Polluzioni atmosferiche Classificazione delle polluzioni industriali: Sospensioni meccaniche polveri: particelle solide di dimensioni variabili che si generano da lavorazioni meccaniche. Hanno la stessa composizione chimica dei materiali da cui provengono; Spray: derivanti dallo spruzzamento di liquidi; Sospensioni condensate fumi: sospensioni di particene solide di dimensioni microscopiche prodotte da fenomeni di distillazione, condensazione, ossidazione; Nebbie: sospensione di particelle derivanti dalla combustione di liquidi; vapori, odori: impurità aeriformi non comprese tra i normali componenti dell'aria che si formano per ebollizione ed evaporazione di liquidi o per sublimazione di solidi. Scopo del trattamento degli effluenti gassosi: Eliminare le caratteristiche di nocività dell’effluente gassoso Eliminare i pericoli che le sospensioni rappresentano per la sicurezza dell’esercizio ed i rischi per l’incolumità degli addetti alle operazioni; Migliorare la qualità del prodotto; Raccogliere prodotti polverulenti.
Polluzioni atmosferiche Eliminare le caratteristiche di nocività dell’effluente gassoso: Avvelenamento: inalazione di vapori di metalli come il piombo, l'arsenico ed il manganese; Assorbimento attraverso la cute o le mucose; Irritazioni: infiammazioni delle mucose delle vie respiratorie (polvere di silice libera e di amianto) ed infiammazioni della cute (polveri di piombo, fluoruri, cromati alcalini, antracene). Allergie: come l'asma bronchiale, provocato da polveri di cotone, lino, canapa. Danni all'apparato respiratorio: riduzione delle capacità funzionali dell'apparato respiratorio provocata da depositi di polluzioni di carbone, ferro ed altri materiali inerti.
Polluzioni atmosferiche Eliminare i pericoli che le sospensioni rappresentano per la sicurezza dell’esercizio ed i rischi per l’incolumità degli addetti alle operazioni; Le sospensioni possono reagire con l’ossigeno per dar luogo a prodotti gassosi che rappresentano potenziali pericoli di esplosione che avviene in due stadi: Esplosione primaria luminosa dovute all’ignizione di sostanze in sospensione; Esplosione dirompente, causata dall’esplosione primaria, che coinvolge grandi quantità di sospenzione; Cause di innesco: Fiamme aperte; Scintille; Elettricità statica; Energia termica; Apparecchiature non isolate elettricamente; Concentrazioni: Fino a 0,2 g/m3 nessun problema di esplosione; Miscele con O2 in percentuale inferiore all’8% non sono comburenti.
Polluzioni atmosferiche La pericolosità delle polluzioni dipende da: composizione chimica: funzione della natura dei materiali da cui si originano. concentrazione: quantità di inquinante presente nell'unità di volume d'aria. granulometria: rappresenta le dimensioni delle polluzioni. Concentrazione È un fattore di primaria importanza in quanto una persona adulta impiegata in un lavoro normale respira da 7 a 10 litri d'aria al minuto. mg/m3; ppm = volume di particene contenute in 106 unità di volume di aria; pp/cc = numero di particele contenute in un cm3 d'aria. aria di campagna: 0,01 ÷ 0,04 mg/m3 zona industriale: > 1 mg/m3 negli stabilimenti: 40 ÷ 50 mg/m3 (se privi di impianti di depurazione)
Polluzioni atmosferiche Basandosi sulla concentrazione esistono due valori di concentrazione da tenere in considerazione: Thresold limit value (TLV) che rappresenta la concentrazione media durante l’intero turno di lavoro cui può essere sottoposto un individuo senza avere conseguenze di salute: Dove n rappresenta il numero di intervalli di osservazione in cui è stato suddiviso il turno di lavoro, di durata Dti in cui è stato osservato un valore di concentrazione ci Maximum allowable concentration (MAC) che rappresenta il valore limite di concentrazione che non è consentito superare anche per brevi periodi In presenza di più inquinanti l’esposizione complessiva assume la forma: Dove m è il numero di diversi inquinanti presenti nell’ambiente.
Polluzioni atmosferiche Granulometria: rappresenta le dimensioni delle polluzioni. media aritmetica delle tre dimensioni della particella lunghezza del lato di un cubo avente un volume circa uguale a quello della particella. Analisi granulometrica: Un campione di massa M di polveri viene fatto passare attraverso una colonna vibrante costituita da vagli a dimensione dele maglie decrescenti; Le particelle trattenute dall’imo vaglio (mi) avranno dimensioni comprese tra il diametro dei fori del vaglio in questione ed il diametro dei fori del vaglio precedente; In base a queste risultanza si può costruire la curva di setacciatura o curva granulometrica.
Polluzioni atmosferiche Curve asimmetriche di frequenza relativa della dimensione di particene inquinanti. Curve simmetriche di frequenza relativa del logaritmo naturale della dimensione di particene inquinanti La granulometria influenza in modo determinante la pericolosità della polluzione, in quanto: particelle con granulometrica superiore a 5÷10 μm vengono bloccate dalle naturali difese dell’organismo; particelle con granulometrica inferiore a 0,1÷0,2 μm sono troppo piccole per essere trattenute dall’apparato respiratorio; le dimensioni delle particelle che più facilmente si depositano negli alveoli polmonari è compresa fra 0,5 ÷ 2 μm. Si può affermare che: fino al limite inferiore di 0,5 μm la pericolosità delle polluzioni aumenta con il diminuire della dimensione delle particelle che la compongono.
Polluzioni atmosferiche GRANULOMETRIA > 10 μm 5÷10 μm 2÷5 μm < 2 μm ANALISI GRANULOMETRICA Percentuali in peso 73 13.5 7.7 5.8 Percentuali in numero 1.1 1.7 7.8 89.4 COMPOSIZIONE CHIMICA Carbone, sostanze organiche 12.0 35.7 44.4 69.9 Carbonati, ferro, ecc*. 6.8 9.8 12.3 13.1 Silicati 8.9 26.3 20.6 13.7 Silice 72.3 28.2 22.7 3.3 TOTALI 100.0
Polluzioni atmosferiche DISTRIBUZIONE GRANULOMETRICA > 10 μm 5÷10 μm 2÷5 μm < 2 μm < 10 μm TOTALE PERCENTUALI IN PESO Carbone, sostanze organiche 8.8 4.8 3.4 4.0 12.2 21.0 Carbonati, ferro, ecc*. 4.9 1.3 1.0 0.8 3.1 8.0 Silicati 6.4 3.6 1.6 6.0 12.4 Silice 52.9 3.8 1.7 0.2 5.7 58.6 TOTALI 73.0 13.5 7.7 5.8 27.0 100.0 PERCENTUALI IN NUMERO DI PARTICELLE 0.1 0.6 62.4 66.4 66.5 11.7 12.9 13.0 0.4 12.3 14.3 14.4 0.5 1.8 3.0 5.3 6.1 1.1 7.8 89.4 98.9
Polluzioni atmosferiche
Polluzioni atmosferiche Principali polluenti atmosferici: Composti solforati: Anidride solforosa (SO2) derivante da combustione di solidi e liquidi, arrostimenti di minerali, impianti chimici (acido solforico, materie plastiche, desolforazione di gas naturale,…) Limite di tossicità 5 ppm Anidride solforica (SO3) Derivante dalla parziale ossidazione di SO2 sotto azione di luce solare o presenza di ossidi nitrosi; In presenza di acqua porta alla formazione di acido solforico (H2SO4) Idrogeno solforato (H2S) Proviene dall’industria petrolifera, dalle lavorazioni delle materie plastiche e dai processi siderurgici (cokerie e altoforni) Limite di tossicità 20 ppm Composti azotati (NOx) Provengono dall’industria dell’acido nitrico e dei nitrati; Scarico dei motori diesel. Ossidi di carbonio (CO, CO2) Si formano nella combustione che se incompleta porta alla formazione di CO Limite di tossicità 100 ppm
Polluzioni atmosferiche Principali polluenti atmosferici: Composti florurati: Vapori dell’acido fluoridrico (HF) Limite di tossicità 3 ppm Polveri di criolite (AlF3(NaF)) e spatofluoro (CaF2) Derivante da industrie dell’alluminio, acciaierie, vetrerie e cemneterie; Composti clorurati (Cl e HCl) Proviene dall’industria chimiche Idrogeno arsenicale Proviene dall’attività di arrostimento e agglomerazione dei minerali dell’arsenico; Idrocarburi Presenti in atmosfera in fase gassosa o liquida; Possono costituire pericolo di formazione di carcinomi Polveri Svariata natura e formazione di tipo minerale od organico Metalli Fumi prodotti dalla volatizzazione di metalli nelle operazioni di ottenimento, raffinazione o fusione degli stessi