Lo sfruttamento minorile Art: 32 della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia afferma che : «Gli Stati riconoscono il diritto di ogni bambino ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e a non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale»
Il lavoro minorile è un fenomeno che coinvolge i minori fino all’ età di 18 anni. Bambini, ragazzini e adolescenti che, costretti a lavorare, non frequentano la scuola e restano analfabeti per il resto della loro vita. 47,5 milioni di giovani in età compresa tra i 15 e 17 anni svolgono lavori pericolosi. Lavorano in miniera, nei campi, trasportano pesi eccessivi. Africa, Asia, America meridionale sono le zone del mondo il cui il problema del lavoro minorile si manifesta nella sua forma più grave. Ma l’Europa non è immune a questa piaga.
Il fenomeno dei bambini soldato avviene quando dei fanciulli vengono impiegati in operazioni militari o illegali in tutto il mondo. La loro partecipazione può essere direttamente nelle ostilità o in ruoli di supporto (vedette, messaggeri, spie). In diversi momenti della storia e in molte culture, i minori sono stati coinvolti in campagne militari anche quando la morale comune lo riteneva riprovevole. A partire dagli anni settanta sono state firmate numerose convenzioni internazionali allo scopo di limitare la partecipazione dei bambini ai conflitti; nonostante questo, sembra che l'utilizzo dei bambini soldato negli ultimi decenni sia in aumento.
Un altro fenomeno diffuso è quello della prostituzione minorile a cui nel mondo ogni anno, almeno un milione di bambine viene avviato. Molte famiglie, arrivano a consegnare i propri figli in cambio del riscatto del debito che non riescono a saldare. A fronte di questa complessa ed estesa realtà l’Unicef cerca di intervenire e porre rimedio con due tipi di azioni: Da un lato programmi di sostegno all’economia familiare, che rendano meno necessario il ricorso al lavoro dei più piccoli, dall’altro interventi a favore dei bambini lavoratori, per tutelarli e per garantire loro possibilità di scuola e istruzione professionale.
LE CAUSE SONO MOLTEPLICI: La povertà è la prima causa. Le famiglie sono troppo povere e non possono permettersi di pagare l’istruzione ai bambini che quindi sono costretti a lavorare per dare una mano ai loro genitori. Molti adulti nei Paesi più poveri del mondo, ritrovandosi senza lavoro, mandano i figli a lavorare. I bambini sono ben accetti dai datori di lavoro perché percepiscono paghe più basse, non ricevono contributi e subiscono soprusi. In alcuni Paesi il lavoro minorile è conseguenza di antichi retaggi culturali. In molti casi manca completamente la consapevolezza di essere sfruttati.
"Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro "Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite" La storia è ambientata in Pakistan. Narra di Iqbal Masih, il ragazzo divenuto in tutto il mondo il simbolo per la lotta contro lo sfruttamento minorile. La storia inizia dal cedimento di Iqbal,da parte della sua famiglia, a causa di un debito di 16 dollari, a un commerciante di tappeti. In questo modo fu costretto a lavorare, dall’alba al tramonto, in una tessitura di tappeti, in condizioni disumane e quindi incatenato al telaio. Iqbal tentò più volte di fuggire con risultati insoddisfacenti. Però una volta, durante una sua fuga fu presente a delle manifestazioni del Fronte contro lo sfruttamento minorile, si rivolse ad un poliziotto e spiegò a quest’ultimo la sua situazione e quella dei suoi amici. Il giorno seguente i poliziotti e Iqbal si recarono alla tessitura. Il padrone, negò tutto e Iqbal ritornò alla vita di prima. Per punizione, fu mandato nella Tomba, un luogo scuro, in cui non gli era consentito né mangiare né bere. In seguito, riuscì a rintracciare il capo del Fronte Iqbal mostrò a questi uomini il laboratorio di tessitura, ma anche la Tomba. Ne restarono allibiti. Dopo quest’episodio tutti gli sfruttati, compreso Iqbal, furono portati alla sede del Fronte, in attesa di trovare le loro famiglie. La storia di Iqbal
La diffusione del lavoro minorile nel mondo
Realizzato da: Guadagno Federica Ciriaco Aurora Della classe 2°AS