Re-stenosi ricorrenti dopo stenting carotideo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ESOFAGO DI BARRETT L’ esofago di Barrett, è caratterizzato dalla sostituzione con epitelio colonnare metaplasico dell’ epitelio squamoso che normalmente.
Advertisements

Microemboli: revisione
Università degli Studi di Bologna
Cattedra di Neuroradiologia
Coordinatore: G. Lanza Terapia chirurgica.
R. PULLI.
in pazienti con stenosi carotidea asintomatica
Il punto di vista del chirurgo !!!
XXI CONGRESSO NAZIONALE SICOB “Sapienza” Università di Roma
Simposio: Ischemia critica periferica e piede diabetico G. Bandiera, F. Serino, A. Santini Sistemi di ricanalizzazione delle ostruzioni sottogenicolari.
III Divisione di Chirurgia Vascolare (Primario: G. Bandiera) ISCHEMIA CRITICA DEGLI ARTI INFERIORI ESPERIENZA RETROSPETTIVA IN 337 PAZIENTI: ANALISI SULL’OUTCOME.
Surgical conversion in patients with abdominal aortic endografts Riconversione chirurgica in portatori di endoprotesi aortiche addominali G. Bandiera Dipartimento.
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico I.D.I. - Roma Ischemia critica degli arti inferiori: Terapia endovascolare del tratto femoro-popliteo.
III Divisione di Chirurgia Vascolare (Primario: G. Bandiera) G. Bandiera Le tecniche chirurgiche sull’asse carotideo XXI Congresso Nazionale A.C.O.I.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIVISIONE DI CARDIOCHIRURGIA Direttore: Prof. Mario Viganò Vincenzo VIGNA.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA CATTEDRA DI UROLOGIA Prof. Giampaolo Bianchi LEIOMIOMA VESCICALE: ANALISI DI UN NUOVO CASO E REVISIONE.
III Divisione di Chirurgia Vascolare (Primario: G. Bandiera) G. Bandiera attuali vedute sulla chirurgia della carotide.
Chirurgia dell’ascella: nuove prospettive Chieti, 27 giugno 2016
FRATTURE DI CALCAGNO: TRATTAMENTO CON FISSATORE ESTERNO DEDICATO
Università di Modena e Reggio-Emilia
Federico Annoni LA CUS (COMPRESSION ULTRASONOGRAPHY)
APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA
SOCIETA’ ITALIANA DI CHIRURGIA
Direttore: Prof. Domenico Palombo
RISPOSTA VIROLOGICA NEI CAMBI DI TERAPIA IN PAZIENTI COINFETTI CON HCV CON HIV-RNA NON RILEVABILE NEI QUALI SI PASSA AD UNA TERAPIA CHE INCLUDE RAL A PARTIRE.
CARCINOMA PROSTATICO BASSO-MEDIO-ALTO RISCHIO Nino Dispensa
LISTE ATTESA CHIRURGICHE
EFFICACIA E TOLLERABILITA’ DEL TOPIRAMATO
S. C. Senologia Direttore S. Folli
A 12 S.G. SI ASSISTE ALLA RIDUZIONE DELL’ONFALOCELE FISIOLOGICO!
27 Novembre 2016 NEGATIVE PRESSURE DRESSING FOR PREVENTION OF POST-STERNOTOMY COMPLICATIONS IN HIGH RISK PATIENTS Dott. Enrico Ramoni U.O. di Cardiochirurgia,
Frequenza di fallimento della terapia di prima linea basata su INI vs
Tossina botulinica : esperienze a confronto
SOCIETA’ ITALIANA DI CHIRURGIA
Adjuvant therapy: what to do waiting for new trials
RIGURGITO CON SOFFOCAMENTO, STRIDORE LARINGEO E SINDROME DEL LOBO MEDIO. TRE QUADRI CLINICI PER IL DOPPIO ARCO AORTICO Dipartimento Materno Infantile.
XI CONGRESSO ORTOMED Firenze, Dicembre 2016
SCUOLA SPECIALIZZAZIONE IN NEFROLOGIA
COMUNICAZIONI ORALI - Metabolismo/Obesità 2 - Venerdì 27 Novembre
ANALISI PRELIMINARE NEL TRAPIANTO DI RENE
FRACTIONAL FLOW RESERVE
Late recurrence of Barrett’s Esophagus after complete eradication of intestinal metaplasia is rare: final report from ablation in intestinal metaplasia.
Risultati a medio termine
FRATTURA PERIPROTESICA G. Guido, V. Bottai, G. De Paola
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA U. O
ECO: aliaesing nel ritorno venoso sistemico Gmed 4.5 mmHg
TERAPIA CHIRURGICA DEI TUMORI DIFFERENZIATI DELLA TIROIDE
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA PROSTATICA
Franco Nassi - Medicina - III Modulo
Primario III Div.ne Chirurgia Vascolare IRCCS IDI Roma
XALIA: studio prospettico osservazionale
Stroke in the dark Marco Petruzzellis- Neurologo Stroke Unit AOU Policlinico Bari Luigi Chiumarulo- Neuroradiologo Interventista AOU Policlinico Bari.
BACKGROUND-Ipertensione portale
Depressione e malattie neurodegenerative
AOCP Maurizio Cento TERAPIA MEDICA – RUOLO DEGLI ANTIAGGREGANTI
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Triennio
Trattamento di una restenosi intrastent su tronco comune
Ossigenoterapia in normobarismo Le Ulcere degli arti inferiori
Le tecniche endovascolari: indispensabili
Chirurgia endovascolare delle lesioni aorto-iliache
Trattamento lesioni sopra e sotto il ginocchio:
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale
Ossigenoterapia in normobarismo Le Ulcere degli arti inferiori
Clinical Gastroenterology and Hepatology 2018;16:
EFFICACIA E SICUREZZA DI ALEMTUZUMAB, ANALISI DESCRITTIVA “REAL LIFE” MONOCENTRICA DI UNA COORTE DI PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA RECIDIVANTE-REMITTENTE.
Epidemiologia della sclerosi multipla e indicatori di appropriatezza al tempo dei big data
La valutazione del profilo di rischio individuale
IL PNEUMOTORACE SPONTANEO 56 casi in V.T.S.
AZIENDA OSPEDALIERA di RILIEVO NAZIONALE
Transcript della presentazione:

Re-stenosi ricorrenti dopo stenting carotideo G. Bandiera Chirurgia Vascolare IRCCS IDI - Roma

stenting carotideo nelle patologie stenosanti della carotide nelle re-stenosi dopo endarterectomia

781 p.ti consecutivi sottoposti a EA Casistica 1997 –2008 781 p.ti consecutivi sottoposti a EA stenosi sintomatica: 335 (43%) stenosi > 70-75% asintomatica: 446 (57%)

follow-up medio: 40 mesi Su 781 pazienti operati: 35 (4.5%) re-stenosi >80% nuovo trattamento mediante stenting

al follow-up ecografico: Dei 35 p.ti sottoposti a stenting: in 5 (14,3%) re-stenosi >80% all’interno dello stent PTA del tratto stenotico all’interno dello stent in tutti i 5 p.ti nuova recidiva a 6 mesi

trattamento chirurgico in tutti i 5 pazienti: in 1 p.te: bypass carotide comune-interna in safena in 4 p.ti: espianto dello stent con angioplastica con patch in dacron VIDEO

Risultati 5 pazienti trattati No complicanze né mortalità p.o. follow-up eco- 6-12-24-36 mesi: no restenosi.

Conclusioni 1 La re-stenosi carotidea dopo stenting primario appare un evento poco frequente nella maggior parte delle casistiche. Al contrario, il fenomeno della re-stenosi ricorrente dopo uno stenting eseguito per stenosi post-EA presenta una incidenza maggiore. Questo dato obbliga ad un follow-up più ravvicinato nel tempo

Conclusioni 2 E’ ipotizzabile che in questi casi: il processo di iperplasia intimale sia più aggressivo o: che un residuo di placca non consenta allo stent di espandersi completamente e di dilatare la re-stenosi.

Conclusioni 3 Il trattamento di queste forme ricorrenti di re-stenosi è, per tale motivo, controverso e l’opzione endovascolare può essere gravata da una nuova recidiva della stenosi. Riteniamo, pertanto, che nei soggetti a basso rischio chirurgico, in forme di re-stenosi ricorrente severa ed aggressiva, il trattamento chirurgico sia da preferire al trattamento endovascolare (con o senza cutting balloon) e l’espianto dello stent con ricostruzione arteriosa sia la procedura più efficace.

Grazie per l’attenzione