LA MALTA I materiali costituenti la muratura La malta viene usata per regolarizzare le superficie di contatto fra gli elementi costituenti la muratura, in modo da evitare il contatto per punti e quindi picchi di tensione, e nel contempo aderire agli stessi elementi in modo tale da contribuire a rendere monolitica la struttura muraria risultante. Inoltre, i giunti di malta servono per correggere eventuali difetti di planarità, verticalità, ecc delle pareti.
La malta è ottenuta impastando: ACQUA in quantità adeguata a rendere il composto plastico un LEGANTE: calce, idraulica o pozzolanica o aerea, oppure cemento. INERTE, in genere sabbia eventuali SOSTANZE atte a conferire particolari doti alla miscela Il composto è lavorabile; dopo un certo periodo di tempo, solidifica per reazione chimica e/o per evaporazione dell'acqua, producendo una massa dura in grado di aderire ai materiali da costruzione e collegarli tra loro
malte comuni o aeree: hanno la proprietà di fare presa e di indurire solo in aria malte idrauliche: hanno la proprietà di fare presa e di indurire anche in ambiente umido o sommerso tali proprietà sono conferite dalla qualità dei gesso aerei calce aerea LEGANTI calce idraulica idraulici cemento e derivati
un legante di tipo idraulico è da utilizzarsi: per murature contro terra dove può mancare l'aria per murature di notevole spessore in quanto è in grado di garantire la presa anche negli strati interni, dove può esserci assenza d'aria
CLASSIFICAZIONE DELLE MALTE malte nuove: classificazione secondo la composizione e le proprietà meccaniche malte esistenti: è importante riuscire a conoscerne la composizione per problemi di compatibilità (chimica e meccanica) per dedurne le caratteristiche meccaniche per confronto
CLASSIFICAZIONE DELLE MALTE NUOVE NTC 2008 classificazione secondo la composizione in volume
malte di composizione diversa possono essere classificate secondo la resistenza media a compressione ottenuta da prove
PROVE DI CARATTERIZZAZIONE DELLE MALTE NUOVE PROVA DI FLESSIONE (UNI EN 10015-11/2007)
PROVE DI CARATTERIZZAZIONE DELLE MALTE NUOVE PROVA DI COMPRESSIONE sui monconi rotti per flessione (UNI EN 10015-11/2001)
Le caratteristiche meccaniche della malta dipendono molto dalle condizioni di posa e di stagionatura. Ad es., il laterizio, che è poroso, tende ad assorbire l'acqua di confezionamento della malta, ne impedisce quindi in una certa misura le reazioni chimiche che conducono all'indurimento. Le condizioni in opera sono perciò diverse da quelle in laboratorio; è quindi indispensabile eseguire le prove di laboratorio in condizioni standard, così da ottenere risultati confrontabili, ed utilizzare un coefficiente di sicurezza che tenga conto delle probabili differenze di comportamento in opera.
PROVE SULLE MALTE DI MURATURE ESISTENTI prove meccaniche: è abbastanza difficile recuperare campioni di dimensioni sufficienti analisi chimiche e petrografiche: permettono di individuare il tipo di legante e di aggregato il rapporto legante-aggregato il grado e l'estensione della carbonatazione la presenza di reazioni chimiche
La conoscenza della composizione di una malta, anche se non esatta, permette la riproduzione di malte o di miscele da iniezione con caratteristiche simili o comunque compatibili con quelle originarie, da usare in eventuali interventi di riparazione. Sulle malte di caratteristiche simili si può misurare la resistenza
Prove in situ strumenti a percussione sclerometro a pendolo: si basa sulla misura del rimbalzo di una massa battente sulla superficie penetrometri a percussione: basati sulla profondità di penetrazione di una sonda d'acciaio nella malta
Prove in situ strumenti a rotazione: basati sulla resistenza alla penetrazione penetrometri: specie di trapani strumentati
Riferimenti bibliografici Menicali U., "I materiali dell'edilizia storica", La Nuova Italia Scientifica, 1992, bibl. Strutture, P III 34 Binda L.: "Caratterizzazione delle murature in pietra e mattoni ai fini dell'individuazione di opportune tecniche di riparazione", http://gndt.ingv.it/Pubblicazioni/ Jurina L. : "La caratterizzazione meccanica delle murature. Parte prima: prove penetrometriche", www.jurina.it