Il disegno organizzativo dell’Amministrazione pubblica cap Il disegno organizzativo dell’Amministrazione pubblica cap. 2 di Giulio Napolitano (2014) Commento di Alessandro Petretto
Outline 1. Definizioni giuridiche e definizioni economiche di P.A. (p. 63-66) 2. L’amministrazione parallele, gli enti pubblici, la regolazione e Autorità indipendenti (p. 84-89) 3.Decentramento, sussidiarità orizzontale e verticale e accountability (p.89- 93) 4. Modello aziendale e nozioni di efficienza Prospettiva: come reagisce un economista di fronte al cap. 2 => esistono complementarità tra l’approccio di diritto amministrativo e quello dell’economia politica Analisi economica del diritto amministrativo vs. New political economy
1. La P.A. per gli economisti: il criterio funzionale Le funzioni => fornitura di beni non escludibili, non destinabili alla vendita (no-price setting): giustizia, difesa e sicurezza, istruzione, viabilità, salute, assicurazione sociale,…… La P.A. come un’industria di 3,5 milioni di addetti, con diramazioni territoriali anche «sottili» (piccoli comuni…) DECENTRAMENTO PRODUTTIVO => unità produttive locali che combinano K e L Solo organizzativo tramite organi governativi (prefetture, sovrintendenze, agenzie delle entrate,…..) Organizzativo e decisionale tramite organi politici elettivi (regioni, province, comuni)
2. L’amministrazione parallela, gli enti pubblici, lo Stato regolatore Il coinvolgimento dello Stato in attività concernenti beni per i quali vale il principio di esclusione (viable price-setting) non è attività della P.A. è regolamentazione dei mercati e delle imprese (società pubbliche, private o miste). A quale istituzione affidare la regolamentazione? Regolamentazione Relazione P/A in asimmetria informativa Autorità indipendente di regolamentazione Politico e Burocrate
Quando l’uno o l’altro strumento? La teoria economica (Maskin and Tirole 2004, Alesina and Tabellini 2007, 2008) => è preferibile ricorrere all’Autorità quando: 1. la materia sviluppata e tecnica (e.s. tariffe elettriche e gas) 2. le preferenze collettive sono note e stabili 3. la variabili rilevanti non sono osservabili dagli elettori (insulated politicians) 4. incoerenza temporale (no commitment dei politici) 5. più redistribuzione tra generazioni e meno entro generazioni 6. Forte pressioni delle lobbys
3. Decentramento e accountability: diritto amministrativo vs 3. Decentramento e accountability: diritto amministrativo vs. Economia Politica Diritto amministrativo Economia politica Competenze Distribuzione delle competenze Sussidiarità verticale Responsabilizzazione finanziaria Sussidiarità orizzontale e Competizione tra apparati pubblici Fornitura di beni pubblici Struttura territoriale dell’industria Teorema del decentramento Public procurement e regolazione Yardstick competition
4. Il modello aziendale e l’efficienza economica Inefficienza Produttiva Economica Allocativa Industriale Esubero di K e L (livello)=> overstaffing Le tecniche K/L non min. costi Livello di output distorto dalla domanda collettiva non razionale => effetto gratuità (no opportunity cost) Numero in eccesso di unità produttive (ASL, tribunali, prefetture, ecc….)
Declinare il «buon andamento della P.A.», art. 93 Costituzione Criteri aziendali nell’ordinamento giuridico Separazione indirizzo politico e responsabilità dirigenti imprenditori Gestione del personale privatistica (riforme Brunetta e Madia) Valutazione e Incentivi Ottimizzazione della gestione patrimoniale Opportunità dell’innovazione digitale Concorrenza nella P.A. Quasi-markets Fornitura privata di beni pubblici e accreditamento (preferred providers) Competizione tra dirigenti nella distribuzione dei fondi alle Direzioni