Metodologie: tecnologia delle forme vascolari COTTURA
Pirotecnologia 1 Lo sviluppo della tecnologia per i materiali artificiali può essere considerata in termini di controllo della temperatura Prima padronanza del fuoco: 1.500.000 anni fa Uso per facilitare la lavorazione della selce e per indurire il legno Statuette in terracotta nel paleolitico superiore (500-800 °C)
Dolní Vêstonice
Pirotecnologia 2 Primi forni (per cibo) nel Vicino Oriente 8.000 a.C. Forni per ceramica nel V.O.: 1.000-1.200°C Punto di fusione: argento 960°C, oro 1063°C, rame 1083°C, Ferro: estrazione dai minerali a 800°C, lavorazione a caldo 1.000-1.100°C; fusione 1540°C (Cina 500 a.C.)
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari L’importanza dell’essicamento, prima della cottura SISTEMA ARGILLA-ACQUA
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari FORNACI ALL’APERTO O A CATASTA
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari FORNACE A CAMERA UNICA Porto Perone,- Bronzo Medio Pavimento in malta di fango con sottofondazione in cocci 4 m2 50 cm
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari FORNACE A DUE CAMERE O VERTICALE Combustibile non è più a contatto con la ceramica. Tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro.. Ampia diffusione
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari FORNACE COMPOSTA DA DUE FOSSE Prime attestazioni nel Bronze Recente, ampio sviluppo dalla prima età del Ferro Savignano sul Rubicone (Miari 2002) Crosare di Bovolone (Salzani 2002) I pilastrini reggievano il diaframma della fornace pilastrini
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Sevrier- Bronzo Finale (Boquet,Couren 1974) FORNACE A FOSSA SINGOLA Sorgenti della Nova (Negroni Catacchio 1995)- Bronzo Finale prefurnio 1,5 m2
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari FORNACI DI EPOCA ROMANA Strutture simili a quelle descritte ma di maggiori dimensioni e realizzate in muratura
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Classificazione Cuomo di Caprio (2007) Fornaci con camera di combustione a piante rotonda con sostegno: A pilastro A muretti radiali o a muro assiale A archi A corridoio centrale Fornaci con camera di combustione a pianta quadrata o rettangolare con sostegno: A muro assiale A doppio corridoio A doppio corridoio e doppio prefurnio
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari 300-600° combustione materia organica, dissociazione dei solfuri possibile formazione del CUORE NERO 200° perdita dell’acqua d’impasto
CUORE NERO CUORE NERO CUORE NERO
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari >1000° feldspati fondono formando vetro, formazione dei minerali di neoformazione (anortite, diopside, ghelenite, wollastonite) 800° decomposizione dei carbonati di calcio, diminuizione della porosità 450-650° decomposizione dei minerali argillosi con liberazione dell’acqua chimicamente combinata sotto forma di ossidrili 300-600° combustione materia organica, dissociazione dei solfuri possibile formazione del CUORE NERO 200° perdita dell’acqua d’impasto
Coefficiente di dilatazione e la rigidità della struttura Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Resistenza termica e meccanica dipendono dalla composizione dell’impasto ceramico e dalla temperatura di cottura Coefficiente di dilatazione e la rigidità della struttura
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Per diminuire la rigidità del corpo ceramico si aggiungono dei correttivi
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Differenze tra ceramiche calcaree (CaO >7/8%) e ceramiche non calcaree Fino a 750° comportamento quasi analogo Buona resistenza agli SHOCK TERMICI Poca resistenza agli SCHOCK MECCANICI
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Ceramiche non calcaree cotte fino a 900° sono resistenti agli shock termici. Oltre i 900° solo argille caolinitiche sono resistenti agli shock meccanici
Trasformazione reversibile Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Ceramiche calcaree cotte oltre 750° scompongono la calcite CaO3 in calce CaO diminuizione di volume Trasformazione reversibile
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Ceramiche calcaree cotte oltre 900° , ricarbonatazione impossibile, elevata resistenza agli shock meccanici ma non adatte alla cottura
Il colore finale delle ceramiche dipende da: Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Il colore finale delle ceramiche dipende da: Atmosfera e temperatura di cottura Raffredamento Composizione e granulometria dell’argilla Ossidi, idrossidi di Fe, calcite e sostanze organiche Ossidi e idrossidi di Fe, giallo, rosa, bruno, rosso nero, grigio Calcite (>10%) ha un potere schiarente e decolorante al crescere della temperatura (>800°C)
Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Munsell Soil Color Chart 5 Hue (tinta) principali e 5 intermedie Value: chiarezza, quantità di bianco da 0 a 10 Chroma : saturazione, quantità di colore da 0 a 20
Per indentificare la temperatura di cottura: Analisi termiche Metodologie: tecnologia delle forme vascolari Per indentificare la temperatura di cottura: Analisi termiche Analisi mineralogica Spettroscopia Mössbaeur Microanalisi (SEM-EDS, EPMA)