Andamento esercizio provvisorio

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Andamento esercizio provvisorio di Torino Andamento esercizio provvisorio Torino, 5 marzo 2014

L’esercizio provvisorio L’esercizio provvisorio è finalizzato a sottoporre a test tutte le apparecchiature dell’impianto per verificare che le prestazioni siano corrispondenti al progetto e all’autorizzazione concessa a TRM. In questo periodo, il costruttore (A.T.I. con capogruppo CNIM) gestisce il termovalorizzatore fa formazione al personale di TRM che subentrerà alla fine del periodo in esame Inoltre, durante l’esercizio provvisorio l’impianto viene sottoposto a collaudo prestazionale da parte della Commissione incaricata. Per la complessità e la numerosità degli strumenti che compongono l’impianto, in esercizio provvisorio è fisiologico che momenti di attività si alternino a momenti di fermo. In generale, la normale attività di un sistema meccanico complesso come un termovalorizzatore prevede – anche durante l’esercizio a regime – il fermo programmato di una o più linee per motivi tecnici.

Fermo impianto programmato - febbraio 2014 Il 31 gennaio è stato effettuato un fermo programmato su tutte e tre le linee dell’impianto che è durato una settimana e si è concluso il 10 febbraio scorso. Scopo di tale fermo è stato quello di realizzare interventi tecnici, necessari a seguito dei test effettuati nella prima fase dell’esercizio provvisorio dell’impianto Le Linee sono state spente con alcuni giorni di anticipo, in modo tale da raffreddare le apparecchiature e procedere poi, nei giorni successivi, ad apportare i dovuti interventi di manutenzione richiesti. L’esito positivo di queste attività programmate ha permesso di passare all’ultima fase dell’esercizio provvisorio: fase in cui l’impianto sarà sottoposto alle prove di collaudo finali, propedeutiche al successivo passaggio di gestione dall’Appaltatore a TRM e, quindi, alla fase di esercizio commerciale.

Gli eventi di fermo impianto Dall’inizio del periodo provvisorio si sono verificati circa una decina di fermi per anomalie di alcune apparecchiature che hanno comportato dei superamenti dei limiti emissivi. Il tempestivo intervento degli operatori ha permesso di limitare nel tempo il periodo di supero dei limiti. Inoltre, lo spegnimento dell’impianto ha permesso di intervenire per ripristinare la piena operatività delle Linee. Nella maggior parte dei casi, si è trattato di anomalie relative al ciclo termico dell’impianto: sono infatti avvenuti i cosiddetti trip di caldaia; tali eventi si verificano quando gli strumenti a corredo della caldaia rilevano parametri di funzionamento anomali. In una simile situazione, al fine di garantire la sicurezza, l’impianto si ferma in modo automatico e tutte le apparecchiature al suo servizio si arrestano automaticamente fino alla risoluzione dell’anomalia. Anche se la risoluzione dell’anomalia è tempestiva, il riavviamento di tutte le apparecchiature e il ritorno al funzionamento a regime richiede almeno 30-60 minuti.

Lieve sforamento del CO - 13 febbraio 2014 Giovedì 13 febbraio - nell’ambito dei test legati al riassetto e alla calibrazione delle strumentazioni, conseguenti al fermo manutentivo programmato dell'impianto - si è verificata un’anomalia legata al ciclo termico della Linea 3, causata da un trip di caldaia, che ha portato ad un lieve superamento della media giornaliera del monossido di carbonio (CO). L’inconveniente è stato risolto in meno di un’ora e non ha comportato un fermo impianto. Il supero è risultato molto limitato nel tempo e, complessivamente, di minima entità: 61 mg/Nm3 rispetto al limite di legge di 50 mg/Nm3.

Andamento complessivo impianto nel 2013 (1) Ore di attività Unità di misura Valore Ore totali di attività h 5682 Quantità di rifiuti bruciati t 95.515,99 Quantità di rifiuti allontanati 23.663,82 Scorie 21.535,97 Ceneri leggere 1.243,58 Prodotti Sodici Residui 884,27 Quantità di energia elettrica prodotta Mwh 24.114,00

Andamento complessivo impianto nel 2013 (2) Andamento complessivo delle 3 Linee di impianto nel 2013 Ore totali attività a rifiuto Quantità rifiuti bruciati (t) Numero superi limite emissivo (ore) Linea 1 1728 30.651,00 t 21 Linea 2 2738 44.527,22 t 40,5 Linea 3 1216 20.337,74 t 2,5 In merito agli episodi di supero dei limiti emissivi previsti dall’Autorizzazione, evidenziamo che - comunque - il loro numero non ha mai superato quello ammesso per legge in un anno solare di attività (n° 60 ore consentite per ogni Linea) e che il controllo statistico sulle medie semiorarie, imposto dalle norme vigenti, è risultato positivo.

Andamento da Gennaio 2014 ad oggi Ore di attività Unità di misura Valore Ore totali di attività a rifiuto h 3.101 Quantità di rifiuti bruciati t 54.280,297 Quantità di energia elettrica prodotta Mwh 29.277,15 Dati complessivi di attività impianto da aprile 2013 ad oggi Ore di attività Unità di misura Valore Ore totali di attività a rifiuto h 8.783 Quantità di rifiuti bruciati t 149.796,29 Quantità di energia elettrica prodotta Mwh 53.391, 15

ANALISI CAMPIONAMENTI PERIODICI

Parametri misurati con prelievi periodici - 2013 I prelievi sono avvenuti – per entrambe le Linee – nel mese di ottobre 2013 PARAMETRO LINEA 1 LINEA 2 Limite attuale autorizzato Diossine e Furani (PDDD+PDDF) 0,025 ngTEQ/Nm3 0,005 ngTEQ/Nm3 0,1 ngTEQ/Nm3 Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) < 0,0000154 mg/Nm3 < 0, 0000148 mg/Nm3 0,01 mg/Nm3 Cadmio (Cd) e Tallio (Tl) < 0,004 mg/Nm3 < 0,009 mg/Nm3 0,05 mg/Nm3 Mercurio (Hg) < 0,006 mg/Nm3 < 0,007 mg/Nm3 Zinco (Zn) < 0,019 mg/Nm3 < 0,005 mg/Nm3 0,5 mg/Nm3 Sommatoria metalli (Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+Ni+V+Sn) < 0,023 mg/Nm3 < 0,045 mg/Nm3

Parametri misurati con prelievi periodici - 2014 I prelievi sono avvenuti – per entrambe le Linee – nel mese di Gennaio 2014 PARAMETRO LINEA 1 LINEA 2 LINEA 3 Limite attuale autorizzato Diossine e Furani (PDDD+PDDF) 0,001 ngTEQ/Nm3 0,001 ngTEQ/Nm3 0,1 ngTEQ/Nm3 Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) < 0,0000190 mg/Nm3 < 0, 0000172 mg/Nm3 < 0, 0000178 mg/Nm3 0,01 mg/Nm3 Cadmio (Cd) e Tallio (Tl) < 0,009 mg/Nm3 0,05 mg/Nm3 Mercurio (Hg) < 0,007 mg/Nm3 Zinco (Zn) < 0,004 mg/Nm3 < 0,005 mg/Nm3 0,5 mg/Nm3 Sommatoria metalli (Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+Ni+V+Sn) < 0,045 mg/Nm3 < 0,047 mg/Nm3 0,05 mg/Nm3 Evidenziamo che tutti i parametri analizzati sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti dall’autorizzazione; in alcuni casi, il livello è talmente esiguo che la strumentazione non è stata in grado di rilevarlo.

IL VAPORE

Attività delle torri evaporative (1) Molti cittadini hanno manifestano preoccupazione alla visione di fumo in uscita dalla base dell’impianto; in realtà quello che si vede è vapore. Cogliamo l’occasione per ribadire che esso deriva dalle torri evaporative, posizionate vicino all’impianto: queste fanno parte del ciclo termico e servono a smaltire il calore con il quale si produce l’energia dalla combustione dei rifiuti grazie alla presenza delle turbina e del successivo generatore.

Attività delle torri evaporative (2) Funzionamento delle torri. Il vapore in uscita dalla turbina attraversa una serie di tubi al cui interno passa dell’acqua. Questa si scalda e – per raffreddarsi – passa attraverso le torri evaporative. Nelle torri, l’acqua calda viene ridotta in goccioline che cadono all’interno di vasche di raccolta. Queste goccioline cedono il proprio calore all’aria che si muove in senso opposto (quindi va verso l’alto) e che viene mossa da ventilatori. Natura del vapore in uscita. L’aria espulsa in atmosfera, pertanto, è più calda e più umida di quella ambiente. È questa la natura del vapore (o nebbia) che esce dalle torri evaporative. Per questo motivo, è errato definirla fumo poiché questo termine si associa più correttamente a gas e vapori di scarico

Pennacchio camino Pennacchio Camino. Per quanto riguarda il pennacchio di nebbia generato talvolta dal camino, i fenomeni fisici sono gli stessi. I fumi di combustione sono ricchi di vapore acqueo (circa 15% in volume). All’uscita del camino i fumi, inizialmente a circa 130°C, cominciano a miscelarsi con l’aria esterna, abbassandosi di temperatura e spostandosi a sinistra della curva rossa del diagramma psicrometrico, con conseguente formazione di nebbia. La formazione e la visibilità del vapore dipendono dalle condizioni atmosferiche: aumentano al diminuire della temperatura dell’aria ambiente e all’aumentare della sua umidità. Quindi, il fenomeno si verifica nella stagione fredda e nelle ore notturne, fino a sparire in estate e nelle giornate secche. Il colore (che può variare dal bianco al grigio) dipende invece dalle condizioni di luce presente (posizione e altezza del sole, presenza di luci artificiali, ecc.).

Termovalorizzatore – 21 gennaio 2014 Termovalorizzatore Torino 21/01/2014

Immagini di emissioni di altri impianti - 1 Centrale Fenice – Mirafiori 27/01/2014

Immagini di emissioni di altri impianti - 2 Centrale IREN – Corso Regina 20/01/2014

Immagini di emissioni di altri impianti - 3 Stabilimento Maserati 30/01/2014

GLI ODORI SGRADEVOLI

Origine degli odori sgradevoli Sono pervenute numerose segnalazioni relative a odori sgradevoli diffusi nelle zone limitrofe all’impianto. Tuttavia, sia per le valutazioni di TRM che a seguito di sopralluoghi di ARPA, possiamo rassicurare che tali miasmi non derivano né dallo stoccaggio dei rifiuti nella fossa dell’impianto né dal processo di combustione. Pertanto, le cause devono essere ricercate altrove. L’impianto di termovalorizzazione, infatti, è stato progettato e costruito con l’obiettivo di impedire che eventuali odori fuoriescano dalla fossa e dall’avanfossa adottando un sistema in grado di mantenere questi due ambienti in depressione. L’aria viene infatti tenuta all’interno dell’impianto e inviata in caldaia.

TERMOVALORIZZATORI IN EUROPA

Termovalorizzatori in Europa - 1 Termovalorizzatore di Parigi Smaltisce ogni anno circa 500.000 t di rifiuti È situato in un agglomerato urbano di 5,5 milioni di abitanti (la cosiddetta piccola corona parigina). Parigi: 29° nella classifica delle città con la più alta qualità di vita* nel mondo Termovalorizzatore di Amsterdam È il più grande del mondo e smaltisce ogni anno 1.400.000 t di rifiuti Amsterdam: 12° nella classifica delle città con la più alta qualità di vita* nel mondo * Fonte: Mercer’s Quality of Living Survey 2012

Termovalorizzatori in Europa - 2 Termovalorizzatore di Lisbona Smaltisce ogni anno 662.000 tonnellate di rifiuti Lisbona: 44° nella classifica delle città con la più alta qualità di vita* nel mondo * Fonte: Mercer’s Quality of Living Survey 2012