Rifugiati Richiedenti asilo Agency Presentazione Dossier Immigrazione Donatella Schmidt Università degli Studi di Padova Padova 10 novembre 2016
Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del frumento al tramonto dell’uva e di vendemmia. Ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste. (Erri De Luca, 2014)
Perché è stata scritta questa preghiera laica Fra gennaio e agosto 2016 più di tremila migranti sono scomparsi cercando di attraversare il Mediterraneo. Nel 2015 sono stati 3770. Negli anni precedenti le statistiche sono ugualmente pesanti (FONTE: OIM)
Preghiera oltre il mare nostrum La OIM stima che dal 2000 siano morti 40.000 migranti nei mari di tutto il mondo. Nel 2015 in tutto 5.400, 2500 nei primi cinque mesi del 2016.
Dati 2015 Più di un milione di migranti sono arrivati in Europa nel 2015 di cui 844.000 in Grecia, quasi 154.000 in Italia, 3600 in Spagna Di cui circa 50% dalla Siria, 21% dall’Afganistan, 7% dall’Iraq. (Source: ISMU, 5-10-2016)
2016 arrivi in Europa Più di 250.000 persone sono arrivate in Europa tra gennaio e luglio 2016. Sensibilmente di meno in seguito agli accordi tra Unione Europea e Turchia il 20 marzo 2016
Italia 2015 Più di 153.000 persone sono arrivate in Italia nel 2015 (una diminuzione del 9% rispetto il 2014 in cui erano 170.000) Di media sono arrivate sulle coste italiane 1800 persone al giorno.
Totale Italia 2015 arrivi 153.800 2014 arrivi 170.000
Italia 2015 Eritrea oltre 38.000 Nigeria oltre 21.000 Somalia oltre 12.000 Sudan quasi 9000 Gambia oltre 8.000 Siria oltre 7.000 Mali 5.700 Senegal 5.700
Domande di protezione internazionale 2015 In Italia le domande presentate sono state 83.970 con un incremento di 20.000 domande rispetto al 2014: Nigeria 18.000 Pakistan 10.000 Gambia Senegal Bangladesh
Non tutte le persone sbarcate formalizzano la richiesta in Italia, un esempio sono gli eritrei: di fronte a 37.800 arrivi le richieste d’asilo appena 729.
2016 Prima metà dell’anno sono state presentate 40.512 richieste d’asilo, vale a dire il 58% in più rispetto l’anno precedente. Si stima che a fine d’anno saranno 100.000. In Italia ci sono 170.000 persone nei centri d’accoglienza
Nel settembre 2015 gli stati UE hanno acconsentito alla ridistribuzione di 160.000 richiedenti asilo nell’arco di due anni MA A luglio 2016 solo 3000 persone sono state ricollocate dalla Grecia e dall’Italia
Problema Sappiamo che da un lato l’Europa preme l’Italia perché chi arriva sia identificato attraverso le impronte digitali, dall’altro Dublino III è ancora in vigore
Oltre L’Europa 86% dei rifugiati sono accolti nei paesi confinanti le aree di conflitto: Turchia è il principale paese ospitante (2.5 milioni di rifugiati) Libano accoglie il più alto numero di rifugiati rispetto alla popolazione del paese (183 rifugiati su 1000 abitanti)
Oltre l’Europa I sei paesi più ricchi del mondo ossia Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito) che generano il 56, 6% dell’economia mondiale ospitano meno del 9% di rifugiati (2,1 milioni di persone). Un terzo di questi sono accolti in Germania (meno di 800.000 persone)
Schengen Tra il 2015 e il 2016 alcuni paesi europei hanno rintrodotto controlli alle frontiere dentro l’area Schengen.
Rotte 2016
Migranti e Locali. Quale incontro? Nel 2015 l’attenzione dei media è stato sulle operazioni di salvataggio in mare Secondo Media and Migration dell’associazione Carta di Roma, l’immagine principale presentata alla televisione e sui giornali è stata quella di emergenza: i migranti sono apparsi come persone bisognose di tutto e che non avevano nulla (Third Report on Media and Migrations ed. by Carta di Roma, www.cartadiroma.org)
Incontro unidirezionale L’incontro fra locali e migranti viene rappresentato dai media come unidirezionale: predomina il tema della gestione dell’emergenza in cui da un lato c’è la società di accoglienza e dall’altro soggetti che, sbarcati senza nulla sulle coste italiane, hanno bisogno di cure (basic needs: alloggio, cibo, assistenza medica), di aiuto legale e di accompagnamento nella nuova realtà.
L’immagine del rifugiato bisognoso (Rozakou 2016)
Guardia costiera (15 aprile 2016, La Stampa)
Gruppo di ricerca FOR Università di Padova Il gruppo di ricerca FOR pone la sua attenzione non tanto su questa immagine creata dai media, un’immagine passiva, ma piuttosto su un’immagine attiva La prospettiva proposta è su modi creativi di affrontare il nuovo contesto, ricreare reti di supporto e instaurare relazioni interculturali
Concetto di Agency Definita come la capacità di intervenire sulla realtà (seguendo la definizione di Judith Butler)
Progetto Cibo e Salute Luglio 2016, Bassano, Due classi di italiano suddivise a secondo della competenza linguistica I frequentanti erano richiedenti asilo, maschi tra i 18-30 anni dal Mali, Guinea e Costa D’Avorio Tutti vivevano in appartamenti con cucina, andavano al supermercato e si cucinavano il proprio cibo Attraverso l’apprendimento della lingua italiana, il corso trattava il tema di abitudini alimentari e salute
Il progetto Food and Health : I temi affrontati sono stati: il concetto di alimentazione distinzione fra cibi e bevande il concetto di “fa bene/fa male” i gusti relativi a piccante/dolce, dolce/salato, dolce/aspro i pasti: i pasti in Italia; i pasti da loro consumati in Italia: l’ora, con chi viene consumato, chi lo cucina; le frequenze di assunzione del cibo, che cosa sia meglio limitare o invece assumere quotidianamente.
Contenuti emersi durante il corso Da parte dei partecipanti diffidenza e rifiuto nell’accettare cibi offerti dalle insegnanti. Cosa vorrebbero mangiare e cosa mangiano se possono: bibite gassate, carne, patatine fritte. È un incontro con l’immaginario proveniente probabilmente dagli Stati Uniti, a cui si adattano anche i giovani italiani ventenni. Nella realtà l’alimentazione di questi ragazzi in Italia si basa prevalentemente su riso, pollo, pasta e patate (che acquistano e cucinano personalmente).
Incontri Incontro dei migranti con diverse tradizioni culinarie, in genere guardate con diffidenza Incontro dei migranti con diversi modi di consumare il cibo Incontro dei migranti con la loro immagine del cibo collegata con il significato simbolico e sociale al cibo attribuito
Cibo della tradizione, cibo del paese ospitante, cibo dell’immaginario Un incontro che abbiamo registrato è quello fra tradizioni alimentari: l’immaginario ne è stato il motore perché ha dato la possibilità di creare il corso e di attivare una relazione interculturale con i ragazzi attraverso il cibo.
conclusioni Se sollecitati dal dialogo, i giovani rispondevano: dovevano provare qualcosa di nuovo, fare domande, pensare alle risposte. Così facendo interagivano, ponendo le basi per un incontro interculturale che li vedeva soggetti agenti.
Conclusioni I partecipanti del corso sono stati visti come soggetti attivi nel riformulare categorie alimentari derivate culturalmente e poste in discussione dai nuovi paesaggi culturali del contesto di arrivo.