sanità 2.0 Negli ultimi dieci anni è cresciuta in modo esponenziale anche in Italia la percentuale di chi cerca in rete informazioni di tipo sanitario
sanità 2.0 3% nel 2003 13% nel 2005 25% nel 2009 45% nel 2011 prevalenza di genere femminile (54% donne)
sanità 2.0 In rete gli utenti cercano informazioni sulle malattie e cure, ma sempre più su ospedali e strutture mediche, prenotazioni, sul personale medico e specialistico. I cittadini dimostrano consapevolezza ma soprattutto evidenziano una aumentata esigenza di informazioni dirette
sanità 2.0 Il ruolo di internet e dei social media ha cambiato e continua a cambiare i rapporti tra le strutture sanitarie, i medici, i cittadini e le istituzioni: offre spazi di condivisione on line, di informazioni sulla salute, interazione diretta con medici ed istituzioni Adattarsi a questi cambiamenti diventa indispensabile, tenendo conto della difficoltà di comunicare “direttamente” con l’utenza
sanità 2.0 Ne è derivato cambiamento nella comunicazione pubblica istituzionale, con l’esigenza di ricorrere ad un nuovo mix comunicativo (non sempre applicato/gestito) L’avvio di nuove pratiche nell’uso dei social da parte dei cittadini
sanità 2.0 Punti di forza Continuo flusso di informazioni sulla salute e facilità di accesso Soddisfazione domanda di informazioni sulla salute Aumento delle conoscenze personali
sanità 2.0 Criticità Diffusione di informazioni inaccurate con rischi per i cittadini Sovrapposizione tra informazioni sanitarie e pubblicità Aumento del digital divide (territori montani/popolazione anziana)
sanità 2.0 Potenzialità dei social in sanità strumento strategico per i professionisti della salute e i medici (se usati per ricercare informazioni specialistiche, dare visibilità alle proprie ricerche, fornire supporto ai pazienti con patologie specifiche, mantenere relazioni con comunità scientifiche)
sanità 2.0 Potenzialità dei social in sanità strumento strategico per le organizzazioni sanitarie/Asr (se usati per migliorare le proprie strategie comunicative, creando una interfaccia nuova con l’utenza; per raggiungere utenti tradizionalmente difficili; per monitorare disservizi e raccogliere reclami)
sanita 2.0 Potenzialità dei social in sanità strumento strategico per le istituzioni: la Regione Piemonte ha avviato fin dal luglio 2014 il progetto speciale “Piemonte sanità 2.0” che comprende l’utilizzo dei social (Fb e twitter) sviluppando una comunicazione orizzontale che dà ai cittadini interlocuzione diretta con l’assessore alla sanità
sanità 2.0 Potenzialità dei social in sanità sono considerati strumento strategico anche per i giornalisti? Prendiamo a prestito il pensiero di Arianna Ciccone, direttrice del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia
“È cambiato tutto. Prima erano in pochi a fare informazione e a detenere il potere delle notizie. Oggi nell'era del tasto "edit" senza chiedere permesso, fare informazione non è più un oligopolio. I giornali non sono più un centro di potere come una volta. Fare giornalismo è diventato più complesso e al tempo stesso più affascinante. Siamo nell'era della cosiddetta disruption (rottura) e dovremmo accettare che questa disruption è continua, richiede una capacità di adattamento a cambiamenti continui” marzo 2016
sanità 2.0 I social network e i commenti sono la grande occasione, ma anche la grande maledizione Serve impegno nella moderazione e nel confronto Serve conoscere chi ci legge e ci segue, per imparare da chi sa più di noi, per arricchire e migliorare il nostro giornalismo
sanità 2.0 In fondo, i social sono semplicemente… la vita. Ci chiediamo mai se la vita di oggi migliora o peggiora il giornalismo? Di certo lo trasforma. Il giornalista, di qualunque testata (cartacea, on line, video,istituzionale) deve stare dove la vita viene vissuta e quindi non può essere assente dai social. Anche nella sanità!