L’accoglienza a Roma criticità e proposte
Dati statistici Italia
Richieste asilo in Italia 85.000 su 160.000 sbarchi Dati statistici Richieste asilo in Italia 85.000 su 160.000 sbarchi Presenze settembre 2016 nel Lazio e a Roma:
Accoglienza: sistema o cabala? Struttura dell’accoglienza romana Livello: Prima accoglienza Seconda accoglienza Approccio: Assistenziale Progettuale Localizzazione: Nazionale Locale Caratteristiche: Centri collettivi Appartamenti
Binario 1 Binario 2 grandi centri governativi Ma Se semplifichiamo? grandi centri governativi Binario 1 Progetti territoriali sprar Binario 2
E poi arriva l’emergenza e il terzo binario dei CAS Stagione degli sgomberi Emergenza nord africa Emergenza Siria e sbarchi 2015-2016
Due macro sistemi paralleli Il sistema di accoglienza si deteriora dal 2012-2013, in particolare a Roma, dove con la giunta marino, il sistema di accoglienza (comunale e Ena), diventa sulla carta Sprar, senza migliorare gli standard nella gran parte dei casi passando dai 550 posti ai 3000 attuali. Dal 2014 il sistema raddoppia con l’apertura dei cas prefettizi.
E l’integrazione? Differenze: Accesso ai servizi Standard tutela CDA 877 SPRAR 3294 CAS 3863
Cda ex cara Cas Sprar Scorgi le differenze… Prima accoglienza Prime necessità Cas Accoglienza assistenziale Orientamento legale, linguistico e sanitario Sprar Accoglienza integrata Orientamento socio - lavorativo
ragionata e strutturata I risultati? Nessuna inclusione ragionata e strutturata
Speciale focus sprar
Speciale focus Sprar L’abbassamento degli standard è testimoniato anche dal fatto che su 3226 posti (ora occupati 2758) ci sono 468 situazioni critiche segnalate (1) (oltre il 20%) e in valutazione presso il ministero dell’interno. 1 fonte commissione parlamentare sul sistema di accoglienza rapporto giugno 2016
Emergenza continua Lo stato di emergenza permanente e la “temporaneità duratura” dell’accoglienza giustificano uno stato di eccezione che non permette di creare un sistema strutturato in grado di garantire dei percorsi di tutela e inclusione adeguati e produce sistemi di accoglienza paralleli caratterizzati da standard profondamente diversi.
Proposte Problema 1: differenze tra accoglienze integrazione Soluzione possibile: Breve periodo rafforzare e monitorare i percorsi di integrazione e orientare verso lo sprar Medio periodo utilizzare il decreto ministeriale per la conversione dei cas in sprar attraverso la co-progettazione
Proposte Problema 2: vulnerabili (stimati in 30%) hanno un’accoglienza insufficiente (2%) Soluzione possibile: Breve periodo protocolli asl – dsm unità di strada per : Riconoscere precocemente livello disagio psicologico Presa in carico nel sistema territoriale Medio periodo apertura sprar dm con co- progettazione, decreto ministeriale
Problema 3: politiche di uscita Proposte Problema 3: politiche di uscita Fonte: rapporto atlante sprar 2016
Proposte Politiche di uscita possibili soluzioni Strumenti territoriali per cabina di regia per l’integrazione 3° accoglienza (presa in carico differita) per continuità di percorso verso l’accesso all’abitare (mentre il mercato del lavoro è più flessibile il mercato della casa è più rigido) e inserimento nel tessuto civico (orientamento ai servizi e educazione civica)
Proposte Problema 4: Adeguatezza pubblica amministrazione per la programmazione economica – welfare – offerta formativa Soluzione possibile Medio periodo Tavoli consultativi, focus groups, co-progettazione Lungo periodo cabina di regia per l’integrazione, garante rifugiati
Cabina di regia Monitoraggi e capacity building Integr-azioni Consulta area 1 Consulta area 2 Consulta area 3 Consulta area 4 Monitoraggi e capacity building Formazione, controllo processi territoriali, governo consulte
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