allodinia) Antidepressivi triciclici Valproato NEVRALGIA DEL TRIGEMINO Oxcarbazepina Chirurgia Carbamazepina DOLORE CENTRALE Amitriptilina Cannabinoidi Lamotrigina Oppioidi Riepilogo dei trattamenti di 1a e 2a/3a linea raccomandati per vari stati di dolore neuropatico. Le raccomandazioni si basano su una rassegna di evidenze emerse da studi clinici controllati. Sono stati valutati solo i trattamenti somministrabili in ambito ambulatoriale. Queste linee guida sono state sviluppate dal gruppo di lavoro della Federazione Europea delle Società Neurologiche (EFNS), che ha esaminato tutti gli studi clinici controllati, randomizzati, condotti su varie condizioni di dolore neuropatico e ha valutato gli effetti dei farmaci sui sintomi del dolore, sulla qualità della vita e del sonno e gli eventi avversi. Da questa valutazione sono nate le raccomandazioni EFNS, tese ad aiutare i medici nella scelta del trattamento per la maggior parte delle condizioni di dolore neuropatico. La pubblicazione delle nuove linee guida EFNS è prevista nel corso del 2010. Al momento dell’ultimazione di questa presentazione, le linee guida non sono disponibili. Bibliografia Adattato da Attal N et al. Eur J Neurol 2006;13:1153–69. Linee guida basate sulla valutazione di evidenze ottenute da studi clinici controllati. Non tutti i trattamenti raccomandati sono approvati per l'indicazione. I medici che prescrivono determinati principi attivi devono anche essere consapevoli delle controindicazioni e delle avvertenze valide per alcuni pazienti (ad es. gli anziani). EFNS: Federazione Europea delle Società Neurologiche; SNRI: inibitore del re-uptake della serotonina e della norepinefrina Adattato da Attal N, et al. Eur J Neurol 2006;13:1153–69

Nortriptlina 2015: We found little evidence to support the use of nortriptyline to treat the neuropathic pain conditions included in this review. There were no studies in the treatment of trigeminal neuralgia. The studies were methodologically flawed, largely due to small size, and potentially subject to major bias. The results of this review do not support the use of nortriptyline as a first line treatment. Effective medicines with much greater supportive evidence are available, such as duloxetine and pregabalin.

Pietro Gareri, Alberto Castagna, Vitaliano Costa, Maurizio Rocca : Farmaci potenzialmente inappropriati nell’anziano: focus sugli strumenti per impedirne l’uso nel mondo “evidence-based”. Ger Extraosp 2016 (accepted for press).

L’associazione oppioidi – psicofarmaci aumenta di 4 volte il rischio di cadute e , con esso, il rischio di andare incontro ad una frattura di femore. Hartikainen S et al : Concomitant use of analgesics and psychotropics in home-dwelling elderly people – Kuopio 75+ study. Br J Clin Pharmacol 2005 sept; 60 (3) : 306-310 Gli SSRI sono sconsigliati nel dolore cronico non oncologico dell’anziano. Consigliati invece gli SNRI. British Geriatric Society : guidance on the management of pain in older people. Age Ageing 2013 ; 42(suppl 1) : 1-57

BPSD QUALI PAIN BEHAVIORS Agitazione Pianto incontrollato Resistenza anomala al nursing Febbre associata a netta elevazione degli indici di flogosi Manzo C : To communicate with who doesn’t cammunicate: An “unexplained” fever in an elderly woman with Alzheimer’s dementia at an advanced stage. Recenti Prog Med 2015; 106

Oracolo di Delfi L’automedicazione. Il rivolgersi a differenti specialisti Le comorbidità. La polifarmacologia. Il capovolgimento della piramide dell’Evidence Based Medicine Oracolo di Delfi

EBM o non EBM ? This is the problem ….. Cox L et al. : Underrepresentation of individuals 80 years of age and older in chronic disease clinical practice guidelines. Can Fam Physician 2011 ; 57 : 263-269 Scott IA, Guyatt GH : Cautionary tales in the interpretation of clinical studies involving older persons. Arch Inter Med 2010 ; 170 (7) : 587-595 McLachlan AJ et al : Clinical pharmacology of analgesic medicines in older people : impact of frailty and cognitive impairment. Br J Clin Pharmacol 2011 ; 7(3) : 351-364. British Geriatric Society : guidance on the management of pain in older people. Age Ageing 2013 ; 42(suppl 1) : 1-57 Barber JB et al : Treatment of chronic non-malignant pain in the elderly : safety considerations. Drug Saf 2009 ; 32 (6) : 457-474

SALTIN SALTELLO Nel DCNO la terapia va misurata sull’intensità del dolore con la possibilità – pertanto – di saltare direttamente al 3° gradino (se necessario). Nel dolore cronico neuropatico dell’anziano , come detto, la gran parte delle molecole qui indicate sono inefficaci, scarsamente efficaci, potenzialmente inappropriate.

LEGGE 38 del 15 marzo 2010 Ha esteso il bacino di utenza dei farmaci per la terapia del dolore: sono indicati non solo per il trattamento di “pazienti affetti da dolore severo in corso di patologia neoplastica o degenerativa” (Legge 8 febbraio 2001, n. 12), ma anche per “le persone affette da una patologia dolorosa cronica da moderata a severa” Ha introdotto un meccanismo di semplificazione della prescrizione per i farmaci oppiacei impiegati nella terapia del dolore.

Metodo per trovare la dose equianalgesica di morfina per via orale Codeina 30 mg divido per 10 = Morfina 3 mg Tramadolo 100 mg divido per 5 = Morfina 20 mg Morfina fiale 10 mg moltiplico per 3 = Morfina 30 mg Oxicodone 5 mg moltiplico per 2 = Morfina 10 mg Idromorfone 4 mg moltiplico per 5 = Morfina 20 mg Buprenorfina 35 μg/h = Morfina 60 mg/die Fentanil 25 μg/h = Morfina 60 mg/die Metodo per trovare la dose equianalgesica di morfina per via orale a... Morfina 30 mg divido per 3 - Morfina fiale 10 mg Morfina 30 mg divido per 2 - Oxicodone 15 mg Morfina 20 mg divido per 5 - Idromorfone 4 mg Morfina 60 mg - Buprenorfina 35 μg/h = 1 cerotto Morfina 60 mg - Fentanil 25 μg/h = 1 cerotto

MODALITA’ DI IMPIEGO DELLE MOLECOLE PER IL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO

” se puoi sopportare il dolore, non prendere nulla “ ; “ prendi il farmaco solo quando il dolore è forte “ Assolutamente incomprensibile è poi la proposta di utilizzare il farmaco in maniera ciclica (“la prima settimana di ogni mese; per dieci giorni al mese….” ).

I farmaci andrebbero somministrati in maniera continuativa e a tempi ben stabiliti (e non al bisogno). Questo al fine di interrompere il circolo vizioso della cronicizzazione, specie sulla sensibilizzazione centrale che – come noto – rappresenta un fenomeno lento a determinarsi ed altrettanto lento a ridursi (o risolversi, ove possibile). L’interruzione del circolo della cronicizzazione si è rivelato in grado di bloccare la riduzione della massa bianca e grigia di alcune aree cerebrali (che si osserva nel soggetto con dolore cronico rispetto al soggetto senza dolore cronico) nonché di bloccare la stimolazione del network citochinico responsabile dell’incrementato rischio aterogeno nel soggetto con dolore cronico . Normalmente segnali nocicettivi arrivano tramite le fibre Ad e C nel bottone sinaptico e liberano glutammato. Il glutammato apre dei ricettori AMPA e NMDA. Tramite i ricettori AMPA entra Na+ nel neurone del corno dorsale e lo depolarizza. I ricettori NMDA rimangono “bloccati” per la presenza di Mg+ Se i dolori persistono a lungo, il potenziale elettrico medio del neurone si abbassa. Questo “toglie” il bloccaggio di Mg nei ricettori NMDA e lascia entrare Ca2+ nel neurone

L’ APPROCCIO NON FARMACOLOGICO

stimolazione auricolocervicale………. Una regolare attività fisica si è dimostrata in grado, di per sé, di indurre un recupero della massa grigia cerebrale in anziani che a causa del dolore cronico erano diventati sedentari. Pet-therapy, cooking-therapy, musicoterapia , web-community …..possono giocare un ruolo TENS, stimolazione auricolocervicale………. Un’alleanza terapeutica basata su di un’adeguata educazione sanitaria determinava una riduzione del dolore di circa il 20-30% rispetto a quella ottenuta mediante i soli FANS. SUPERIO-CABUSLAY E, WARD MM, LORIG KR : Patient education intervention in osteoarthritis and rheumatoid arthritis : a metaanalytic comparison with non steroid antiinfiammatory drug treatment. Patient Educ Councel 1996 ; 9:292-301

L’ approccio psicologico è sempre utile, specie per quei pazienti nei quali le conseguenze psichiche del dolore cronico hanno preso il sopravvento sul dolore stesso. Questo può ad esempio avvenire quando la localizzazione e l’intensità del dolore non sono coerenti con i dati rilevati dall’esame obiettivo ed il paziente ha tratto beneficio dall’impiego di placebo; quando sono presenti in anamnesi disturbi psichici preesistenti all’insorgenza del dolore stesso ; quando i disturbi ansiosi o depressivi indotti dal DNCO non sono adeguatamente gestiti con la terapia farmacologica o si complicano con effetti collaterali indotti dalla stessa terapia farmacologica…….

DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO E IL TERRITORIO

IL TERRITORIO E’ IN GRADO DI GESTIRE LA QUASI TOTALITA’ DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO DELL’ ANZIANO Mirtazapina : agisce sui recettori a2 adrenalina e 5Ht2a e 5Ht2c serotonina In presenza di indici flogistici particolarmente elevati, partire con corticosteroidi. Per oppioidi ed SNRI partire con un dosaggio del 20% inferiore a quello dell’adulto . Una E. Makris, Robert C. Abrams, Barry Gurland ,M. Carrington Reid : Management of Persistent Pain in the Older Patient. A Clinical Review. JAMA. 2014 August 27; 312(8): 825–836. Review su 92 studi pubblicati sull’argomento. Gruppo di Dallas e di New York composto da geriatri, reumatologi, internisti, psichiatri

DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO E NEURO-INFIAMMAZIONE : LA STRADA E’ ANCORA LUNGA E ……POCO FREQUENTATA. Palmitoiletanomalide Luteolina Altro ? Antonella Paladini, Mariella Fusco, Stefano Coaccioli, Stephen D. Skaper, Giustino Varrassi : Chronic Pain in the Elderly: The Case for New Therapeutic Strategies . Pain Physician 2015; 18:863-876 Scientific Information and Documentation Center, Epitech Group, Saccolongo, Padua, Italy…..

Noio... volevam... volevàn savoir... Cercare di caratterizzare il tipo di DCNO ; Usare molecole di cui si ha esperienza ; Evitare farmaci scarsamente efficaci o potenzialmente inappropriati nell’anziano (anche se sono appropriati per altre fasce d’età); Evitare l’associazione oppioidi-psicofarmaci anche perché molti BPSD sono veri e propri Pain Behaviors ; Nell’anziano con gravi disturbi cognitivi in cui si sospetti un DNCO, partire con un analgesico semplice a basso dosaggio e rivalutare a breve ; Sforzarsi di associare alla terapia farmacologica una terapia non farmacologica. Noio... volevam... volevàn savoir...