Esercizio 1) : beni pubblici In un quartiere vivono 100 abitanti preoccupati per la SICUREZZA Num. Guardie 24h Costo Totale (Euro) Beneficio individ. per ogni abitante 1 150 10 2 300 16
Esercizio beni pubblici Domande: (a) Il servizio di vigilanza è un bene pubblico per i residenti del quartiere? Perché? (b) Se un residente dovesse decidere di pagare di sua iniziativa le guardie, quante ne assumerebbe? (c) Se 50 abitanti si mettono d’accordo e pagano (tutti) una quota per le guardie, quante guardie assumono?
Esercizio beni pubblici (a) Il servizio di vigilanza è un bene pubblico per i residenti del quartiere, visto che quando viene prodotto è NON ESCLUDIBILE NON RIVALE
Esercizio beni pubblici (b) Se un residente dovesse decidere di pagare di sua iniziativa le guardie, non assumerebbe NESSUNA guardia In effetti il suo beneficio marginale (10 Euro) sarebbe molto inferiore al costo (150 Euro)
Esercizio beni pubblici (c) 50 abitanti si mettono d’accordo e pagano (tutti) una quota per le guardie, allora possono decidere di assumere 2 guardie: Costo = 300/50 = 6 Euro abitante Beneficio = 16 Euro Surplus = Beneficio – Costo = 16-6 = 10
Esercizio 2): Spiegare brevemente la validità delle seguenti affermazioni: 1.1 Le Amministrazioni Pubbliche sono costituite dal complesso degli enti pubblici che ricevono trasferimenti dal bilancio dello stato; 1.2 Il saldo primario misura la differenza tra le entrate in conto capitale e la spesa per interessi e restituisce una misura dell'equilibrio della gestione dell'ultimo esercizio 1.3 L’indebitamento netto è la differenza tra le entrate le uscite complessive delle Amministrazioni Pubbliche;
Esercizio 3): Saldi di bilancio
Esercizio 4):Quale dei seguenti elementi è necessariamente presente in un’imposta sul reddito personale progressiva? Si motivi la risposta. a)Detrazioni per carichi di famiglia. b)Deduzioni dal reddito imponibile per tutti i contribuenti. c)L’aliquota media cresce al crescere del reddito. d)L’aliquota marginale cresce al crescere del reddito. e)Le aliquote media e marginale crescono al crescere del reddito.
Esercizio 5) Un individuo possiede ad inizio d’anno un patrimonio del valore di € 250.000. Nel corso dell’anno percepisce € 30.000 di redditi da lavoro, € 4.000 di redditi da capitale, € 10.000 di plusvalenze azionarie. Riceve inoltre un lascito di 2.000 euro. L’individuo subisce, però, una minusvalenza azionaria pari a € 2.500. Sappiamo inoltre che in corso d’anno la variazione del patrimonio è stata di € 6.000. Si calcoli la base imponibile dell’individuo applicando il principio del reddito prodotto, del reddito entrata e del reddito consumo.
ESERCIZIO 6) Il sig. X deve decidere tra due investimenti azionari A e B. Il primo gli assicura un dividendo di 100 e una plusvalenza alla fine dell’anno di 200; il secondo, viceversa, un dividendo di 200 e una plusvalenza di 100. a) Quale investimento sceglierà il sig. X se vale la nozione di reddito prodotto e quale se vale la nozione di reddito entrata? Con il reddito complessivo di 300 guadagnato con uno dei due investimenti di cui sopra il sig. X deve decidere se acquistare un’auto oppure titoli di Stato. b) Cosa gli conviene acquistare se vale la nozione di reddito entrata? E se vale la nozione di reddito consumo?
Esercizio 7) Considerate una famiglia composta da marito, moglie e due figli, in cui il marito percepisce un reddito imponibile pari a 30.000 euro, e la moglie un reddito imponibile di 26.000 euro. Ipotizzate che la struttura delle aliquote e degli scaglioni dell’imposta sul reddito sia la seguente (non vi sono né detrazioni, né deduzioni): Scaglioni aliquota 0-10.000 10% 10.000 – 20.000 20% 20.000 – 40.000 30% Oltre 40.000 40% 1) Calcolate quanto la famiglia deve pagare per l’imposta sul reddito, nel caso di: a) unità impositiva individuale; b) unità impositiva familiare; c) unità impositiva familiare con splitting d) quoziente familiare (coef. 1 per entrambi i coniugi; 0,5 per i figli) 2) Si indichi qual è in ciascuno dei due casi l’aliquota marginale sul reddito per i due coniugi. 3) Quali considerazioni vi suggerisce quest’ultima osservazione con riferimento alla questione degli incentivi all’offerta di lavoro?